Elezioni Europee 2014

27 aprile 2011

IDV: messa a norma degli scarichi fognari a carico dei centesi? Ci troviamo di fronte all'ennesima incoerenza di Lega e PDL che con la politica degli annunci ingannano i cittadini.

L’ultima decisione del sindaco Flavio Tuzet di far pagare ai cittadini delle frazioni la messa a norma degli scarichi fognari è l’emblema di come il Pdl e la Lega intendono la politica in materia di ambiente e servizi. In campagna elettorale continuano a promettere un impegno per la soluzione di un problema sul quale la politica dovrebbe intervenire con trasparenza e serietà e contestualmente comunicano che dovranno essere solo ed esclusivamente i cittadini a farsi carico degli interventi di regolarizzazione degli impianti, minacciando addirittura di revocare l’abitabilità agli inadempienti. In materia di politiche ambientali il Pdl e la Lega hanno fatto nulla in questi anni: per esempio non s’è cercato di mettere a valore le reti fognarie presenti e non s’è cercato un accordo con le istituzioni competenti e col comune di Crevalcore per l’utilizzo del depuratore esistente; e ora si comunica alle famiglie che, in totale solitudine, dovranno accollarsi spese ingentissime (circa 6000 euro per gli impianti di fito-depurazione e/o sub-irrigazione) per supplire a carenze di chiaro stampo politico e amministrativo totalmente riconducibili al governo locale di Pdl e Lega. E, come sull’ospedale, è davvero incredibile che i candidati di queste forze politiche, col baldanzoso Marco Amelio in prima fila, cerchino il consenso nelle frazioni sul capitolo degli scarichi fognari quando, contemporaneamente, l’unica manovra che hanno in mente (e che stanno attuando) è quella di infilare le mani nelle tasche dei cittadini centesi. Ed è anche paradossale il tentativo di prendere le distanze da Flavio Tuzet, il sindaco che rappresenta inequivocabilmente proprio queste forze politiche.

Italia dei Valori – Cento (FE)

23 aprile 2011

Sanità centese: L’I.D.V. svela le contraddizioni della Lega Nord.

Da parte delle destre, con la Lega Nord in prima linea, si continuano a paventare pericoli di tagli sui servizi e di compressione dei livelli qualitativi delle prestazioni erogate dall’Ospedale di Cento Santissima Annunziata.
Certo, gli scenari futuri sono piuttosto plumbei per la sanità pubblica e per le strutture ospedaliere territoriali, tra cui quella della nostra città, ma ciò che si continua ad omettere sono le reali motivazioni che caratterizzano i rischi di una sanità pubblica meno efficiente.
Occorre affermare con forza che, semmai, i rischi per l’ospedale di Cento – per l’utenza e per chi ci lavora - vanno ricondotti alle scelte del governo a livello nazionale che, col pieno ed arrogante sostegno della Lega, ha varato dal 2008 in avanti (col decreto 112/2008, con la legge 133/2008, con la legge 15/2009, col decreto 150/2010 e con i provvedimenti in materia di finanza pubblica) decreti e leggi che hanno umiliato i lavoratori pubblici - quindi anche gli operatori della sanità, tra cui ovviamente quelli dell’ospedale di Cento, dagli infermieri ai medici- prevedendone per esempio il blocco dei salari fino al 2012, il taglio netto dei lavoratori precari, la norma scellerata sui trattamenti in caso di malattia (taglio del salario accessorio e obbligo di reperibilità per tutta la giornata, fatto non previsto per le altre categorie) e l’aumento della età pensionabile per le donne (pensiamo, tanto per fare un esercizio di concretezza, al disagio per le operatrici dell’ospedale di Cento che con decenni di turni sulle spalle debbono ritardare il riposo pensionistico, con stipendi appena sopra i mille euro).
Inoltre il governo, sempre con l’assenso assoluto della Lega Nord, ha previsto un taglio di 9 miliardi di euro sul SSN nel triennio 2010-2012 provando anche sminuire con ironia i timori sugli effetti drammatici, più che evidenti, che questi tagli avranno sui servizi sanitari.
E ora è incredibile come a Cento sia il candidato della Lega Nord a presentarsi come il paladino della difesa dell’ospedale, quando proprio il suo partito è l’artefice delle nubi minacciose che avvolgono il sistema sanitario pubblico.
Sul futuro del nostro nosocomio L’Italia dei Valori è per un atteggiamento responsabile e si propone come credibile rappresentate dei cittadini, interlocutore dell’Azienda USL, delle altre forze politiche e delle istituzioni competenti in materia di sanità. Un interlocutore libero, fuori dalle logiche del potere e del consenso basato sulle prese in giro degli elettori.
In ultimo, preme ancora ribadire che sui tagli ipotizzati le responsabilità sono chiare e che è puerile il gioco di inventare nemici comodi per la campagna elettorale. Pertanto siamo convinti che sui territori non serva un approccio di pregiudiziale contrapposizione rispetto ai soggetti (vedi l’AUSL) che devono in qualche modo gestire la ricaduta dei provvedimenti ammazza-servizi del PDL e della Lega, i quali continuano imperterriti a colpire i cittadini da Roma e contestualmente, in nome del consenso, a fingersi i difensori dei loro diritti e dei servizi pubblici (sanitari e non) sui territori.

