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07 febbraio 2012

Morte per legionella al S.Anna di Ferrara. IDV presenta interrogazione in Regione

Il gruppo regionale Idv ha depositato stamane un’interrogazione a risposta immediata rivolta all’Assessore Lusenti per far luce sul caso di legionella che, in data 7 ottobre 2011, è costato la vita ad una donna 71enne ricoverata all’ospedale S.Anna di Ferrara.

“Come Italia dei Valori, vorremmo chiarire una volta per tutte questa spinosa vicenda che ancora oggi, a distanza di mesi, presenta non poche zone d’ombra. Vien da chiedersi, infatti, come sia stato possibile che dopo un decesso da legionellosi di stampo ospedaliero i vertici della sanità Ferrarese e la Presidente della Provincia Zappaterra – informata dell’accaduto in via ufficiosa - , abbiano in un primo momento omesso l’accaduto con la Procura, con la comunità locale e addirittura con i familiari della vittima. Non si capisce, inoltre, come sia stato possibile che l’allora Assessore provinciale alla Sanità Massimiliano Fiorillo sia venuto a conoscenza dell’accaduto soltanto svariati giorni dopo tramite un Blog, senza essere stato avvisato per tempo di quello che stava succedendo. Un modus operandi da parte dei vertici ospedalieri e della Presidente Zappaterra decisamente anomalo, che tutt’ora non riusciamo a spiegarci. A tal proposito, attendiamo con ansia di confrontarci con l’Assessore Lusenti durante la prossima seduta di Consiglio regionale. Ancora una volta, si riconferma l’assoluta necessità di istituire la Commissione regionale per i sempre più frequenti casi di malpractice sanitaria nella nostra regione”.


INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA SUL CASO LEGIONELLA AL S.ANNA DI FERRARA

PREMESSO CHE:

La legionella è un batterio gram-negativo aerobio, di cui sono state identificate oltre 50 specie, suddivise in 71 sierogruppi. Quella più pericolosa, a cui sono attribuiti circa il 90% dei casi di legionellosi, è la L. pneumophila.

Le legionelle proliferano negli ambienti acquatici, siano essi naturali o artificiali: si riscontrano nelle sorgenti, nei fiumi, laghi, vapori e terreni. Da questi ambienti esse risalgono a quelli artificiali come le condutture cittadine e gli impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane o piscine. I presupposti più favorevoli alla proliferazione della legionella sono attribuibili a condizioni di stagnazione, presenza di incrostazioni e sedimenti, biofilm o presenza di amebe. (Fonti: Legionella.org, Wikipedia, The European Working Group for Legionella infections).

CONSIDERATO CHE:

Il 7 ottobre 2011, prima che scoppiasse l’allarme legionella nell’ospedale di Cona, si è riscontrato un decesso attribuibile al batterio aerobio all’interno dell’ospedale S.Anna di Ferrara. La vittima è una donna di 71 anni, ricoverata nell’ospedale di Cento nei mesi precedenti e trasferita in data 26 agosto 2011 al reparto di nefrologia del S.Anna.

In data 6 ottobre 2011, dopo un visibile peggioramento delle condizioni di salute, è stata diagnosticata alla paziente una sospetta legionella polmonare che, in data 7 ottobre a seguito del decesso, è stata confermata essere di stampo ospedaliero.


Sempre a seguito del decesso, l’azienda ospedaliera ha avviato tempestivamente un accertamento interno, inviando al contempo il fascicolo al Dipartimento di Sanità pubblica e in Regione Emilia-Romagna.

Di quella morte, il primo organo di stampa a darne notizia è un blog - Osservatorio Cosapubblica - lo stesso che il mese precedente al decesso della 71enne mise in guardia i cittadini ferraresi sulla contaminazione delle condutture idriche dell’ospedale di Cona, considerate ad alto rischio di legionella.

Il fascicolo con le condizioni diagnostiche che accerterebbero il decesso per legionella della donna, non risulta però in un primo momento trasmesso alla Procura, come conferma Nicola Proto, il portavoce.

In una nota congiunta, i direttori generali delle due aziende sanitarie di Ferrara, Gabriele Rinaldi e Paolo Saltari, per giustificare la mancata trasmissione degli atti alla Procura, affermano che “il caso dell’anziana non fu ritenuto di rilevanza particolare”.

In un primo momento, la Presidente della Provincia Zappaterra dichiara di essere stata informata dell’accaduto in via ufficiosa dal direttore Rinaldi nella serata del 13 ottobre. In occasione del consiglio provinciale del 12.01.12, invece, la Presidente Zappaterra dichiara di aver ricevuto notizia dell'episodio di legionella soltanto il 13.12.11 e non il 13.10.11. L’allora Assessore alla Sanità, Massimiliano Fiorillo, venne a conoscenza dell’accaduto a mezzo stampa in data 14.12.11.

SI CHIEDE PERTANTO ALL’ASSESSORE COMPETENTE:

Se quanto emerso dalla cronistoria corrisponda al vero

Se sia da considerare prassi normale il fatto che il fascicolo contenente le condizioni diagnostiche di un decesso da legionella di stampo ospedaliero non sia stato tempestivamente trasmesso anche alla Procura competente.

Se sia da considerare prassi normale, ovvero comportamento censurabile, il fatto che i vertici dell’azienda ospedaliera non abbiano tempestivamente informato in modo puntuale e dettagliato la comunità locale sulla possibile contaminazione da legionella all’interno del S.Anna e sulle eventuali condotte precauzionali da adottare, tenendo così all’oscuro i pazienti dell’ospedale e addirittura i famigliari della stessa vittima da un evento di tale entità per svariati giorni.

Se, effettivamente, un caso di decesso da legionella di stampo ospedaliero possa considerarsi “non di particolare rilevanza”.

Se sia da considerare legittima – o quantomeno opportuna – la condotta della Presidente della Provincia Zappaterra che, informata in via ufficiosa dell’accaduto in data 13 ottobre, non ha allertato immediatamente l’allora Assessore alla Sanità Massimiliano Fiorillo per renderlo informato dell’accadimento .

Se la trasmissione degli atti all’On Leoluca Orlando - Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari - da parte dell’allora Assessore provinciale alla Sanità, Massimiliano Fiorillo, sia da considerarsi lesiva nei confronti dell’Azienda ospedaliera ferrarese e dell’Ente Provincia, o se possa essere considerato un atto legittimo.

Se l’Assessorato sia in possesso di ulteriori informazioni in ordine all’accadimento in esame e, nell’eventualità, quali esse siano.

Se e quali misure l’Assessorato abbia posto in essere al fine di accertare tutte le criticità che hanno caratterizzato l’avvenimento e, nell’eventualità, quali siano i risultati acquisiti.

Nella denegata ipotesi in cui l’Assessorato non sia intervenuto, se e quali misure intende all’uopo attivare.

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