Elezioni Europee 2014

28 febbraio 2011

Il cordoglio dell’Italia dei Valori per l’uccisione del tenente ferrarese Massimo Ranzani in Afghanistan.

Rivolgiamo un commosso pensiero di cordoglio e vicinanza alla famiglia del tenente Massimo Ranzani, ucciso questa mattina da un ordigno esplosivo in Afghanistan.
Una tragedia che ci colpisce da vicino, dal momento che il giovane ufficiale degli alpini è un ferrarese.
Con il sacrificio del nostro concittadino sale a trentasette il numero di soldati italiani morti in terra afgana dall’inizio della missione ISAF. Un tributo di sangue che ci spinge a ribadire con forza la richiesta di ritiro immediato delle truppe dall’Afghanistan.
Noi riteniamo sbagliata la nostra permanenza in Afghanistan. La missione che avrebbe dovuto essere di pace ha cambiato i suoi connotati, trasformandosi in missione di guerra. E la tragedia di oggi, ancora una volta, lo sta a dimostrare.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

26 febbraio 2011

Un O.d.G. dell'Italia dei Valori in Consiglio comunale di Ferrara per il popolo libico.

Di seguito pubblichiamo il testo dell'O.d.G. presentato dal Consigliere comunale I.D.V. di Ferrara, Giorgio Scalabrino Sasso dedicato al popolo libico che lotta per la democrazia e libertà.
M.F.
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IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA

CONSIDERATO CHE la grave crisi che ha colpito i Paesi del Nord Africa investe gli equilibri geopolitici mondiali e in particolare il nostro Paese in conseguenza della particolare storia che ci contraddistingue e del rilievo dei rapporti sia politici che commerciali che il nostro Paese intrattiene con essi ed in particolare con la Libia;

CONSIDERATO CHE le conseguenze delle politiche coloniali del secolo scorso stanno manifestando tutti mi loro deteriori frutti anche oggi ed in conseguenza di ciò l'Italia ha sottoscritto accordi con il regime di Gheddafi che avrebbero dovuto, oltre a chiudere questo nefasto capitolo della nostra storia, assicurare al nostro Paese il controllo dei flussi migratori che via via si generano dai Paesi dell'Area Nord Africana;

ACCERTATO CHE tutto questo viene messo in discussione dal tracollo del potere quarantennale del Rais libico;

PRESO ATTO CHE le voci che arrivano dalla Libia tendono, nel caso di caduta del regime attuale , a rimettere in discussione non solo gli accordi sottoscritti con il Rais in tema di immigrazione ma anche gli accordi economici che molte aziende italiane hanno sviluppato negli anni;

ACCERTATO CHE il rischio di esodo biblico, conseguente al precipitare della situazione in Libia, potrebbe interessare l'Italia e di fatto decretare il fallimento totale delle politiche fin qui intraprese per il controllo dei flussi migratori che poggiando solo ed esclusivamente su rapporti amichevoli tra i leaders dei due Paesi;

APPRESO CHE le il blocco delle forniture verso l'Italia di gas libico pur rappresentando solo il 12% del totale dei nostri approvvigionamenti e il pericolo di vedere ridotte le forniture di greggio (24% del totale del fabbisogno nazionale), rischia produrre un effetto devastante sui costi della bolletta energica e sul complesso del sistema economico nazionale che avrebbe come principale conseguenza la depressione dei pur timidi segnali di ripresa con possibili effetti di di esplosione di nuove crisi finanziaria forse anche peggiori di quelli manifestatisi nel 2008;

APPRESO INOLTRE CHE la decisione di intervenire direttamente nei confronti del leader libico è stata operata solo dopo l'arrivo di notizie via via più drammatiche con le prime stime di centinaia di morti sulle piazze libiche;

CCONSIDERATO CHE in tempi diversi la democrazia, come nel caso dell'Iraq è stata considerata il bene più prezioso per i sistemi Occidentali al punto da ritenere legittimo l'intervento militare per “esportare” tale modello e di conseguenza impegnando il nostro Paese a disporre l'invio di truppe con costi enormi dal punto di vista finanziario e politico;

ATTESO CHE le conseguenze di una scelta di politica estera che ha fatto prevalere più le logiche “affaristiche”, intese nel senso di privilegiare gli aspetti commerciali, a scapito dei diritti civili e democratici di ogni popolazione che come nel caso della popolazione Libica e di tutti i Pesi dell'Africa del Nord e della Penisola Arabica sta facendo esplodere le contraddizioni proprie di regimi illiberali;

INVITA il Sindaco a predisporre una lettera in cui si invita la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad operare un intervento fermo e deciso a favore delle legittime rivendicazioni del Popolo Libico che manifestando pacificamente il desiderio di affermazione dei principi democratici di libertà e di giustizia rivendica per il proprio Paese la nascita di un sistema democratico che restituisca la possibilità di un futuro di prosperità e ricchezza per tutti e non solo per pochi evitando di trasformare un intero popolo in un mare di potenziali migranti.

