Elezioni Europee 2014

28 gennaio 2011

Vergognoso intervento telefonico del direttore generale Rai alla trasmissione Annozero.

Masi ci tiene molto a dissociarsi in prima persona ed a dissociare la Rai tutta dal modo in cui verrà condotta la trasmissione di Santoro che dalle sole prime battute lascia presagire una sicura violazione delle regole di buona condotta della messa in onda.Encomiabile l’atteggiamento del conduttore, al quale IDV esprime la propria approvazione e incitazione a continuare per la propria strada, che lo mette alle strette chiedendogli di imporre la immediata sospensione della trasmissione o di ritirare la dichiarazione appena fatta. Lo scambio di battute non ha un effetto immediato eccenzion fatta per la reazione degli spettatori che certamente avranno pensato: povera informazione calpestata, poveri cittadini ma soprattutto poveri questi dirigenti asserviti ad un solo padrone!

Roberta Russo - Membro del Direttivo prov.le IDV Ferrara

25 gennaio 2011

L'Italia dei Valori di Ferrara aderisce alla manifestazione della FIOM del 27 gennaio a Bologna per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori.

L'Italia dei Valori di Ferrara aderisce alla manifestazione indetta dalla FIOM per il 27 gennaio e sarà quindi al fianco dei lavoratori metalmeccanici per dire no al modello Marchionne ed al tentativo, attraverso la politica dei ricatto e con la complicità del Governo, di destrutturazione dello statuto dei lavoratori e di demolizione del principio della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro.
Rispetto al caso Fiat, l'Italia dei Valori evidenzia almeno tre fondamentali questioni che giustificano pienamente la mobilitazione del 27 gennaio: la democrazia all'interno dei luoghi di lavoro negata dell'accordo di Mirafiori, la trasparenza del piano industriale e il reperimento di risorse per il rilancio dello stabilimento, infine, la complice assenza del Governo che ha lasciato soli migliaia di lavoratori.
Per tutte queste ragioni e per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori l'Italia dei Valori il 27 gennaio sarà in piazza a Bologna.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

14 gennaio 2011

L’Italia dei Valori di Ferrara dà l’avvio alla costituzione del Comitato provinciale referendario su nucleare e legittimo impedimento.

Dopo che la Corte Costituzionale ha ammesso i quesiti referendari su nucleare e legittimo impedimento, promossi dall’Italia dei Valori, si rende opportuna la costituzione di un comitato che veda la partecipazione di tutti coloro che hanno a cuore la vittoria del fronte referendario.
Invitiamo quindi le forze politiche, le associazioni, le organizzazioni sindacali, i movimenti, la società civile, i singoli cittadini che condividono questa battaglia referendaria a partecipare alla riunione costitutiva del comitato provinciale per i referendum abrogativi delle norme in materia di energia nucleare e di legittimo impedimento che si terrà giovedì 20 gennaio ore 18 presso la sede provinciale I.D.V. di via Ripagrande n.47 a Ferrara.
Vogliamo promuovere la costituzione di un Comitato referendario aperto, libero ed ispirato ai principi della partecipazione democratica e della pari dignità tra le varie componenti accomunate da un unico obiettivo: vincere il referendum.
Per quanto riguarda il referendum contro la privatizzazione dell’acqua pubblica, l’Italia dei Valori auspica che il Comitato promotore intraprenda fin da subito un’analoga iniziativa e già da ora offre la propria piena disponibilità ad aderirvi ed a collaborare.
Per comunicazioni e adesione al Comitato referendario si prega di inviare una mail a: referendum2011@italiadeivaloriferrara.it oppure chiamare al 0532.1993266 - fax 178.2729676.


Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

12 gennaio 2011

Ammissibili i quesiti referendari proposti dall'Italia dei Valori su nucleare e legittimo impedimento. Ora la Consulta deciderà sulla Legge 51/10.

Accogliamo con grande soddisfazione la decisione della Consulta che oggi ha dichiarato ammissibili i quesiti referendari proposti dall'Italia dei Valori sul legittimo impedimento e sul nucleare. Per il terzo quesito, quello relativo all'acqua pubblica, si è resa superflua la dichiarazione di ammissibilità perchè compreso nei due quesiti proposti dal Forum Acqua Pubblica ed accolti dalla Consulta.
Ora è certo che nella prossima primavera gli italiani saranno chiamati alle urne referendarie per dire no al nucleare, alla privatizzazione dell'acqua e, se domani i Giudici della Corte Costituzionale non dovessero bocciare la Legge 51/10, al legittimo impedimento.
Prepariamoci quindi a vincere questa importantissima battaglia referendaria!

