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23 novembre 2006

Il Consigliere Provinciale Mario Castelluzzo lascia l'Italia dei Valori e approda alla Margherita. Il documento del Direttivo Provinciale I.D.V.



Il Direttivo provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara prende atto, per averlo appreso dalla stampa locale, dell’abbandono del Partito, e di conseguenza del gruppo consiliare, da parte del Consigliere in Provincia Mario Castelluzzo. Da ciò ne discende che egli non rappresenta più le istanze dell’I.d.V. all’interno dei consigli di amministrazione o di qualunque altro organismo a cui è chiamato a far parte.
Sorvoliamo sulle questioni di stile che pure contano in politica. Nel merito delle motivazioni delle dimissioni, il Direttivo dell’I.d.V. smentisce categoricamente l’ipotesi di un sostegno del Partito a “candidature provenienti dall’area dei movimenti ambientalisti per le elezioni comunali del 2009 in alternativa al centro sinistra”. Tale ipotesi è pura fantascienza. Il Direttivo ribadisce pertanto la collocazione dell’I.d.V. all’interno del centro sinistra, sia a livello nazionale sia a livello locale, pur riaffermando il diritto ad una posizione critica rispetto ad alcune scelte politiche non condivise delle Amministrazioni comunale e provinciale di Ferrara.
Il Consigliere Castelluzzo contesta al Partito di essersi caratterizzato a Ferrara “soprattutto come forza impegnata sulle questioni ambientali locali e poco sul resto dei problemi”. É innegabile che buona parte del nostro elettorato esprime una forte sensibilità ed attenzione nei confronti dell’ambiente, anche perché una delle emergenze più rilevanti di questa città è proprio quella di carattere ambientale, su cui, peraltro, il dibattito è più accesso e l’attenzione dei cittadini più concentrata per le ripercussioni che tale emergenza ha sulla salute pubblica. Si pensi alle micropolveri ed ai provvedimenti di limitazione del traffico; si pensi alle installazioni di antenne per telefonia mobile per cui l’Amministrazione comunale, nonostante le promesse, non si è ancora dotata di un proprio regolamento; si pensi alla scelta sciagurata di autorizzare la costruzione di una centrale turbogas da 800 Mw rivelatasi, peraltro, inutile ai fini dello sviluppo dell’economia locale (il caso SFIR docet); si pensi all’altra scelta sciagurata di triplicare l’inceneritore di Cassana portandolo ad una capacità annua di smaltimento di 150mila tonnellate di rifiuti, scelta votata dal consigliere Castelluzzo nonostante il Partito gli avesse dato indicazione di astensione. Quindi non è il Partito ad essere impegnato su poche questioni ambientali per una sorta di fissazione maniacale, ma è l’agenda politica delle emergenze di questa città, emergenze create da scelte amministrative sbagliate, a dettare la linea e a porre l’I.d.V. in sintonia con una larga fetta di cittadini impegnati a vario titolo a tutela della salute e dell’ambiente.
Tralasciamo infine di commentare le considerazioni del Consigliere Castelluzzo sulla politica nazionale (es. Partito Democratico) che sono spesso un modo usato dai partiti per parlare d’altro e distogliere l’attenzione dalle spinose questioni che più interessano i cittadini.

Il Direttivo Provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bene,ragazzi,andate avanti.
Dispiace perdere presenze nelle istituzioni, ma lasciare per strada qualche opportunista, ladro dei voti dati ad IdV,non ci farà male. Di Castelluzzo e De Gregorio è lastricata la via dell'inferno.
Buon lavoro e in bocca la lupo.

Italia dei Valori di Ferrara ha detto...

Auguro al "neo margherito" buona fortuna. Evidentemente per lui in Italia dei Valori non c'erano tante possibilità di ottenere dorate poltrone e di far carriera. Mi dispiace solo per i tanti elettori di I.D.V. traditi dalla logica della convenienza personale. Castelluzzo meditava da molto l'uscita da I.D.V., ne è prova il suo approdo alla Margherita senza passare nemmeno per un attimo nel gruppo Misto. Un'operazione studiata a tavolino dai vertici della Margherita e che ha visto in Castelluzzo lo strumento per acquisire più peso negli equilibri politici all'interno del centro sinistra e per assumere un maggiore "potere contrattuale" nei rapporti con i DS ferraresi.
Per la Margherita è stato un gioco da ragazzi convincere il Consigliere di I.D.V. a lasciare il Partito che lo aveva accolto e candidato nel 2004 dandogli la possibilità di entrare in Consiglio Provinciale. E' bastata la promessa di una facile carriera per lui e per i suoi amici. La sua nomina nel cda di Hera Reti, avvenuta attraverso una trattativa "ad personam" e senza il coinvolgimento del Partito di I.D.V., è stata la prebenda che ha facilitato il passaggio di Castelluzzo alla Margherita. Castelluzzo tempo fa stigmatizzava il voltafaccia di De Gregorio ed ora si è comportato proprio come lui.

Anonimo ha detto...

