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06 luglio 2010

Congresso provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara: Massimiliano Fiorillo riconfermato alla guida del Partito.


Si è svolto sabato 3 luglio presso la sala convegni dell’Hotel Lucrezia Borgia a Ferrara il Congresso provinciale dell’Italia dei Valori. Con l’80% dei voti, il segretario provinciale uscente, Massimiliano Fiorillo è stato riconfermato alla guida del Partito.
Fiorillo, dopo aver tracciato il bilancio dei cinque anni di mandato definiti “anni impegnativi, difficili, faticosi” ma anche “anni di grande soddisfazione nel vedere giorno dopo giorno il nostro Partito accrescere il consenso da parte di cittadini ed elettori che hanno premiato la bontà della nostra azione politica”, ha ribadito quello è che l’obiettivo strategico dell’Italia dei Valori e cioè “il rinnovo della classe politica del Paese, l’intransigente opposizione al governo di centro destra e l’affermazione delle centralità della questione morale quale precondizione al buon governo e al rilancio della politica intesa come servizio alla collettività”.
Il segretario ha poi fatto un accenno alla vicenda giudiziaria che ha travolto Area s.p.a., chiedendo una “franca riflessione all’interno della maggioranza per affrontare il tema delle responsabilità politiche”.
L’Italia dei Valori, dice Fiorillo, “ rappresenta una convincente risposta alla domanda di Politica con la P maiuscola di molti elettori, che non si rassegnano di fronte alla deriva populista del governo di centro destra”. Un Partito, continua Fiorillo “sempre più aperto a chi vuole metterci la faccia per contribuire al bene comune, per dire no alle ingiustizie ed al malaffare di una certa politica” e aggiunge “un partito aperto alle persone oneste, quelle che seppur deluse dalla politica, credono nella politica che parte dal basso e che per questo smettono di lamentarsi e di piangersi addosso e passano all’azione democratica senza delegare ad altri l’onere del fare”.
Per Fiorillo, si avvicina il giorno “in cui nel simbolo dell’Italia dei Valori non ci sarà più il riferimento al nostro leader”. Il processo di spersonalizzazione del Partito è iniziato proprio per volontà di Antonio di Pietro durante il congresso nazionale del febbraio scorso.
Fiorillo apre ancora di più dicendo che “nessun pregiudizio dovrà esserci verso chi si avvicina al Partito provenendo da altre esperienze politiche e ben venga chi mette a disposizione dell’Italia dei Valori competenze e capacità in grado di qualificare la nostra azione politica” ma avverte che “l’Italia dei Valori è chiusa a chi concepisce la politica come strumento di potere fine a se stesso e di perseguimento di interessi personali”.
Poi il Segretario si rivolge ai rappresentanti istituzionali dell’Italia dei Valori che devono “operare quotidianamente nel solco della legalità, della trasparenza, della sobrietà e della coerenza ai valori chi ispirano la nostra azione politica. Chi si pone al di fuori di questo solco non può rappresentare l’Italia dei Valori”.
Per Fiorillo, “un partito che cresce nei numeri del consenso deve di pari passo crescere nel suo assetto organizzativo, nella capacità di proposta politica e nel suo gruppo dirigente che deve essere pronto a produrre un pensiero frutto di studio, di conoscenza ed approfondimento dei processi sociali che la politica è chiamata a governare”.
Quanto all’agenda politica del partito, Fiorillo dice che “la crisi economica ed i suoi effetti sul nostro tessuto produttivo, sul lavoro, sul sistema del welfare e quindi di riflesso sulle famiglie detterà necessariamente i tempi ed i temi dell’azione politica dell’Italia dei Valori” . Per questa ragione, l’Italia dei Valori, “deve stare al fianco dei lavoratori e condividere con loro la lotta per la difesa dei posti di lavoro”.
L’Italia dei Valori dovrà continuare a porre grande attenzione all’ambiente ed iniziare a parlare anche di agricoltura “per ridare dignità ad un settore della nostra economia da troppo tempo considerato secondario”.
Infine, il Segretario dà una sferzata al PD, invitandolo ad “abbandonare una volta per tutte quell’atteggiamento di sufficienza nei confronti dell’Italia dei Valori”, un atteggiamento, dice Fiorillo, “che in molti casi ha precluso il confronto e la condivisione delle scelte” e aggiunge che “le elezioni amministrative della prossima primavera saranno un importante banco di prova per la tenuta dell’alleanza con il PD. l’Italia dei Valori non vuole essere chiamata in causa solo per arrivare al 51%, e per ratificare i candidati sindaco scelti dal PD”.

Di seguito si riporta la composizione del nuovo Direttivo provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara: Valerio Vicentini, Graziella Ferretti, Federico Monesi, Paola Pedrini, Giovanni Ciancio; Monica Chiarini, Simone Calderoni, Fabrizio Cattani, Susanna Tasso, Roberta Russo, Francesco Tomasi, Pierino Biscaro, Raffaele Colavecchi, Luca Vinciguerra, Laura Bonora. Di diritto: Rossella Zadro, Alessandro Rorato, Giorgio Scalabrino Sasso.

Valerio Vicentini è stato riconfermato segretario cittadino di Ferrara e questa è la composizione del Direttivo comunale: Cecilia Mosca, Susanna Tasso, Christian Lucchiari, Renzo Squarzina, Stefano Ferrari, Michele Voltani, Angelina Tuzza, Roberta Russo, Giovanni Pecorari, Matteo Checchi, Francesca Guidetti, Giovanni Ciancio.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

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