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08 gennaio 2011

Presentata dal Consigliere provinciale Alessandro Rorato una mozione in tema di informazione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili

Mozione in materia di “Sostegno a campagne di informazione e prevenzione, mirate a sensibilizzare i giovani del territorio provinciale in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili”

Premesso che:

- uno stato laico, nell'affrontare malattie come l'AIDS o altre malattie sessualmente trasmissibili, deve impegnarsi a garantire tutte le politiche a tutela della salute dei cittadini e, in particolare, delle fasce economicamente o culturalmente più deboli;

- in Italia, a fronte della presa di coscienza che l'epidemia si diffondeva al di fuori dei gruppi che inizialmente presentavano la maggior parte dei casi di AIDS, si era scelto non di fornire strumenti per limitare la possibilità di contagio bensì di indicare come unico mezzo di prevenzione l'eliminazione dei comportamenti a rischio, e che solo in un secondo tempo, ad opera prima di associazioni di volontariato e in seguito di Enti locali particolarmente illuminati, sull'esempio di altre nazioni, si è intrapresa un' opera di informazione ed educazione sanitaria, nonché la distribuzione di siringhe monouso e profilattici;

- nel corso degli ultimi anni però si è assistito ad un nuovo innalzamento nel numero dei contagi, statisticamente accertato dall'Osservatorio Nazionale AIDS, e se inizialmente, in Italia, la via preferenziale di inoculazione erano le siringhe utilizzate dai tossicodipendenti, ora la trasmissione per via sessuale, e soprattutto eterosessuale, è la principale causa di contagio;

- l'AIDS inizialmente veniva relegata a malattia di categoria e l'informazione e le campagne di prevenzione vennero modellate su questa errata valutazione il cui principale risultato fu da una parte la colpevolizzazione e l'emarginazione di una fetta di popolazione, e dall'altro la creazione di una falsa aurea d'immunità nella rimanente parte;

considerato che

- una delle fasce di popolazione maggiormente esposta è quella dei giovani, tra i quali la naturale scoperta della sessualità spesso non è accompagnata da sufficienti forme di educazione sessuale né da parte delle famiglie né da parte delle istituzioni;

- il problema principalmente riscontrato in diversi studi sulla popolazione, sia giovane che adulta, per l'uso dei profilattici è la relativa difficoltà di reperimento nonché il loro alto costo;

- l'importanza di educare all'uso dei profilattici, facilitandone il reperimento e abbattendo le barriere culturali che ancora lo fanno considerare una sorta di tabù, garantire la qualità del prodotto e, non ultimo, fornire una adeguata informazione sia sull'uso corretto che sulla effettiva utilità nella prevenzione, significa fornire non solo uno strumento di prevenzione, ma una reale possibilità di scelta consapevole;

il Consiglio Provinciale di Ferrara impegna il Presidente e l'Assessore competente

- a sostenere nel territorio della Provincia di Ferrara le campagne di informazione, prevenzione e sostegno alla ricerca nella lotta contro il diffondersi del virus Hiv e le altre malattie a trasmissione sessuale;

- ad aderire alla campagna "Consapevolezza e Libertà", programma di sostegno all'insegnamento dell'educazione sessuale negli istituti superiori e di installazione di distributori di preservativi nei licei e nelle università;

- a sviluppare un programma completo - destinato ai giovani che vivono o studiano nel nostro territorio - per sostenere una corretta informazione sessuale, precisando che tale programma debba comprendere, tra gli altri progetti e iniziative, l'installazione nei locali o nei pressi delle scuole di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione delle stesse, di distributori automatici di profilattici.

Ferrara, 21/12/2010

Alessandro Rorato – Italia dei Valori – Lista Di Pietro

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