Elezioni Europee 2014

30 ottobre 2010

Processo Solvay: la città non è in silenzio ma occorre tenere alta l'attenzione sulla vicenda e chiedere che venga fatta chiarezza su responsabilità

La giustizia è un dettato morale naturale e universale, la legge invece è fatta dagli uomini e quindi imperfetta.
Spesso chi cerca giustizia incontra la legge e non sempre le due cose coincidono. Questo assunto sembra ancora più vero se usato come parametro di giudizio su quanto sta succedendo a Ferrara nel processo sulle morti da tumore (epatocarcinoma) di molti operai Solvay.
Ha detto molto bene la Presidente di Legambiente di Ferrara, Marzia Marchi, nel suo intervento e quindi non ripeteremo le sue osservazioni limitandoci a sottolinearne due aspetti:
- molto tempo del dibattimento processuale viene speso a disquisire sulla realtà di un rapporto causa-effetto tra esposizione al CVM e la malattia e la morte, tempo utile solo alla difesa Solvay poiché questo rapporto di causa effetto è ben noto alla scienza da tempo.
- la difesa della Solvay tende a scaricare la responsabilità del mancato rispetto delle norme di sicurezza sulla negligenza degli operai.
Legambiente ha il grande merito di essersi costituita parte civile nel processo in corso dando un respiro ampio e incisivo all'azione legale a tutela degli operai morti e ammalati. Dobbiamo però doverosamente ricordare che anche le Istituzioni, Comune e Provincia, hanno fatto la loro parte costituendosi anch'esse parte civile. Non è del tutto vero che Ferrara sia città del silenzio. Certo si può e si deve fare di più.
L'Italia dei Valori è determinata nel sostenere questa battaglia, perché la difesa del lavoro e delle sue condizioni, la difesa dell'ambiente, la difesa della legalità sono i principi fondanti della nostra azione politica. Riponiamo nella magistratura piena fiducia ed esprimiamo solidarietà e vicinanza agli operai ammalati o deceduti ed ai loro famigliari. Invitiamo tutti i cittadini, le forze politiche, le associazioni a prendere posizione a sostegno della verità e della giustizia.


Valerio Vicentini - Segretario cittadino Italia dei Valori di Ferrara

29 ottobre 2010

II° Forum dell'Economia dell'Italia dei Valori di Ferrara. Sabato 30 ottobre, ore 9.00 presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Ferrara

Si terrà sabato 30 ottobre, alle ore 9.00, presso la sala conferenze della Camera di Commercio di Ferrara (Largo Castello n.10) il II° Forum dell'economia, organizzato dall'Italia dei Valori di Ferrara, dal titolo: quale energia per l'ambiente?.
Interverranno il Segretario provinciale IDV, Massimiliano Fiorillo, il Consigliere comunale, Giorgio Sasso, l'Assessore comunale Rossella Zadro, il Ricercatore del CdS Riccardo Galletti, il Prof. Francesco Dondi e l'On. Maurizio Zipponi (foto), responsabile nazionale welfare dell'IDV.

Ufficio stampa Italia dei Valori di Ferrara

Aperture domenicali della grande distribuzione: il sì condizionato dell'Italia dei Valori.

L'Italia dei Valori non è pregiudizialmente contraria alla proposta di aumentare il numero delle aperture domenicali nei centri commerciali ma ritiene centrale la tutela dei diritti dei lavoratori che prevale su ogni altra considerazione.
Le aperture domenicali non devono determinare in nessun modo un peggioramento delle condizioni di lavoro degli addetti, condizioni peraltro non sempre idilliache visto che in alcune realtà sono negate le tutele sindacali. Utile inoltre sarebbe avviare una consultazione dei lavoratori prima di prendere decisioni in tal senso.
Per l'Italia dei Valori le imprese della grande distribuzione devono garantire nuove assunzioni ed il miglioramento delle condizioni di lavoro, in particolare per le donne lavoratrici, attraverso azioni che favoriscono la conciliazione tra lavoro e famiglia.
Le posizioni divergenti riscontrate nel fronte sindacale rappresentano un fatto preoccupante perché rendono più fragile l'azione di tutela dei lavoratori. L'Italia dei Valori auspica quindi il superamento delle divisioni tra le organizzazioni sindacali e l'avvio di un percorso comune di rappresentanza dei lavoratori della grande distribuzione.
L'Italia dei Valori crede che alla questione delle aperture domenicali vada attribuito un valore etico e non solo economico legato al perseguimento del profitto e all'incremento dei consumi. Per questa ragione, le aperture domenicali dovrebbero rappresentare anche un'opportunità sociale per il territorio che potrebbe concretizzarsi con l'impegno morale delle imprese della grande distribuzione a destinare una parte degli utili a finalità sociali e solidaristiche.
Infine, l'Italia dei Valori considera la questione delle aperture domenicali l'occasione per una riflessione ad ampio raggio, che affronti il tema di quale città vogliamo, di come valorizzarla e quali alternative offrire alla domenica, oltre alla fruizione dei centri commerciali.

