Elezioni Europee 2014

26 febbraio 2012

Ospedale San Giuseppe di Copparo. L'IDV contraria al suo depotenziamento. Apprezzamento per la posizione del Sindaco Rossi.

Partendo dal presupposto che il diritto alla salute non può essere sacrificato dalla logica dei bilanci e che i tagli alla spesa sanitaria non devono colpire i cittadini, l’Italia dei Valori apprezza e condivide la presa di posizione del Sindaco Rossi a difesa dell’ospedale San Giuseppe di Copparo.
Difendere l’ospedale di Copparo dal rischio di depotenziamento non è un atteggiamento frutto di una visione campanilistica od “ospedalocentrica” della sanità bensì trova ragione nella consapevolezza che il San Giuseppe è un presidio sanitario di fondamentale importanza per una comunità di oltre 35 mila abitanti, dove tra l’altro, il tasso di invecchiamento della popolazione è in costante aumento.
L’apertura, speriamo prossima, dell'‘ospedale di Cona porterà ad un profondo riassetto della rete ospedaliera e della medicina territoriale. Una riorganizzazione che per noi dell’Italia dei Valori non è solo inevitabile ma necessaria ed urgente. Tuttavia, se da un lato la sanità pubblica deve sempre più orientarsi verso modelli organizzativi e gestionali che la rendano economicamente sostenibile, tecnologicamente avanzata ed in grado di offrire ai cittadini prestazioni di qualità, dall’altro occorre sfuggire alla tentazione di una visione “aziendalistica” che privilegia i bilanci rispetto alle esigenze del territorio.
Depotenziare il San Giuseppe, trasformarlo in qualcosa che non sia un ospedale in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di salute di un vasto bacino di utenza, è una scelta che penalizza fortemente i cittadini e che pertanto va contrastata. L’Italia dei Valori ritiene infatti che Copparo non solo debba mantenere il proprio presidio ospedaliero ma addirittura vederlo valorizzato e reso ancor più efficiente, dotato di un evoluto punto di primo soccorso (necessario per impedire gli accessi impropri al Pronto Soccorso di Cona, quando sarà attivo), inserito in una ben organizzata ed efficiente rete dell’emergenza e strategicamente connesso ed interdipendente con l'ospedale di Cona.
L’Italia dei Valori si augura che il Sindaco di Copparo, che domani, insieme ai sindaci degli altri comuni del nostro territorio, parteciperà alla “Conferenza territoriale sociale e sanitaria”, possa trovare la necessaria determinazione a far valere le istanze dei suoi concittadini e che quel importante consesso istituzionale sia il luogo di confronto e di condivisione delle scelte in materia di sanità e non dove si ratificano decisioni già assunte in altre sedi.

Italia dei Valori Ferrara

25 febbraio 2012

L'IDV e Massimo Ovani per una nuova stagione politica a Comacchio

La bontà del percorso che ha portato alla creazione dell’alleanza fra Italia dei Valori, Sinistra Ecologia Libertà e Rifondazione Comunista è sotto gli occhi di tutti, un’alleanza basata sui contenuti, sulla voglia di rinnovamento, sull’apertura alla società civile e con una forte propensione all’ascolto delle istanze dei cittadini.
Nel contempo ci delude l'atteggiamento del PD, che pur di conquistare il potere, si rende protagonista di confuse alchimie politiche anziché tracciare un chiaro percorso per il rilancio della Città. Non a caso, quanto avvenuto a Comacchio richiama per certi aspetti il copione della triade parlamentare PD-PDL-UDC che sostiene il Governo Monti e che ci si affanna a chiamare “responsabile”.
La nostra idea di responsabilità è ben diversa. Responsabilità è ricercare e sperimentare una moderna politica fatta di volti e metodi nuovi oltre che di ambiente, beni comuni, democrazia partecipata, giustizia sociale, trasparenza e legalità che sono i valori alla base del nostro programma.
È per questo motivo che non temendo il giudizio della gente abbiamo scelto la strada delle primarie e poter dire che per Comacchio sceglie Comacchio!

Massimo Ovani, Italia dei Valori Comacchio

La scheda:

23 febbraio 2012

Con Massimo Ovani candidato dell'Italia dei Valori, a Comacchio il 18 marzo, le primarie per l'alternativa al PD-PDL.