23 febbraio 2011

Fiorillo: il Garante dei detenuti è una figura che va sostenuta e valorizzata.

Il Garante dei Detenuti è una figura essenziale per la promozione dei diritti fondamentali delle persone private della libertà personale e per favorire il loro recupero. Va quindi sostenuta e valorizzata.
In questi giorni si è concluso il mandato del Garante di Ferrara, Federica Berti, alla quale va il mio sentito ringraziamento ed apprezzamento per il lavoro svolto. I risultati di un'attività portata avanti con determinazione ed impegno sono tangibili e sono stati illustrati nella relazione presentata oggi al Consiglio provinciale.
Merito del Garante è stato innanzitutto quello di aver saputo consolidare una rete di rapporti con le diverse Istituzioni preposte alla presa in carico della persona detenuta, in particolare con la Magistratura di Sorveglianza, con la Direzione della Casa Circondariale, con l'Ufficio esecuzione penale esterna. Proficua e molta stretta è stata la collaborazione con gli Enti Locali, in primis Comune di Ferrara e Provincia.
Un'attività, quella del Garante, svolta in un contesto reso particolarmente difficile dal sovraffollamento carcerario, dalla carenza di Personale di Polizia penitenziaria e di risorse economiche. Il tutto in un quadro normativo carente, che non identifica le competenze e le funzioni del Garante, figura presente a livello normativo solo nell'Ordinamento Penitenziario con tutti i vincoli previsti dallo stesso, vincoli imprescindibili e da rispettare in quanto dettati da ragioni di ordine pubblico.
Malgrado questo, il Garante ha svolto con competenza ed umanità un importante ruolo di prevenzione dei conflitti e di mediazione tra la popolazione carceraria e l'Istituzione Penitenziaria.
Ora il lavoro avviato dal Garante dovrà trovare continuità nella costante attenzione ai diritti fondamentali dei detenuti oltreché nella perseverante e paziente ricerca di soluzioni ai tanti problemi del "pianeta carcere", a partire dal tema della "territorializzazione della pena" per consentire il rispetto del diritto agli affetti del detenuto e dei suoi famigliari, dalla mediazione sanitaria e dall'orientamento ed inserimento lavorativo quale imprescindibile strumento di recupero sociale e culturale.

Massimiliano Fiorillo
Vice Presidente della Provincia di Ferrara

21 febbraio 2011

L’Italia dei Valori con il popolo libico per la libertà e la democrazia.

L’Italia dei Valori di Ferrara segue con trepidazione le drammatiche notizie che ci giungono dalla Libia dove è in atto una vera e propria guerra civile. La voglia di libertà e di democrazia del popolo libico, oppresso da decenni di dittatura del colonnello Gheddafi, sta per essere soffocata nel sangue. Di fronte ad una simile tragedia, nemmeno una parola di condanna è stata fino ad ora pronunciata dal premier Berlusconi che si guarda bene di contrariare il suo fido amico Gheddafi. Assente anche il ministro degli Esteri Frattini che dimostra l’inconsistenza della politica estera del Governo ed espone il nostro Paese all’ennesima figuraccia sul piano internazionale.
E tutto questo mentre decine e decine di oppositori al regime del colonnello Gheddafi vengono massacrati dalle forze governative.
L’Italia dei Valori di Ferrara è con il popolo libico ed invita alla mobilitazione le tutte le forze politiche per la libertà e la fine della dittatura in Libia.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

20 febbraio 2011

Marco Vinciguerra è il nuovo coordinatore dei giovani I.D.V. di Ferrara e provincia.

