Elezioni Europee 2014

24 novembre 2012

Crispa: Zappaterra e Di Martino derubricano il dibattito sull'ampliamento della discarica e le posizioni di I.D.V. a semplice scontro partitico. In realta' il problema e' serio e va affrontato nell'interesse dei cittadini.

Sulla questione della discarica Crispa evidentemente c'è chi la vuole buttare in “caciara”, anzichè affrontare seriamente il problema e nell'interesse dei cittadini.
La presidente della Provincia Zappaterra prima e il consigliere provinciale del PDL, Di Martino ora, liquidano la posizione di contrarietà all'ampliamento della discarica gestita da AREA s.p.a. come una ripicca dell'Assessore regionale all'ambiente ed una scaramuccia dovuta ai difficili rapporti tra IDV e PD in provincia di Ferrara.
Colpisce la pochezza delle argomentazioni addotte dalla Zappaterra e da Di Martino che denotano da un lato la volontà di derubricare la preoccupazione e l'attenzione ai problemi dell'ambiente a semplice scontro partitico, dall'altro di non riconoscere all'Italia dei Valori il diritto di esprimere la propria posizione su un tema, quello della discarica della Crispa, estremamente serio e fortemente sentito dalla popolazione.
L'Italia dei Valori non si farà condizionare da “sparate” giornalistiche che tendono unicamente a delegittimare la sua azione politica e terrà sotto pressione gli amministratori locali competenti affinché le loro scelte avvengano unicamente nell'interesse della collettività e dell'ambiente.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori Ferrara

23 novembre 2012

L'IDV aderisce allo sciopero del 24 novembre per la difesa della scuola pubblica.

“Allo Sciopero della Scuola, previsto per il prossimo sabato 24 novembre, aderirà anche l’IDV Emilia Romagna.” Ad affermarlo in una nota è la responsabile del dipartimento scuola e istruzione, Susanna Tasso. “Saremo anche noi a fianco degli studenti – prosegue la Tasso – per difendere il diritto all’istruzione per tutti e non solo per chi se lo può economicamente permettere e ci saremo anche per tutelare le condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori. Bisogna reagire al “regime montiano” che sta massacrando le nuove generazioni culturalmente ed economicamente allargando ancora di più la forbice della disuguaglianza sociale.”

Ufficio Stampa IDV Emilia Romagna

Discarica Crispa, scontro in Regione.


da Estense.com del 22.11.12

L’Idv contro la Zappaterra: “Gli unici ad avere il diritto di chiedere chiarimenti sono i cittadini”

“Sull’ampliamento della discarica di Crispa gli unici ad avere il diritto di chiedere chiarimenti sono i cittadini di Jolanda di Savoia e di tutto il ferrarese, altro che la Zappaterra”. È quanto afferma il consigliere regionale IdV, Sandro Mandini, in merito alle dichiarazioni della presidente della Provincia di Ferrara.
“Per questo – spiega Mandini – a nome loro l’Italia dei Valori ha deciso di interrogare la Regione e chiedere spiegazioni in merito allo strappo della Presidente Zappaterra sul Piano Regionale per la gestione dei rifiuti e alla decisione di procedere con l’escavazione della discarica e l’utilizzo dei rifiuti attualmente depositati, ovvero la cosiddetta procedura di lanfill mining (LFM) già indicata come pericolosa e inutile dall’Arpa, altro che le dichiarazioni del presidente di Area, Gadda”.
Incalza l’esponente IdV: “qui c’è in ballo la salute della comunità locale oltre a quella del territorio e la valutazione contraria dell’Arpa è chiara come riportato anche nel verbale della Conferenza dei Servizi, quindi il presidente di Area mente sapendo di mentire”.
Secondo l’Agenzia regionale, infatti, con questa procedura si ‘apporterebbe un beneficio ambientale ridotto rispetto ad un elevato rischio di alterare l’eco-equilibrio’ e, come se non bastasse, ‘essendo la falda abbastanza superficiale’ i rifiuti potrebbero essere immersi nella falda, o a contatto della stessa, e il loro rimaneggiamento potrebbe determinare un inquinamento maggiore.
“A noi dell’Italia dei Valori – conclude Mandini – sembra chiaro, quindi, che la Zappaterra e Area se ne infischino della salute dei cittadini, cercando di ammantare il suo menefreghismo con basse speculazioni politiche contro l’Assessore Freda e la Regione. Se per accanimento la Zappaterra intende voler tutelare persone e territorio ad ogni costo allora sì, saremo accanitamente dalla parte dei cittadini e dell’ambiente. Mi chiedo cosa ne pensino dello spericolato atteggiamento della loro conterranea i miei colleghi ferraresi in assemblea legislativa e presenti in giunta”.

