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24 maggio 2010

Dopo il bavaglio ai giornalisti, ora tocca agli insegnati. L’Italia dei Valori dice no alla circolare dell’Ufficio Scolastico regionale

Marcello Limina, direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna, il 27 aprile scorso ha inviato ai Dirigenti Scolastici della Regione una lettera riservata, dal titolo “Dichiarazioni a mezzo stampa del Personale Scolastico. Indicazioni”. Questa circolare sostanzialmente impone ai docenti di evitare qualsiasi commento, dichiarazione, iniziativa che possa essere di "critica" all'amministrazione di cui fanno parte, visto che invita i presidi a sanzionare gli insegnanti che pubblicamente manifesteranno il proprio dissenso verso il nuovo assetto scolastico. In altre parole, la lettera vuole imporre il bavaglio a quei docenti emiliano-romagnoli che in questi mesi, attraverso conferenze-stampa e documenti collegiali, hanno manifestato disagio e contrarietà nei confronti della riforma Gelmini, che a partire da settembre impoverirà l’offerta formativa degli studenti delle scuole superiori e che nei prossimi tre anni lascerà fuori dalla scuola 87.000 precari.
I tagli finanziari, le riduzioni di organico, la mancanza di mezzi didattici (cui sempre più spesso sono le famiglie a sopperire con contributi "volontari") stanno uccidendo la scuola italiana, dalle scuole materne agli istituti universitari. Ma intanto il Ministero non solo nega tutto, continuando ad usare il sito ufficiale del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) come luogo di difesa e di propaganda del proprio operato (attraverso comunicati in cui definisce “pretestuosa” qualsiasi critica alla Riforma e al Governo), ma ora, attraverso un ufficio periferico, pretende di cancellare la libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero (art. 21 Cost.) in nome della fedeltà alla Repubblica (art. 54), che per il signor Limina si traduce in fedeltà e sottomissione al Governo.
Questo ennesimo attentato alla democrazia, alla libertà di pensiero, alla professionalità di tanti insegnanti che finora con la loro passione e abnegazione sono riusciti a continuare a dare ai nostri figli strumenti culturali e prospettive per il futuro, deve essere respinto al mittente.
L'Italia dei Valori nell’esprime solidarietà a tutti i lavoratori della scuola, darà mandato ai propri rappresentanti in Regione ed in Parlamento di portare avanti una battaglia a difesa della democrazia nella scuola ed aderisce alla richiesta della CGIL affinché la circolare venga ritirata e il Sig.Limina dia le dimissioni.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori – Lista Di Pietro Ferrara

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