Elezioni Europee 2014

27 marzo 2013

Caso Aldrovandi: la manifestazione del COISP é stata una vergognosastrumentalizzazione che ha offeso la cittá. L'IDV esprime solidarietáal Sindaco di Ferrara ed alla mamma di Federico Aldrovandi.


Oggi è andata in scena una gravissima provocazione che ha visto protagonisti in negativo i sostenitori del sindacato COISP, giunti in città per protestare contro la condanna dei poliziotti implicati nell'omicidio di Federico Aldrovandi.
L'Italia dei Valori esprime sconcerto per quanto è accaduto questa mattina in piazza Savonarola e soprattutto per la violenta aggressione verbale ai danni del Sindaco di Ferrara da parte dell'Onorevole (si fa per dire) Potito Salatto. Non viene messo in discussione il diritto di una sigla sindacale di manifestare il proprio pensiero ma l'atteggiamento dei rappresentanti del COISP assunto stamattina rappresenta un'inaccettabile offesa alla Città di Ferrara, al suo Sindaco ed alla stessa Polizia di Stato.
L'Italia dei Valori nel condannare quanto è avvenuto oggi a due passi dalla residenza municipale esprime piena solidarietà al Sindaco Tagliani ed alla mamma di Federico Aldrovandi.

La Segreteria provinciale dell'Italia dei Valori di Ferrara

22 febbraio 2013

L'Italia dei Valori con Rivoluzione Civile per il voto del 24 e 25 febbraio

Care amiche e cari amici, le prossime elezioni saranno di grandissima importanza per il nostro Paese. Non ci nascondiamo che sono a rischio la tenuta della nostra democrazia, che è già stata largamente svuotata, e lo stesso futuro del Paese, minacciato da una crisi che le politiche dei governi Berlusconi e Monti hanno solo reso infinitamente più grave e più dura per i lavoratori e per il ceto medio basso della popolazione.
 Nessuna delle grandi coalizioni in campo permette di sperare in un’inversione di marcia né per quanto riguarda i diritti dei lavoratori, che sono stati stracciati e riportati indietro di un secolo, né sul fronte vitale della lotta alla corruzione, che Berlusconi prima e Monti poi hanno reso più difficile che mai.
Sono già in corso le grandi manovre per realizzare, subito dopo le elezioni, qualche torbido inciucio che permetterà, ancora una volta, alla Casta e alle banche di fare ciò che vogliono, aggirando così la volontà dei cittadini e degli elettori.
E’ fondamentale che sia presente in Parlamento una forza politica pronta a denunciare i sotterfugi, capace di rappresentare una vera e ferma opposizione, e determinata a ostacolare manovre abiette come quella che, solo pochi anni fa, voleva privatizzare l’acqua e riempire il Paese di centrali nucleari.
E’ altrettanto importante che ci siano, in Parlamento, persone capaci di mettere in campo un compiuto progetto alternativo di governo, senza limitarsi al ruolo comodo ma improduttivo di chi protesta senza proporre rimedi.
Nel corso della scorsa legislatura questo ruolo è stato assunto da noi dell’Italia dei Valori. Siamo stati per anni la sola vera opposizione. Abbiamo più volte impedito che si realizzassero inciuci di ogni tipo e accordi sottobanco. E’ stata la nostra iniziativa referendaria a bloccare le centrali nucleari, le leggi ad personam, la privatizzazione dell’acqua. Siamo stati i soli a cercare davvero di modificare la legge elettorale, porcata che tutti gli altri criticavano a parole e si tenevano stretta nei fatti.
Come sapete, noi abbiamo scelto di presentarci alle elezioni non con il nostro simbolo, ma sotto quello di Rivoluzione Civile-Lista Ingroia, insieme a tutti quei soggetti politici e, soprattutto, a quelle forze della società civile che, come noi, si erano opposte sia al governo Berlusconi che a quello Monti in nome dei diritti, della libertà, della giustizia e della legalità.
Valori, questi, che si riassumono in una sola bandiera: la Costituzione repubblicana. Quella è la bandiera di Rivoluzione Civile-Lista Ingroia.
La presenza in Parlamento di Rivoluzione Civile-Lista Ingroia è fondamentale perché solo noi ci opponiamo tanto alla sopravvivenza del regime partitocratico quanto alle pulsioni antieuropeiste e populiste che stanno, purtroppo, crescendo in un Paese deluso e smarrito.
Siamo una presenza scomoda. Per questo, in campagna elettorale, siamo stati oscurati, silenziati e, spesso, hanno cercato di ridurre a caricatura il nostro progetto politico.
La nostra sola forza siete voi. Non dovete solo votare per Rivoluzione Civile-Lista Ingroia, ma convincere a votarci, spiegare chi siamo in realtà, sbugiardare il coro mediatico di regime.
Lo abbiamo e lo avete fatto già una volta, quando contro tutti i pronostici avete battuto col referendum gli stessi che oggi vorrebbero farci sparire. Possiamo ancora. Nei pochi giorni che restano da qui alle elezioni potete farlo di nuovo, perché loro sono il potere, ma noi siamo il popolo e la democrazia.