20 novembre 2012

Discarica Crispa: bene l'Assessore regionale Freda. L'ampliamento della discarica non s'ha da fare.

L'Italia dei Valori condivide e sostiene il no all'ampliamento della discarica Crispa espresso dall'Assessore regionale all'Ambiente, Sabrina Freda. Un no che già in passato é stato ampiamente motivato dalla Regione Emilia Romagna e che ora viene rafforzato dal parere negativo dell'Arpa che paventa il rischio di inquinamento della falda acquifera in caso di “rimaneggiamento” dei rifiuti depositati presso la discarica di Jolanda di Savoia.
Non si capisce allora perché la Provincia di Ferrara voglia a tutti i costi dare il via all'ampliamento della discarica, ignorando il parere di Arpa e Regione. Un atteggiamento, quello dell'Amministrazione provinciale, che denota scarso rispetto istituzionale verso la Regione Emilia Romagna e l'Arpa e soprattutto nessuna attenzione per la legittima richiesta dei cittadini di Jolanda di Savoia di vivere in un ambiente più pulito.
E' lecito quindi domandarsi quali siano gli interessi economici che fanno anteporre il progetto di ampliamento della discarica all'esigenza di tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini.
Va ricordato che in materia di rifiuti la Regione Emilia Romagna ha avviato l'elaborazione del Piano Regionale e pertanto la valutazione del sistema di gestione dei rifiuti prodotti dal territorio della provincia di Ferrara dovrebbe essere effettuata nell’ambito della programmazione regionale di area vasta che prevede lo smaltimento in discarica come ultima opzione; la Provincia di Ferrara, da parte sua, ha scelto autonomamente di autorizzare nuovi ampliamenti senza il benestare della Regione e nonostante sia in corso l'elaborazione del Piano.
Peraltro, la provincia di Ferrara è al penultimo posto nella graduatoria regionale per percentuale di raccolta differenziata e pertanto la gestione dei rifiuti in questo territorio andrebbe completamente rivista in un'ottica di sostenibilità. 
Non sembra che l'ampliamento della discarica Crispa, con ben 250 mila tonnellate di rifiuti speciali, vada in questa direzione.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

15 novembre 2012

Male non fare, paura non avere ....