Mi faccio portavoce di alcuni elettori dell’Italia dei Valori di Ferrara e Provincia che, all’indomani delle dimissioni dal Partito di Di Pietro del Consigliere Provinciale Mario Castelluzzo, pongono i seguenti quesiti:
1. Premesso che una persona può legittimamente cambiare idea, perché il signor Castelluzzo dopo essersi dimesso dall’Italia dei Valori non è confluito nel Gruppo Misto ma è addirittura approdato alla Margherita?
2. Non ritiene il sig. Castelluzzo di aver tradito gli elettori che hanno votato alle elezioni provinciali l’IdV e che ora si ritrovano, in pratica, ad aver votato per la Margherita loro malgrado?
3. Perché il Sig.Castelluzzo dopo le dimissioni non si è dimesso anche da quelle cariche (oltre al Consiglio Provinciale in Consigli di Amministrazione ecc.ecc.) che gli sono state assegnate proprio grazie agli elettori dell’Italia dei Valori?
4. Che cosa significa l’Etica in politica secondo il sig. Castelluzzo?
Per quello che ci riguarda siamo contenti di aver votato l’IdV, un partito leale con il Centrosinistra, che propone sempre critiche costruttive, sensibile alla Questione Morale,a lla legalità, all’ambiente e alla tutela dei più deboli. Gli intrallazzi per le poltrone non ci interessano ma ci dispiace di essere stati traditi da chi pensavamo condividesse i Valori dell’Italia dei Valori!
Francesco Tomasi e altri elettori dell’Italia dei Valori di Ferrara e Provincia

Italia dei Valori di Ferrara ha detto...

Quanto alle dichiarazioni di Castelluzzo, rese ieri in Consiglio provinciale, mi piacerebbe conoscere quali sono le "dinamiche interne all'Italia dei Valori" che lo hanno indotto ad uscire dal Partito. Mi pare si stia arrampicando sugli specchi nel tentativo di legittimare il suo comportamento da puro opportunista. Castelluzzo usa un linguaggio incomprensibile, in puro stile politichese, che dice tutto e dice niente. Accampa motivazioni strumentali e di scarsissima portata politica.
Non condivide più il programma che I.D.V. nel 2004 ha presentato agli elettori ferraresi? Non si riconosce più nelle nostre posizioni su turbogas ed inceneritore? Bene! Lo dica a chiare lettere e non faccia giri di parole! Dica ai suoi elettori (che poi tanto suoi non sono, poichè sulla scheda gli elettori hanno barrato il simbolo di I.D.V.) che ha cambiato idea, che ha mutato “strategia”.
Quando si trattava di prendere voti e preferenze per le comunali, la posizione antiturbogas di I.D.V. era legittima; ora che lui è nel “palazzo” è un atto di ostilità verso il centro sinistra. Ma mi faccia il piacere!
Le nostre posizioni di oggi sono le stesse di allora. Nemmeno una virgola è cambiata. Questa si chiama coerenza, rispetto per chi ci ha votati e per chi crede ancora nel nostro Partito.
Ma non voglio più parlare di Castelluzzo e di chi è come lui. Rischierei di fargli pubblicità gratuita. Che si goda pure questi giorni in cui i riflettori sono puntati su di lui. Tra non molto di Castelluzzo nessuno ne sentirà più parlare.
Come dice Di Pietro, per uno che se ne va, altri dieci ne arrivano. E sarà così anche questa volta.

Anonimo ha detto...

E' vomitevole!!! Non si può giustificare in alcun modo il comportamento di Castelluzzo che, oltre a non rispettare gli elettori che lo hanno eletto, crea un gruppo politico totalmente sconosciuto a quegli stessi elettori.
Ma questi pseudopolitici sono consapevoli del loro ruolo di rappresentanti al servizio dei cittadini (a libro paga dei cittadini come dice Beppe Grillo) oppure sono dei politicanti da strapazzo che hanno avuto la grande fortuna di vincere alla lotteria una poltrona in consiglio provinciale?
Propendo per la seconda ipotesi, purtroppo! Il guaio è che si diffonde l'idea che questi sono giochi politici, si fa passare queste meschinità come agire politico. Questa è immoralità, confusione del proprio ruolo, scarso senso di responsabilità, ignoranza, cupidigia personale ecc....
Fate un intervento sul giornale di riflessione sull'etica del politico, sul concetto di rappresentanza, di responsabilità etica e sul significato del vincolo di mandato che viene inteso, a mio parere, immoralmente : non avere vincolo di mandato significa ""agire in coscienza" per il bene comune senza subire le pressioni dalle lobby che spesso compongono l'elettorato e non vuol dire "agire libero senza etica", senza rispetto per il proprio ruolo spinti esclusivamente da interessi personali. Castelluzzo, prima di dormire, si domanda quale elettorato rappresenta ????? A mio parere rappresenta solo se stesso. Ripeto, come ho già fatto in altre sedi, questa non è democrazia , ma imbroglio!!!!! Si tratta di una degenerazione della politica e della democrazia. E' sintomo di un grave malessere del sistema democratico . Fate delle riflessioni pubbliche su questo, usando della dottrina in materia di rappresentanza politica e responsabilità pubblica.