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26 giugno 2012

Disagi e disservizi al Reparto di Ostetricia e Ginecologia del Nuovo ospedale S.Anna di Cona. Presentata da Liana Barbati (IDV) un'interrogazione in Regione.

Ospedale di Cona, interrogazione immediata della capogruppo Idv Liana Barbati in merito ai forti disagi e al malfunzionamento del Reparto di Ostetricia e Ginecologia.
La mancata apertura dei diversi blocchi del Reparto (sala parto, sala travaglio, neonatologia, ambulatorio gravidanza a rischio, ambulatorio gravidanza a termine, ambulatorio ecografico e pronto soccorso ginecologico), ha generato difficoltà nell’accedere alle cure da parte delle gestanti, nonché disfunzioni organizzative al personale medico sanitario. I problemi riscontrati sono stati ripetutamente segnalati da pazienti come dai dipendenti dell’ospedale, nonché riportati sulla stampa locale.
“Secondo quanto denunciato, le partorienti sarebbero state trasferite in una sala operatoria del Reparto di Chirurgia (allestito per l’occasione in tutta fretta e nel dubbio rispetto delle buone pratiche organizzativo - logistiche), l'attività ambulatoriale svolta in spazi ricavati in aree della degenza e l'attività di pronto soccorso ginecologico sarebbe avvenuta presso il pronto soccorso generale”, dichiara la capogruppo Idv in Regione Liana Barbati. Inoltre “le motivazioni della mancata attivazione del Reparto di Ostetricia e Ginecologia appaiono oscure e non comunicate al personale medico ed infermieristico che si è trovato ad operare nella totale mancanza di informazioni e comunicazioni da parte della Direzione ospedaliera con inevitabili ripercussioni sull'efficienza del servizio offerto ai pazienti”, prosegue la consigliera regionale.
“A tal proposito il gruppo regionale Idv ha depositato un’interrogazione a risposta immediata per avere dell’assessore competente e dalla Giunta chiarimenti in merito alla mancata entrata in funzione del Reparto, e alle annesse responsabilità. Vorremmo inoltre sapere se e quali misure si intenda adottare in futuro e indicativamente entro quali termini – e soprattutto – se siano previsti indennizzi per quei pazienti che hanno subito gravi e comprovati disagi all’interno dei suddetti reparti”.

Ufficio Stampa regionale Italia dei Valori

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