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18 aprile 2011

L’Italia dei Valori dice no alla proliferazione dei pozzi di estrazione di metano nel basso ferrarese.

Il basso ferrarese è letteralmente preso di mira da multinazionali a caccia di metano da estrarre dal sottosuolo. In particolare, una società petrolifera texana vorrebbe trivellare il basso ferrarese per estrarre metano attraverso perforazioni profonde anche quattromila metri. I rischi idrogeologici connessi all’attività estrattiva degli idrocarburi sono ingenti e tutt’altro che ipotetici, soprattutto per effetto del “bradisismo” ovvero l’abbassamento del livello del terreno rispetto al livello del mare.
Già nel lontano 1968, un eminente studioso il Prof. Mario Zambon, individuò nell’estrazione di metano dal sottosuolo e dell’acqua da falde artesiane profonde le principali cause del bradisismo dei territori della bassa padana ed in particolare dell’area costiera. Un fenomeno, quello dell’abbassamento del livello del terreno, divenuto patologico e particolarmente intenso a partire dalla metà degli anni cinquanta quando fu dato un forte impulso all’attività di estrazione del metano dal sottosuolo.
Lo stesso Consorzio di Bonifica Pianura di Ferrara, in una delibera del febbraio 2010, aveva lanciato l’allarme sui rischi idrogeologici legati alla forte subsidenza dei territori dell’intero Delta del Po ed in particolare del basso ferrarese determinata dalle massicce estrazioni di acqua metanifera dal sottosuolo avvenute negli anni passati. Con quella delibera il Consorzio di Bonifica si opponeva a qualsiasi richiesta di ricerca o coltivazione di idrocarburi nel territorio ferrarese e nel mare antistante e chiedeva la revoca tempestiva delle concessioni di estrazione in essere, per interrompere o attenuare eventuali ulteriori effetti di subsidenza indotta già in atto.
Di fronte alle evidenze scientifiche frutto di studi altamente attendibili ed ai pareri qualificati di tecnici ed esperti, occorre quindi adottare la massima prudenza e soprattutto far valere il principio di precauzione rispetto all’attività estrattiva i cui effetti, seppur nel lungo termine, potrebbero essere assai gravi per i territori del basso ferrarese e soprattutto per le aree della costa comacchiese.
L’Italia dei Valori quindi esprime forte contrarietà all’attività di estrazione di idrocarburi dal sottosuolo del territorio provinciale e facendo proprie le preoccupazioni dei comitati di cittadini che in questi giorni si stanno costituendo, chiede alla Regione Emilia Romagna ed in particolare all’Assessore Muzzarelli di scongiurare la proliferazione di pozzi estrattivi nelle nostre campagne e di garantire la difesa del nostro territorio dai gravi rischi idrogeologici connessi all’attività di estrazione degli idrocarburi.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

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