E' Marco Vinciguerra il neo coordinatore dei giovani dell'Italia dei Valori di Ferrara e provincia.
Venti anni, studente fuori sede di giurisprudenza, Marco Vinciguerra è stato eletto all'unanimità dagli iscritti under 30 dell'Italia dei Valori di Ferrara.
Lavoro e lotta al precariato, rilancio dell'economia per offrire nuove opportunità ai giovani, difesa della scuola pubblica, università, sono i principali temi politici indicati nella mozione congressuale che caratterizzeranno l'azione politica del giovani dell'Italia dei Valori di Ferrara.
Vinciguerra guarda anche all'organizzazione interna del Partito, ponendo al centro la crescita ed il radicamento sul territorio provinciale del gruppo giovanile dell'I.D.V. e la formazione politica dei "quadri" dirigenziali.
A Marco Vinciguerra sono giunti l’apprezzamento e gli auguri di buon lavoro del Segretario provinciale, Massimiliano Fiorillo, del Segretario cittadino, Valerio Vicentini e di tutti i membri del Direttivo provinciale dell'I.D.V. di Ferrara.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

18 febbraio 2011

Trasparenza, condivisione, partecipazione.

Trasparenza, condivisione, partecipazione.
Queste tre parole sono il cardine del pensiero e dell'azione politica dell'IDV che mi sento di citare per ricordare a tutti i cittadini ed agli alleati cosa IDV intende per lealtà.
In questi giorni, ricchi di eventi nazionali e di accadimenti che stanno contribuendo a cambiare la realtà politica del paese, si susseguono anche incontri, comunicazioni a livello locale in vista delle elezioni amministrative che si terranno in 7 Comuni della provincia ferrarese.
A volte la comunicazione può essere incompleta o distorta, al di là delle intenzioni, quindi si possono creare confusioni e fraintendimenti.
Nei giorni scorsi sono apparsi sulla stampa locale alcuni articoli che riportavano o forse interpretavano il pensiero dei Segretari Provinciali IDV e PD.
Mi sento di dire così perchè spesso, lungi da me l'intenzione di criticare, il giornalismo è anche interpretazione.
Senza intenzione di fare il "grillo parlante" vorrei contribuire ad un chiarimento utile tra gli attori in campo.
E' scontato e normale in politica che alla vigilia di ogni appuntamento elettorale si cerchi di analizzare le varie situazioni per trarne elementi di giudizio al fine di operare al meglio per il successo delle forze in campo.
Tra IDV e PD e con eventuali altri alleati è naturale cercare di formare coalizioni che assicurino, oltre al successo nelle urne, anche una governabilità della cosa pubblica.
Qui tornano in evidenza le tre parole del titolo:
"Trasparenza" significa parlarsi lealmente alla luce del sole senza riserve e secondi fini, anche per rimarcare nei confronti dei cittadini (tra cui molti delusi dalla politica) un atteggiamento di correttezza e di diversità.
"Condivisione" significa un rapporto costruttivo tra tutte le forze in campo alleate per formulare programmi con il contributo di tutti e all'insegna del rispetto reciproco. Questo vuol dire che alleanze e programmi vanno costruiti insieme e non imposti.
"Partecipazione" significa dare a tutti gli alleati dignità di rappresentanza e possibilità di contribuire alla gestione del governo della cosa pubblica.
Concludo con l'auspicio che questa lettera possa contribuire a fare chiarezza e che possa rappresentare un passo per il rafforzamento delle alleanze politiche naturali.

Valerio Vicentini
Segretario cittadino Italia dei Valori Ferrara

16 febbraio 2011

L'Italia dei Valori per i 4 SI al referendum e per l'Election Day. Si voti il 29 maggio!

L'Italia dei Valori di Ferrara avvia la campagna referendaria su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento.
L'invito dell'Italia dei Valori rivolto ai cittadini è di votare 4 volte Sì, contro la privatizzazione del servizio idrico, contro il ritorno al nucleare e per una legge uguale per tutti. Un pressante appello viene inoltre rivolto alle forze politiche del centro sinistra affinché anch'esse si esprimano con chiarezza per i 4 Sì.
Infine l'Italia dei Valori chiede con forza l'Election Day, ovvero l'accorpamento del voto per le amministrative con il voto referendario. La data ideale è il 29 maggio, giorno previsto per i ballottaggi. Il Governo cercherà invece di spostare i referendum a giugno, sprecando circa 350 milioni di euro di soldi pubblici e spingendo i cittadini a non andare a votare. Il contrario di quello che dice la Costituzione, ovvero garantire il massimo di partecipazione nelle consultazioni elettorali.
Scarica il volantino "Io voto il 29 maggio".

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

14 febbraio 2011

Fiorillo: «L'Idv non è suddita dei democratici»

Un commento del segretario Fiorillo su Facebook in favore della ribelle di Codigoro apre il fronte delle alleanze: nodi da sciogliere con il Pd.