Italia dei Valori – Cento (FE)

20 aprile 2011

Per il Premier la paura fa novanta ed ecco che affossa il referendum per sottrarsi al giudizio degli italiani.

E' bene dirlo a chiare lettere. Il Governo Berlusconi sta ingannando  ancora una volta gli italiani. E lo fa nella maniera più truffaldina.
L'annuncio del ministro Romani di rinunciare al nucleare è una trappola, un tentativo spudorato di affossare il referendum, non solo quello sul nucleare ma anche quelli su legittimo impedimento ed acqua pubblica.
Tra l’altro, nelle intenzioni del Governo non c’è lo stop definitivo alla costruzione delle centrali atomiche bensì una moratoria, ovvero la sospensione del programma nucleare del Paese, una sorta di pausa di riflessione che non significa necessariamente dire addio al nucleare in Italia. C’è da giurarci, infatti, che il Governo tirerà fuori il nucleare quando lo spauracchio del referendum sarà passato e l’effetto Fukushima sull’opinione pubblica svanito.
In realtà il Governo, boicottando il referendum sul nucleare, disinnesca la bomba del referendum sul legittimo impedimento che, qualora dovesse passare, costringerebbe il premier a farsi processare.
Insomma, per Berlusconi la paura fa novanta ed ecco che dal cilindro del ministro Romani esce l’ennesima truffa ai danni degli italiani.
L’Italia dei Valori di Ferrara, che nell’estate scorsa ha raccolto 12000 firme, non si arrende e raddoppierà il proprio sforzo smascherare questo inganno e portare quanti più italiani alle urne referendarie.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori di Ferrara)

Crisi politica a Comacchio. IDV: staccare la spina alla Giunta Carli per il bene di Comacchio.

L’Italia dei Valori di Comacchio segue con molta attenzione l’evolversi della situazione politica nella città lagunare e prende atto che, dopo gli avvenimenti di questi giorni, la maggioranza che sostiene il Sindaco Paolo Carli , di fatto, non esiste più. Il protrarsi delle liti interne e la grave crisi istituzionale sta paralizzando l'azione amministrativa della Giunta. Una Giunta immobile, senza idee, incapace di dialogare con i cittadini, distante dai mille problemi del territorio.
L'Italia dei Valori ritiene quindi che sia arrivata l’ora di “staccare la spina” a questa Giunta e dice no a rimpasti o salti della quaglia da parte di chi, più che correre in soccorso alla maggioranza, è attratto da incarichi o poltrone.
I problemi irrisolti dei cittadini sono tanti e non si può tergiversare e perdere tempo occupandosi di dissidi interni alla maggioranza. Ne farebbero le spese unicamente i comacchiesi.
L’Italia dei Valori, infine, ritiene che a Comacchio esista la madre di tutti i problemi, ovvero il mancato rinnovo della classe politica fatta di gente che da anni interpreta la politica come strumento di potere e di arricchimento personale e non come impegno per il bene comune.

Italia dei Valori di Comacchio

18 aprile 2011

L’Italia dei Valori dice no alla proliferazione dei pozzi di estrazione di metano nel basso ferrarese.

