Elezioni Europee 2014

24 gennaio 2009

Verso le Elezioni Amministrative 2009. La prima Assemblea programmatica dell'Italia dei Valori di Ferrara e Provincia


Si terrà giovedì 29 gennaio a partire dalle ore 20.30, presso la sala conferenze dell'Hotel Lucrezia Borgia di Ferrara (via Bononi 34, Ferrara), la prima Assemblea programmatica dell'Italia dei Valori di Ferrara e Provincia.
L'assemblea, aperta a tutti, sarà il primo momento di discussione delle linee programmatiche che caratterizzeranno l'azione politica dell'Italia dei Valori nella prossima legislatura amministrativa 2009-2014.
L'invito a partecipare a questa importante occasione di confronto è rivolto non solo agli iscritti ed ai simpatizzanti dell'Italia dei Valori ma a tutti coloro che hanno a cuore il buon governo del nostro territorio, sia essi singoli cittadini che rappresentanti di Associazioni o Istituzioni.
Per informazioni: tel.178/2729676 - mail. info@italiadeivaloriferrara.it.

Massimiliano Fiorillo
Segretario Provinciale Italia dei Valori – Lista Di Pietro – Ferrara

21 gennaio 2009

Il Comune di Cento sempre più isolato dal resto della Provincia.


Per sostenere l'accesso al credito da parte delle imprese ferraresi in crisi di liquidità, la Provincia di Ferrara, la Camera di Commercio ed i Comuni della Provincia hanno dato vita ad un fondo straordinario di garanzia che si affianca a quello del Consorzio Fidi.
Il Comune di Cento si distingue in negativo anche questa volta. E' infatti l'unico Comune della nostra Provincia a non aver partecipato alla creazione del fondo.
Come mai? Nella città del Gurcino la crisi economica non è arrivata? Le imprese centesi viaggiano a gonfie vele? O il Sindaco Tuzet è troppo preso dai suoi guai giudiziari per pensare al futuro di Cento?

Massimiliano Fiorillo
Segretario Provinciale Italia dei Valori – Lista Di Pietro – Ferrara

16 gennaio 2009

Asilo nido “il Salice” e inquinamento da CVM: l'istituzione del pool di tecnici è il primo passo verso la chiarezza ma occorre fare di più.


Il Partito dell’Italia dei Valori esprime cauta soddisfazione dopo l’annuncio dell’attivazione di un gruppo di lavoro con tecnici di Asl, Arpa, Regione e Comune e l’avvio di nuovi accertamenti presso i terreni di via del Salice inquinati da CVM.
Si tratta però solo del primo passo verso la chiarezza dei fatti ed occorre quindi fare di più per garantire l’assoluta sicurezza ambientale e sanitaria dell’intera area dove è stato recentemente realizzato l’asilo nido comunale.
L’Italia dei Valori chiede pertanto che nel pool di tecnici siano presenti anche esperti “super partes” dell’Università e del Ministero dell’Ambiente al fine di rendere l’attività di controllo trasparente ed imparziale e di superare la sovrapposizione tra controllori e controllati.
Rimane poi da accertare, e questo ci auguriamo sarà la magistratura a farlo, se in questa spinosa vicenda vi siano a monte responsabilità oggettive di competenza dell’Autorità Giudiziaria alla quale l’Italia dei Valori di Ferrara ha recentemente presentato un esposto.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario Provinciale Italia dei Valori – Di Pietro, Ferrara)

11 gennaio 2009

Alle calunnie IDV risponde con l'operazione trasparenza.


