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07 marzo 2007

I giovani e gli "street bar".


Noi giovani aderenti all’Italia dei Valori di Ferrara seguiamo con interesse la vicenda degli street-bar, il fenomeno giovanile di tendenza che negli ultimi mesi sta suscitando un acceso dibattito che coinvolge i cittadini residenti, le Istituzioni, gli esercenti dei locali pubblici del centro storico ed ovviamente i clienti.
Il nostro interesse deriva da due ragioni. La prima sta nel fatto che noi, in quanto giovani, siamo spesso frequentatori di locali pubblici e di spazi di aggregazione giovanile e quindi i naturali destinatari degli street-bar. La seconda motivazione nasce dal nostro impegno politico nell’Italia dei Valori, il Partito che considera il rispetto delle regole la condizione essenziale per una società che si vuol definire giusta, evoluta e tollerante.
La nascita a Ferrara di numerosi locali pubblici adibiti all’intrattenimento giovanile ha indubbiamente sortito un effetto positivo per l’intera città perché ha permesso di rivitalizzare un centro storico che altrimenti avrebbe visto prima o poi un lento ma inesorabile declino urbanistico, sociale ed economico.
Nel processo di rilancio di questa importantissima parte della nostra città, un ruolo fondamentale l’ha assunto l’Amministrazione comunale di Ferrara che, dimostrando lungimiranza e attenzione ai problemi, ha messo in atto una serie di interventi che hanno restituito ai ferraresi ed ai numerosissimi turisti un centro storico ben curato, a misura d’uomo, ricco di opportunità ricreative ed aggregative. Insomma un centro storico assolutamente degno di una città patrimonio dell’umanità.
In un contesto di vitalità ritrovata del centro storico, di spinta verso il nuovo e l’alternativo, gli street-bar ovvero i bar di strada, hanno trovato un terreno molto fertile. Gli street-bar non sono un invenzione ferrarese. Molte città europee, ma anche molte località balneari italiane, vedono da anni le loro strade invase da migliaia di giovani che si dedicano all’ormai consueta “bevuta di strada”. Noi giovani non vogliamo rinunciare a divertirci, a vivere la nostra età in spensieratezza ed a frequentare i nostri coetanei, magari ascoltando musica e bevendo una birra. Ma lo vogliamo fare nel rispetto degli altri e soprattutto mettendoci nei panni dei residenti del centro storico, spesso anziani, costretti a notti insonni per il rumore proveniente dagli street bar senza regole.
Per questo motivo noi giovani dell’Italia dei Valori di Ferrara auspichiamo che il fenomeno degli street-bar non sfugga al controllo delle Istituzioni e degli esercenti pubblici ma che invece venga gestito attraverso l’applicazione di regole che pongano al centro i diritti dei cittadini residenti.
Solo così potremo superare i conflitti, anche quelli generazionali, non assisteremo alla demonizzazione degli street bar e dei loro giovani frequentatori e si apriranno per gli esercenti possibilità di incremento della loro attività.
Ma c’è bisogno dell’impegno si tutti, in particolar modo dei titolari dei locali. A questo proposito ricordiamo che nella manovra di bilancio per il 2007 sono stati stanziati dal Comune di Ferrara 450 mila euro per il sostegno a fondo perduto delle attività commerciali e produttive del centro cittadino. Secondo noi questa misura risponde al principio "do ut des" ovvero "io do affinché tu dia". Dobbiamo quindi attenderci che da parte degli esercenti vi sia la massima collaborazione con le istituzioni e l'accettazione di regole che permettano la civile convivenza tra i giovani utenti degli street bar ed i cittadini residenti. L'applicazione agli street-bar di regole, ancorché rigide, non è un accanimento verso gli esercenti dei locali pubblici del centro storico o verso i giovani ma un doveroso riconoscimento del diritto alla quiete dei residenti.

I Giovani dell’Italia dei Valori di Ferrara

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