Le elezioni primarie aperte per la scelta del candidato a Sindaco della coalizione di centrosinistra composta da Italia dei Valori, Federazione della Sinistra e Sinistra Ecologia Libertà si svolgeranno a Comacchio domenica 18 marzo 2012, dalle ore 8 alle ore 21. Possono essere candidati per la carica di Sindaco i cittadini in possesso dei requisiti di legge che li rendano eleggibili a tali cariche, che dichiarino di essere iscritti o elettori del centrosinistra, che siano disposti a sottoscrivere le linee guida programmatiche della coalizione verso le elezioni amministrative 2012 e il codice di autoregolamentazione e che si impegnino a sostenere il candidato che risulterà vincente nell’esito della consultazione. La candidatura alle primarie può essere avanzata da uno o più partiti della coalizione, che ne effettua la preselezione nel rispetto degli statuti e regolamenti di ciascuna forza politica, oppure da un cittadino che raccolga 50 sottoscrizioni di firme di elettori del centrosinistra sugli appositi moduli predisposti dal Comitato organizzativo. Ogni sottoscrittore elettore o elettrice del Comune di Comacchio non può sottoscrivere più di una candidatura. Chiunque sia intenzionato ad avviare la raccolta delle firme per la presentazione della propria candidatura a Sindaco deve darne comunicazione al Comitato organizzatore per iscritto alla sede del Comitato stesso di via A. Zappata n.3. La raccolta delle firme per la presentazione delle candidature si terrà da mercoledì 22 febbraio a mercoledì 29 febbraio 2012. Le firme dovranno essere consegnate al Comitato organizzativo delle primarie entro e non oltre le ore 18.00 di questa ultima giornata, presso la sede del Comitato organizzatore, via A. Zappata n.3, Comacchio. La coalizione di centrosinistra composta da Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia Libertà promuove altresì nella giornata di sabato 25 febbraio, alle ore 17,00, presso la Sala Civica di Comacchio, posta sopra la Coop, un' assemblea pubblica di presentazione delle primarie e del loro profilo politico e programmatico.
L'italia dei Valori correrà con il suo candidato, Massimo Ovani.

22 febbraio 2012

Rorato (IDV): «Troppi soldi al capo di Gabinetto»

«La Provincia sta facendo grandi sforzi per risparmiare. Ma c'è un dato che stona: il Capo di Gabinetto della presidente Marcella Zappaterra prende più soldi di un assessore». Alessandro Rorato, capogruppo dell'Italia dei Valori, attacca Manuela Paltrinieri, che dal 2009 «percepisce oltre 57mila e 500 euro lordi l'anno». Troppi, secondo Rorato che fa le bucce anche alle incombenze della Paltrinieri (nella scorsa legislatura assessore in Castello per i Ds): «In buona sostanza cura la posta elettronica e l'agenda della presidente - attacca l'esponente dell'Italia dei Valori -, che tra parentesi già dispone di due segretarie nel proprio ufficio. Un po' pochino per giustificare oltre 57mila euro di stipendio l'anno, soprattutto se si considera che un assessore della Provincia, a fronte di impegno e responsabilità ben maggiori, ha un'indennità lorda di circa 51.163 euro lordi, senza alcun trattamento previdenziale ed assistenziale». Di cui invece gode la Paltrinieri, «per 9250 euro l'anno», puntualizza Rorato che chiede perciò alla Zappaterra di ridurre lo stipendio del Capo di Gabinetto, «abbassandolo a una cifra più congrua alle funzioni svolte». Un'ultima curiosità: a nessuno sfugge che la scoperta da parte dell'esponente dell'Idv segue l'esclusione dalla giunta del collega di partito Massimiliano Fiorillo. Sino a quando quest'ultimo è stato vicepresidente, Rorato non ha mai posto l'accento sull'esigenza di ridurre lo stipendio alla principale collaboratrice politica della Zappaterra. Ma chi di risparmio colpisce, di risparmio perisce vien da dire: se la presidente aveva giustificato la sfiducia al vicepresidente dell'Idv anche con il taglio alle indennità di giunta, ora i dipietristi le chiedono un atto di coerenza. «Se davvero la Paltrinieri svolge un ruolo essenziale - conclude Rorato -, mostri almeno che in questo momento di crisi economica anche lei condivide i sacrifici che toccano a tutto».

da Il Resto del Carlino del 22/02/2012 ed. Ferrara

21 febbraio 2012

Esternalizzazione dei servizi educativi infanzia: l'I.D.V. teme il peggioramento della qualità dei servizi offerti.

