Elezioni Europee 2014

04 dicembre 2008

Inail e biciclette


Facendo riferimento alla lodevole iniziativa del dott. Massimo Masotti (interpellanza in Consiglio Comunale) sulla questione degli incidenti in itinere occorsi a cittadini che usano la bicicletta per il tragitto casa-lavoro, mi sento di esprimere alcune considerazioni. La legge 38/2000 art.12 è un capolavoro di ambiguità che lascia spazi interpretativi spesso a sfavore dei cittadini. Si dice infatti: «l'assicurazione è operativa anche in caso di uso di mezzo privato, purchè necessitato» (sic!). E' sul termine "necessitato" che si aprono contenziosi e fumi interpretativi...
Come cittadino-ciclista ritengo che usare la bicicletta per gli usi quotidiani sia cosa encomiabile, perchè contribuisce a limitare il traffico, l'inquinamento e rende gli spostamenti veloci ed efficaci. La bicicletta è e sarà sempre di più la risposta economica e salutare alla congestione delle nostre città.
Come membro dell'Associazione Amici della Bicicletta ricordo che la Fiab nazionale sta portando avanti una petizione affinchè il Parlamento accolga la richiesta di riconoscimento dell'infortunio in itinere, qualunque sia il mezzo usato (compresa la bicicletta) per andare e tornare dal lavoro.
Come esponente dell'Italia dei Valori auspico un'ampia convergenza politica su questa iniziativa a difesa dei lavoratori.
Come medico Inail mi auguro che questo Ente, prezioso per molti aspetti, tenga fede al proprio mandato fondante (la tutela dei lavoratori infortunati) e non si trinceri in logiche aziendalistiche autoreferenziali.

Valerio Vicentini cittadino-ciclista
Segretario cittadino Italia dei Valori
membro direttivo Fiab
medico Inail

1 commento:

Unknown ha detto...

Vorrei sapere com'è la situazione dell'uso della bici per infortuni in itinere.
Ho avuto un incidente e ho dovuto subire un intervento chirurgico alla cervicale e l'nail è intenzionato a non riconoscerlo perchè utilizzavo la bici.
Qualcuno può dirmi come mi devo muovere ?
grazie