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26 febbraio 2011

Un O.d.G. dell'Italia dei Valori in Consiglio comunale di Ferrara per il popolo libico.

Di seguito pubblichiamo il testo dell'O.d.G. presentato dal Consigliere comunale I.D.V. di Ferrara, Giorgio Scalabrino Sasso dedicato al popolo libico che lotta per la democrazia e libertà.
M.F.
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IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA

CONSIDERATO CHE la grave crisi che ha colpito i Paesi del Nord Africa investe gli equilibri geopolitici mondiali e in particolare il nostro Paese in conseguenza della particolare storia che ci contraddistingue e del rilievo dei rapporti sia politici che commerciali che il nostro Paese intrattiene con essi ed in particolare con la Libia;

CONSIDERATO CHE le conseguenze delle politiche coloniali del secolo scorso stanno manifestando tutti mi loro deteriori frutti anche oggi ed in conseguenza di ciò l'Italia ha sottoscritto accordi con il regime di Gheddafi che avrebbero dovuto, oltre a chiudere questo nefasto capitolo della nostra storia, assicurare al nostro Paese il controllo dei flussi migratori che via via si generano dai Paesi dell'Area Nord Africana;

ACCERTATO CHE tutto questo viene messo in discussione dal tracollo del potere quarantennale del Rais libico;

PRESO ATTO CHE le voci che arrivano dalla Libia tendono, nel caso di caduta del regime attuale , a rimettere in discussione non solo gli accordi sottoscritti con il Rais in tema di immigrazione ma anche gli accordi economici che molte aziende italiane hanno sviluppato negli anni;

ACCERTATO CHE il rischio di esodo biblico, conseguente al precipitare della situazione in Libia, potrebbe interessare l'Italia e di fatto decretare il fallimento totale delle politiche fin qui intraprese per il controllo dei flussi migratori che poggiando solo ed esclusivamente su rapporti amichevoli tra i leaders dei due Paesi;

APPRESO CHE le il blocco delle forniture verso l'Italia di gas libico pur rappresentando solo il 12% del totale dei nostri approvvigionamenti e il pericolo di vedere ridotte le forniture di greggio (24% del totale del fabbisogno nazionale), rischia produrre un effetto devastante sui costi della bolletta energica e sul complesso del sistema economico nazionale che avrebbe come principale conseguenza la depressione dei pur timidi segnali di ripresa con possibili effetti di di esplosione di nuove crisi finanziaria forse anche peggiori di quelli manifestatisi nel 2008;

APPRESO INOLTRE CHE la decisione di intervenire direttamente nei confronti del leader libico è stata operata solo dopo l'arrivo di notizie via via più drammatiche con le prime stime di centinaia di morti sulle piazze libiche;

CCONSIDERATO CHE in tempi diversi la democrazia, come nel caso dell'Iraq è stata considerata il bene più prezioso per i sistemi Occidentali al punto da ritenere legittimo l'intervento militare per “esportare” tale modello e di conseguenza impegnando il nostro Paese a disporre l'invio di truppe con costi enormi dal punto di vista finanziario e politico;

ATTESO CHE le conseguenze di una scelta di politica estera che ha fatto prevalere più le logiche “affaristiche”, intese nel senso di privilegiare gli aspetti commerciali, a scapito dei diritti civili e democratici di ogni popolazione che come nel caso della popolazione Libica e di tutti i Pesi dell'Africa del Nord e della Penisola Arabica sta facendo esplodere le contraddizioni proprie di regimi illiberali;

INVITA il Sindaco a predisporre una lettera in cui si invita la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad operare un intervento fermo e deciso a favore delle legittime rivendicazioni del Popolo Libico che manifestando pacificamente il desiderio di affermazione dei principi democratici di libertà e di giustizia rivendica per il proprio Paese la nascita di un sistema democratico che restituisca la possibilità di un futuro di prosperità e ricchezza per tutti e non solo per pochi evitando di trasformare un intero popolo in un mare di potenziali migranti.

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