Elezioni Europee 2014

26 marzo 2009

L'Italia dei Valori è al fianco con i lavoratori della Berco di Copparo per difendere il loro futuro


Il presidio alla Berco di Copparo, per il sostegno delle proposte dei sindacati, si è svolto con una cospicua partecipazione delle maestranze.
Come riportano i sindacati, l’azienda intende attuare un solo anno di cassa integrazione straordinaria a partire dal mese di Aprile. La proposta dei sindacati, invece, si sviluppa in una logica più organica in difesa del posto di lavoro. Le organizzazioni sindacali chiederanno 36 mesi per avere modo di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali e per avere tempo di superare, si spera, la crisi economica.
L’Italia dei Valori sostiene il presidio perché va a difesa ed a sostegno di 2400 posti di lavoro; il nostro territorio è già troppo martoriato dalla crisi economica e se esiste la possibilità di sfruttare gli ammortizzatori sociali per affrontare la crisi, è bene che si faccia.

Nicola Bergamini - Italia dei Valori di Copparo (FE)

17 marzo 2009

«Siamo stufi di giochi tra partiti e dei... mantenuti della politica»

da il Resto del Carlino - Edizione di Ferrara del 15.03.09.


ITALIA DEI VALORI IL SEGRETARIO FIORILLO: «CON IL PD ANCORA RISERVE»
«Siamo stufi di giochi tra partiti e dei... mantenuti della politica»

«Se mi sposo con qualcuno, prima vorrei sapere se è maschio o femmina». Il 'matrimonio' tra Italia dei Valori e Partito Democratico, secondo il segretario provinciale dipietrista Massimiliano Fiorillo, è tutt'altro che celebrato.

Restando alla metafora nuziale, le... partecipazioni sono state comunque affisse da tempo.
«Il punto è che sino ad oggi non abbiamo visto una sola riga del programma nè di Marcella Zappaterra nè di Tiziano Tagliani».

Ma loro stanno definendo il programma del Pd.
«C'era un patto tra gentiluomini di discutere almeno i punti essenziali, prima che fossero stilati e divulgati. Così abbiamo invece la sensazione che il Partito Democratico sia impegnato a mettere in fila le proprie caselline, a risolvere problemi ed equilibri interni; dando per acquisito un appoggio a scatola chiusa da parte nostra e di altri soggetti, rimandi a dopo il voto il confronto di merito».

Nei giorni scorsi il segretario del Pd Paolo Calvano ha ammonito però i possibili alleati: nessuno può pretendere garanzie di posti in questa fase, dice, bisognerà 'pesarsi' elettoralmente.

«Noi non abbiamo paura di farlo, neppure correndo da soli se sarà il caso. Siamo convinti, registrando adesioni di spicco e sentendo che tanta gente si avvicina perchè è scontenta anche di come si sono comportate le nostre amministrazioni, di poter ottenere un risultato importante. Con questo non battiamo i pugni sul tavolo, però non staremo certo lì col cappello in mano ad aspettare la misericordia del Pd».

Parla di adesioni importanti. Su tutte c'è quella dell'ex assessore ai Lavori Pubblici Claudio Bariani, che si dice sarà il vostro capolista in Comune.
«Confermo l'adesione, sta lavorando attivamente per il partito. In quanto alle liste, non confermo e non smentisco (Fiorillo sorride, ndr); ci sono comunque altri nomi di spicco che hanno scelto l'Italia dei Valori, da Daniele Vecchiattini a Tito Cuoghi, consigliere provinciale di Sinistra Democratica. Altri stanno riflettendo. A tutti comunque abbiamo detto che l'Italia dei Valori non è un autobus su cui si sale o si scende a seconda della convenienza».

Al di là di Bariani, che gioca un po' a fare il Misterioso Saladino, un altro nome glielo dico io: Pietro Turri, presidente della Circoscrizione Est. Le risulta?
«E' un buon amico. Mi permetta però di smarcarmi dal valzer dei nomi: per noi conta soprattutto far emergere, nel nostro partito ma più in generale per il governo del Comune, un gruppo complessivo di amministratori più calati nella città e che sappiano ascoltare la gente. E' ora di farla finita con la 'casta' di mantenuti che se non fanno gli assessori o i presidenti di qualche azienda pubblica, diventano casi sociali».

Ecco uscire il Di Pietro che è in lei, caro Fiorillo!
«Le sembrerà demagogia elettorale, ma è quello che ci sentiamo dire dalla gente ogni giorno: non se ne può più di questa politica che, anche a Ferrara, sembra lo strumento per garantirsi uno stipendio facile. O con vecchi personaggi che, davanti o dietro le quinte, sono sempre pronti a riproporsi».

Che fa, evoca Soffritti?
«Lui no, ma il 'soffrittismo' in qualche modo sì. E' l'emblema, nella nostra città, di un metodo che rifiutiamo».

