Elezioni Europee 2014

10 luglio 2008

No Cav day after


L'8 luglio a Roma, in Piazza Navona, si è tenuta la grande manifestazione promossa da Micromega e dall’Italia dei Valori contro le leggi ad personam del Governo Berlusconi ed in difesa della nostra Costituzione.
C’era tantissima gente, giovani e meno giovani, donne e famiglie intere. Anche Ferrara ha risposto all’appello con un folto gruppo di partecipanti.
I giornali ed i TG del giorno dopo, quasi a reti unificate, hanno fatto passare un messaggio profondamente distorto rispetto a ciò che è stata realmente la manifestazione di Piazza Navona. Descrivono una piazza oltraggiosa, forcaiola, volgare e violenta nel linguaggio. Delegittimano la protesta di decine di migliaia dei persone. Lo fanno amplificando al massimo le parole di Beppe Grillo, come se quella del comico genovese fosse stata l’unica voce che si è levata dal palco di Piazza Navona (tra l’altro, Grillo neppure era presente fisicamente ma solo in collegamento telefonico da chissà dove). E’ vero, Beppe Grillo ha fatto il Beppe Grillo ed era da immaginarselo. E’ stato l’intervento che personalmente ho apprezzato di meno, soprattutto perché è andato fuori tema dando fondo al solito repertorio ispirato dal sentimento dell’antipolitica che non condivido affatto. Forse si poteva fare a meno di Beppe Grillo, ma pazienza, è andata così.
Sul palco di Piazza Navona però non c’era solo lui. Perché i media non hanno parlato di Flores D’Arcais, Pancho Pardi, Moni Ovadia, Di Pietro, Rita Borsellino, Livia Ravera, Fiorella Mannoia, Marco Travaglio, Andrea Camilleri e di tanti altri che si sono succeduti sul palco? Perché si è mistificato la realtà? Perché si è voluto screditare migliaia e migliaia di persone venute da tutta Italia per dire no al vilipendio (quello vero!) ai valori della nostra Costituzione perpetrato da Silvio Berlusconi e dalla sua maggioranza?
Non mi sorprende affatto la reazione della platea bipartisan dei benpensanti, inciucisti ed ipocriti che non hanno perso l’occasione per denigrare la piazza e per sbandierare ai quattro venti la loro indignazione di convenienza.
Ma lasciamoli nella loro indignazione e andiamo avanti per la nostra strada. E’ quello che ci chiedono i nostri elettori.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario Provinciale Italia dei Valori – Di Pietro, Ferrara)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Io penso che che il motto gandiano "prima ci ignorano,poi ci insultano,poi ci temono" valga per l'IdV-Unica Opposizione.Si,ora lo scriverò così IdV-UnicaOpposizione.
Saluti.
Francesco Tomasi

P.S.Povero Veltroni,bye bye partito di plastica!!