In queste ultime settimane il Partito dell'Italia dei Valori è stato oggetto di una feroce campagna denigratoria, artatamente montata dai giornali e dalle TV di proprietà e sotto il controllo del Presidente del Consiglio.
Non ci dobbiamo meravigliare di quanto sta accadendo. Un Partito che tutti i sondaggi lo danno in forte crescita (l'ultimo, quello di Demos, vede IDV al 9.3 % - http://www.demos.it/a00247.php), non può non spaventare ed infastidire più di una persona.
Un'avversione, quella ad IDV, che sta diventando bipartisan. Infatti, anche i nostri "amici" del PD ferrarese ci vivono con malcelata insofferenza. Invece di pensare ai (tanti) guai di casa loro, trovano il tempo per attaccarci pesantemente, definendoci giustizialisti ed irresponsabili, accusandoci di condurre un'opposizione ispirata alla violenza verbale ed allo scontro. Non esitano, credo troppo frettolosamente, a sentenziare la fine dell'alleanza IDV-PD, salvo poi chiederci di sostenere i loro candidati nelle prossime elezioni amministrative.
E non poteva essere altrimenti, visto che il PD senza IDV rischia seriamente di perdere il Comune di Ferrara e la Provincia.
Detto questo (scusate, ma era un sassolino che mi volevo togliere dalla scarpa), riporto di seguito la lettera che Antonio Di Pietro ha inviato a Vittorio Feltri dopo le infamanti accuse apparse sulle pagine di Libero.
MI auguro che con l'operazione trasparenza di Antonio Di Pietro si metta fine alle calunnie rivolte all'Italia dei Valori ed al suo indiscusso leader.


Massimiliano Fiorillo
Segretario Provinciale Italia dei Valori - Ferrara




La lettera:

"Gestione dei finanziamenti

Caro direttore, eccomi.
Ieri Lei dalla pagina di Libero mi ha chiesto due spiegazioni e mi ha dato un consiglio. Cominciamo dal consiglio che era il seguente: “Le sollecito a darci prova della sua trasparenza e affidare i milioni del finanziamento ad un collegio di ragionieri eletti nel suo partito”. Mi pare proprio un buon consiglio, la ringrazio e mi attivo immediatamente. Ho oggi stesso disposto la modifica dello Statuto che ora prevede che tutte le finanze del partito e tutti i contributi elettorali (sia futuri che pregressi beninteso), siano gestiti non più dai soci originari che hanno dato vita al partito ma dall'intero Ufficio di Presidenza dell'Italia dei Valori che è composto da 7 persone, individuato non nominatamente ma – pro tempore – per il loro ruolo, la loro funzione e la loro elezione: il Presidente del partito, il Capogruppo della Camera, il Capogruppo al Senato, il Portavoce nazionale del partito, il Tesoriere, un rappresentante degli eletti nelle Regioni (da loro nominato) ed un esperto contabile nominato dall'Ufficio di Presidenza stessa (su proposta dell'Esecutivo nazionale di Idv che è il massimo organo assembleare del partito). Provi a visionare gli Statuti degli altri partiti e vedrà che tutti hanno adottato – specie all'inizio della propria attività – misure di cautela per evitare l'assalto alla diligenza (come peraltro “Libero” ne ha dato atto proprio ieri, informandoci delle beghe interne fra Margherita e Ds per la suddivisione dei rispettivi fondi e beni). Ho già preso appuntamento per domani da un notaio di Bergamo (che conosce pure Lei) per la relativa statura notarile. Appena sottoscritto Le invierò in anteprima copia del nuovo Statuto di Idv: se ha qualche ulteriore consiglio da darci le sarei davvero grato e provvederà di conseguenza.
E veniamo, caro direttore, alle domande che mi ha posto e che possono essere cosi riassunte: come sono stati gestiti i contributi ricevuti finora da Italia dei Valori e come “è la storia dei 10 appartamenti” che avrei acquistato. Rispondo subito, inviandole a parte la relativa documentazione per le verifiche che riterrà opportune effettuare.