Per l’ennesima volta nel corso di due mesi il Segretario Regionale dell’Italia dei Valori Emilia Romagna, Silvana Mura è stata messa alla gogna. Una persona, prima ancora che un esponente politico, di cui tutti noi conosciamo lo stile di vita, la profonda dedizione e l’assoluta integrità morale, etica e politica. Le giornate passate a lavorare per il partito, per metter su una struttura che potesse valorizzare quanti, come noi, volevano fare politica dal basso con passione e nel rispetto di principi e valori che rischiavano di sparire dopo gli scandali della prima repubblica. Le ore interminabili passate a ‘chiudere i cerchi’ perché tutto quadrasse al millesimo in qualsiasi situazione, fosse un’iniziativa, il deposito delle liste elettorali o la raccolta firme. Nottate impegnate fianco a fianco di militanti e iscritti dove non esistevano né galloni né gerarchie ma solo tanto lavoro da spartire (e non altro) per garantire sempre il risultato migliore possibile. Ecco chi è Silvana Mura. Oggi la sua colpa è quella di essere un deputato della Repubblica, di essere Tesoriera Nazionale dell’IdV e di essere stata eletta Segretario Regionale in Emilia Romagna. In poche parole, la colpa è quella di essere un’attivista politica! Allora anche noi siamo colpevoli.
Lo siamo perché eletti, perché amministratori o dirigenti politici. Lo siamo perché iscritti ad un partito e perché crediamo che il diritto di ogni cittadino sia quello di impegnarsi in prima persona per migliorare le cose. Non solo un diritto ma un dovere sacrosanto perché per garantirci tale libertà centinaia di migliaia di persone hanno dato la vita, a difesa di un ideale, a sostegno di una causa. Silvana Mura ha dimostrato di credere fermamente in questi principi e ha abbandonato un’attività imprenditoriale privata per dedicarsi interamente ad un progetto, ad un sogno che ha coinvolto milioni di cittadini: quello di un’Italia più giusta, più equa, in una sola parola, onesta! 
Purtroppo, però, non le è bastato aver dato tutta se stessa per l’Italia dei Valori, per i suoi militanti e per il suo progetto. No, perché chi osa cambiare le cose, chi osa esporsi in prima persona per cercare di migliorarle è condannato a ricevere attacchi e insulti, additato come il primo dei banditi! E per tutti, meno che per noi, non valgono più le spiegazioni. Non vale essersi trovati con il ‘cerino in mano’ a causa di persone nelle quali era stata riposta fiducia, forse ingenuamente ma in buonafede. Non vale aver dovuto costruire un partito da zero con grandi sacrifici e averlo dovuto portare avanti per anni contando solo sulle proprie forze. Non vale aver rispettato le regole in maniera ferrea, né aver sempre voluto valorizzare ogni militante e simpatizzante. Non vale nemmeno aver cercato di dimostrare, carte alla mano, la totale estraneità ai fatti che le continuano a contestare in maniera strumentale. Non vale più nemmeno il motto del Presidente Di Pietro “male non fare, paura non avere” perché non basta più essere stati corretti e onesti. Adesso basta! 
Abbiamo assistito ad uno stillicidio che Silvana Mura non merita e che nemmeno noi dell’Italia dei Valori meritiamo. Siamo convinti della sua completa onestà, non per partito preso ma perché ne conosciamo la profonda correttezza e intransigenza con le quali regola, per prima, la propria vita. 
A lei, in quanto persona ed esponente politica, vogliamo rivolgere la nostra più profonda solidarietà per gli attacchi infamanti che sta ricevendo e confermarle piena fiducia e pieno sostegno non solo umani ma anche politici.

Firmato da 219 iscritti dell'Italia dei Valori Emilia Romagna

09 novembre 2012

Vogliono screditare l'unica forza politica che si oppone al sistema dei poteri forti ed al governo Monti: l'Italia dei Valori.

