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01 settembre 2013

Promemoria per l'On. Bratti (PD)

Le posizioni sostenute dall’on. Bratti sul tema rifiuti fanno venire in mente un antico proverbio: quando il dito del saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito. Le sue critiche nei confronti dell’assessore Freda stupiscono tanto più perché arrivano da una fonte autorevole in materia di politiche ambientali, che ben dovrebbe sapere quanto sia forte l’impegno della Regione nella redazione del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti. Forse allora è bene fare all’on. Bratti un promemoria: la Giunta regionale e l’Assemblea legislativa hanno da tempo approvato il Documento Preliminare del Piano rifiuti, e l’iter che porterà alla sua adozione entro il prossimo dicembre continua a procedere, secondo quanto previsto dalla legge regionale 20/2000. Bratti lamenta ritardi e scarso coinvolgimento degli enti locali, ma dovrebbe sapere che l’iter è lungo e complesso proprio perché presuppone un’ampia concertazione con tanti interlocutori oltre agli amministratori, come aziende, gestori e associazioni.
La Regione, e nello specifico l’assessorato competente, non si sta dunque limitando a “scrivere lettere” (atto peraltro doveroso per prevenire colpi di mano, come quello messo in atto dalla Provincia di Modena alla vigilia di Ferragosto sul cambiamento di destinazione d’uso dell’inceneritore del capoluogo, che potrebbe così accogliere rifiuti da tutta Italia, o quanto fatto dalla Provincia di Ferrara in merito alla nuova autorizzazione di impatto ambientale del termovalorizzatore di via Diana, alla richiesta di ampliamento della discarica Crispa e alla riapertura della discarica di Molino Boschetti per lo stoccaggio dei rifiuti-post terremoto ben oltre i limiti originali previsti dal decreto Napolitano), ma è da tempo attiva e puntuale nel tener fede agli impegni legati alla programmazione in materia di rifiuti.
Altro “post it” per Bratti è sulle previsioni di de-assimilazione di parte dei rifiuti speciali attualmente considerati come urbani, da lui ritenute il “cavallo sbagliato” su cui l’assessore Freda sta puntando: a causa dell’alta assimilazione l’Emilia-Romagna ha la produzione più alta di rifiuti di tutta l’Unione Europea “a quindici” (673 kg per abitante contro 542), e dei 3 milioni di tonnellate annue di rifiuti annoverati tra quelli urbani, circa la metà sono in realtà speciali. Proprio la stima al rialzo dei rifiuti urbani ha avuto come conseguenza il sovradimensionamento dell’impiantistica di smaltimento, impianti che nelle previsioni del Piano rifiuti sono destinati a essere progressivamente spenti e i cui costi oggi i cittadini si ritrovano puntualmente nelle bollette.
Ben vengano le critiche, allora, ma su questo fronte dall’on. Bratti più che parole ci aspetteremmo maggior concretezza, onestà intellettuale e chiarezza. Anche se, a dirla tutta, sul tema dei rifiuti non abbiamo ancora ben capito da che parte stia.

Segreteria Italia dei Valori di Ferrara

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