Rimborsi elettorali

Idv non riceve finanziamenti da imprenditori o sponsor che sia (da noi non troverà i Romeo di turno). Riceveremo invece – come tutti gli altri partiti che hanno rappresentanza parlamentare – i finanziamenti pubblici previsti dalla legge. Sono tanti. Per noi e per gli altri (ed infatti nella scorsa finanziaria abbiamo chiesto inutilmente al Parlamento di dirottarli a favore degli ammortizzatori sociali). Essi vengono introitati da Idv tutti ed esclusivamente sui 2 conti correnti della tesoreria dell'Italia dei Valori e da questa utilizzati solo ed esclusivamente per esigenze del partito e della sua azione politica (come, da ultimo è avvenuto per la raccolta delle firme per promuovere il referendum contro il Lodo Alfano). Inoltre riceviamo le quote di partecipazione dai nostri iscritti, dai nostri parlamentari e dai nostri eletti e amministratori. Infine riceviamo gli interessi attivi del denaro che rimane parcheggiato in banca fino al suo utilizzo. Più in concreto finora abbiamo incassato – dal giorno in cui ci siamo presentati alle elezioni la prima volta nel 2001 e fino a tutto il 2007 – contributi pubblici per 19'908'596 euro, a cui si devono aggiungere ulteriori 761'909,00 euro a titolo di interessi attivi e per contributi degli aderenti ed eletti del partito. Di converso, abbiamo speso a tutto il 2007 euro 16'233'853. Il nostro partito, quindi, non solo non ha debiti ma è in attivo di euro 4'436'652, somma che trovasi depositata presso le due banche predette, sempre, solo ed esclusivamente sui conti di Idv, come può rilevarsi dai relativi estratti conto. Per l'anno 2008 appena trascorso, la stesura del bilancio è in corso (per noi come per qualsiasi altro partito o ente o azienda) e verrà pure reso pubblico nelle forme e nei tempi previsti dalla legge. Come noto, infatti, tutti i bilanci dei partiti devono essere regolarmente pubblicati in giornali a tiratura nazionale. Quelli di Idv, peraltro, sono sempre stati (e lo sono ancora) visionabili alla voce “Bilanci e Finanze” sul sito del partito Italiadeivalori.it. Comunque – e ad ogni buon conto – glie ne invio copia (specificandole fin d'ora che quest'anno chiederò di pubblicare proprio su Libero il bilancio 2008, come previsto per legge, se Lei me lo permetterà). Specifico che i bilanci annuali dell'Italia dei Valori sono sempre stati tutti regolarmente approvati dall'Organo di controllo del Parlamento, come rilevasi esemplificativamente dalle attestazioni del Presidente della Camera dei Deputati per gli anni 2001-2002-2003-2004-2005-2006-2007 che le invio a parte. Specifico anche che la Corte dei Conti - a cui spetta per legge approvare i Conti consuntivi delle spese elettorali dei partiti - nel referto trasmesso al Presidente della Camera sui consuntivi presentati dalle formazioni politiche ha finora sempre approvato i rendiconti presentati dall'Italia dei Valori.

