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03 dicembre 2009

Italia dei valori chiede maggior chiarezza sulla questione delle pinete di Comacchio

E' scaduta la sospensione del permesso di costruire n.108/09 rilasciato dal Comune di Comacchio in data 11/08/2009, che riguarda la pineta di via Giorgione. In casi così delicati sarebbe auspicabile attendere che la situazione sia definita in modo chiaro, prima di procedere in modo irreparabile all'abbattimento delle pinete, soprattutto quando la situazione giuridica è tanto complessa. Pare però che il Comune non intenda prorogare la sospensione del permesso. A nostro avviso è una scelta grave e sbagliata.
Innanzitutto bisogna stabilire se sulle pinete in questione operi una tutela ex lege – il cosiddetto vincolo paesaggistico -, ai sensi della c.d. Legge Galasso (legge 431/1985), oggi assorbita nel famoso Codice Urbani (d.lgs. 42/2004). In particolare l'art. 1 della Legge Galasso (oggi art.142 del Codice Urbani) prevedeva la sottoposizione a vincolo paesaggistico di quei “ territori coperti da foreste o da boschi, ancorchè percorsi o danneggiati dal fuoco”, con l'eccezione delle c.d. Zone A e B, secondo la definizione che ne dà il D.P.R. 1444/1968. Nel nostro caso rilevano le zone B, cioè “le parti del territorio totalmente o parzialmente edificate, diverse dalle zone A : si considerano parzialmente edificate le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non sia inferiore al 12,5% (un ottavo) della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale sia superiore ad 1,5 mc/mq”.
Ora, quando è entrata in vigore la Legge Galasso, nel 1985, pare che le aree pinetate in questione non potessero essere classificate come zone B, e d'altro canto Provincia e Comune di Comacchio non risulta che abbiano finora presentato progetti o calcoli svolti all'epoca che dimostrino il contrario, nonostante la Presidente della Provincia Marcella Zappaterra dia per scontato che le pinete fossero ricomprese nelle zone B.
Come si può dunque affermare che non sussiste il vincolo paesaggistico?
rima di autorizzare l'abbattimento delle pinete bisognerebbe almeno essere sicuri che quelle zone fossero escluse da questo vincolo all'epoca in cui entrò in vigore la Legge Galasso, e comunque la Provincia, attraverso il PTCP, potrebbe proteggere tali zone, anche considerando il fatto che lì è certa la presenza del cisto rosso, specie vegetale oggi protetta.
Considerata l'incertezza normativa, sarebbe auspicabile una riflessione approfondita sul tema, anziché tutta questa fretta nel disboscamento delle pinete: Italia dei Valori chiede con forza una proroga della sospensione del permesso di costruire sulla pineta di via Giorgione, fino a che sia fatta piena luce sulla questione. Inoltre sarebbe doveroso promuovere in tempi brevi una tavola rotonda che coinvolga non soltanto il Comune di Comacchio, ma anche la Provincia di Ferrara con tutti i consiglieri. Trasparenza e dialogo con i cittadini sono i cardini per una corretta amministrazione.
Facendo poi alcune considerazioni più generali, ci si chiede perchè, di fronte ad una costante diminuzione del flusso turistico ai Lidi di Comacchio, si proceda per contro ad un aumento della cementificazione per costruire nuove strutture turistiche: che senso ha costruire ancora quando non vengono riempiti gli appartamenti e gli alberghi già esistenti?
Perchè deturpare un ambiente come quello di Comacchio? La costa alto-adriatica non brilla per la qualità del suo mare: una delle sue amene peculiarità è costituita proprio dal piacevole intervallarsi del verde delle pinete ai complessi edilizi. Eliminato il verde che cosa resta della nostra costa??Perche` non puntare sulla riqualificazione e ristrutturazione di cio`che e` gia` costruito?
Aggiungo altresì che il Comune di Comacchio risente meno di altri comuni dell'abolizione dell'ICI sulla prima casa, considerato che a Comacchio vi sono moltissime seconde case con cui far cassa, senza per forza dover incassare oneri di urbanizzazione a manetta.
Spiace constatare come la Giunta di Comacchio si disinteressi di tutto questo e continui imperterrita nell'opera di impoverimento della natura dei nostri Lidi.
Italia dei Valori ha dato il suo appoggio al sindaco uscente Cristina Cicognani, ma pretenderà che nel programma concordato sia esplicitata una chiara presa di posizione per la tutela delle pinete rimaste e per un freno all`attuale cementificazione. Ne va del benessere nostro e delle generazioni future, che potrebbero trovarsi nella situazione di vedere le pinete solo sulle cartoline.

Francesco Tomasi – Referente Italia dei Valori Comacchio

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