Italia dei Valori di Ferrara

09 gennaio 2011

IDV a difesa dei lavorarori precari: entro il 23 gennaio vanno impugnati i contratti di lavoro scaduti prima del 24 novembre e ritenuti illegittimi.

L'Italia dei Valori di Ferrara vuole porre l'attenzione su un aspetto relativo alla legge 183 - il cd "collegato lavoro", entrata in vigore il 24 novembre 2010, di cui si parla poco e che avrà un pesante impatto molto sul futuro di moltissimi lavoratori precari. In base alle nuove disposizioni introdotte da questa legge, infatti, molti lavoratori precari o con contratto "atipico" avranno minori possibilità di far valere i propri diritti e di fronteggiare ciò che a volte è un vero e proprio ricatto dei datori di lavoro. Noi non abbiamo solo deciso di denunciare gli effetti di una norma che penalizza la categoria più fragile di lavoratori, quella cioè dei precari, ma proponiamo una concreta azione di resistenza alla L.183/10 e assistenza legale.
Ma andiamo con ordine.
La legge 183/10 all'art. 32 riduce a 60 giorni il termine per l'impugnazione dei provvedimenti di licenziamento per i quali esiste un sospetto di illegittimità, sia connessa alla qualificazione giuridica del rapporto di lavoro che al termine apposto al contratto. I 60 giorni decorrono dalla comunicazione del licenziamento o dalla scadenza del contratto. Prima della legge 183, l'azione di nullità del termine apposto al contratto poteva essere avviata entro 5 anni e quindi il lavoratore illegittimamente assunto a tempo determinato alla scadenza del contratto non aveva di fatto limiti temporali per intentare una causa legale verso il proprio datore di lavoro per vedersi riconosciuto il proprio diritto. Ora, i tempi per reagire di fronte ad un contratto di lavoro o un atto di licenziamento illegittimo si riducono sensibilmente. L'impugnazione nei termini previsti dalla legge consente al lavoratore l'esercizio dell'azione giudiziaria, entro 270 giorni, nei confronti del proprio datore di lavoro al fine di far accertare dal giudice la vigenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Se, dunque, fino al 24 novembre 2010 l'azione di nullità del termine apposto al contratto di lavoro era imprescrittibile, e pertanto il la­voratore illegittimamente assunto a termine e poi "defenestrato" dall'azienda alla scadenza del contratto non aveva limiti temporali per "reagire", d'ora in avanti dovrà inviare una lettera di contestazione della legittimità del contratto di lavoro e entro e non oltre 60 giorni dalla scadenza del contratto stesso, pena l'impossibilità di avviare un'azione giudiziaria finalizzata ad accertare la vigenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
E' chiaro che nel breve termine di 60 giorni dalla scadenza del contratto di lavoro difficilmente il precario si attiverà per far valere i vizi del contratto di assunzione, visto che presumibilmente rimarrà in attesa e nella speranza di essere riassunto dal medesimo datore di lavoro. Questa disposizione, quindi, strumentalizza e trasforma in ricatto la speranza di essere richiamato dal proprio datore di lavoro, al fine di far decadere i termini per l'impugnativa e di impedire al lavoratore, una volta presa coscienza di essere stato definitivamente "scaricato" dal datore di lavoro - di poter far valere i propri diritti avanti al Giudice del Lavoro.
Ma c'è soprattutto un aspetto che al,' I.D.V. preme evidenziare; è quello che i contratti di lavoro a tempo determinato scaduti entro la data di entrata in vigore della legge 183 (e cioè il 24 novembre) devono essere impugnati entro la data del 23 gennaio pena la perdita della facoltà di riservarsi un'azione legale di fronte al giudice del lavoro per vedersi riconosciuti i propri diritti in caso di contratto di lavoro a tempo determinato illegittimo. Molti lavoratori precari ignorano questa importante scadenza, il cui rispetto è fondamentale per potersi avvalere successivamente della facoltà di agire in via giudiziaria di fronte al giudice del lavoro.
Quindi, entro il 23 gennaio si deve mandare al datore di lavoro una raccomandata in cui, a seconda dei casi, avviene la "Contestazione del contratto a termine" (per i contratti a tempo determinato), oppure la "Contestazione della qualificazione giuridica del rapporto" (per i contratti atipici senza il preavviso del datore di lavoro), oppure ancora "l'impugnazione del licenziamento" (per i contratti atipici con preavviso del datore di lavoro).
Dopo aver interrotto i termini di decadenza, bisognerà rivolgersi al proprio legale di fiducia o da quello consigliato da un pa­tronato sindacale, per vagliare attentamente se vi sono gli estremi per un'azione legale entro e non oltre 270 giorni dalla impugnazione.
L'I.D.V. mette a disposizione dei lavoratori precari i fac-simile delle comunicazioni di interruzione dei termini decadenziali (scaricabili dal sito www.italiadeivaloriferrara.it oppure ritirandoli presso la sede di Via Ripagrande n.47 a Ferrara - tel.0532.1993266 - info@italiadeivaloriferrara.it).
Inoltre, chi lo desidera può rivolgersi al Dipartimento Lavoro dell'Italia dei Valori, inviando una mail a lavoro@italiadeivalori.it, che in un tempo congruo indicherà al lavoratore un avvocato giuslavorista specializzato e di vagliata professionalità, che ovviamente, condivide le battaglie dell'IDV e che lo assisterà nell'azione giudiziale.
Per scaricare il vademecum e la modulistica clicca qui.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