E' bastato un commento su Facebook per aprire il vaso di Pandora dei rapporti tra Pd e Idv, che evidentemente stava ribollendo sotto il coperchio da tempo. Le «due righe», come le chiama lui, sono di Massimiliano Fiorillo, segretario dipietrista, e assomigliano a un benvenuto all'ipotesi di candidatura della "ribelle" democratica di Codigoro, Annalisa Felletti, in evidente contrapposizione alla riproposta sindaca Rita Cinti Luciani. Così, almeno, le ha interpretate Paolo Calvano, segretario Pd, che ha subito risposto. «Non avevo espresso la posizione ufficiale del mio partito, e in ogni caso siamo alleati e non sudditi da bacchettare - è la reazione di Fiorillo - Felletti è una scelta interessante a Codigoro, potrebbe anche non essere l'unica poichè pure noi abbiamo una donna spendibile in quella realtà (Graziella Ferretti, ndr): chissà che non ci sia una terza candidata. In ogni caso, non nascondo che ci sono alcuni nodi da sciogliere nel rapporto con il Pd». Se a Cento la candidatura di Piero Lodi è venuta fuori «in maniera un po' anomala, era meglio discutere prima di programma ma ormai bisogna andare avanti» dice Fiorillo, a Portomaggiore e in generale l'Idv non vuole «essere considerato una semplice stampella del Pd. Pretendiamo anzitutto più rispetto e considerazione da parte dei democratici. Poi, ripeto, ci sono alcuni nodi specifici - non entra per ora nel merito Fiorillo - e non nascondiamo che gradiremmo molto un segnale dai candidati sindaci Pd sui referendum. Ci attendiamo dichiarazioni chiare in favore dei quatto sì, per noi sarebbe importante». In gioco ci sono tra l'altro gli assetti delle aziende di servizio pubblico, a partire da Hera, che "rischiano" la privatizzazione.

Da "la Nuova Ferrara" del 14.02.11

12 febbraio 2011

13 febbraio 2011. L'Italia dei Valori di Ferrara in piazza con le donne e per le donne.

Domenica 13 febbraio l'Italia dei Valori parteciperà alla manifestazione "Se non ora quando?" a difesa della dignità e dell'orgoglio di tutte le donne, che si terrà a Ferrara in Piazza Savonarola a partire dalle 15.30.
Il Gruppo Donne dell'I.D.V.di Ferrara sostiene l'importanza di una mobilitazione collettiva e trasversale per migliorare la condizione delle donne, sempre più svilite da modelli culturali lesivi nei quali la maggior parte di loro non si identifica.
L'I.D.V. scenderà in piazza con le donne ma continuerà a lottare nelle Istituzioni contro le differenze di genere e una cultura che umilia e offende il mondo femminile.

Gruppo Donne I.D.V. Ferrara

09 febbraio 2011

I giovani dell'I.D.V. di Ferrara contro il disegno di legge Calabrò sul "fine vita"

Con lo slogan “sulla mia vita scelgo io”, i giovani dell’Italia dei Valori di Ferrara si mobilitano per dire no al disegno di legge “Calabrò” sul fine vita che la maggioranza di centro destra si appresta a far passare in Parlamento. Nelle intenzioni del centrodestra non c’è solo l’approvazione di una legge illiberale ma anche la spaccatura dell’opposizione e soprattutto del Terzo Polo, notoriamente disomogeneo sui temi etici e della laicità.
Il disegno di legge Calabrò prevede che l’alimentazione e l’idratazione forzata, nelle diverse forme consentite dalla scienza e dalla tecnica, non costituiscono oggetto di Dichiarazione Anticipata di Trattamento; viene quindi consentito il mantenimento in vita “artificiale” anche per anni ed anni di persone in stato vegetativo permanente ed irreversibile. E’ un chiaro rifiuto alle ragioni di fondo che ci spingono a chiedere oggi con forza l’istituzione del cosiddetto “Testamento Biologico”.
L’Italia dei Valori vuole far sentire la propria voce a due anni esatti dalla morte di Eluana Englaro e proprio quando il Governo ha provocatoriamente voluto indire per il 9 febbraio, in spregio alle manifestazioni di volontà per il fine vita rese da moltissime persone, la “Giornata nazionale degli stati vegetativi” per ricordare, a detta loro, “una ragazza la cui vita è stata interrotta per decisione della magistratura.” Oltretutto, il Governo non tiene conto della pronuncia, assai eloquente, della Corte di Cassazione che pronunciandosi nell’ottobre 2007 sul caso Englaro ha stabilito che il diritto di rifiutare le cure per il futuro, cioè anche per il momento in cui non si sia più capaci d’intendere e di volere, è un diritto radicato, anche costituzionalmente, nel nostro sistema giuridico.
I giovani dell’Italia dei Valori credono fermamente nelle libertà personali, nel diritto all’autodeterminazione dell’individuo pur nel rispetto delle convinzioni etiche e religiose di ognuno. Perché chiunque possa stabilire anticipatamente quali trattamenti sanitari non essere mai sottoposto, secondo una volontà liberamente espressa attraverso il consenso medico informato, perché ogni individuo possa affermare il proprio concetto di dignità senza subire imposizioni sulle questioni etiche da parte dello Stato e di una maggioranza politica, i giovani dell’Italia dei Valori saranno, sabato 12 febbraio a partire dalle 16, in piazza Trento Trieste a Ferrara.

