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10 agosto 2010

Riflessioni agostane sul nuovo ospedale di Cona

Il test-viaggio Pontelagoscuro-Ospedale di Cona ha fornito un report oggettivo e non discutibile: in quanto rappresentante ed abitante della parte di territorio più penalizzata dal trasferimento dell’ospedale sento il dovere di partecipare alle preoccupazioni dei miei concittadini, che sono anche mie quale futuro potenziale utente della struttura. Non mi addentro nella questione, a dire il vero centrale nel test compiuto dalla giornalista, del pronto soccorso: non ne ho le competenze e potrei scrivere delle scempiaggini. Mi fido quindi del dott. Fabbri il quale, al Consiglio di Circoscrizione del 7 luglio scorso, argomentando sulla necessità di mantenere un unico P.S. e di rendere immediato ed efficace l’intervento con ambulanza e automedica, ha assicurato che il territorio di Pontelagoscuro, Barco, Francolino e zone limitrofe beneficerà del potenziamento del 118, con una nuova sede dedicata e dell’istituzione, sempre a Ponte, di una Casa della Salute. La vagheggiata collocazione del nuovo punto 118 in via Copparo (dove?) mi lascia però perplesso: oggi la distanza tra la sede decentrata del 118 di Via Traversagno e Piazza Buozzi a Ponte è di 4,8 km. e 9 minuti, (da google map); la nuova sede di via Copparo sarà, se collocata presso il centro Mathema all’inizio di via Copparo, a 6,8 km. e 15 min. per cui risulta difficile ipotizzare maggiore rapidità di intervento. Sulla mobilità per l’utenza non di emergenza è urgente e necessario individuare una soluzione accettabile per gi abitanti del territorio a Nord e Nord-Ovest di Ferrara, in termini di costi, tempi, fruibilità per tutti. Oggi gli utenti di Barco e Pontelagoscuro (12000 abitanti) nonché di Porotto, Cassana e Mizzana (altri 12000) si recano in ospedale, di norma, con l’autobus urbano o in macchina e chi lavora in città ha avuto modo di apprezzare fino a oggi la comodità di poter assistere un congiunto ricoverato senza penalizzare gli impegni di lavoro, opportunità che in futuro verrà meno, con aggravio di costi e disagi, considerando che, malgrado la presenza di tanti pazienti forestieri, Cona sarà comunque l’ospedale dei ferraresi. Partendo da questa elementare analisi è necessario garantire trasporti pubblici rapidi, efficienti ed economici pianificando i percorsi delle linee urbane dell’autobus affinchè gli abitanti della zona Nord e Nord Ovest possano raggiungere Cona in tempi accettabili. La Circoscrizione 3 nel Consiglio del 6 maggio ha approvato quasi all’unanimità (con il solo voto contrario di PPF e l’astensione di IAF) l’Ordine del Giorno presentato dall’Italia dei Valori proprio sui temi della mobilità della zona Nord e Nord-Ovest verso Cona e dei servizi sanitari decentrati sollecitando, tra l’altro, la realizzazione della metro di superficie fino a Pontelagoscuro come previsto dal PSC (progetto che sembra arenarsi per il diniego all’uso dei binari da parte delle Ferrovie dello Stato), l’istituzione di linee autobus urbane dirette e frequenti, o almeno coordinate mediante coincidenze tra le linee 11 e 6 e la navetta in partenza dalla città, potenziamento del 118 con l’istituzione di una unità a Pontelagoscuro e allargamento dei servizi sanitari di base, chiedendo l’attivazione anche della guardia medica zona nord. Oggi sono questi gli àmbiti sui quali è possibile, opportuno e necessario agire e sui quali possiamo, dal territorio, fornire importanti indicazioni operative: si testino i tempi di intervento del 118 in funzione del pronto soccorso a Cona, considerando che l’aumentata distanza dilata i tempi di viaggio e di “occupazione” dei mezzi di soccorso per ogni emergenza; si informi capillarmente ed efficacemente l’utenza sul “da farsi” in caso di emergenza sanitaria, traumi, ecc.; si individui un immobile a Ponte (località baricentrica tra Casaglia, Barco, Francolino) per accogliere l’unità 118 a Pontelagoscuro (perché, ad esempio, non recuperare a tale fine la vecchia stazione ferroviaria di via Milano-via Padova?) e alloggiarvi i servizi sanitari potenziati della nuova Casa della Salute altrimenti inattuabili senza allargamento degli spazi attualmente utilizzati; si coinvolga l’associazionismo, molto attivo sul nostro territorio, per aiutare gli anziani e l’utenza più svantaggiata e isolata (pensiamo agli abitanti di Porporana, Borgo Scoline, Sabbioni…) nei trasferimenti da e per Cona e per prestazioni sanitarie elementari, attingendo dall’esperienza, ad esempio, del Progetto Giuseppina; si imponga l’uso gratuito dei parcheggi nel nuovo ospedale. Sono certo che, cominciando da subito a progettare la soluzione dei problemi, sarà possibile accorciare la distanza che ci separerà dal futuro ospedale.

Giovanni Pecorari
Italia dei Valori Circoscrizione 3 del Comune di Ferrara