08 gennaio 2011

Presentata dal Consigliere provinciale Alessandro Rorato una mozione in tema di informazione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili

Mozione in materia di “Sostegno a campagne di informazione e prevenzione, mirate a sensibilizzare i giovani del territorio provinciale in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili”

Premesso che:

- uno stato laico, nell'affrontare malattie come l'AIDS o altre malattie sessualmente trasmissibili, deve impegnarsi a garantire tutte le politiche a tutela della salute dei cittadini e, in particolare, delle fasce economicamente o culturalmente più deboli;

- in Italia, a fronte della presa di coscienza che l'epidemia si diffondeva al di fuori dei gruppi che inizialmente presentavano la maggior parte dei casi di AIDS, si era scelto non di fornire strumenti per limitare la possibilità di contagio bensì di indicare come unico mezzo di prevenzione l'eliminazione dei comportamenti a rischio, e che solo in un secondo tempo, ad opera prima di associazioni di volontariato e in seguito di Enti locali particolarmente illuminati, sull'esempio di altre nazioni, si è intrapresa un' opera di informazione ed educazione sanitaria, nonché la distribuzione di siringhe monouso e profilattici;

- nel corso degli ultimi anni però si è assistito ad un nuovo innalzamento nel numero dei contagi, statisticamente accertato dall'Osservatorio Nazionale AIDS, e se inizialmente, in Italia, la via preferenziale di inoculazione erano le siringhe utilizzate dai tossicodipendenti, ora la trasmissione per via sessuale, e soprattutto eterosessuale, è la principale causa di contagio;

- l'AIDS inizialmente veniva relegata a malattia di categoria e l'informazione e le campagne di prevenzione vennero modellate su questa errata valutazione il cui principale risultato fu da una parte la colpevolizzazione e l'emarginazione di una fetta di popolazione, e dall'altro la creazione di una falsa aurea d'immunità nella rimanente parte;

considerato che

- una delle fasce di popolazione maggiormente esposta è quella dei giovani, tra i quali la naturale scoperta della sessualità spesso non è accompagnata da sufficienti forme di educazione sessuale né da parte delle famiglie né da parte delle istituzioni;

- il problema principalmente riscontrato in diversi studi sulla popolazione, sia giovane che adulta, per l'uso dei profilattici è la relativa difficoltà di reperimento nonché il loro alto costo;

- l'importanza di educare all'uso dei profilattici, facilitandone il reperimento e abbattendo le barriere culturali che ancora lo fanno considerare una sorta di tabù, garantire la qualità del prodotto e, non ultimo, fornire una adeguata informazione sia sull'uso corretto che sulla effettiva utilità nella prevenzione, significa fornire non solo uno strumento di prevenzione, ma una reale possibilità di scelta consapevole;

il Consiglio Provinciale di Ferrara impegna il Presidente e l'Assessore competente

- a sostenere nel territorio della Provincia di Ferrara le campagne di informazione, prevenzione e sostegno alla ricerca nella lotta contro il diffondersi del virus Hiv e le altre malattie a trasmissione sessuale;

- ad aderire alla campagna "Consapevolezza e Libertà", programma di sostegno all'insegnamento dell'educazione sessuale negli istituti superiori e di installazione di distributori di preservativi nei licei e nelle università;

- a sviluppare un programma completo - destinato ai giovani che vivono o studiano nel nostro territorio - per sostenere una corretta informazione sessuale, precisando che tale programma debba comprendere, tra gli altri progetti e iniziative, l'installazione nei locali o nei pressi delle scuole di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione delle stesse, di distributori automatici di profilattici.

Ferrara, 21/12/2010

Alessandro Rorato – Italia dei Valori – Lista Di Pietro