Elezioni Europee 2014

31 agosto 2011

Non accettiamo ricatti!

L’abolizione delle province sta alla Casta, come un gatto sta al cane. Di questa equazione ci siamo resi conto fin da quando abbiamo presentato la nostra proposta di legge in Parlamento e ce la siamo vista bocciare in pochi minuti da un’ampia maggioranza trasversale che andava dal Pd al Pdl.
L’Idv, forte della fresca esperienza referendaria, che ha dimostrato che su provvedimenti importanti i cittadini sono in grado di realizzare con la loro mobilitazione diretta quello che la politica non vuole fare, non si è persa d’animo ed tornata nelle piazze e nelle strade italiane per chiedere appunto ai cittadini italiani di sottoscrivere una proposta di legge di iniziativa popolare che abroga le province.
Il ragionamento è semplice. Visto che gli italiani nelle province ci vivono tutti i giorni, chiediamo direttamente a loro se questo ente è inutile e va abolito, oppure se svolge funzioni di rilievo e dunque merita di essere conservato.
La democrazia diretta è sempre piaciuta poco alla politica, perché quando è il cittadino che decide in prima persona la politica perde il suo ruolo e il suo potere. Certo, però, mai mi sarei aspettata di dover affrontare una situazione paradossale in una regione di forti tradizioni democratiche quale è l’Emilia Romagna.
L’Italia dei Valori in quasi tutte le province della Regione è stata posta davanti ad un ricatto, purtroppo operato dal nostro principale alleato, il Partito Democratico. “Volete raccogliere le firme per abolire le province? E allora i vostri assessori se ne devono andare dalle giunte provinciali” ci hanno detto digrignando i denti Presidenti e segretari provinciali del Pd.
Un ragionamento che non sta in piedi perché con lo stesso metro allora, visto che il partito democratico ha presentato una proposta di legge per dimezzare il numero dei parlamentari, bisognerebbe chiedere ai deputati e senatori del Pd di dimettersi da Camera e Senato.
Un comportamento questo che sa tanto di pulizia etnica, e che sembra volto ad eliminare voci scomode, come quelle degli esponenti dell’Italia dei Valori, che pur ricomprendo un incarico nelle giunte o nei consigli Provinciali non hanno alcun problema a portare coraggiosamente avanti una campagna volta ad eliminare quegli incarichi che essi stessi ricoprono.
Chiaramente l’Italia dei Valori non si farà certo intimorire, ma proseguirà dritta per la sua strada rafforzati dal fatto che l’abolizione delle Province è un impegno che abbiamo solennemente stipulato con i nostri elettori e che dal 2008 stiamo cercando di onorare con ogni mezzo disponibile.
Se avessimo ascoltato i politici, anche e soprattutto i nostri alleati, non avremmo presentato i quesiti referendari sul legittimo impedimento e sul nucleare, e quelle leggi oggi sarebbero ancora in vigore. Noi invece guardiamo e ascoltiamo i cittadini e sono solo loro che ci dovranno dire se le province debbono scomparire dall’assetto istituzionale del nostro stato, e non certo quei politici che nelle Province non vedono uno strumento di servizio, ma poltrone e prebende da difendere ad oltranza contro tutto e contro tutti.

On. Silvana Mura
Segretario Regionale Italia dei Valori Emilia-Romagna

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