Ufficio stampa Italia dei Valori di Ferrara

02 febbraio 2011

Vertenza sindacale all'Ospedale S.Anna di Ferrara. Assessore provinciale Fiorillo (IDV): riprendere le trattative per non penalizzare i pazienti.

C’è preoccupazione in Castello per la rottura delle trattative sindacali tra Associazione nazionale Aiuti assistenti ospedalieri – Medici dirigenti e Azienda ospedaliera Sant’Anna. La tensione era già stata annunciata dal segretario del sindacato medico di Anaao Assomed, Pierluigi Api, lo scorso 24 gennaio, tramite una lettera inviata ai propri iscritti. Comunicazione pubblica ne è stata data lo scorso giovedì.
“Purtroppo la situazione è in costante peggioramento – aveva spiegato Api -, perciò nei prossimi giorni le azioni sindacali si esacerberanno con riflessi negativi sulla cittadinanza”.
Cinque i punti che hanno portato al ritiro della delegazione sindacale, espressi in sintesi nel comunicato inviato dal sindacalista ai vertici sanitari, politici e amministrativi della città: “Il nostro unico obiettivo – secondo Api – è quello di migliorare le condizioni di lavoro dei medici. Continuiamo – ha evidenziato – a fare oltre 75.000 ore di straordinario all’anno. Intendiamo rendere più efficace ed efficiente i servizi resi al cittadino. Ma attualmente, ciò non è possibile”.
Nel dettaglio il segretario aziendale ritiene che “non siano state applicate le Misure operative ed organizzative proposte dalla Direzione aziendale al tavolo sindacale del 25 novembre 2010 a fronte di criticità derivanti dalle ore timbrate dall’intera equipe in relazione ai piani di lavoro delle stesse”. Non solo. Api lamenta come non sia stata data comunicazione in merito ai Gruppi Cona (obiettivi, componenti e remunerazione), circa la reale applicazione dell’art. 1, comma 1 (Responsabilità Modulo di UU.OO.), relativamente tanto ai Fondi residui 2010, quanto ai Fondi 2011. Il segretario aziendale indica come motivo di rottura anche “l’impossibilità di calendarizzare e trattare argomenti urgenti”, dai Fondi aggiornamento alla certificazione on line, dai direttori di unità operativa ospedalieri ed universitari al “problema Università”, dai medici in formazione specialistica alla contrattazione 2011.
E non sarebbero state rispettate le regole, secondo il sindacato, relativamente alla nomina di Davide Fabbri, incaricato responsabile del futuro poliambulatorio del Sant’Anna.
Dal Castello esprime “forte preoccupazione” Massimiliano Fiorillo, vicepresidente della Provincia con delega alla Sanità, in merito “alle conseguenze che tale vertenza potrebbe avere sul servizio di assistenza e cura reso ai pazienti dell’ospedale S. Anna di Ferrara”.
Pertanto l’auspicio di Fiorillo è “che vengano riprese quanto prima le trattative sindacali con la Direzione ospedaliera, nell’ottica – sottolinea l’amministratore – di un costruttivo confronto tra le controparti, che miri a coniugare il pieno riconoscimento dei diritti dei lavoratori con le posizioni aziendali”.
Secondo il vicepresidente provinciale “è necessario lo sforzo di entrambe le parti”: “da ciò – conclude Fiorillo – ne gioverà sicuramente la categoria dei medici, l’Azienda ospedaliera e soprattutto l’utenza, che non deve pagare per nessun motivo il prezzo della controversia sindacale”.

da Estense.com