Il 24 e 25 febbraio sulla scheda elettorale barra il simbolo di Rivoluzione Civile - Lista Ingroia

Antonio Di Pietro



13 febbraio 2013

Il Capogruppo I.D.V. alla Camera On. Antonio Borghesi a Ferrara per Rivoluzione Civile

Il Capogruppo I.D.V. alla Camera dei Deputati e candidato al Senato per Rivoluzione Civile, On. Antonio Borghesi, sarà a Ferrara per illustrare i punti salienti del programma politico della lista guidata da Antonio Ingroia.
L'appuntamento è per venerdì 15 febbraio ore 18, presso la saletta interna del Bar "Centro Storico" di Corso Martiri della Libertà n.16 a Ferrara.
Al termine dell'incontro, verrà offerto ai presenti un aperitivo "rivoluzionario".

Ufficio Stampa Italia dei Valori di Ferrara


09 febbraio 2013

Il NO di IDV alla centrale geotermica di Pontegradella. Il Sindaco non dia un colpo al cerchio ed un colpo alla botte ma stia dalla parte dei cittadini.

La centrale geotermica non s’ha da fare né ora, né mai, né a Pontegradella né altrove. Questa è la posizione dell’Italia dei Valori di Ferrara.
Non si comprende l’equilibrismo del Sindaco Tagliani, troppo attento a dare un colpo al cerchio, il comitato no centrale, ed un colpo alla botte, Hera.
Un Sindaco, quando si tratta di tutelare l’ambiente e la salute, dovrebbe avere una posizione chiara ed univoca: stare dalla parte dei suoi concittadini.
Invece tenta di aggirare il problema prendendo tempo o pensando di delocalizzare la centrale in un’altra area, ammettendo implicitamente che nel nostro Comune ci sono zone e cittadini di serie A e di serie B.
A solo un anno dalla fine delle legislatura, l’Italia dei Valori chiede che non vengano adottate scelte che ipotecano il futuro dei ferraresi. Ogni decisione venga presa dopo il 2014 con il nuovo Sindaco e la nuova giunta; si spera che chi si proporrà a Sindaco di Ferrara non dimostri sudditanza ad Hera e prenda fin da subito l’impegno con i cittadini di dire no alla centrale. La centrale geotermica, è inutile negarlo, non darà alcun vantaggio all’ambiente ed ai residenti, solo rischi e disagi. L’unica a guadagnarci è Hera. Questo è bene i ferraresi lo sappiano.

Segreteria provinciale I.D.V. Ferrara

03 febbraio 2013

Discarica Crispa, IDV Ferrara: "ampliamento incomprensibile, Bellini ci dia spiegazioni".

Il progetto della discarica Crispa non può essere emendato: sull’ampliamento di 110 mila tonnellate per il “landfill mining” del lotto 1 c’è un parere negativo di Arpa Ferrara, da ritenersi vincolante, e che non può essere compensato dalle prescrizioni imposte ad Area dall’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), dato che non riducono i rischi ambientali.
La valutazione dell’agenzia dovrebbe essere sufficiente per mettere in allarme qualsiasi amministratore locale sull’impatto ambientale per il territorio. Eppure c’è chi non sembra affatto preoccuparsene, come l’Assessore provinciale all’Ambiente Giorgio Bellini, che ha sposato con ostinazione il progetto, arrivando addirittura a liquidare il parere di Arpa come «non tecnico, con elementi probabilistici, ipotetici e di opportunità operativa». Ma l’analisi approfondita di Arpa èproprio di natura tecnica e rileva come in realtà con il “landfill mining” non si faccia altro che creare spazio per accogliere nuovi rifiuti provenienti da altre Regioni, trascurando il rischio che possano entrare in contatto con la falda acquifera.
Incurante delle critiche, Bellini non ha mai fornito spiegazioni su una scelta incomprensibile dimostrando di non avere alcun riguardo per la comunità e che può avere alle spalle solo una reale motivazione: la semplice logica del profitto.