La Segreteria provinciale I.D.V. Ferrara

22 ottobre 2010

La legalità ad personam.

Dopo l’approvazione in Commissione al Senato del provvedimento denominato Lodo Alfano Costituzionale finalmente FLI mostra la sua vera natura che manda in frantumi anche le speranze di chi, un po’ a tutti i livelli, aveva visto in questa neoformazione politica un partner con cui aprire una stagione politica nuova.
I rappresentanti del movimento politico nazionale denominato Futuro e Libertà approvano non solo il Lodo Alfano Costituzionale ma addirittura la sua retroattività.
Che ci azzecca direbbe il mio leader Antonio Di Pietro questa valutazione con il territorio Ferrarese?
Centra dal momento in cui mi piacerebbe sapere cosa ne pensa in proposito il Senatore Balboni che a suo tempo aveva definito tale strumento (la retroattività) una prassi “in contrasto con la civiltà giuridica del nostro Paese”.
Tale affermazione è stata fatta in occasione dell’approvazione della class action voluta dal Governo Prodi per salvaguardare i danneggiati dai crack Cirio e Parmalat e infine e approvata con un piccolo, piccolissimo emendamento (30-bis. 308 del 2008) del sen. Balboni che impediva la sua applicazione con effetto retroattivo.
Ora non chiedo se non a me stesso la coerenza degli atteggiamenti e dei comportamenti ma credo sia necessario che oltre ai debitori dei crack più noti, e sono tanti magari anche a Ferrara, sia necessario spiegare se il nostro Senatore è ancora sulla stesa linea o se nel frattempo ha modificato il suo atteggiamento rispetto al concetto di CIVILTA’ GIURIDICA sostenuto in quell’occasione.

Giorgio Scalabrino Sasso, presidente Gruppo Consiliare Italia Dei Valori Comune di Ferrara

17 ottobre 2010

Silvana Mura riconfermata alla guida dell’Italia dei Valori dell’Emilia Romagna. Tre ferraresi nell’esecutivo regionale del Partito.

Si è tenuto ieri a Castel San Pietro Terme nel bolognese il III° Congresso regionale dell’Italia dei Valori dell’Emilia Romagna.
Silvana Mura, parlamentare dell’Italia dei Valori, è stata riconfermata alla guida del Partito in Emilia Romagna con il voto plebiscitario degli oltre seicento delegati giunti da tutta la regione.
Sono stati eletti nell’esecutivo regionale dei Partito anche due ferraresi, la codigorese Graziella Ferretti, già responsabile provinciale delle donne I.D.V. e l’assessore comunale di Ferrara, Rossella Zadro che si aggiungeranno a Massimiliano Fiorillo, membro di diritto.
Per Silvana Mura è prioritario dar vita ad un Partito moderno ed efficiente nel quale ci sia spazio per le donne e per i giovani ed in grado di svolgere una politica capace di cogliere e portare a soluzione i principali problemi che assillano i cittadini ed il territorio. Un Partito dove i propri rappresentanti nelle Istituzioni siano impegnati quotidianamente a svolgere il proprio ruolo di governo mantenendo fede agli impegni con gli elettori ed ai patti con le altre forze politiche della maggioranza, senza però che ciò significhi accettare mediazioni o compromessi sui valori e principi che ispirano l’azione politica dell’Italia dei Valori. In altre parole, responsabilità e coerenza sono i binari su cui far correre, senza soste e deviazioni, il treno dell’Italia dei Valori.
Silvana Mura vede nell’Italia dei Valori un riferimento sicuro e costante per i cittadini dell’Emilia Romagna le cui istanze rappresentano l’unica bussola per orientare l’azione politica del Partito, una politica che si persegue partendo dal basso, dalle piazze e dalla gente comune e non solo nel “palazzo”.
Eletti nell'occasione anche la coordinatrice regionale Donne I.D.V., Carmela Brunetti ed il coordinatore regionale Giovani I.D.V., Federico Gianporcaro.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

13 ottobre 2010

L’Italia dei Valori aderisce alla manifestazione nazionale della FIOM-CGIL del 16 ottobre.

