Elezioni Europee 2014

28 febbraio 2014

Freda - Fiorillo (IDV): "Piano rifiuti, la Regione continua a raccontare favole".

I nostri timori sono stati confermati: i Piani Provinciali di Gestione dei Rifiuti non sono più in vigore. Nel corso della Commissione Ambiente il sottosegretario Bertelli ha ammesso che i Piani Provinciali restano in vigore solo per le parti non in contrasto con il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Un modo velato per dire che il PRGR è legge a tutti gli effetti.
Tutto questo senza che l'Assemblea Legislativa abbia avuto preventivamente la possibilità di discuterlo e modificarlo. Un colpo di mano che avrà effetti devastanti per la nostra Regione: in base a quanto stabilisce il comma 3 dell'articolo 18 delle norme tecniche del PRGR, negli inceneritori dell'Emilia Romagna «è consentito trattare anche quote di rifiuti speciali nei limiti della capacità autorizzata disponibile». Per permettere agli impianti di continuare a funzionare a pieno regime fin da ora si potranno saturare gli inceneritori non solo con i rifiuti di altre province, ma anche con l'importazione di rifiuti speciali - che per legge sono a libero mercato - provenienti da ogni parte d'Italia. Già oggi, secondo quanto scrive il Report Rifiuti 2013 di Arpa Emilia Romagna, la nostra regione importa un milione di tonnellate di rifiuti speciali: come possono i vertici della Regione continuare a raccontarci la favola ben diversa dalla realtà - che in Emilia Romagna non verranno bruciati rifiuti provenienti da altre regioni?
Ci chiediamo a cosa servano gli sforzi dei cittadini nel mettere in atto buone pratiche come la raccolta differenziata - senza peraltro avere in cambio alcun beneficio in bolletta - se non a fare spazio negli inceneritori per i rifiuti che verranno da fuori provincia e da fuori regione. La Regione ha imposto il suo Piano Rifiuti: un Piano che ha a cuore non l'autosufficienza ma gli interessi dei gestori degli inceneritori, senza alcuna cura della salute e della qualità di vita delle persone.

Sabrina Freda - segretario regionale Italia dei Valori Emilia Romagna  
Massimiliano Fiorillo - Italia dei Valori Ferrara

15 febbraio 2014

Bonifiche “dimenticate” nel Piano Regionale Rifiuti. Fiorillo (Idv): "Grave omissione e violazione delle prescrizioni di legge. Non si tiene conto della salute delle persone"

Nel Piano Regionale dei Rifiuti non c’è traccia di una pianificazione degli interventi di bonifica delle aree contaminate, nonostante due decreti (il D.lgs 22/97, sia il il D.lgs 152/06) prescrivano che il Piano bonifiche debba essere parte integrante di ogni Piano Regionale dei Rifiuti. Una “dimenticanza” della quale si è accorto Massimiliano Fiorillo dell’Idv, che è stato in grado di analizzare il documento, approvato dalla Giunta regionale da due settimane “ma a tutt’oggi tenuto nascosto ai più”. 
Una grave omissione, tenuto anche conto che lo stesso D.lgs 152/06 prescrive chiaramente che ogni Piano rifiuti contenga precise informazioni sui siti contaminati da bonificare, mentre in realtà non vi è nessuna menzione dei siti presenti in Emilia Romagna e delle caratteristiche degli inquinanti, né dell’ordine di priorità degli interventi in considerazione della popolazione esposta, delle modallità di risanamento ambientale, della stima degli oneri economico-finanziari etc.
“Si tratta – denuncia Fiorillo – di una “dimenticanza” non di poco conto. Oltre a essere una violazione delle prescrizioni di legge, l’assenza del Piano bonifiche all’interno del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti si manifesta in realtà come un’omissione che impedisce nei fatti di intervenire sulle aree contaminate senza dover rincorrere le emergenze, o peggio, i decessi”.
Ma quale sarebbe il motivo di tale omissione? Verificato che nei Piani già approvati da altre Regioni come Lombardia, Veneto e Toscana, in nessuno manca la parte relativa alle aree da bonificare, Fiorillo avanza una sua ipotesi. “Ad oggi – dice – siamo a conoscenza di 523 interventi di bonifica in corso in Emilia Romagna, di cui 142 giudicati particolarmente critici, che rappresentano però solo un dato parziale di un quadro purtroppo molto più grave e di cui non si conosce lo stato di avanzamento dei lavori né l’esito. Ma la politica dello struzzo non paga: se non si provvede a pianificare e procedere con continuità a interventi di bonifica delle aree contaminate secondo chiari criteri di priorità, rischiamo di dover rivivere la tragedia delle morti da esposizione all’amianto, a causa questa volta di altri inquinanti”.
“Come riportato da alcuni quotidiani – conclude Fiorillo - nel 1996 in Emilia Romagna si registravano 73 casi di mesotelioma, mentre l’anno scorso ne sono stati censiti 2.334: bastano solo queste cifre per far riflettere sulla necessità di abbandonare ogni rinvio e temporeggiamento di comodo per adottare scelte finalmente chiare e tempestive, che tengano veramente conto della salute delle persone”.

