Elezioni Europee 2014

12 luglio 2012

Spending review nella scuola

Una scuola informatizzata, moderna, che sa usare le nuove tecnologie: è questo il progetto del ministro Profumo e del governo Monti che con il decreto legge 95 del 6 luglio 2012 sulla revisione della spesa pubblica hanno deciso l’iscrizione on line degli studenti delle scuole italiane, il registro e la pagella elettronici.Ma è stato un flop perché durante le prove scritte il software non era funzionante e successivamente ha procurato diversi affanni alle Commissioni impegnate a verbalizzare le operazioni d’esame e costrette ad interrompere in continuazione il loro lavoro.
Insomma la grande novità dell’Esame di Stato 2012 ha fatto cilecca e ha fatto rimpiangere il vecchio e collaudato software “Conchiglia”.
Perciò ben vengano le nuove tecnologie che sono in grado di snellire il lavoro e di recare vantaggi ma se i risultati sono quelli che si sono visti, forse sarebbe il caso di investire più risorse per migliorare l’efficacia dei prodotti che dovrebbero far uscire la scuola italiana dal Medioevo.
Ma si sa in Italia le contraddizioni sono la regola. Infatti se da una parte nel decreto legge sulla revisione della spesa pubblica si rilancia l’innovazione tecnologica per avere una scuola moderna e all’avanguardia, dall’altra parte si tagliano posti di lavoro, si destinano docenti in esubero ad insegnare, senza abilitazione, materie affini, si mortificano ancora l’istruzione e la cultura sottraendo risorse indispensabili proprio per compiere quel rinnovamento che sembra tanto auspicato.
L’Italia dei Valori si oppone con forza a queste misure che penalizzano sempre di più la Scuola, l’Università e la Cultura ribadendo che il Governo sta andando nella direzione opposta rispetto ai bisogni formativi di un Paese che ha necessità di rinascere attraverso politiche di rilancio dell’istruzione e della ricerca e che non rappresentano, di certo, gli sprechi e il cattivo uso del denaro pubblico.
Già la grande rivoluzione nella scuola sembrava essere stata introdotta di recente, in occasione degli Esami di Stato, dal plico telematico e da “Commissione Web”, un nuovo pacchetto software, realizzato per la gestione delle attività connesse all’esame.

Susanna Tasso, responsabile regionale Dipartimento Scuola I.D.V. Emilia Romagna

11 luglio 2012

Presentata in Provincia dal Consigliere I.D.V. Alessandro Rorato un'interpellanza sul progetto di centrale a biogas a Migliarino


Il consigliere provinciale dell’Italia dei Valori, Alessandro Rorato, ha depositato un’interpellanza sul progetto di centrale a biogas presentato in Provincia.
Infatti è stato presentato qualche tempo fa alla Provincia di Ferrara il progetto per una nuova centrale a biogas, sotto il Megawatt, da realizzare nel territorio comunale di Migliarino in via San Vitale. L’impianto in questione, secondo Rorato, evidenzia diverse criticità fondamentalmente riassumibili nel fatto che i terreni dell’azienda agricola non sono sufficienti per alimentare la centrale. “146 ettari quando nominalmente ne servono 200 mentre la pratica comune dice che questi impianti funzionano con almeno 240 ettari”, sostiene Rorato. “Sarebbe poi auspicabile – continua – che qualora, come nel caso in questione, venga dedicato terreno agricolo esclusivamente ad alimentare questo tipo di centrali, l’azienda garantisca almeno una autoproduzione sufficiente a permettere il funzionamento dell’impianto. Considerato che la delibera del Consiglio Regionale n. 51 del 26 luglio 2011 recita: “Ai fini del rilascio dell’ autorizzazione alla realizzazione degli impianti, l’autorità competente tiene conto della quantità e della distanza di provenienza delle biomasse e del fatto che le stesse siano ottenute o meno da colture dedicate, in relazione alle vocazioni del territorio e alle attività e produzioni locali ”, chiedo all’Amministrazione Provinciale quale sia l’orientamento fin qui maturato in merito all’autorizzazione della suddetta centrale a biogas, considerate le criticità suesposte”.

dal Estenss.com del 11.07.12

08 luglio 2012

Liana Barbati (IDV): Bando per dirigente nella Provincia di ferrara, tagliano Province e posti di lavoro, ma Ferrara assume dirigenti

“Sul sito istituzionale della Provincia di Ferrara, nella sezione concorsi, campeggia dal 20 giugno il bando di concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di un dirigente di area tecnica, in pratica l'ingegnere capo dell'Ente. Al di là di chi andrà a ricoprire questo importante e ben remunerato ruolo – in ogni caso questione di non secondaria importanza – è l’opportunità di questa assunzione che contesto: in un momento in cui il taglio delle Province è ancora materia d’esame al Governo, e in cui i tagli gravano sull’intera popolazione, un dirigente in più è quello che serve ineluttabilmente alla Provincia di Ferrara?”, fa sapere Liana Barbati, capogruppo dell’Idv in Regione.
“Sebbene non compaia nel decreto sullo ‘spending review’ attualmente in via d’approvazione, la riduzione degli enti questione è solo rimandata ad agosto. Di certo c’è però quanto basta: il taglio del 20% dei dirigenti della pubblica amministrazione e del 10% del personale non dirigenziale – presumibilmente quelli senza protezione politica – oltre che la riduzione di risorse che proprio oggi i presidenti Pd delle Province emiliano romagnole hanno lamentato al loro leader Bersani.
Senza contare le spese che i comuni del ferrarese si stanno trovando a fronteggiare a causa della disastrosa ondata sismica i cui effetti sono ben lungi dall’esaurirsi. Ora, un dirigente per un Ente che potrebbe scomparire a breve è davvero necessario?”, si chiede la dipietrista
 “La medesima valutazione deve averla fatta la stessa Regione Emilia Romagna, che ha revocato un bando per una carica analoga, a causa “lo specifico contesto istituzionale di grave crisi economico finanziaria che sempre più richiede, in attuazione a politiche di rigore nella spesa pubblica, l’adozione di misure di contenimento di costi per la gestione del personale’, oltre che ‘le misure di riassetto dei livelli istituzionali decise con recenti provvedimenti legislativi nazionali dovranno trovare applicazione in specifiche normative regionali, avviando così possibili processi di ridefinizione organizzativa delle strutture regionali’.
A che scopo, mi chiedo e chiedo alla Presidente Marcella Zappaterra, assumere per licenziare? A meno che, non si proceda poi semplicemente spostando il neo assunto da un posto all’altro. In ogni caso, l’inopportunità di quest’azione, resta.
Rischiamo di avere più dirigenti che Province, arrivando davvero al paradosso nella Pubblica Amministrazione”, conclude la Barbati.

Ufficio stampa Liana Barbati
Presidente Gruppo assembleare Regione Emilia Romagna
Italia dei Valori – Lista Di Pietro





Tagli e terremoto, ma la casta non molla. A Ferrara neo dirigente da 90mila euro


Nonostante i costi per la ricostruzione del post sisma e i tagli imposti dalla spending review di Monti, la Provincia del capoluogo estense, che verrà probabilmente accorpata ad enti locali vicini, indice un bando per un posto a tempo indeterminato con stipendio da oltre 8mila euro al mese

Di Marco Zavagli - 8 luglio 2012

In una delle provincie più disastrate dal terremoto, con interi comuni in ginocchio, con i dettami dellaspending review che costringeranno l’amministrazione a cercare accorpamenti con quelle limitrofe, si pensa a una nuova assunzione di un super dirigente. Succede a Ferrara, dove la Provincia ha pubblicato lo scorso 20 giugno sul proprio sito istituzionale un bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di un dirigente di area tecnica, in pratica l’ingegnere capo dell’ente che ha sede nel castello estense.
A puntare il dito contro l’opportunità di questa scelta è Liana Barbati, capogruppo dell’Italia dei Valori in Regione, che si chiede se “in un momento in cui il taglio delle Province è ancora materia d’esame al Governo, e in cui i tagli gravano sull’intera popolazione, un dirigente in più è quello che serve ineluttabilmente alla Provincia di Ferrara?”. E se lo chiederanno anche molti ferraresi, specialmente dopo aver letto le dichiarazioni di fuoco contro il decreto del governo postate su facebook proprio dalla presidente della Provincia, Marcella Zappaterra.
Marcella Zappaterra, espressione del PD locale, presidente del Cal (consiglio delle autonomie locali), tuonava fino a ieri contro l’esecutivo di Monti che “può già cominciare a nominare i commissari liquidatori degli enti locali. Dubito che gli amministratori rimangano ad aspettare di verificare il dissesto dei bilanci. Buona politica se ci sei batti un colpo”. Più o meno lo stesso tenore dei colleghi di partito e omologhi presidenti, che al proprio segretario Pierluigi Bersani rivolgevano un appello affinché “impedisca la macelleria delle autonomie locali”: “con questi tagli – riportava l’agenzia Asca – saremo costretti a ridurre i servizi ai cittadini e i tagli ai bilanci manderanno in dissesto gli enti, con la conseguente messa in mobilità dei dipendenti”.
Tra questi dipendenti sicuramente potrà sorridere invece il futuro vincitore del bando (deliberato lo scorso 5 giugno dalla giunta Zappaterra), che si potrà accontentare di qualcosa come 90mila euro, seguendo i canoni delle tabelle fornite dal servizio gestione umane dell’amministrazione. Non è la prima volta che la giunta Zappaterra finisce sulla cronaca per incarichi definiti quantomenogenerosi dalle opposizioni. Già Il Fatto Quotidiano.it aveva parlato della portavoce della presidente, remunerata con 60mila euro l’anno “per la cura della posta elettronica e dell’agenda della presidente” (che, per inciso, già dispone di due segretarie in ufficio), come sintetizzò nell’occasione un altro esponente Idv, Alessandro Rorato.
Ora arriva questa nuova ventata occupazionale, nonostante il verbo della spending review ammonisca gli enti pubblici a ridurre in misura non inferiore al 20% l’organico dei dirigenti. Vero è che il bando è stato indetto prima del decreto ancora in via di approvazione (la deliberazione del Castello numero 127/41769 risale allo scorso 5 giugno), ma indire un concorso del genere per un ente “a rischio” da più di un anno (già l’anno scorso si parlava dell’abolizione delle Province) appare quantomeno poco lungimirante. Tanto che Liana Barbati fa notare perplessa che “tagliano Province e posti di lavoro, ma Ferrara assume dirigenti”.
Eppure di contro esempi virtuosi ce ne sono. Ultimo in ordine di tempo, lo scorso 27 giugno, la revoca di un concorso similare voluta dall’assemblea legislativa regionale. L’annullamento, sottolinea la dipietrista, venne motivato sulla base dello “specifico contesto istituzionale di grave crisi economico finanziaria che sempre più richiede, in attuazione a politiche di rigore nella spesa pubblica, l’adozione di misure di contenimento di costi per la gestione del personale’, oltre che ‘le misure di riassetto dei livelli istituzionali decise con recenti provvedimenti legislativi nazionali dovranno trovare applicazione in specifiche normative regionali, avviando così possibili processi di ridefinizione organizzativa delle strutture regionali’”.
“A che scopo, mi chiedo e chiedo alla Presidente Marcella Zappaterra, assumere per licenziare – conclude la Barbati -? A meno che, non si proceda poi semplicemente spostando il neo assunto da un posto all’altro. In ogni caso, l’inopportunità di quest’azione, resta. Rischiamo di avere più dirigenti che Province, arrivando davvero al paradosso nella Pubblica Amministrazione”.



In merito alla vicenda, il Consigliere provinciale IDV Alessandro Rorato ha presentato la presente interpellanza alla Presidente della Provincia.


Premesso
  • che è stato bandito da questo ente un concorso pubblico, per esami, per la copertura di un posto di dirigente a tempo indeterminato - area tecnica - settore tecnico, con scadenza il 19 luglio 2012;
  • che ormai da molto tempo si discute di una riduzione del numero delle Province, e Ferrara sembra essere tra quelle che spariranno;
  • che con l’ultimo decreto sulla c.d. “spending review” è stata oltretutto prevista una riduzione di almeno il 20% dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni;
  • che la Regione Emilia Romagna ha revocato una procedura selettiva pubblica per la copertura di una posizione della qualifica unica dirigenziale vacante nell'organico del personale dell'Assemblea legislativa “Area supporto al processo legislativo ed amministrativo” approvata con determinazione n. 508/2011, “..considerato lo specifico contesto istituzionale di grave crisi economico finanziaria che sempre più richiede, in attuazione a politiche di rigore nella spesa pubblica, l'adozione di misure di contenimento di costi per la gestione del personale”;
interpella codesta Amministrazione per sapere
  • se la Presidente della Provincia ritenga opportuna questa assunzione di un dirigente in più a tempo indeterminato in un momento in cui il taglio delle Province appare quasi certo, e in cui i tagli gravano sull’intera popolazione, senza contare le spese che i comuni del ferrarese si stanno trovando a fronteggiare a causa della disastrosa ondata sismica i cui effetti sono ben lungi dall’esaurirsi.