L’incapacità del Governo italiano (PDL+Lega) di affrontare con serietà la crisi ci consegna un sistema di relazioni sociali ridotto in macerie: accordi separati inefficaci, ridicoli e in alcuni casi illegali, rottura e astio tra le grandi organizzazioni sindacali, una presidenza della Confindustria legata alla lobby governativa, il contratto nazionale svilito, derogato, abbattuto.
I lavoratori, gli artigiani, le partite IVA subiscono in solitudine gli effetti della crisi fino al dramma della perdita del lavoro.
Alle nuove generazioni viene offerta unicamente precarietà.
Vengono colpite le piccole e medie imprese che innovano caricandole di costi burocratici enormi e privandole di un serio accesso al credito. Dobbiamo costruire un’alternativa di Governo credibile, seria e determinata.
L’ITALIA DEI VALORI è pronta, sapendo bene da che parte stare – nel centrosinistra – e con chi stare: con i 3 lavoratori licenziati a Melfi, con quelli di Pomigliano, di Fincantieri, di Agile Eutelia, con i precari della scuola e con chi non ha voce come le migliaia di Partite IVA ed i cassintegrati.
Per queste ragioni, l’ITALIA DEI VALORI aderisce alla manifestazione nazionale indetta dalla FIOM il 16 ottobre a Roma.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

10 ottobre 2010

Outlet di Occhiobello. Sorprendenti le dichiarazioni dell'ex Assessore comunale Alberti. Perché Ferrara si è lasciata sfuggire quest'occasione?

Sono sorprendenti le dichiarazioni apparse sulla stampa locale di Sergio Alberti, ex assessore del Comune di Ferrara nella Giunta Sateriale, in merito all'Outlet Village di Occhiobello.
Alberti svela che dieci anni fa Ferrara perse l'occasione di veder realizzato alle porte della città un grande outlet della McArthur Glen, leader in Europa nella realizzazione e gestione di centri commerciali che ogni anno attrae nei vari punti vendita oltre 70 milioni di visitatori.
L'ex assessore è però vago quando deve attribuire la responsabilità politica del no ad un progetto che avrebbe potuto rappresentare una grande opportunità, anche occupazionale, per il tessuto economico di Ferrara e provincia.
Al di là di tutto, a noi dell'Italia dei Valori è chiara una cosa. La classe politica di quel tempo ha dimostrato scarsa lungimiranza, con l'aggravante di essersi lasciata condizionare da portatori di interessi di una sola parte di cittadini.
Quella stessa classe politica che invece, non si è posta alcun problema nell'avvallare, ad esempio, la costruzione della mega centrale turbogas, che proprio in questi giorni inizia ad emettere i suoi fumi”senza, malgrado le promesse, portare alcun vantaggio alla collettività in termini di sviluppo economico e crescita occupazionale.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

09 ottobre 2010

Strage di soldati italiani in Afghanistan. L’I.D.V. esprime il cordoglio ai famigliari dei militari uccisi e chiede l’immediato ritiro delle truppe.

Noi dell’Italia dei Valori di Ferrara esprimiamo profondo cordoglio alle famiglie dei quattro militari italiani uccisi questa mattina a Farah in Afghanistan.
L’ennesimo spargimento di sangue in terra afgana ci spinge a ribadire la nostra richiesta di ritiro immediato delle truppe.
Noi riteniamo sbagliata la nostra permanenza in Afghanistan. La missione che avrebbe dovuto essere di pace ha cambiato i suoi connotati, trasformandosi in missione di guerra. Adesso c’è in atto una guerra sostenuta dai signori dell’oppio. Ben quarantadue Paesi, con altrettanti eserciti, sostengono il governo di Karzai che, a sua volta, appoggia i trafficanti di droga.
L’Italia dei Valori non si è voluta macchiare le mani sangue ed alcuni mesi fa in Parlamento ha votato contro il rifinanziamento delle missioni militari all’estero, tra cui quella afgana. Ora ci chiediamo perché continuiamo a mantenere i nostri militari in Afghanistan? Dal Governo continuano a dirci che dobbiamo rimanere in Afghanistan perché bisogna rispettare gli impegni presi. Quali impegni? Quelli di continuare a prelevare dalle casse dello Stato circa 500 milioni di euro all'anno? O quelli di lasciare più vittime italiane possibili sul territorio afgano?

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara