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23 aprile 2011

Sanità centese: L’I.D.V. svela le contraddizioni della Lega Nord.

Da parte delle destre, con la Lega Nord in prima linea, si continuano a paventare pericoli di tagli sui servizi e di compressione dei livelli qualitativi delle prestazioni erogate dall’Ospedale di Cento Santissima Annunziata.
Certo, gli scenari futuri sono piuttosto plumbei per la sanità pubblica e per le strutture ospedaliere territoriali, tra cui quella della nostra città, ma ciò che si continua ad omettere sono le reali motivazioni che caratterizzano i rischi di una sanità pubblica meno efficiente.
Occorre affermare con forza che, semmai, i rischi per l’ospedale di Cento – per l’utenza e per chi ci lavora - vanno ricondotti alle scelte del governo a livello nazionale che, col pieno ed arrogante sostegno della Lega, ha varato dal 2008 in avanti (col decreto 112/2008, con la legge 133/2008, con la legge 15/2009, col decreto 150/2010 e con i provvedimenti in materia di finanza pubblica) decreti e leggi che hanno umiliato i lavoratori pubblici - quindi anche gli operatori della sanità, tra cui ovviamente quelli dell’ospedale di Cento, dagli infermieri ai medici- prevedendone per esempio il blocco dei salari fino al 2012, il taglio netto dei lavoratori precari, la norma scellerata sui trattamenti in caso di malattia (taglio del salario accessorio e obbligo di reperibilità per tutta la giornata, fatto non previsto per le altre categorie) e l’aumento della età pensionabile per le donne (pensiamo, tanto per fare un esercizio di concretezza, al disagio per le operatrici dell’ospedale di Cento che con decenni di turni sulle spalle debbono ritardare il riposo pensionistico, con stipendi appena sopra i mille euro).
Inoltre il governo, sempre con l’assenso assoluto della Lega Nord, ha previsto un taglio di 9 miliardi di euro sul SSN nel triennio 2010-2012 provando anche sminuire con ironia i timori sugli effetti drammatici, più che evidenti, che questi tagli avranno sui servizi sanitari.
E ora è incredibile come a Cento sia il candidato della Lega Nord a presentarsi come il paladino della difesa dell’ospedale, quando proprio il suo partito è l’artefice delle nubi minacciose che avvolgono il sistema sanitario pubblico.
Sul futuro del nostro nosocomio L’Italia dei Valori è per un atteggiamento responsabile e si propone come credibile rappresentate dei cittadini, interlocutore dell’Azienda USL, delle altre forze politiche e delle istituzioni competenti in materia di sanità. Un interlocutore libero, fuori dalle logiche del potere e del consenso basato sulle prese in giro degli elettori.
In ultimo, preme ancora ribadire che sui tagli ipotizzati le responsabilità sono chiare e che è puerile il gioco di inventare nemici comodi per la campagna elettorale. Pertanto siamo convinti che sui territori non serva un approccio di pregiudiziale contrapposizione rispetto ai soggetti (vedi l’AUSL) che devono in qualche modo gestire la ricaduta dei provvedimenti ammazza-servizi del PDL e della Lega, i quali continuano imperterriti a colpire i cittadini da Roma e contestualmente, in nome del consenso, a fingersi i difensori dei loro diritti e dei servizi pubblici (sanitari e non) sui territori.

Italia dei Valori – Cento (FE)

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