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15 luglio 2011

No dell'I.D.V. alla combustione di biomasse presso l'inceneritore Hera di Ferrara. Presentata una doppia interpellanza in Provincia ed in Comune di Ferrara

Presentata in Consiglio provinciale e comunale di Ferrara dai consiglieri I.D.V. Alessandro Rorato e Giorgio Scalabrino Sasso un'interpellanza sul progetto di combustione di biomasse presso l'inceneritore Hera di Ferrara.


INTERPELLANZA

OGGETTO: Interpellanza sul progetto di produzione di energia elettrica e termica attraverso la combustione di biomasse presso il termovalorizzatore Hera di Ferrara

Premesso

che Herambientes.p.a. ha presentato all'Ufficio competente della Provincia di Ferrara un progetto per produzione di energia da combustione di biomasse presso l'impianto di termovalorizzazione sito in Comune di Ferrara –via Cesare Diana, 44;

che la Regione Emilia-Romagna ha approvato con deliberazione n. 344 del 14 marzo 2011 la cartografia contenente le aree di superamento rispettivamente per il PM10 ed il biossido di azoto;

che la Regione sta valutando come dare attuazione alla Direttiva Comunitaria 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento), che, tra l’altro, regolamenta l’utilizzo della biomassa negli impianti IPPC e che definisce valori limite di emissione per gli impianti di combustione aventi una potenza termica nominale totale pari o superiore a 50 MW;

che il Comune di Ferrara e la Provincia da circa 10 anni siglano l’Accordo di Programma Regionale per la qualità dell’aria, in plenaria con Regione, Comuni capoluogo, province e comuni con più di 50000 abitanti, che prevede azioni di vario tipo per il miglioramento continuo della qualità dell’aria;

che la Provincia di Ferrara ha approvato, di concerto con i comuni della provincia, in primis il comune di Ferrara,il Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria;

preso atto

che dalla documentazione pubblicata presso il sito dell'Amministrazione provinciale risulta che tale progetto prevede la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso la combustione di biomasse lignocellulosiche provenienti anche dalla raccolta differenziata per un quantitativo di circa 44mila tonnellate/anno;

che per il materiale raccolto in maniera differenziata, per norma e letteratura, si prevede una seconda vita ed un riutilizzo, non la combustione dello stesso;

che detto quantitativo di biomassa si aggiunge alla quantità di rifiuti urbani e speciali, pari a 130 mila tonnellate anno, già oggetto di A.I.A. e quindi trattati presso il termovalorizzatore in parola;

considerato

che la combustione di biomasse, pur determinando minori emissioni di CO2rispetto ad altri combustibili, provoca un consistente aumento di polveri sottili e di ossidi di azoto, per i quali oggi l'Italia è sottoposta ad una procedura di infrazione da parte della UE per i ripetuti sforamenti dei livelli di inquinanti nell'aria;

che l'immissione in atmosfera degli inquinanti derivanti dal processo di combustione della biomassa determinerà inevitabilmente un peggioramento della qualità dell’aria che interesserà peraltro un territorio già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale e per il quale vigono accordi precisi ;

che l'attività in parola determinerà inoltre un aumento del traffico veicolare con conseguente incremento delle emissioni in atmosfera di inquinanti e del rischio di incidentalità stradale;

che non è possibile avere certezze sulla non contaminazione da inquinanti della biomassa che verrà bruciata perché le procedure di controllo adottate nell'impianto di termovalorizzazione non garantiscono l’assenza di sostanze pericolose per la salute;

che il rischio per la salute legato alla presenza in atmosfera di micro particolato è un'evidenza scientifica consolidata e documentata;

che è sempre auspicabile un ampio coinvolgimento della popolazione locale su temi così delicati;

interpella codesta Amministrazione per conoscere

quale sia l'orientamento in merito all'autorizzazione dell'attività di produzione di energia elettrica e termica attraverso la combustione di biomasse presso l'impianto di termovalorizzazione Hera s.p.a.;

come si intenda gestire le ulteriori attuali e future richieste di installazione di centrali a biomassa, dopo quella di Hera, in assenza per altro di un atto programmatorio del territorio;

se nella valutazione della domanda di autorizzazione presentata da Herambiente si terrà conto dellasostenibilità del progetto con particolare riferimento all'elevato grado di compromissione ambientale del territorio interessato dall'attività in parola;

quali iniziative si intendono intraprendere a tutela della salutedei cittadini residenti nelle aree interessate dalle emissioni in atmosfera derivanti dal processo di combustione della biomassa;

se si intenda sospendere l’iter procedurale autorizzativo al fine di verificare la volontà della popolazione al riguardo, dal momento che non risultano finora avviati momenti di confronto;

se si sia richiesto ad herambiente un elenco più dettagliato della tipologia di biomasse utilizzate nel progetto, visto che si parla genericamente di “biomasse di tipo ligneo-cellulosico principalmente prodotte da attività di recupero degli scarti di potatura”.

1 commento:

diecigatti ha detto...

Ottimo documento e con questo non occorre nemmeno più chiederci perché il PD rema contro IDV che gli va a rompere le uova nel paniere... a biomasse.
Altro che problema del vicepresidente della provincia!
Questo documento tra l'altro avrebbero dovuto stilarlo i verdi che hanno tanto a cuore la salute di noi ferraresi...per chi ancora se la beve.
Bene così, ottimo, avanti tutta.
Francesca