Elezioni Europee 2014

11 luglio 2008

Inguistizia approvata


Dal Blog di Antonio Di Pietro.

Oggi ho pronunciato in aula la nostra dichiarazione di voto contraria alla "salvapremier", o lodo Alfano, perché viola il principio secondo cui tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, nessuno escluso.
"Sig. Presidente del Consiglio che non c’e’, Oggi Lei non è soltanto assente. Oggi Lei è contumace!
Sì, contumace - sig. Presidente del Consiglio che non c’è - perché oggi in quest’Aula non si sta approvando una legge giacchè una legge per definizione dovrebbe essere una norma generale che riguarda tutti.
E non ci venga a dire che non c’è perché impegnato altrove. Possiamo benissimo aspettare che ritorni, giacchè non vediamo proprio alcuna urgenza per approvare una legge del genere.
Stiamo approvando, invece uno specifico provvedimento che serve a Lei e solo a Lei!
Lei, in altri termini, ha trasformato il Parlamento in “magistrato speciale” che ora è chiamato – ma che dico, obbligato – ad emanare un provvedimento para-giudiziario di proscioglimento perché l’imputato si chiama Silvio Berlusconi!
Insomma lei – sig. Presidente del Consiglio contumace – finalmente è riuscito nel suo scopo: scegliersi il giudice che più le piace.
Un giudice, diciamo così domestico!
Ed appunto perché tratta il Parlamento come suoi domestici, non ci degna della sua presenza neanche oggi che ci chiama a violare la Costituzione per farle un favore.
Certo, in quanto suoi domestici, alcuni di noi possono sempre sperare che – poi - alle prossime elezioni Lei, dall’alto della Sua magnanimità, li riconfermi nell’incarico visto che la legge elettorale Le consente questo potere di vita o di morte!
Ma, mi creda, sig. Presidente del Consiglio contumace, ci avrebbe fatto davvero piacere guardarla in faccia almeno oggi che la mandiamo in Paradiso.
Però attenzione, imputato Berlusconi! Attenzione perché ho l’impressione che qualche suo domestico parlamentare – per la troppa fregola di difenderla – credo abbia sbagliato ancora una volta a scrivere la norma.
Se lo ricorda il caso Previti? Anche quella volta, per la troppa fretta di fermare il processo, la legge che si era fatta confezionare venne dichiarata incostituzionale e si risolse in un boomerang tanto che Lei dovette sacrificare il suo fido Previti per salvare se stesso!
Anche ora il caso può ripetersi perché anche questa volta Lei è sotto processo insieme ad un altro complice: l’avvocato inglese David Mills. Sì quel “testimone un po’ così” che, purtroppo per Lei, ha già ammesso per iscritto – brutto comunista che non è altro in combutta con altrettanti brutti e cattivi giudici comunisti inglesi – di aver ricevuto da Lei una cospicua somma di denaro per dire il falso ai giudici italiani in un processo dove Lei, Presidente Berlusconi era imputato!
Ed allora, come crede Lei di poter svolgere serenamente le sue funzioni nel caso il suo complice venga condannato per un reato che – secondo l’Accusa - avete fatto insieme?
Ohh, lo so! Qualcuno, per Lei, andrà dal giudice per dire che anche il processo al sig. Mills si deve fermare.
Ma Lei, oramai, dovrebbe saperlo: a Milano non ci sono i giudici domestici che oggi Lei si è nominato in questo Parlamento. Lì ci sono giudici veri che la legge la applicano veramente e seriamente.
Ah, certo! A quel punto, Lei andrà a sostenere che – siccome i giudici di Milano non le hanno dato ragione - vuol dire che ce l’hanno con lei e che c’e’ in atto un teorema politico dei soliti comunisti brutti e cattivi per impedirle di camminare sulle acque e di moltiplicare i pani e i pesci necessari per sfamare il popolo italiano!
Ma a quel punto – glielo segnalo per tempo – sig. Presidente del Consiglio contumace - i giudici di Milano faranno ricorso alla Corte Costituzionale – non perché lo dico io, ma perché è nella logica delle cose - e vedrà che anche questa volta la norma verrà dichiarata abusiva rispetto alla nostra Carta Costituzionale.