Dispiace deludere chi vuole vedere morta e sepolta l’Italia dei Valori, ma nel Partito non c’è alcun terremoto. La leadership di Antonio Di Pietro non è assolutamente in discussione, anzi, mai come ora c’è bisogno della sua guida e del suo impegno.
La vergognosa campagna mediatica orchestrata contro l’Italia dei Valori ed il suo leader sta a dimostrare che vi è l’ordine d’alto di zittire e screditare l’unica forza politica che, tanto in Parlamento, quanto nelle piazze, si è battuta con determinazione contro i poteri forti che hanno consentito la trattativa Stato-mafia, contro i privilegi della casta e, per ultimo, contro le scellerate politiche del governo Monti. Per queste ragioni, PDL, PD e UDC stanno confezionando una legge elettorale che mira a tenere fuori dal Parlamento l’Italia dei Valori e le altre forze politiche che si sono opposte al governo dei tecnocrati e dei banchieri.
A tutto questo si aggiunge la macchina del fango avviata da una certa informazione, evidentemente al soldo di chi vuole togliere di mezzo un partito scomodo come è l’Italia dei Valori.
Antonio Di Pietro, di fronte alle infamanti accuse che non solo colpiscono la sua persona ma anche migliaia di militanti che credono in lui, è costretto ancora una volta a smentire le tesi dei detrattori pubblicando sul sito dell’Italia dei Valori sentenze, visure catastali e ogni altro documento utile a ristabilire la verità. Un’operazione trasparenza, quella dell’Italia dei Valori, più unica che rara se si guarda a ciò che fanno, o meglio non fanno, gli altri partiti e leader politici.
Chi dice che all’interno dell’Italia dei Valori c’è scarsa trasparenza ed una gestione verticistica afferma il falso; e lo fa o perché non conosce a fondo il Partito nel quale milita oppure perché animato da mala fede. Mai una volta, qui a Ferrara, si è vista l’ingerenza del partito nazionale nelle scelte a livello locale dell’Italia dei Valori, sia per quanto riguarda le candidature, i programmi e le alleanze. Tutto è stato deciso con la massima autonomia, seppur nel solco dei valori ispiratori del Partito.
Indubbiamente è necessario migliorare i meccanismi di selezione del gruppo dirigente e dei candidati, al fine di sbarrare la strada agli opportunisti ed ai disonesti e di valorizzare le persone competenti e perbene. Ma questa è un’esigenza comune a tutti i partiti, non solo dell’Italia dei Valori.
In questi giorni all’interno del Partito è in atto un serrato dibattito sul futuro dell’Italia dei Valori e soprattutto su come si possa dar voce e rappresentanza ai milioni di cittadini delusi dalla politica e che per tale ragione disertano le urne. E’ questa la nuova sfida che l’Italia dei Valori si prepara ad affrontare nel prossimo futuro. Ecco allora che si è avviato il cantiere per un’idea nuova di Partito, sempre più vicino alla gente e mai disposto agli inciuci ed ai compromessi al ribasso. Il tema delle alleanze (Grillo sì, Grillo no, PD sì, PD no) per è per l’Italia dei Valori secondario come lo è per la gente comune che vede in questo incomprensibili alchimie che non servono a risolvere i problemi del Paese ma solo a garantire la sopravvivenza di una specie parassitaria, molto dannosa per la collettività, che si chiama “partitocrazia”.
E’ possibile che a seguito di questa fase di rilancio e di rinnovamento dell’Italia dei Valori, ci sia qualcuno che uscirà dal Partito e che prenderà altre strade ma questo è nell’ordine naturale delle cose. L’Italia dei Valori ha un suo programma politico e non intende rinunciarvi. Se troverà altri compagni di viaggio disposti a condividerlo ed a lottare per vederlo realizzato, saranno i benvenuti, altrimenti l’Italia dei Valori non è affatto spaventata dalle battaglie solitarie, certa che al suo fianco ci saranno i cittadini.

Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

02 novembre 2012

Caro Beppe, facciamo paura perchè siamo nel giusto.