Il basso ferrarese è letteralmente preso di mira da multinazionali a caccia di metano da estrarre dal sottosuolo. In particolare, una società petrolifera texana vorrebbe trivellare il basso ferrarese per estrarre metano attraverso perforazioni profonde anche quattromila metri. I rischi idrogeologici connessi all’attività estrattiva degli idrocarburi sono ingenti e tutt’altro che ipotetici, soprattutto per effetto del “bradisismo” ovvero l’abbassamento del livello del terreno rispetto al livello del mare.
Già nel lontano 1968, un eminente studioso il Prof. Mario Zambon, individuò nell’estrazione di metano dal sottosuolo e dell’acqua da falde artesiane profonde le principali cause del bradisismo dei territori della bassa padana ed in particolare dell’area costiera. Un fenomeno, quello dell’abbassamento del livello del terreno, divenuto patologico e particolarmente intenso a partire dalla metà degli anni cinquanta quando fu dato un forte impulso all’attività di estrazione del metano dal sottosuolo.
Lo stesso Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, in una delibera del febbraio 2010, aveva lanciato l’allarme sui rischi idrogeologici legati alla forte subsidenza dei territori dell’intero Delta del Po ed in particolare del basso ferrarese determinata dalle massicce estrazioni di acqua metanifera dal sottosuolo avvenute negli anni passati. Con quella delibera il Consorzio di Bonifica si opponeva a qualsiasi richiesta di ricerca o coltivazione di idrocarburi nel territorio ferrarese e nel mare antistante e chiedeva la revoca tempestiva delle concessioni di estrazione in essere, per interrompere o attenuare eventuali ulteriori effetti di subsidenza indotta già in atto.
Di fronte alle evidenze scientifiche frutto di studi altamente attendibili ed ai pareri qualificati di tecnici ed esperti, occorre quindi adottare la massima prudenza e soprattutto far valere il principio di precauzione rispetto all’attività estrattiva i cui effetti, seppur nel lungo termine, potrebbero essere assai gravi per i territori del basso ferrarese e soprattutto per le aree della costa comacchiese.
L’Italia dei Valori quindi esprime forte contrarietà all’attività di estrazione di idrocarburi dal sottosuolo del territorio provinciale e facendo proprie le preoccupazioni dei comitati di cittadini che in questi giorni si stanno costituendo, chiede alla Regione Emilia Romagna ed in particolare all’Assessore Muzzarelli di scongiurare la proliferazione di pozzi estrattivi nelle nostre campagne e di garantire la difesa del nostro territorio dai gravi rischi idrogeologici connessi all’attività di estrazione degli idrocarburi.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

15 aprile 2011

Vik vive con noi!


Condanniamo con forza il vile e brutale assassinio di Vittorio Arrigoni, il volontario e pacifista che da anni si dedicava alla causa del popolo palestinese. Alla sua famiglia va la nostra vicinanza ed affetto.
Vittorio, ne siamo certi, non è morto invano perchè le sue idee, la sua voglia di pace e giustizia vivranno per sempre in tutti noi.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

12 aprile 2011

Basta agli attacchi alla scuola pubblica!


Dopo che il premier Berlusconi aveva duramente attaccato gli insegnanti, colpevoli di "inculcare" falsi valori alle giovani generazioni, ecco arrivare ora la proposta del PDL di creare una Commissione parlamentare d'inchiesta per valutare i testi scolastici, soprattutto quelli di Storia, che "gettano fango" sul capo del governo.
E' indignato il coordinamento Scuola dell'IDV di Ferrara, che ritiene insopportabile questa nuova presa di posizione contro la libertà d'insegnamento e la professionalità dei docenti, screditati da questo governo e continuamente accusati di plagiare i giovani discenti.
Quotidianamente nelle scuole pubbliche italiane si lavora per offrire opportunità di crescita attraverso differenti strumenti conoscitivi ed è offensivo per chi opera con onestà intellettuale avvertire un intollerabile clima di censura a cui, secondo l'IDV, è doveroso ribellarsi con forza e determinazione.

Il Coordinamento Scuola - Italia dei Valori di Ferrara

11 aprile 2011

A Cento ed a Codigoro, la presentazione del libro "Inganno Padano" con l'autore Fabio Bonasera.

