Elezioni Europee 2014

22 febbraio 2007

Crisi di governo: é necessaria una piena assunzione di responsabilità del Senatore Rossi.

"Vorrei domandare al Senatore Rossi che cosa ha ottenuto, al di là dell’effimera visibilità del giorno dopo, ora che il Governo Prodi è caduto anche grazie al suo contribuito. Non condanno il Senatore Rossi ma lo invito ad una piena assunzione di responsabilità che deve passare attraverso le sue dimissioni da parlamentare.
Coerenza vuole che non si possa prima affondare la maggioranza e poi dare la propria fiducia al Governo Prodi.
Tuttavia, va evidenziato che per il centro-sinistra si pone il problema della difficile convivenza tra la cultura movimentista e quella di governo. L’una non può escludere l’altra; entrambe vanno invece coniugate nell’interesse del Paese. E’ questa la sfida più importante per il centro-sinistra."

Il Segretario Provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara
(Massimiliano Fiorillo)

19 febbraio 2007

Street bar: l'Italia dei Valori di Ferrara condanna il grave atto intimidatorio subito dal rappresentante del comitato di cittadini



Il Partito dell’Italia dei Valori esprime piena solidarietà a Mario D’Elia, portavoce del Comitato di cittadini contro gli street bar, per il grave atto intimidatorio subito ad opera di ignoti.
Questo grave episodio rende necessaria una netta presa di posizione e l’assunzione di responsabilità da parte delle Istituzioni e dei pubblici esercenti al fine di trovare un’adeguata soluzione al problema degli street-bar che tenga conto del rispetto delle regole e del diritto alla quiete dei residenti del centro cittadino.

15 febbraio 2007

Chiusura della Distilleria Alcoplus di Ferrara. L'Italia dei Valori è al fianco dei lavoratori contro la delocalizzazione e le speculazioni.


L’Italia dei Valori di Ferrara è al fianco dei 43 lavoratori che rischiano il licenziamento per la chiusura dell’impianto di distillazione Alcoplus di Ferrara.
Di fronte al continuo stillicidio di aziende ferraresi che chiudono la loro attività, non si può che esprimere forte preoccupazione per gli effetti che si avranno sulla capacità di sviluppo economico di questo territorio e sull’occupazione.
Proprio quando più si parla dell’importanza rivestita dal bioetanolo e dai carburanti verdi ai fini del rilancio dell’agricoltura e dell’approvvigionamento di fonti energetiche pulite, ci paiono poco convincenti le motivazioni addotte da Alcoplus, riconducili alla carenza di materia prima reperibile, che stanno alla base della chiusura della distilleria di Ferrara.
Era il luglio 2005 quando, con la nascita di Alcoplus, venne dato il via al primo polo italiano per la produzione di alcool etilico di origine agricola destinato, in prospettiva, a sostenere il progetto di incentivazione dei carburanti verdi.
A distanza di soli 18 mesi il progetto industriale di Alcoplus, che vedeva nella distilleria di Ferrara il suo punto di forza, si è arenato. Cosa è successo nel frattempo?
Non vorremmo che la chiusura della distilleria fosse in realtà dettata dalla logica della delocalizzazione dell’impianto o peggio da mire speculative di natura immobiliare legate alla futura destinazione urbanistica dell’area.
L’Italia dei Valori, di fronte a questa ennesima emergenza aziendale ed occupazionale, chiede l’intervento delle Istituzioni, dei Sindacati, delle associazioni agricole e di categoria al fine di scongiurare il disimpegno di Alcoplus dal settore della produzione di bioetanolo in Provincia di Ferrara.

14 febbraio 2007

L'Italia dei Valori di Ferrara sull'allargamento della base NATO di Vicenza

Il Direttivo provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara considera un errore l’autorizzazione concessa dal Governo all’allargamento della base militare americana “Dal Molin” di Vicenza.
In questo momento di forti tensioni internazionali è necessario compiere azioni che vadano nella direzione della distensione, che non si configurino, dunque, come azioni aggressive seppur indirette, tanto più se tali azioni avvengono sotto l’egida di una potenza impegnata su scenari di guerra internazionali, poiché ciò potrebbe esporre a ripercussioni negative il nostro Paese e le nostre truppe impegnate all’estero in missioni di pace. E’ indubbio, infatti, che l’ampliamento di una base militare destinata ad ospitare truppe aviotrasportate di fatto ne aumenta il suo potenziale offensivo, con la conseguenza di configurare una precisa scelta di politica di relazioni estere del nostro Paese nei confronti del resto del mondo.
In campagna elettorale per le politiche dello scorso anno il partito e i nostri candidati si sono impegnati a favore dell’obiezione di coscienza alle spese militari.
Coerenti con quell’impegno e alla luce delle considerazioni fatte sopra, l’Italia dei Valori di Ferrara non condivide la scelta fatta dal Consiglio dei Ministri sulla base di Vicenza e sollecita il Governo ad una più attenta politica per la pace e per la distensione internazionale. Invita, inoltre, la maggioranza ad una maggiore collegialità, in particolare nell’assunzione di scelte di rilevanza strategica.

Il Direttivo Provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

13 febbraio 2007

Referendum autogestito: grande affluenza alle urne per dire NO a centrale turbogas ed inceneritore. Un segnale da non sottovalutare.


Più di undicimila ferraresi, il 10% degli aventi diritto al voto, hanno consegnano alla maggioranza di centro sinistra che governa la città un messaggio chiaro ed inequivocabile che va ascoltato.
Sarebbe un grave errore sminuire il significato della grande partecipazione al referendum autogestito riconducendolo ad una mera operazione politica volta a colpire per fini elettorali l’attuale maggioranza di centro sinistra ed a preparare la corsa a Palazzo Municipale di fantomatici candidati civici. Non vi sono, al momento, leader riconosciuti dal movimento ambientalista nel suo insieme, se non quelli autoproclamatisi tali.
L’Italia dei Valori invita i propri alleati di centro sinistra a non sottovalutare il senso di disagio manifestato da migliaia di cittadini per le scelte di politica ambientale non condivise.
D’altro canto, non si permetta al centro destra di ergersi paladino dell’ambiente e di farsi promotore ed interprete delle istanze dei cittadini che si sono recati alle urne per dire no alla centrale turbogas ed alla triplicazione dell’inceneritore.
Occorre che il centro sinistra ferrarese colmi le distanze che si sono venute a creare tra amministratori ed amministrati, prima che sia troppo tardi.

09 febbraio 2007

Referendum autogestito su centrale turbogas ed inceneritore di Ferrara. L'I.D.V. invita a votare NO.



Il Partito dell’ITALIA DEI VALORI di Ferrara condivide le ragioni dei promotori del referendum autogestito ed invita i propri elettori e tutti i ferraresi a recarsi il 10 e 11 febbraio alle urne per dire no alla centrale turbogas ed al potenziamento dell’inceneritore di Cassana.
Il nostro invito è rivolto anche a coloro che la pensano diversamente ma che ugualmente sentono l’esigenza di poter esprimere liberamente la loro idea.
Colpisce il fatto che proprio quando si parla di democrazia partecipata c’è chi vuol tenere i cittadini lontani dalle urne e di fatto impedire che essi possano esprimere la loro opinione su questioni che li riguardano da vicino, come è l’ambiente e la salute.
Il referendum proposto dai comitati di cittadini e dalle associazioni ambientaliste rappresenta un’occasione unica per rendere partecipi i ferraresi alle decisioni politiche e ci dispiace che il Comune di Ferrara non abbia consentito una consultazione popolare con valore formale.