Elezioni Europee 2014

12 ottobre 2012

l'Italia dei Valori dal 13 ottobre in piazza per la raccolta firme referendarie


Clicca qui per scaricare i volantini e diffondili!
Dal 13 ottobre e per circa tre mesi, l'Italia dei Valori raccoglierà le firme per la proposta di 4 referendum per dare maggiore tutela a lavoratori, per abolire la diaria ai Parlamentari ed i rimborsi elettorali a favore dei partiti politici. 
Quattro firme per dire: meno casta e più lavoro!

Vedi il calendario dei banchetti IDV in provincia di Ferrara nella sezione del sito dedicata alla raccolta firme (in alto a destra).

Per chi volesse collaborare alla raccolta firme o per informazioni può scrivere a:
info@italiadeivaloriferrara.it

Questa è la sintesi dei quattro quesiti referendari:

Quesito 1 (modulo giallo): ABROGHIAMO IL FINANZIAMENTO AI PARTITI

Cos’hanno fatto i partiti negli ultimi quarant’anni?
Si sono garantiti risorse economiche provenienti dalle tasche dei cittadini, ignorando la loro volontà. Dopo il referendum del 1993 (quando oltre il 90% degli italiani reclamò l’abrogazione del finanziamento pubblico) i partiti si limitarono, sfacciatamente, a modificare il nome con cui indicare questa cascata di denaro. Così si passò dal “ finanziamento pubblico” ai “rimborsi elettorali”.

Cosa vogliamo fare attraverso il referendum? 


Cancellare totalmente, senza se e senza ma, ogni forma di trasferimento di soldi pubblici ai partiti.

Una firma per dare precedenza ai bisogni dei cittadini rispetto ai vizi della Casta.

Quesito 2 (modulo rosa): ABOLIAMO LA DIARIA AI PARLAMENTARI

Cosa è accaduto fino ad oggi alla Camera e al Senato?
I parlamentari italiani si sono dotati di privilegi che ne fanno tra i più pagati al mondo. Occorre un taglio netto ai loro compensi, a maggior ragione in presenza delle difficoltà economiche che stanno strangolando gli italiani. È paradossale che politici tra i meno produttivi d’Europa restino super-pagati.

Cosa vogliamo fare attraverso i referendum?  
Azzerare la cosiddetta “diaria”, che di fatto rappresenta un’integrazione al compenso riconosciuto ai parlamentari: circa 3.500 euro al mese. Cancellare, inoltre, le norme che rendono l’indennità mensile esente da ogni tributo e ne impediscono il sequestro o il pignoramento.

Una firma per scardinare i privilegi della Casta parlamentare. 


Quesito 3 (modulo bianco):  RIPRISTINIAMO L'ART.18 DELLO STATUTO DEI LAVORATORI

Cos’ha fatto il governo Monti-Berlusconi-Bersani-Casini?
Ha cancellato la norma che imponeva il reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa a fronte della sentenza di un giudice. Uno sfregio destinato a penalizzare tutti i cittadini onesti e limitarne i diritti. Un regalo agli imprenditori spregiudicati.

Cosa vogliamo fare attraverso i referendum?
Restituire allo Statuto dei Lavoratori l’art. 18 nella versione originaria, per rispettare i principi della Costituzione e rendere esigibili le decisioni della magistratura.

Una firma per impedire i licenziamenti facili, dei padri e dei figli.


Quesito 4 (modulo azzurro):  RIPRISTINIAMO I DIRITTI DEL CONTRATTO NAZIONALE DI LAVORO

Cos’ha fatto il governo Berlusconi?
Nell’agosto 2011, con un colpo di mano all’interno della finanziaria dettata dall’Europa, ha consentito agli accordi aziendali (o territoriali) di derogare ai contratti collettivi nazionali. E, con essi, a tutte le norme che regolano il lavoro: dalla disciplina delle man- sioni a quella dell’inquadramento professionale, dall’orario di la- voro ai licenziamenti.

Cosa vogliamo fare attraverso i referendum? 
Abolire le deroghe e ristabilire la certezza dei diritti minimi previsti dal contratto nazionale. A parità di condizioni devono esserci regole generali minime che valgano dovunque ed in tutti i luoghi di lavoro, men- tre la contrattazione aziendale deve accompagnare l’andamento dell’impresa.

Una firma per garantire in modo omogeneo diritti universali.

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