Da oltre vent’anni la Lega Nord fa parte stabilmente del panorama politico italiano. Tutti ne conoscono i principali leader, i programmi, le parole d’ordine, la balzana simbologia. Sono pressoché ignoti, invece, taluni aspetti poco virtuosi che la pongono sullo stesso piano delle peggiori consorterie politiche della cosiddetta Prima Repubblica. Questo libro racconta alcuni retroscena volutamente sottaciuti attraverso le testimonianze di coloro che hanno creduto, all’inizio, alle idee moralizzatrici di Umberto Bossi, per staccarsene successivamente quando dalla propaganda si è passati alla gestione del potere. Diventano altresì chiare le ragioni di fondo che stanno alla base del patto d’acciaio che unisce la Lega al partito-azienda di Silvio Berlusconi. (da www.canicattiweb.com)

Il libro "Inganno Padano" verrà presentato giovedì 14 aprile alla presenza dell'autore Fabio Bonasera a:
Codigoro (FE): ore 17.30 presso il Bar Las Vegas di via Puccini, 16
Cento (FE): ore 21 presso l'auditorium S. Lorenzo (sala Mazzonis), via del Guercino, 47/1.

Fabio Bonasera (Messina, 1971), giornalista professionista. Gli esordi professionali nella sua città natale, al Corriere del Mezzogiorno, dopo qualche breve esperienza in alcuni periodici locali. Successivamente, il trasferimento in Veneto, al Corriere di Rovigo, prima di approdare alla corte de Il Gazzettino, dove rimane per diverso tempo, occupandosi prevalentemente di cronaca bianca e politica. Attualmente, è direttore responsabile del mensile di Patti (Me) In Cammino.
Davide Romano (Palermo, 1971), giornalista pubblicista. Ha lavorato per molti anni nell’ambito della comunicazione politica. Ha scritto e scrive per numerose testate ed è stato anche fondatore e direttore responsabile del bimestrale di economia, politica e cultura Nuovo Mezzogiorno e del mensile della Funzione Pubblica Cgil Sicilia Forum 98. Ha pubblicato, tra l’altro: Nella città opulenta. Microstorie di vita quotidiana (2003, 2004), Piccola guida ai monasteri e ai conventi di Sicilia (2005), Il santo mendicante. Vita di Giuseppe Benedetto Labre (2005), Dicono di noi. Il Belpaese nella stampa estera (2005); La pagliuzza e la trave. Indagine sul cattolicesimo contemporaneo (2007). Ha curato il saggio inedito del dirigente comunista Girolamo Li Causi, Terra di frontiera. Una stagione politica in Sicilia 1944-60 (2009).

10 aprile 2011

Grande partecipazione alla "cena della legalità" organizzata a Codigoro dall'Italia dei Valori

Si è tenuta ieri al Circolo nautico di Codigoro la cena della Legalità organizzata dall’Italia dei Valori. A fare gli onori di casa è stata Graziella Ferretti (foto), responsabile del Partito a Codigoro, che nel saluto iniziale ha sintetizzato con le parole “responsabilità e serietà” il senso del suo impegno politico nelle prossime elezioni amministrative come candidata nella lista del centrosinistra “Uniti per Codigoro”.
Buona cucina, divertimento ma anche politica sono stati gli ingredienti di una serata perfettamente riuscita e che ha visto la partecipazione di un’ottantina di persone, tra iscritti e simpatizzanti dell’Italia dei Valori.
Ospite particolarmente gradito è stato il Sindaco di Codigoro, Rita Cinti Luciani, candidata sindaco per il centrosinistra, che nel suo intervento ha ricordato le priorità del suo programma elettorale: lavoro, sviluppo sostenibile e sostegno ai giovani. Presente anche il Segretario provinciale dell’Italia dei Valori, Massimiliano Fiorillo, che ha lanciato l’appello al voto referendario del 12 e 13 giugno prossimo contro la privatizzazione dell’acqua, il nucleare ed il legittimo impedimento. Fiorillo ha infine augurato a Rita Cinti un sincero in bocca al lupo per la campagna elettorale ormai alle porte.
Parte dei proventi della cena verranno devoluti per sostenere progetti di difesa della legalità e contro le mafie.