A meno che Lei non voglia riservare anche alla Corte Costituzionale lo stesso trattamento che voleva riservare al Consiglio Superiore della Magistratura, allorchè si permise di dissentire dalla sua dissennata proposta di legge tesa a bloccare oltre 100.000 processi e tutti i tribunali italiani solo per bloccare il Suo. Proposta che ora – con una faccia tosta che non ha pari - è disposta a ritirare visto che non le serve più.
Ma in quel caso – stiano tranquilli i cittadini italiani – ci vuole una legge di modifica costituzionale e quindi saranno alla fine chiamati loro stessi ad esprimersi se accettare o meno la dittatura dolce che il Governo Berlusconi vuole propinarci!
Dica la verità, sig. Presidente del Consiglio contumace, Lei si è pure fatto mettere una norma di “sfogo” nella sua “salvapremier”: la facoltà di rinunciare alla sospensione del processo.
Non perché ci voglia rinunciare già da oggi ma solo per tenersi una chance nel caso il coimputato Mills venga assolto. Beh, allora – e solo allora – lei rinuncerà alla immunità. Solo quando avrà letto una sentenza che la proscioglie.
Sia chiaro, noi dell’Italia dei Valori votiamo contro il provvedimento “salvapremier” perché siamo contrari a questa norma a prescindere dal fatto che oggi essa serva per favorire Berlusconi e domani chissà chi.
Noi dell’Italia dei Valori siamo contrari a questa legge perché riteniamo immorale – prima ancora che incostituzionale – che 4 cittadini italiani 4, per il solo fatto che svolgono un lavoro invece che un altro, possano commettere qualsiasi reato durante il loro mandato senza che nessuno possa dire loro nulla, nemmeno se impazziscono e se si mettono ad uccidere mogli, stuprare bambini, violentare o subornare donne indifese, detenere e spacciare droga, arraffare la cassa dello Stato, costituire nuove P2 e così via.
Riteniamo poi un pasticcio giuridico il fatto che – siccome è stato previsto che la sospensione avvenga solo ad azione penale avviata (e cioè solo dopo la chiusura delle indagini preliminari ed a richiesta di rinvio a giudizio depositata) - potremmo un domani avere il caso di un Presidente che viene pure arrestato in flagranza di reato per il quale il provvedimento cautelare è obbligatorio ex art 68 Cost e siccome non può essere processato rimane a svolgere le sue funzioni dal carcere dell’Ucciardone invece che da Montecitorio!
E con quali garanzia di terzietà potrà svolgersi l’azione civile al posto dell’azione penale prevista dalla odierna legge per tutelare le parti offese se ad essere offeso dovesse essere lo Stato stesso in caso ad esempio di peculato? Potrebbe mai aver un senso una causa civile intentata mettiamo dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi contro l’imputato Berlusconi Silvio in cui la stessa persona con una mano chiede il risarcimento del danno e con l’altra la nega?
Insomma, noi dell’Italia dei Valori siamo dell’idea che tutti i cittadini devono essere considerati uguali davanti alla legge e se una delle alta cariche dello Stato è accusata di aver commesso qualcosa di penalmente rilevante deve essere semmai giudicato prima e non dopo gli altri.
Lo dico in modo chiaro non solo ai colleghi della maggioranza ma anche a quegli amici del Partito Democratico che oggi hanno dichiarato la loro disponibilità a considerare possibile in futuro la previsione di una norma generale ed astratta che preveda la sospensione dei processi alle alte cariche dello Stato.
Anche di questo ovviamente dovremo tenere conto allorché ci sarà da ridiscutere il modo di stare insieme, come da voi ieri chiesto ed oggi anche – ancora di più - da noi!"

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