Caro Beppe,
hai visto che casino sta venendo fuori a seguito della mia intervista di questa mattina su Il Fatto Quotidiano? E, soprattutto, del tuo successivo post in cui hai affermato che mi vedresti bene a fare il Presidente della Repubblica? “Troppa grazia Sant’Antonio”, direbbe mia sorella Concetta. E non mi pare proprio il caso di insistere. Però, il tuo paradosso ha certamente colto nel segno, se è vero, come è vero, che si è scatenato il mondo intero contro di noi.
Tutto l’establishment istituzionale ce l’ha con te per la tua proposta che reputano oscena. E, buona parte dei dirigenti “nominati” del mio partito, questi sì graziati da Sant’Antonio, se la sta facendo sotto temendo che una rinnovata accoppiata fra me e te metterebbe fuori automaticamente i riciclati, che pure si sono infilati nell’Italia dei Valori. Stiano tranquilli e sereni coloro che in Italia dei Valori ci sono venuti e ci stanno per amore e per passione di questo partito e di tutto il lavoro che abbiamo fatto insieme in questi anni (Travaglio in un esemplare editoriale di ieri ne ha fatto una sintesi meditata). Io non abbandonerò mai la nave IdV e rimarrò al suo comando fino alla fine, ovvero fino a quando non troveremo insieme una persona che lo farà con altrettanto amore e passione.
Certo, tutti quelli che nell’IdV, fino ad oggi, ne hanno approfittato e speravano di poterne approfittare ancora per riciclarsi, con abili manovre di trasformismo politico, fanno bene ad essere preoccupati. Perché sono effettivamente arrivati al capolinea all’interno del partito. E’ bene che costoro si preparino a traslocare altrove, giacché il Congresso prossimo venturo che ci aspetta non è, né può essere, riservato solo agli amici e agli amici degli amici. Insomma, a coloro che portano un mucchietto di tessere ogni tanto solo per assicurarsi una ricandidatura e una poltrona, sfruttando il lavoro e lo sforzo dei tanti, tantissimi militanti e dirigenti perbene che hanno fatto il loro dovere civico dentro il partito.
A costoro ribadisco: state sereni che l’IdV continuerà ad esistere e a lottare per le proprie battaglie di legalità e democrazia nel nostro Paese. Nessuno ha intenzione di ammainare la bandiera! Certo, quanto prima, e sicuramente in occasione del Congresso, toglieremo anche il mio nome dal simbolo ma questo solo perché, una volta eliminate le mele marce e i tanti “mosconi verdi” che erano saliti sul nostro carro, saremo tutti in grado di camminare a testa alta senza più il pericolo di coltellate alle spalle.
Quanto alla mia intervista di questa mattina su Il Fatto Quotidiano, i “soliti soloni”, soprattutto quelli presenti all’interno dell’IdV, mi chiedono di smentirne il contenuto e di rettificare il mio pensiero. E perché? Che cosa ho detto di male? Ho solo segnalato che l’azione di killeraggio politico in corso, su vari fronti, ai danni dell’IdV (da ultima quella realizzata da chi a Report ha dato informazioni false e documenti parziali e farlocchi, traendo così in inganno anche la sua conduttrice) sta scientemente delegittimando la nostra forza politica. Questo, allo specifico scopo di voler impedire al partito di raggiungere il quorum del 5% e così farlo restare fuori dal Parlamento nella prossima legislatura. Una riprova? Ebbene, in Parlamento stanno approvando una legge elettorale che prevede lo sbarramento del 5%, ad hoc solo per noi giacché per i partiti che si presenteranno all’interno della coalizione lo sbarramento è ridotto al 4% e per la Lega è previsto un diverso sbarramento se lo supera in almeno tre regioni e cioè quelle del Nord.
E’ evidente, quindi, che il regime partitocratico e dei poteri forti vuole che non ci sia più nemmeno una forza di opposizione all’interno del Parlamento e IdV ha dimostrato di sapersi opporre all’interno e fuori del Parlamento sia nei confronti del Governo Berlusconi che del Governo Monti. Nel corso dell’intervista ho poi aggiunto che – nel deprecato caso in cui l’IdV non dovesse riuscire a superare lo sbarramento del 5% (ma io e tutti noi dobbiamo batterci a morte per riuscirci) – mi auguravo, e mi auguro, che almeno in Parlamento ci possano andare tante persone perbene che ho visto nascere e crescere attorno al Movimento 5 Stelle. Sono ragazze e ragazzi puliti che, stufi pure loro, come noi, di stare ad aspettare che chi sta al Governo pensi un po’ al bene comune, si stanno rimboccando le maniche per occuparsi direttamente loro della cosa pubblica.
Una riprova? Guardate cosa è successo alle recenti elezioni siciliane: noi di IdV purtroppo non ce l’abbiamo fatta, ma quelli di M5S sì. Ed è un bene per la Sicilia che almeno loro ci siano riusciti ad entrare nel Consiglio regionale: così almeno ci sarà qualcuno che potrà controllare, informare e denunciare pubblicamente ciò che faranno i sempre soliti noti. E mi riferisco cioè a coloro che, durante la recente campagna elettorale, hanno fatto finta di correre l’uno contro l’altro, ma che da domani torneranno a governare insieme, ripetendo il copione di prima.
Caro Beppe, insomma e in conclusione: come mai una mia sola semplice e sincera intervista per elogiare il buon lavoro dei militanti di M5S e il tuo post di solidarietà alla mia persona hanno scatenato tanta preoccupazione? In fondo, io e te non ci siamo nemmeno sentiti, né parlati in questi giorni e men che meno abbiamo concordato, come invece qualcuno vorrebbe far credere, ciò che pubblicamente abbiamo affermato singolarmente. Sappiamo bene, tutti e due, che l’IdV e il M5S probabilmente andranno ognuno con il proprio simbolo al prossimo appuntamento elettorale. Ma ciò non toglie che sento il bisogno di ribadire il mio pensiero: rispetto ai tanti politici di professione, che hanno rovinato l’Italia in tutti questi anni, è un bene per il Paese che sia scoppiata la reazione della società civile. Una reazione che anche tu, Beppe, anzi soprattutto tu in questo periodo, hai saputo amalgamare e rappresentare.

Antonio Di Pietro