da www.estense.com  14.02.14

09 febbraio 2014

Rifiuti, botta e risposta sulla ‘pattumiera d’Italia’

Il sottosegretario regionale: "Autosufficienza regionale". Fiorillo (IDV)"Ambientalismo di maniera per confondere la realtà"

Antonio Di Pietro era tornato alla carica avvertendo i cittadini del rischio che l’Emilia diventi la pattumiera d’Italia. Il sottosegretario alla presidenza della Regione, Alfredo Bertelli risponde al fondatore dell’Idv e lui contro-replica Massimiliano Fiorillo, ex vicepresidente dalla Giunta provinciale.
Un botta e risposta tra chi vede il nuovo piano per lo smaltimento dei rifiuti in Regione con due visuali decisamente opposte. “Il piano dei rifiuti della Regione Emilia-Romagna è costruito sulla logica della autosufficienza regionale. È una strategia condivisa con i sindaci, e contrasta fortemente con l’idea che questa regione possa diventare luogo di smaltimento di rifiuti provenienti da altre parti del Paese – afferma Bertelli rispondendo a Di Pietro -. Come hanno già detto il presidente della Regione Vasco Errani e i sindaci emiliano romagnoli incontrando il ministro per l’Ambiente Andrea Orlando – prosegue Bertelli – il nostro Piano prevede una riduzione degli impianti per il trattamento dei rifiuti, sia per quanto riguarda le discariche, sia per quanto riguarda i termovalorizzatori. Il nostro obiettivo è quello di aumentare la raccolta differenziata e diminuire la produzione complessiva dei rifiuti”. “Contrasteremo con forza l’idea che la nostra regione – conclude il sottosegretario in netta opposizione rispetto a quanto affermato dal presidente dell’Italia dei Valori – possa diventare luogo di conferimento di rifiuti provenienti da altre Regioni che non hanno realizzato gli impianti previsti dai loro piani di smaltimento”.
Affermazioni che però vedono l’istantanea contro-replica di Massimiliano Fiorillo, ex vicepresidente della Provincia di Ferrara in quota Idv. “Ancora una volta il sottosegretario Alfredo Bertelli cerca di correre ai ripari proclamando che il Piano regionale di gestione dei Rifiuti prevede la riduzione di discariche e inceneritori e che la nostra regione non diventerà il punto di riferimento per l’importazione di rifiuti provenienti da fuori – afferma Fiorillo che attacca -: Parole, quelle di Bertelli, totalmente prive di credibilità, e che sono smentite da quanto contenuto nello stesso Piano che, forse non a caso, continua a essere tenuto nascosto ai più. Ma l’articolo 18 delle norme tecniche – spiega l’esponente dell’Idv ferrarese -, al comma 3 riporta testualmente che negli inceneritori dell’Emilia Romagna «è consentito trattare anche quote di rifiuti speciali nei limiti della capacità autorizzata disponibile». In altri termini – avverte Fiorillo – gli inceneritori saranno riempiti con rifiuti provenienti da tutta Italia, in particolare con i rifiuti speciali che per legge sono a libero mercato e non sono soggetti ad alcun vincolo territoriale. Altro che dismissione graduale degli inceneritori grazie alla raccolta differenziata – incalza – : al contrario, continueranno a essere alimentati all’infinito, e l’impegno dei cittadini servirà solo a fare spazio ad altri rifiuti che verranno da fuori. Questi sono i fatti – conclude Fiorillo -: l’ambientalismo di maniera di Bertelli è solo un tentativo di confondere la realtà”.
Sulla questione interviene anche il deputato Pd Alessandro Bratti che difende a spada tratta il piano: “Anche all’interno delle politiche nazionali – assicura il responsabile Ambiente del PD Emilia-Romagna – mi impegnerò insieme agli altri colleghi deputati e senatori affinché ci siano tutte le rassicurazioni possibili sul fatto che la pianificazione regionale sia prioritaria rispetto a qualsiasi scelta fatta a livello nazionale”.

Da Estense.com del 06.02.14