Elezioni Europee 2014

13 luglio 2011

L'On. Silvana Mura risponde alla Presidente della Provincia, Marcella Zappaterra

Gentile Direttore,
da diversi giorni la posizione assunta dall’Italia dei Valori in merito all’abolizione delle Province sta suscitando un acceso dibattito, non privo di asprezze polemiche, in particolare a Ferrara, al quale non si è sottratta neppure la presidente della Provincia Marcella Zappaterra. Per questo le chiedo di ospitare sul suo giornale questo mio intervento volto a chiarire quale sia la posizione del mio partito sul tema.
L’Italia dei Valori nella campagna elettorale per le politiche del 2008 si impegnò con i propri elettori ad abolire l’Ente Provincia. Una volta in parlamento l’impegno è stato prontamente onorato attraverso la presentazione di una proposta di legge di modifica costituzionale che la scorsa settimana è stata respinta dalla Camera con il voto contrario di Pdl e Lega e l’astensione del Partito Democratico.
L’Italia dei Valori vuole abolire le Province perché ritiene, dati alla mano, che si tratti di un ente intermedio del quale nella nuova architettura federalista si può fare a meno con importanti risparmi per il bilancio statale. Ad oggi il costo delle Province per le casse dello stato è stimabile in circa 17 miliardi di euro all’anno. Chiaramente nessuno si sogna di sostenere che la loro abrogazione equivarrebbe al risparmio netto di questa cifra, perché i costi del personale, che verrebbe riallocato in altre strutture pubbliche, rimarrebbe, così come rimarrebbe parte dei trasferimenti erogati dallo stato per lo svolgimento di quelle funzioni che verrebbero destinate a Comuni e Regioni.
Il risparmio stimato della riforma si attesterebbe sui due miliardi annui e si otterrebbe esclusivamente sull’eliminazione di quell’esercito di eletti e amministratori che oggi opera nelle Province.
Si tratta di demagogia? Personalmente ritengo di no, anche perché altrimenti si dovrebbe considerare demagogico anche il Sole 24 Ore, che ha definito un errore madornale la bocciatura inflitta dalla Camera alla proposta di legge dell’Italia dei Valori.
Veniamo ora a Ferrara, una provincia che non ho difficoltà ad ammettere che sia bene amministrata, come lo sono, per fortuna le altre province della nostra regione. La questione però non riguarda la singola amministrazione ma ha un respiro più ampio e di sistema, come spiegato in precedenza.
Ammetto che le polemiche sollevate dal segretario provinciale del Partito Democratico, ma soprattutto dalla Presidente Zappaterra mi hanno sorpreso, perché sembrano aver fatto di una proposta politica generale un caso particolare che riguarda i loro attuali ruoli.
Voglio sgombrare subito il campo da ogni equivoco. L’Italia dei Valori ha il pieno rispetto per le donne e gli uomini che nei consigli e nelle giunte con il loro lavoro rappresentano l’Istituzione Provincia. E proprio tra queste donne e questi uomini ci sono esponenti dell’Italia dei Valori che ogni giorno si impegnano e continueranno a farlo per l’efficienza delle amministrazioni provinciali. Questo non esclude che quelle donne e quegli uomini ritengano che l’ente nel quale operano debba essere abolito con le procedure democratiche previste dalla costituzione.
In questi giorni sovente si è fatto riferimento ad una presunta incompatibilità che riguarderebbe Massimiliano Fiorillo che è vice presidente della Provincia di Ferrara e segretario provinciale dell’Italia dei Valori. Conoscendo Fiorillo mi sento di rassicurare la presidente Zappaterra sul fatto che tutte le volte che su sua delega dovrà indossare la fascia azzurra lo farà al meglio e nell’interesse del Castello e dei cittadini della provincia di Ferrara, e non certo come una oscura quinta colonna che trama nell’ombra. Anche la presunta incompatibilità tra il suo ruolo istituzionale e il suo ruolo politico, ovvero quello di segretario di un partito che vuole abrogare le Province, non ci sembra fondata, perché con lo stesso metro la presidente Zappaterra allora dovrebbe chiedere ai tanti cittadini della provincia di Ferrara che sono favorevoli all’abrogazione di questo ente, di rinunciare ai servizi che questo offre.
Se poi il Partito Democratico ritiene che ci sia un problema politico da risolvere con l’Italia dei Valori nella maggioranza che sostiene la giunta provinciale, la questione è diversa e non c’entra nulla con l’abolizione delle Province.
Concludendo, noi non siamo così presuntuosi da ritenere di avere la ragione in tasca, neppure sul tema delle Province. E’ per questo che, come accaduto per i referendum del 12 e 13 giugno, riteniamo di dare la parola ai cittadini e di rimetterci al loro insindacabile giudizio, attraverso la prossima raccolta firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare. Ci auguriamo davvero e di cuore che il motivo di tante polemiche non risieda proprio in questa scelta.

On. Silvana Mura – Coordinatrice regionale Italia dei Valori

1 commento:

diecigatti ha detto...

Ecco, nonostante questa lettera sia più che garbata nei toni ma anche chiarissima nel contenuto, la presidente zappaterra è come se non l'avesse letta e meditata e continua imperterrita a chiedere, che cosa? Il posto di Fiorillo? una crisi in provincia? è sicura che ne trarrà vantaggio la sua parte? parli, legga e ascolti la gente: non dovrebbe faticare a convincersi che i ferraresi vogliono buon governo, rispetto dei patti elettorali e non lotte di potere