Tra Soffritti e il nuovo sindaco, chiunque sarà, ci sono di mezzo però dieci anni di Sateriale. Che giudizio date dell'amministrazione uscente?
«Ha deluso sostanzialmente i cittadini. Non sono mancate le realizzazioni, ma il senso diffuso di smarrimento nasce dalla poca attenzione dimostrata per il confronto autentico con le persone. Vicende come la centrale a turbogas o l'asilo di via del Salice non sarebbero successe se, con un po' di buon senso, si fosse ascoltata la gente e non messa in piedi una rappresentazione di facciata come Agenda 21 o i vari 'forum' sulla trasparenza».

Delusi, scontenti, arrabbiati. Un modo poco entusiasta di approcciare la campagna elettorale.
«E' realismo. Noi chiediamo di ripartire dalla vita vera, che è un'altra cosa rispetto a questa politica. Significa misurarsi concretamente sui programmi ma anche dire con chiarezza i nomi della squadra, prima e non dopo il 7 giugno. Vuol dire non tentennare, come sta facendo il Pd anche in città, prima tra sogni di autosufficienza e ora, pare, nell'affanno di imbarcare tutti a tutti i costi, per arrivare al 51%».

Stefano Lolli

12 marzo 2009

Occorre stringere i tempi sulle alleanze e passare al confronto sui programmi. No a coalizioni etereogenee ed al riflusso della vecchia politica


L’Italia dei Valori considera dirimente il tema delle alleanze e non è disponibile a partecipare a coalizioni create unicamente per raggiungere il 51% e che non diano segno inequivocabile di discontinuità rispetto il passato in termini di persone, di metodi e di contenuti. Occorre chiudere definitivamente la stagione della commistione tra politica ed affari i cui protagonisti tendono a riproporsi anziché abbandonare la scena per sempre. L’Italia dei Valori ritiene che il PD debba stringere i tempi sulla definizione delle alleanze e passare al confronto sui programmi e sulla squadra di governo, lasciando da parte inutili tatticismi e meline.

Il Segretario Provinciale Italia dei Valori di Ferrara
(Massimiliano Fiorillo)

07 marzo 2009

Un Codice etico per i candidati dell’Italia dei Valori di Ferrara alle elezioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009


L’Italia dei Valori di Ferrara ha deciso di adottare un "codice etico" da far sottoscrivere ai propri candidati alle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno 2009.
Le motivazioni di questa scelta stanno nell'esigenza di tutelare i cittadini-elettori da fenomeni estremamente deleteri, purtroppo molto diffusi in politica, come il trasformismo, il clientelismo, il conflitto d'interessi e la scarsa trasparenza.
Ora più che mai i Partiti dimostrano di non essere in grado di svolgere un’efficace funzione di selezione della propria classe politica a garanzia della eticità dei candidati che vengono proposti all’elettorato.
Da qui la necessità di fissare precise regole etiche, in aggiunta agli obblighi ed ai divieti formali, dirette a coloro che, in rappresentanza dell’Italia dei Valori, ricoprono cariche elettive e di governo locale. E’ quindi indispensabile che il Partito dell’Italia dei Valori pretenda dai propri eletti ed amministratori pubblici comportamenti rigorosi, onesti e coerenti.
Solo mantenendo ben saldo il timone verso la giusta rotta rappresentata dai principi dell'etica, della trasparenza e della legalità l’Italia dei Valori potrà proporsi come vera alternativa all'attuale sistema politico.


Art. 1) Non verrà candidato nelle liste elettorali dell'Italia dei Valori di Ferrara:

a) chi è indagato, rinviato a giudizio o condannato (anche in via non definitiva) per reati contro la pubblica amministrazione, contro il patrimonio, contro la
persona, per reati finanziari e societari o comunque per altri gravi reati dolosi;

b) chi in passato si è dichiaratamente contrapposto ai principi fondanti l’Italia dei Valori.


Art. 2) L’eletto o l'amministratore pubblico dell'Italia dei Valori si impegna:

a) ad astenersi dall'esercitare le proprie funzioni nell'interesse particolare di individui o di gruppi di individui al fine di ottenere un interesse personale diretto o indiretto;

b) a rendere pubblico il proprio stato patrimoniale e la sua evoluzione;

c) a rendere pubblico il possesso di titoli o quote azionarie o incarichi a vario titolo ricoperti presso società di capitali pubbliche o private, cooperative, consorzi di gestione, fondazioni e associazioni che ricevono finanziamenti pubblici dal Comune o che operano per conto di esso;

d) a rimanere fedele al mandato ricevuto dagli elettori;

e) a dimettersi dalla carica elettiva o di governo qualora nel corso del mandato non condivida il percorso politico-amministrativo dell'Italia dei Valori;

f) ad adottare il “glass system”, ovvero la pubblicizzazione tempestiva ed analitica su internet della propria attività di amministratore pubblico, gli atti di spesa e le disposizioni assunte;

g) a rispondere alle richieste di ogni cittadino in ordine allo svolgimento delle proprie funzioni, alla loro motivazione ed al funzionamento dei servizi di cui è
responsabile.


Art. 3) La candidatura nelle liste dell’Italia dei Valori è rigorosamente subordinata alla sottoscrizione del presente codice etico.