Tutti gli immobili

E veniamo alla "storia dei 10 appartamenti" (che poi non sono dieci, perché se ne vendi uno per comprarne un altro con i soldi del primo, non ne hai due ma sempre uno). È vero che qualcuno negli anni passati ha alluso ad un utilizzo indebito da parte mia dei rimborsi elettorali, ma - come potrà prendere atto leggendo il decreto dei Gip di Roma n.4620/07 del 14.03.2008 che le invio integralmente - non solo è stata disposta nei miei confronti - su conforme richiesta del pm - l'archiviazione perché il fatto non sussiste ma addirittura sono stati rimessi gli atti alla Procura per la valutatone circa il reato di calunnia nei confronti del denunciante.
Ma, potrebbe obiettare lei e giustamente: d'accordo, la gestione della tesoreria di Italia dei Valori sarà pure corretta ma i soldi per gli appartamenti dove li hai presi? Ecco, allora, l'elenco delle mie proprietà, il loro valore di acquisto e la provenienza dei relativi fondi. A Montenero di Bisaccia sono proprietario di una azienda agricola (lasciatami in eredità da mio padre e mia madre) con circa 15 ettari di terreno e casa colonica annessa (che ho ben ri­strutturato a mie spese, con i fondi (e le pietre) provenienti proprio dall'azienda: produco in proprio, infatti dalla morte di mio padre (1987) soprattutto, olio e grano (quest'anno oltre 400 quintali). A Curno, in provincia di Bergamo ho una villetta a schiera in via Lungobrembo 62, acquistata alla fine degli anni '80 e quindi per definizione con soldi non del partito (che, come noto è stato fondato ne! 2000 ed a cui i primi contributi sono cominciati ad affluire nell'autunno del 2001). Sempre a Curno, in via Lungobrembo 64 (contigua alla precedente) vi è una vecchia casa con giardino, di proprietà di mia moglie che l'ha comprata nel 1985 per 38 milioni di vecchie lire e che e stata dalla stessa (e con il mio contributo, anche manuale) ristrutturata nel 1986 (e quindi in epoca anch'essa non sospetta). È il luogo dove siamo andati a vivere dopo sposati. A Bruxelless sono comproprietario di un piccolo appartamento in via Scarabee 3, acquistato nel 1999 per 204 milioni di vecchie lire (di cui la metà con prestito bancario della Bbl di Bruxelless, sede del Parlamento europeo) quand'ero parlamentare europeo (ed a tal fine). Anche questo immobile è stato acquistato in epoca precedente alla costituzione di Idv. A Bergamo sono proprietario di un appartamento in via Locateli, da me acquistato, a seguito di gara pubblica, ad un'asta indetta dalla Scip per conto dell'Inail in data 10 novembre 2004 (rogito 16.03.2006) per euro 261'661,00 oltre spese e tasse. Non sono invece proprietario di alcun altro immobile in tale città, come invece pure era stato scritto. Vi sono invero lo studio e la casa di mia moglie (che, come Lei sa, fa l'avvocato da una vita e fa pane di una famiglia benestante di avvocati e prima di notai che Lei, gentile direttore, essendo di Bergamo, credo conosca molto bene).

La società Antocri

A Milano ho comprato nel 2004 (tramite la società Antocri) un appartamento in via F. Casati 1/a, per euro 614'500,00, di cui 300'000,00 con mutuo Bnl ed il resto con parte dei fondi provenienti dalla vendita di due appartamenti di mia proprietà che avevo a Busto Arsizio (acquistati nel 1999 - e quindi sempre in epoca antecedente alla costituzione di Idv - per lire 845'166'000 e rivenduti nel 2004 per 655'533,46 euro). Gli atti notarili sono a sua disposizione. Quanto alla provenienza dei fondi per acquistare gli appartamenti di Busto Arsizio, non me ne voglia ma lei dovrebbe ricordarla bene essendo stata una delle persone che vi hanno in qualche modo contribuito (ricorda i 400 milioni di lire che l'editore de "II Giornale" (ove egli faceva all'epoca il direttore responsabile) mi versò, a titolo di risarcimento danni con assegno circolare? All'epoca peraltro furono in molti a versarmi denaro per risarcirmi dei danni provenienti da articoli di giornali ritenuti diffamatori dai giudici o comunque, in via di transazione bonaria). L'altra parte dei soldi provenienti dalla predetta compravendita li ho usati per acquistare (tramite la società Antocri) a Roma nel 2005 un appartamento in via Principe Eugenio per euro 1'045'000,00 (il resto della provvista è stato reperito da un mutuo bancario Bnl di 400'000,00 euro e dai miei risparmi di cui in appresso). Tale immobile è stato rivenduto nel 2007 a 1'115'000,00 e con la relativa provvista, una volta estinto il mutuo, ho comprato l'anno scorso una casa ai miei due figli più piccoli a Milano, in zona Bovisa, per studiare. Ho anche aiutato mio figlio maggiore, con donazioni in denaro (per un totale di circa 80 mila euro) in parte quando si è sposato ed in parte quando sono nati i suoi tre figli trigemini. Soldi che egli, coscienziosamente ha utilizzato per pagare l’ anticipo di una casa a Curno quando abitava li e che poi ha rivenduto ricomprandosi, a minor prezzo, casa a Montenero, quando si è trasferito al paese natio. Sempre a Roma, sono attualmente proprietario dell’appartamento di via Merulana, ove abito quando mi reco li per ragioni legate al mio lavoro parlamentare. L’ho comprata, nel 2001 - e quindi ancora una volta prima dei rimborsi elettorali confluiti in questi ultimi anni al partito - per 800 milioni di vecchie lire ( di cui, come al solito, parte in mutuo) Queste sono,- o sono stata- le mie proprietà. Mi si dirà. D’accordo hai fatto delle compravendite ed hai stipulato dei mutui, ma per il resto dove hai preso i soldi? Ebbene, i miei redditi pubblici e che possono essere consultati presso il sito della camera dei Deputati e del senato ammontano dal 1996 ad oggi ad oltre 1'000'000,00 di euro ( al netto tasse), come da tabella riepilogativa che le invio a parte. A tutto ciò devono aggiungersi ulteriori rinvenienze attive, tra cui una donazione mobiliare per circa 300 milioni di vecchie lire ricevuta nel 1996 dalla contessa Borletti ( i fatti sono notori in quanto hanno riguardato come beneficiari anche altri personaggi pubblici) e come detto plurimi risarcimenti danni ricevuti ( da me e dai miei familiari) per circa 700'000,00 euro negli anni in relazione alle varie diffamazioni subite nel tempo nonché i frutti dell’agenzia agricola e dei relativi cespiti immobiliari lasciatimi in eredità dai miei genitori dopo la loro morte.

