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23 gennaio 2012

I giovani dell'Italia dei Valori contro il blocco delle partenze dei volontari di servizio civile

“L’avvio al Servizio Civile Nazionale è sospeso con effetto immediato”.  Questa la dichiarazione con cui Paolo Molinari – direttore vicario dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile– raffredda le aspettative dei volontari (giovani fra i 18 e i 28 anni) selezionati per i programmi del Servizio Civile Nazionale.
La scelta obbligata arriva in seguito ad un’ordinanza del Tribunale di Milano, che accogliendo il ricorso di Shahzad Syed (ragazzo pakistano cresciuto in Italia), ha dichiarato discriminatoria la parte del bando che richiedeva fra i requisiti quello della cittadinanza italiana.
Pur condividendo i principi di integrazione ed uguaglianza che sottendono tale ordinanza, non possiamo accettare che un cavillo “blocchi” circa 100 ragazzi nella sola provincia di Ferrara. Regole di elementare buon senso porterebbero a soluzioni diverse; accade invece che circa 18.000 giovani in tutta Italia, già “straziati” dal fardello della precarietà o peggio della disoccupazione, si ritrovino oggi con ulteriori incertezze. Chi aveva organizzato l’imminente futuro in funzione di questa nuova esperienza dovrà fare tabula rasa.
D’altronde la responsabilità della situazione venutasi a creare per i giovani ormai prossimi alla partenza non è certamente imputabile alla vicenda giudiziaria. L’amministrazione avrebbe infatti dovuto redigere il bando secondo costituzione. Perché pagare, si chiedono i ragazzi, errori non propri?
Piove dunque sul bagnato, per noi giovani e  per coloro i quali avrebbero dovuto beneficiare del nostro servizio volontario. E’ larga infatti la forbice delle “vittime” indirette, spesso appartenenti a categorie deboli: dai bambini agli anziani, passando per i diversamente abili. Molti di loro resteranno senza assistenza.
Per quanto ci riguarda abbiamo già chiesto ai vertici dell’IdV di intervenire. Una situazione del genere, specie coi tempi che corrono, risulta davvero inaccettabile. Cogliamo quindi l’occasione per rivolgere un appello anche al sindaco Tagliani e alla presidente Zappaterra affinchè – in qualità di rappresentanti dei circa 100 volontari ferraresi – stimolino le sedi istituzionali opportune per far sì che la situazione sia risolta in modo rapido e con quel pizzico di buon senso che troppo spesso manca.

Giovani Italia dei Valori di Ferrara

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