Elezioni Europee 2014

17 marzo 2009

«Siamo stufi di giochi tra partiti e dei... mantenuti della politica»

da il Resto del Carlino - Edizione di Ferrara del 15.03.09.


ITALIA DEI VALORI IL SEGRETARIO FIORILLO: «CON IL PD ANCORA RISERVE»
«Siamo stufi di giochi tra partiti e dei... mantenuti della politica»

«Se mi sposo con qualcuno, prima vorrei sapere se è maschio o femmina». Il 'matrimonio' tra Italia dei Valori e Partito Democratico, secondo il segretario provinciale dipietrista Massimiliano Fiorillo, è tutt'altro che celebrato.

Restando alla metafora nuziale, le... partecipazioni sono state comunque affisse da tempo.
«Il punto è che sino ad oggi non abbiamo visto una sola riga del programma nè di Marcella Zappaterra nè di Tiziano Tagliani».

Ma loro stanno definendo il programma del Pd.
«C'era un patto tra gentiluomini di discutere almeno i punti essenziali, prima che fossero stilati e divulgati. Così abbiamo invece la sensazione che il Partito Democratico sia impegnato a mettere in fila le proprie caselline, a risolvere problemi ed equilibri interni; dando per acquisito un appoggio a scatola chiusa da parte nostra e di altri soggetti, rimandi a dopo il voto il confronto di merito».

Nei giorni scorsi il segretario del Pd Paolo Calvano ha ammonito però i possibili alleati: nessuno può pretendere garanzie di posti in questa fase, dice, bisognerà 'pesarsi' elettoralmente.

«Noi non abbiamo paura di farlo, neppure correndo da soli se sarà il caso. Siamo convinti, registrando adesioni di spicco e sentendo che tanta gente si avvicina perchè è scontenta anche di come si sono comportate le nostre amministrazioni, di poter ottenere un risultato importante. Con questo non battiamo i pugni sul tavolo, però non staremo certo lì col cappello in mano ad aspettare la misericordia del Pd».

Parla di adesioni importanti. Su tutte c'è quella dell'ex assessore ai Lavori Pubblici Claudio Bariani, che si dice sarà il vostro capolista in Comune.
«Confermo l'adesione, sta lavorando attivamente per il partito. In quanto alle liste, non confermo e non smentisco (Fiorillo sorride, ndr); ci sono comunque altri nomi di spicco che hanno scelto l'Italia dei Valori, da Daniele Vecchiattini a Tito Cuoghi, consigliere provinciale di Sinistra Democratica. Altri stanno riflettendo. A tutti comunque abbiamo detto che l'Italia dei Valori non è un autobus su cui si sale o si scende a seconda della convenienza».

Al di là di Bariani, che gioca un po' a fare il Misterioso Saladino, un altro nome glielo dico io: Pietro Turri, presidente della Circoscrizione Est. Le risulta?
«E' un buon amico. Mi permetta però di smarcarmi dal valzer dei nomi: per noi conta soprattutto far emergere, nel nostro partito ma più in generale per il governo del Comune, un gruppo complessivo di amministratori più calati nella città e che sappiano ascoltare la gente. E' ora di farla finita con la 'casta' di mantenuti che se non fanno gli assessori o i presidenti di qualche azienda pubblica, diventano casi sociali».

Ecco uscire il Di Pietro che è in lei, caro Fiorillo!
«Le sembrerà demagogia elettorale, ma è quello che ci sentiamo dire dalla gente ogni giorno: non se ne può più di questa politica che, anche a Ferrara, sembra lo strumento per garantirsi uno stipendio facile. O con vecchi personaggi che, davanti o dietro le quinte, sono sempre pronti a riproporsi».

Che fa, evoca Soffritti?
«Lui no, ma il 'soffrittismo' in qualche modo sì. E' l'emblema, nella nostra città, di un metodo che rifiutiamo».

Tra Soffritti e il nuovo sindaco, chiunque sarà, ci sono di mezzo però dieci anni di Sateriale. Che giudizio date dell'amministrazione uscente?
«Ha deluso sostanzialmente i cittadini. Non sono mancate le realizzazioni, ma il senso diffuso di smarrimento nasce dalla poca attenzione dimostrata per il confronto autentico con le persone. Vicende come la centrale a turbogas o l'asilo di via del Salice non sarebbero successe se, con un po' di buon senso, si fosse ascoltata la gente e non messa in piedi una rappresentazione di facciata come Agenda 21 o i vari 'forum' sulla trasparenza».

Delusi, scontenti, arrabbiati. Un modo poco entusiasta di approcciare la campagna elettorale.
«E' realismo. Noi chiediamo di ripartire dalla vita vera, che è un'altra cosa rispetto a questa politica. Significa misurarsi concretamente sui programmi ma anche dire con chiarezza i nomi della squadra, prima e non dopo il 7 giugno. Vuol dire non tentennare, come sta facendo il Pd anche in città, prima tra sogni di autosufficienza e ora, pare, nell'affanno di imbarcare tutti a tutti i costi, per arrivare al 51%».

Stefano Lolli

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorremmo che si parlasse più di ambiente ed energia. A copparo il il candidato pd è deciso a portare avanti il discorso inceneritore (confondendolo, lui stesso) con le biomasse. Tenuto conto che la provincia è già autonoma dal punto di vista dei rifiuti e dell'energia, è una scelta che l'IDV appoggi o meno?Visto il disastroso risultato della centrale di Argenta, l'IDV è decisa a seguire questa strada? Dopo essersi sempre schierata contro l'inceneritorie di Ferrara? A nosto avviso dovrebbe correre da sola.

Anonimo ha detto...

Avete mai pensato di appoggiare le liste civiche? attualmente sono le uniche che hanno proposto programmi...sia a livello locale, che provinciale. A me farebbe piacere...