Conclusioni: la formichina

Tutto qui. Alcuni giocano, altri speculano, altri evadono le tasse e altri ancora girano il mondo o se la godono e si divertono. Io ho preferito e preferisco fare la formichina come mi hanno insegnato i miei genitori, risparmiando ed investendo i guadagni in immobili( almeno questi non ti mandano sul lastrico, come è successo per le azioni e le speculazioni in borsa!). Mi scuso per la prolissità e se necessario sono ancora e sempre pronto a fornire tutte le risposte che riterrà necessarie. Con Lei, caro direttore lo faccio volentieri per tre ragioni: primo perché sono certo della sua buona fede e del suo sacrosanto diritto di pormi le domande che mi ha posto; secondo perché sono convinto che ogni personaggio pubblico deve rispondere nel merito alla pubblica opinione (ed agli organi di informazione indipendenti come “Libero”); terzo, perché è cominciato il nuovo anno e voglio avvicinarmi alla terza età nel migliore dei modi. Buon anno a lei ed ai suoi lettori."

09 gennaio 2009

Approvato dal Consiglio della Circoscrizione di "Via Bologna", su iniziativa dell'Italia dei Valori, l'appello per la pace a Gaza. Il PdL vota contro.


Il Consiglio della Circoscrizione "Via Bologna", nella seduta del 8 gennaio 2009 aderisce al seguente appello per la pace a Gaza lanciato dalla Tavola della Pace (Associazione per la Pace, Francescani del Sacro Convento di Assisi, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, CGIL, CISL, ARCI, ACLI, Pax Christi, Emmaus Italia, AGESCI, CIPSI, Lega per i Diritti e la Liberazione dei Popoli, Centro per la pace Forlì/Cesena, Sdebitarsi, FIVOL-Fondazione Italiana Volontariato, ICS, Banca Etica, Legambiente, Peacelink, Manitese, Focsiv, Cnca, Movimento Federalista Europeo, Beati i Costruttori di pace).

Testo dell'appello:

Quanto sta accadendo è vergognoso. Vergognoso è il silenzio dell'Italia e del mondo. Vergognosa è l'inazione dei governi europei e del resto del mondo che dovevano impedire questa escalation. Vergognoso è il veto con cui gli Stati Uniti ancora una volta stanno paralizzando le Nazioni Unite.

Niente può giustificare un bagno di sangue. Nessuna teoria dell'autodifesa può farlo. Nessuno può rivendicare il diritto di compiere una simile strage di bambini, giovani, donne e anziani senza subire la condanna della comunità internazionale. Nessuno può arrogarsi il diritto di infliggere una simile punizione collettiva ad un milione e mezzo di persone. Nessuno può permettersi di violare impunemente la Carta delle Nazioni Unite, la legalità e il diritto internazionale dei diritti umani.