L'Italia dei Valori esprime forti perplessità riguardo alla decisione dell'Amministrazione comunale di Ferrara di esternalizzare la gestione di parte dei servizi pubblici per l'infanzia. Una scelta che di fatto porta alla privatizzazione di un settore di estrema importanza per le future generazioni qual'è, appunto, quello dell'educazione e dell'infanzia, con il probabile arretramento rispetto all'attuale livello di qualità dei servizi offerti ai piccoli utenti ed alle loro famiglie.
Il panorama regionale nell’ambito del sistema educativo risulta molto frastagliato e presenta situazioni molto diverse tra loro, che comunque fanno raggiungere l’eccellenza nella fascia da 0 a 6 anni.
Ora, con l’esternalizzazione dei servizi educativi per l’infanzia, si rischia di interrompere una tradizione consolidata, costruita negli anni ed improntata su modelli di efficienza pubblica e di elevata professionalità degli educatori. Inoltre, le differenze contrattuali e salariali tra il personale comunale e quello impegnato nella gestione esternalizzata, saranno motivo di conflittualità di difficile soluzione sul piano sindacale e dei diritti dei lavoratori. Anche quest'ultimo aspetto, tutt'altro che secondario, avrà un impatto sull'efficacia ed efficienza del sistema educativo per l'infanzia.
La posizione critica dell'Italia dei Valori, rispetto al tema delle esternalizzazioni, non è di natura ideologica ma nasce dalla preoccupazione per il futuro delle scuole d'infanzia del Comune di Ferrara e parte dalla necessità che si riconosca l'importanza della sinergia tra pubblico e privato secondo il principio di sussidiarietà che vede nella cooperazione sociale una componente essenziale del nostro welfare e non un mero strumento di abbattimento dei costi di produzione dei servizi che finisce per rivalutare l'inaccettabile modello dello sfruttamento della manodopera.
Per queste ragioni, l'Italia dei Valori auspica che in tema di esternalizzazioni si realizzi un ampio confronto con le forze politiche e le parti sociali dal quale nascano scelte consapevoli, non affrettate e soprattutto volte a garantire la qualità dei servizi educativi per l'infanzia e la tutela dei diritti dei lavoratori.

Italia dei Valori Ferrara

19 febbraio 2012

Elezioni amministrative di Comacchio: il PD ha gettato la maschera. l'Italia dei Valori per l'alternativa all'alleanza tra PD, "casiniani" ed ex AN.

Il PD ha gettato la maschera. Resuscita Pierotti e si sposta a destra alleandosi con il terzo polo di Casini ed ex AN.
Il PD comacchiese, mai come ora, appare disorientato e senza identità; rinnega i valori del centro-sinistra pur di conquistare il potere a Comacchio e punta su un candidato sindaco che appartiene al passato. Un passato di sfruttamento indiscriminato del territorio e di totale mancanza di una visione che potesse dare a Comacchio una concreta prospettiva di sviluppo.
Il fatto che Pierotti fosse “corteggiato” sia da PD che PDL dimostra come questi due partiti siano in fondo molto simili, tanto vicini tra loro quanto distanti dai cittadini di Comacchio e dai loro bisogni.
Il Partito dell’Italia dei Valori è convinto dalla bontà del percorso di rinnovamento della politica comacchiese intrapreso insieme a SEL ed alla Federazione della Sinistra, a partire dall’importante momento di partecipazione democratica rappresentato dalle primarie che vedrà la candidatura del "dipietrista" Massimo Ovani.