Segreteria provinciale IDV Ferrara

31 gennaio 2013

Giuliani (IDV): La riorganizzazione sanitaria provinciale penalizza i copparesi ma il PD di questo non ne vuole discutere.

Con la riorganizzazione del servizio sanitario della provincia di Ferrara i copparesi hanno visto la nascita della “Casa della salute” che di fatto ha sostituito in toto l'ospedale San Giuseppe e la soppressione del punto di Primo Soccorso.
Viene spontaneo domandarsi se la Casa della Salute, al di là delle intenzioni e dei proclami, determinerà un reale miglioramento dell'offerta sanitaria rivolta ai cittadini, sia sul piano della professionalità del personale sanitario che di quello delle dotazioni tecnologiche. La risposta a questa domanda è negativa perché nei fatti si è trattato soltanto di un declassamento dell'ospedale San Giuseppe trasformandolo in Casa della Salute.
Anche sul fronte della gestione delle emergenze, dopo la chiusura del punto di Primo Soccorso, la situazione è sicuramente peggiorata sia perché la riorganizzazione non ha previsto un'adeguata dotazione di ambulanze dislocate sul territorio, sia perché la soppressione del punto di Primo Soccorso spinge gli utenti ad utilizzare impropriamente il Pronto soccorso dell'ospedale di Cona appesantendone l'operatività.
Tutto ciò fa apparire la trasformazione dell'Ospedale San Giuseppe in Casa della Salute unicamente rispondente alla logica del taglio dei costi e non all'esigenza di efficientare la spesa. A quest’ultimo proposito è dato sapere a quanto ammonta il risparmio derivante da questa operazione? E le risorse così liberate sono state reinvestite in servizi rivolti ai cittadini del territorio dell'Unione? E' lecito anche domandarsi se non vi fossero altre strade per ridurre la spesa sanitaria senza dover chiudere il punto di Primo Soccorso del S. Giuseppe.
E ancora, nel calcolo del rapporto costi/benefici si sono presi in considerazione i disagi ed i relativi costi a cui i cittadini di questo territorio andranno in contro?
Molto di frequente i cittadini rappresentano alle istituzioni le loro preoccupazioni e soprattutto, se persone anziane o affette da patologie croniche, si chiedono se i loro bisogni di cura e assistenza verranno soddisfatti in maniera ottimale e senza lasciare indietro nessuno.
Cosa si dirà a questi nostri concittadini? Si sapranno dare risposte concrete e soprattutto si è certi di aver fatto il possibile per garantire loro un'offerta socio-sanitaria degna di un Paese civile e senza farli sentire cittadini di serie B?
Nella mia veste di consigliere comunale di Copparo ho espresso queste mie considerazioni nell’ultima conferenza dei capigruppo affinché si potesse mettere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio una discussione dedicata al tema della sanità del nostro territorio; una discussione che fosse franca, approfondita e soprattutto libera da condizionamenti partitici. Purtroppo la mia richiesta è stata respinta, con motivazioni formali, dal fronte bypartisan PD-PDL e dal malcelato timore di dover raccontare ai copparesi imbarazzanti verità.

Giuliano Giuliani - Consigliere comunale di Copparo Italia dei Valori.

29 gennaio 2013

Antonio Ingroia a Ferrara per una Rivoluzione Civile

Antonio Ingroia sarà a Ferrara mercoledì 30 gennaio per incontrare la stampa ed i simpatizzanti  di Rivoluzione Civile.
L'appuntamento è per le ore 13 presso l'Osteria degli Angeli in Largo Castello.
Insieme al leader di Rivoluzione Civile ci saranno i candidati ferraresi per la Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.

Italia dei Valori Ferrara

22 gennaio 2013

I candidati ferraresi dell'IDV nella lista Rivoluzione Civile. Pesa la mancata candidatura di Silvana Mura, vittima di infamanti accuse rivelatesi infondate.

Saranno tre, due donne ed un uomo, i candidati ferraresi dell'Italia dei Valori nella lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.
Si tratta di Susanna Tasso, 51 anni, attuale coordinatrice provinciale del partito e Cecilia Mosca, 38 anni, insegnante. Correranno per la Camera dei Deputati.
Per il Senato, lDV schiera Massimo Ovani, 40 anni, commerciante di Comacchio.
L'Italia dei Valori di Ferrara non puó tuttavia non esprime rammarico per la mancata candidatura di Silvana Mura, parlamentare uscente e Segretario regionale del partito.
Silvana Mura era stata indagata a Massa Carrara per fatti che, dopo la deposizione resa al magistrato alcuni giorni fa, si sono dimostrati infondati. A breve é previsto il decreto di archiviazione del procedimento penale a suo carico.
Ora, se non altro, Silvana Mura, puó camminare a testa alta ma il danno politico all'esponente IDV è notevole.