Tutto questo è inaccettabile. Inaccettabile è il lancio dei missili di Hamas contro Israele. Inaccettabile è la guerra scatenata da Israele contro Gaza. Inaccettabile è l'assedio israeliano della Striscia di Gaza. Inaccettabile è la continuazione dell'occupazione israeliana dei territori palestinesi. Inaccettabili sono le minacce di distruzione dello Stato di Israele. Inaccettabili sono le violenze, le umiliazioni e le immense sofferenze quotidiane inflitte ai palestinesi e la costante violazione dei fondamentali diritti umani. Inaccettabile è il nuovo muro costruito sulla terra palestinese. Inaccettabile è il silenzio e l'inazione irresponsabile dell'Onu, dell'Europa e dell'Italia.

La continuazione di questo dramma è una tragedia per tutti. La più lunga della storia moderna. Nessuno può chiamarsi fuori. Siamo tutti coinvolti. Tutti corresponsabili. Questa guerra non sta uccidendo solo centinaia di persone ma anche le nostre coscienze e la nostra umanità. Il nostro silenzio corrode la nostra dignità.

Complici della guerra o costruttori di pace? Dobbiamo fare la nostra scelta. Altre opzioni non ci sono.

Di fronte a queste atrocità, dobbiamo innanzitutto cambiare il modo di pensare. Non ha alcun senso schierarsi con gli uni contro gli altri. Occorre trovare il modo per aiutare gli uni e gli altri ad uscire dalla terrificante spirale di violenza che li sta brutalizzando. Anche la teoria dell'equidistanza è insensata perché nega la verità e falsa la realtà. La vicinanza a tutte le vittime è il modo più giusto di cominciare a costruire la pace in tempo di guerra.

Dobbiamo uscire dalla cultura della guerra. E' vecchia e fallimentare. Nessuna guerra ha mai messo fine alle guerre. La guerra può raggiungere temporaneamente alcuni obiettivi ma finisce per creare problemi più grandi di quelli che pretende di risolvere. Non c'è nessuna possibilità di risolvere i problemi dei palestinesi, di Israele e del Medio Oriente attraverso l'uso della forza. La via della guerra è stata provata per sessant'anni senza successo. Anche il buon senso suggerisce di tentare una strada completamente nuova.

Dobbiamo pensare e realizzare il Terzo. Non sarà possibile risolvere la questione palestinese o mettere fine alle guerre del Medio Oriente senza l'intervento di un Terzo al di sopra delle parti. Oggi questo Terzo purtroppo non esiste. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu è ancora paralizzato dal veto degli Stati Uniti. I governi europei sono divisi e incapaci di sviluppare una politica estera comune. Ma questa realtà non è immutabile. Esserne consapevoli deve spingerci a lavorare con ancora maggiore determinazione per pensare e realizzare il Terzo di cui abbiamo urgente bisogno.

Fermare la guerra non è un obiettivo impossibile. Le Nazioni Unite devono cambiare, imporre l'immediato cessate il fuoco, soccorrere e proteggere la popolazione intrappolata nella Striscia di Gaza. L'Europa deve agire con decisione e coerenza per fermare questa inutile strage e ridare finalmente la parola ad una politica nuova. Non può permettersi di sostenere una delle due parti. Deve avere un autentico ruolo conciliatore.

La guerra deve essere fermata ora. Non c'è più tempo per la vecchia politica, per la retorica, per gli appelli vuoti e inconcludenti. E' venuto il tempo di un impegno forte, autorevole e coraggioso dell'Italia, della comunità internazionale e di tutti i costruttori di pace per mettere definitivamente fine a questa e a tutte le altre guerre del Medio Oriente. Senza dimenticare il resto del mondo. Per questo, dobbiamo fare la nostra scelta.

Ferrara, 08.01.09

07 gennaio 2009

Lettera aperta al Presidente del Consiglio Comunale di Cento, Adriano Orlandini.