Italia dei Valori Comacchio

13 febbraio 2012

A Comacchio PD e PDL hanno fallito. L’IDV lancia l’appello per l’alternativa alla vecchia politica

L’Italia dei Valori non farà parte di coalizioni fondate su inciuci, accordi sottobanco e politici riciclati. A Comacchio, i due maggiori partiti hanno clamorosamente fallito. Il PD, dopo la bufera giudiziaria che ha travolto la Giunta Cicognani, non ha saputo riconquistare la fiducia dei cittadini; il PDL, con il Sindaco Carli, ha dimostrato l’incapacità di amministrare il Comune e dopo nemmeno due anni di mandato ha perso il sostegno della sua stessa maggioranza. Comacchio deve voltare pagina ed essere governata da una classe politica nuova, non compromessa con il passato ed in grado di dare risposte efficaci ai cittadini e di rilanciare lo sviluppo economico di un territorio che ha grandi potenzialità, purtroppo inespresse. L’Italia dei Valori vuole contribuire alla nascita di una coalizione in grado di segnare l’inizio di una nuova stagione per Comacchio ed i comacchiesi, una fase che chiuda per sempre le porte alla mala politica ed all’immobilismo. Per l’alternativa alla vecchia politica, l’Italia dei Valori lancia quindi un appello alla società civile, alle forze politiche, alle rappresentanze delle categorie economiche del territorio ed tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Comacchio.

Italia dei Valori Comacchio

07 febbraio 2012

Morte per legionella al S.Anna di Ferrara. IDV presenta interrogazione in Regione

Il gruppo regionale Idv ha depositato stamane un’interrogazione a risposta immediata rivolta all’Assessore Lusenti per far luce sul caso di legionella che, in data 7 ottobre 2011, è costato la vita ad una donna 71enne ricoverata all’ospedale S.Anna di Ferrara.

“Come Italia dei Valori, vorremmo chiarire una volta per tutte questa spinosa vicenda che ancora oggi, a distanza di mesi, presenta non poche zone d’ombra. Vien da chiedersi, infatti, come sia stato possibile che dopo un decesso da legionellosi di stampo ospedaliero i vertici della sanità Ferrarese e la Presidente della Provincia Zappaterra – informata dell’accaduto in via ufficiosa - , abbiano in un primo momento omesso l’accaduto con la Procura, con la comunità locale e addirittura con i familiari della vittima. Non si capisce, inoltre, come sia stato possibile che l’allora Assessore provinciale alla Sanità Massimiliano Fiorillo sia venuto a conoscenza dell’accaduto soltanto svariati giorni dopo tramite un Blog, senza essere stato avvisato per tempo di quello che stava succedendo. Un modus operandi da parte dei vertici ospedalieri e della Presidente Zappaterra decisamente anomalo, che tutt’ora non riusciamo a spiegarci. A tal proposito, attendiamo con ansia di confrontarci con l’Assessore Lusenti durante la prossima seduta di Consiglio regionale. Ancora una volta, si riconferma l’assoluta necessità di istituire la Commissione regionale per i sempre più frequenti casi di malpractice sanitaria nella nostra regione”.


INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA SUL CASO LEGIONELLA AL S.ANNA DI FERRARA

PREMESSO CHE:

La legionella è un batterio gram-negativo aerobio, di cui sono state identificate oltre 50 specie, suddivise in 71 sierogruppi. Quella più pericolosa, a cui sono attribuiti circa il 90% dei casi di legionellosi, è la L. pneumophila.

Le legionelle proliferano negli ambienti acquatici, siano essi naturali o artificiali: si riscontrano nelle sorgenti, nei fiumi, laghi, vapori e terreni. Da questi ambienti esse risalgono a quelli artificiali come le condutture cittadine e gli impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane o piscine. I presupposti più favorevoli alla proliferazione della legionella sono attribuibili a condizioni di stagnazione, presenza di incrostazioni e sedimenti, biofilm o presenza di amebe. (Fonti: Legionella.org, Wikipedia, The European Working Group for Legionella infections).

CONSIDERATO CHE:

Il 7 ottobre 2011, prima che scoppiasse l’allarme legionella nell’ospedale di Cona, si è riscontrato un decesso attribuibile al batterio aerobio all’interno dell’ospedale S.Anna di Ferrara. La vittima è una donna di 71 anni, ricoverata nell’ospedale di Cento nei mesi precedenti e trasferita in data 26 agosto 2011 al reparto di nefrologia del S.Anna.

In data 6 ottobre 2011, dopo un visibile peggioramento delle condizioni di salute, è stata diagnosticata alla paziente una sospetta legionella polmonare che, in data 7 ottobre a seguito del decesso, è stata confermata essere di stampo ospedaliero.


Sempre a seguito del decesso, l’azienda ospedaliera ha avviato tempestivamente un accertamento interno, inviando al contempo il fascicolo al Dipartimento di Sanità pubblica e in Regione Emilia-Romagna.