Ufficio stampa dell’ Italia dei Valori di Ferrara

06 aprile 2011

Cena della Legalità a Codigoro (FE)

Si terrà sabato 9 aprile alle ore 20.30 presso il Circolo Nautico di Codigoro (FE), la Cena della Legalità dell'Italia dei Valori. Per informazioni e prenotazioni si prega di chiamare al 0532.1993266, oppure mandare una mail a: info@italiadeivaloriferrara.it.

In alternativa, si può contattare la referente per l'Italia dei Valori di Codigoro, Graziella Ferretti ferretti.graziella@libero.it

01 aprile 2011

Verso il referendum: "un salto nel buio nucleare". Dibattito organizzato dall'I.D.V. di Codigoro (FE)

Si terrà sabato 2 aprile ore 16, presso la libreria ARZAK di Codigoro (FE), il dibattito pubblico dal titolo "Un salto nel buio nucleare", dedicato al tema dell'energia rinnovabile e dei rischi del nucleare.
Parteciperà Graziella Ferretti, Referente dell'IDV di Codigoro e candidata alle prossime elezioni amministrative, Liana Barbati, Presidente del gruppo consiliare IDV in Regione Emilia Romagna, Rossella Zadro, Assessore all'Ambiente del Comune di Ferrara, Raffaele Colavecchi, membro del Direttivo provinciale IDV di Ferrara, Michele Ronconi, architetto e docente universitario.
Ingresso libero.

Ufficio stampa Italia dei Valori di Ferrara

Emergenza profughi. L’Italia dei Valori respinge l’ipotesi di Centri d’Identificazione ed Espulsione sul territorio provinciale. Sì all’accoglienza ma nel rispetto dei diritti umani e della sicurezza della popolazione residente.

Le voci di un imminente arrivo a Ferrara di oltre mille profughi provenienti dal nord africa ci preoccupa non poco. E’ ormai evidente che il Governo sta gestendo l’emergenza profughi in maniera dilettantesca, senza alcuna strategia e soprattutto scaricandone tutto il peso sugli Enti locali.
Si parla insistentemente di un campo di accoglienza in Comune di Poggio Renatico che dovrebbe ospitare fino a duemila profughi. Numeri, questi, ben diversi da quelli ipotizzati nei giorni scorsi e che delineano uno scenario alquanto preoccupante se si pensa all’impatto che un’affluenza così alta di persone in difficoltà avrà sul territorio. Un territorio, il nostro, che comunque non si tira indietro di fronte ad un’emergenza umanitaria di così grande portata e che farà tutto il necessario per accogliere i profughi perché da sempre mette al centro il valore dalla solidarietà e del sostegno alle persone in difficoltà; un territorio però che vuole essere coinvolto nelle decisioni e nel governo dell’emergenza immigrati.
La Regione Emilia Romagna, la Provincia di Ferrara ed i suoi Comuni sono pronti a fare la loro parte per accogliere i profughi. Ma questo deve essere l’impegno di tutte le regioni d’Italia, nessuna esclusa. Il Ministro Maroni agisce d’autorità, senza una minimo coinvolgimento degli Enti locali che al contrario vengono messi di fronte al fatto compiuto nella più totale incertezza sul futuro. Ci troviamo di fronte ad una cinica gestione dell’emergenza profughi volta ad avvallare le politiche dei respingimenti e soprattutto ad alimentare nell’opinione pubblica sentimenti di paura ed intolleranza verso gli stranieri. E tutto ciò per compiacere Bossi e la Lega. Il teatrino messo in scena dal Premier ieri a Lampedusa è stato il preludio all’annuncio del Governo di istituire sul territorio nazionale nuovi C.I.E., ovvero Centri di Identificazione ed Espulsione, veri e propri luoghi di detenzione dove spesso i diritti umani sono negati e dove i rischi per la sicurezza della popolazione residente sono altissimi. Non vorremmo che Poggio Relativo venisse scelto come luogo per ospitare un C.I.E.; sarebbe una scelta sciagurata, ingestibile ed inaccettabile soprattutto perché imposta dall’alto, senza una minima concertazione con gli Enti locali e la Regione.
Vogliamo vedere se il Ministro Maroni disporrà l’invio di profughi anche nelle regioni governate dal centro destra e dalla Lega. Crediamo che non lo farà, ma si limiterà a scaricare il peso dell’accoglienza alle regioni governate dal centro sinistra. E cosa diranno i leghisti nostrani?

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)