L’Italia dei Valori esprime forte disappunto per l’indegno “spettacolo” offerto dal Consigliere di AN, Cesare Falzoni, durante il Consiglio Comunale del 22 dicembre u.s.
In quella occasione il citato Consigliere, dopo aver preso la parola, aggrediva verbalmente parte del pubblico che in maniera silenziosa e composta assisteva alla seduta consiliare, definendola tra l’altro “claque comunista” (in realtà si trattava di militanti dell’Italia dei Valori). Il livore del Consigliere Falzoni montava al punto da indurlo persino ad alzarsi dal banco ed a dirigersi con fare minaccioso verso il pubblico, “colpevole” di appartenere alla parte politica a lui non gradita.
L’episodio, di per sé grave, diventa inaccettabile se si considera il fatto che Lei, nella sua veste di Presidente del Consiglio, non ha preso alcun provvedimento formale a carico del Consigliere Falzoni. Avrebbe infatti dovuto richiamare all’ordine il Falzoni e, visto il suo reiterato comportamento oltraggioso e provocatorio, agire a norma di regolamento.
La sua tolleranza, la sua accondiscendenza l’hanno resa complice di un atto di prepotenza, lesivo del sacrosanto diritto dei cittadini di assistere liberamente alle sedute consiliari senza divenire oggetto di offese ed intimidazioni.
L’Italia dei Valori auspica che simili fatti non accadano più e che Lei, in ossequio al ruolo istituzionale rivestito, ispirandosi al principio dell’imparzialità assicuri il buon andamento delle sedute consiliari e ne tuteli la dignità del Consiglio Comunale in quanto massimo organo di rappresentanza democratica di tutti i cittadini centesi.
Proprio in occasione della seduta consiliare in questione, l’Italia dei Valori le aveva presentato una formale richiesta di autorizzazione alla ripresa audio-video dei lavori al fine di favorire l’avvicinamento dei cittadini alla politica e la trasparenza delle Istituzioni.
Lei se ne è ben guardato dal concedere l’autorizzazione, anzi non ha nemmeno preso in considerazione l’istanza. I fatti, poi, le hanno dato ragione (dal suo punto di vista, naturalmente): l’occhio imparziale ed impietoso della telecamera avrebbe immortalato e reso di dominio pubblico uno spettacolo indegno per un’istituzione così importante quale è il Consiglio Comunale di Cento.
E’ la conferma che il “Palazzo”, per lei e per quelli come lei, deve rimanere blindato, arroccato, impenetrabile agli occhi ed al giudizio dei cittadini, tutt’altro che trasparente e partecipato: l’esatto contrario di ciò che noi dell’Italia dei Valori vorremmo. Distinti saluti.

Massimiliano Fiorillo
Segretario Provinciale dell’Italia dei Valori Lista Di Pietro Ferrara

Franco Grandi
Referente dell’Italia dei Valori - Cento

06 gennaio 2009

Firma e fermali: missione compiuta. Superato il milione di firme.


Il 7 gennaio alle ore 10:00 davanti al Palazzo di Giustizia, a 88 giorni dalla grande manifestazione di Piazza Navona che aveva dato il via alla raccolta firme contro il Lodo Alfano, l'Italia dei Valori, guidata dal presidente Antonio Di Pietro, consegnerà le firme presso la Corte Suprema di Cassazione. In risposta ad un provvedimento tanto immorale quanto anticostituzionale, le firme dei Cittadini onesti che in modo forte hanno detto NO! No allo stravolgimento dell'articolo 3 della Costituzione, no alle leggi ad personam di Silvio Berlusconi.
Con grande merito di tutta l'organizzazione, che ha dimostrato efficienza e capacità di mobilitazione, ecco completati gli ultimi controlli formali per certificare, controllare, organizzare le centinaia di migliaia di firme raccolte agli oltre 5000 tavoli organizzati su tutto il territorio nazionale.
Tra poche ore il deposito... da subito grazie a tutti per l'impegno.

da www.italiadeivalori.it