Di quella morte, il primo organo di stampa a darne notizia è un blog - Osservatorio Cosapubblica - lo stesso che il mese precedente al decesso della 71enne mise in guardia i cittadini ferraresi sulla contaminazione delle condutture idriche dell’ospedale di Cona, considerate ad alto rischio di legionella.

Il fascicolo con le condizioni diagnostiche che accerterebbero il decesso per legionella della donna, non risulta però in un primo momento trasmesso alla Procura, come conferma Nicola Proto, il portavoce.

In una nota congiunta, i direttori generali delle due aziende sanitarie di Ferrara, Gabriele Rinaldi e Paolo Saltari, per giustificare la mancata trasmissione degli atti alla Procura, affermano che “il caso dell’anziana non fu ritenuto di rilevanza particolare”.

In un primo momento, la Presidente della Provincia Zappaterra dichiara di essere stata informata dell’accaduto in via ufficiosa dal direttore Rinaldi nella serata del 13 ottobre. In occasione del consiglio provinciale del 12.01.12, invece, la Presidente Zappaterra dichiara di aver ricevuto notizia dell'episodio di legionella soltanto il 13.12.11 e non il 13.10.11. L’allora Assessore alla Sanità, Massimiliano Fiorillo, venne a conoscenza dell’accaduto a mezzo stampa in data 14.12.11.

SI CHIEDE PERTANTO ALL’ASSESSORE COMPETENTE:

Se quanto emerso dalla cronistoria corrisponda al vero

Se sia da considerare prassi normale il fatto che il fascicolo contenente le condizioni diagnostiche di un decesso da legionella di stampo ospedaliero non sia stato tempestivamente trasmesso anche alla Procura competente.

Se sia da considerare prassi normale, ovvero comportamento censurabile, il fatto che i vertici dell’azienda ospedaliera non abbiano tempestivamente informato in modo puntuale e dettagliato la comunità locale sulla possibile contaminazione da legionella all’interno del S.Anna e sulle eventuali condotte precauzionali da adottare, tenendo così all’oscuro i pazienti dell’ospedale e addirittura i famigliari della stessa vittima da un evento di tale entità per svariati giorni.

Se, effettivamente, un caso di decesso da legionella di stampo ospedaliero possa considerarsi “non di particolare rilevanza”.

Se sia da considerare legittima – o quantomeno opportuna – la condotta della Presidente della Provincia Zappaterra che, informata in via ufficiosa dell’accaduto in data 13 ottobre, non ha allertato immediatamente l’allora Assessore alla Sanità Massimiliano Fiorillo per renderlo informato dell’accadimento .

Se la trasmissione degli atti all’On Leoluca Orlando - Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari - da parte dell’allora Assessore provinciale alla Sanità, Massimiliano Fiorillo, sia da considerarsi lesiva nei confronti dell’Azienda ospedaliera ferrarese e dell’Ente Provincia, o se possa essere considerato un atto legittimo.

Se l’Assessorato sia in possesso di ulteriori informazioni in ordine all’accadimento in esame e, nell’eventualità, quali esse siano.

Se e quali misure l’Assessorato abbia posto in essere al fine di accertare tutte le criticità che hanno caratterizzato l’avvenimento e, nell’eventualità, quali siano i risultati acquisiti.

Nella denegata ipotesi in cui l’Assessorato non sia intervenuto, se e quali misure intende all’uopo attivare.

04 febbraio 2012

Il Consigliere provinciale IDV, Alessandro Rorato, sul caso di legionella al S.Anna.

"Alla luce di quanto si apprende oggi dai giornali, bene ha fatto Italia dei Valori - prima con Massimiliano Fiorillo, poi con l'on. Silvana Mura ed il sottoscritto - a chiedere maggiore chiarezza sul caso di morte per legionella. Il parere dei medici ha confermato come causa della morte sia stato proprio il temibile batterio contratto in ambito ospedaliero. Emerge altresì che vi è stato un forte deficit di comunicazione con i parenti al momento della morte della donna. Attendiamo ora con fiducia l'esito delle indagini aperte in Procura e gli approfondimenti condotti dalla Commissione Parlamentare sugli errori sanitari."

Alessandro Rorato
Consigliere Provinciale IDV Ferrara