Italia dei Valori Ferrara

12 gennaio 2013

Tagliani non ha più bisogno dell'IDV. E' solo sua la responsabilità di aver rotto il patto di governo del 2009.

Il Sindaco Tagliani, dalle pagine di un quotidiano locale, fa sapere tra le righe di non aver più bisogno dell'Italia dei Valori per il governo della Città.
Non lo dice chiaramente ma di fatto mette l'I.D.V. fuori dalla maggioranza.
Ricade pertanto su Tagliani e solo su di lui la responsabilità di aver rotto il patto di governo sancito nel 2009 con l'I.D.V. nell'ambito dell'alleanza di centrosinistra, un'alleanza da noi mai messa in discussione, nemmeno dopo la convinta adesione a Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia per le prossime elezioni nazionali.
Evidentemente non contano le migliaia di elettori che scegliendo con il loro voto l'I.D.V. hanno consentito a Tagliani di salire da Sindaco di Ferrara lo scalone di Palazzo Municipale.
Ma il 2014 è vicino e l'I.D.V. non dimenticherà così come i suoi elettori che si sono visti scippare dal trasformismo la loro rappresentanza nelle Istituzioni.
Sarà tra l'altro interessante vedere l'apporto in termini di consenso elettorale che il neo partito centrista di Tabacci, al quale hanno recentemente aderito Sasso e Zadro, darà al Sindaco Tagliani qualora volesse ricandidarsi.
L'Italia dei Valori, seppur ferita da chi si è dimostrato più legato alla poltrona ed alla propria carriera politica che agli ideali del partito, resta in piedi, non tradirà la fiducia dei propri elettori e continuerà la sua azione politica con ancor più determinazione, fuori dal palazzo ma sempre al fianco dei cittadini.

Italia dei Valori Ferrara

10 gennaio 2013

L'Assessore comunale Rossella Zadro lascia l'Italia dei Valori ma non la poltrona. Andrà con il partito di Tabacci e Donadi.

Prendiamo atto che l'Assessore comunale Rossella Zadro non si riconosce più nell'Italia dei Valori e che lascia il partito per approdare a quello di Donadi e Tabacci.
Rispettiamo questa scelta, essendo legittimo mutare nel tempo il proprio convincimento politico; tuttavia ci aspettiamo ora che Rossella Zadro si dimetta dal ruolo di Assessore del Comune di Ferrara, ruolo che le è stato attribuito per rappresentare l'Italia dei Valori nella Giunta guidata dal Sindaco Tagliani dopo le elezioni del 2009.
Oltretutto, ricordiamo che Rossella Zadro, così come tutti coloro che nel 2009 hanno accettato la candidatura nelle liste dell’Italia dei Valori, ha aderito al codice etico del Partito che prevede, tra l’altro, le dimissioni dalle cariche elettive ed amministrative in caso di cambio di casacca.


Italia dei Valori di Ferrara

07 gennaio 2013

Freda (IDV): da Bratti solo un comodo scarica barile

L'Assessore regionale Sabrina Freda risponde all'On. Bratti.

Trovo sorprendenti le riflessioni fatte dall'on. Bratti a proposito della discarica Crispa, dell'inceneritore di Parma e del Piano regionale di gestione dei rifiuti, tanto più perché espresse da un esponente politico di vecchio corso, già onorevole e in procinto di tornare in Parlamento. In primo luogo, mi sembra azzardata da parte dell'on. Bratti la tesi secondo la quale le scelte fatte dalle amministrazioni provinciali di Ferrara e di Parma in merito all'ampliamento della discarica Crispa (nonostante il parere negativo di Arpa) e al nuovo inceneritore, nulla avrebbero a che vedere con il Pd, che pure è il partito che le esprime. Un comodo scarica barile. Per quanto riguarda il nuovo piano regionale dei rifiuti, confermo all'on. Bratti che è in fase di elaborazione secondo l'iter previsto dalla legge regionale 20/2000, né potrebbe essere altrimenti. Questo iter è lungo e complesso perchè prevede l'ampio coinvolgimento di tutti gli interlocutori, ma la Regione sta rispettando pienamente i tempi previsti dalla normativa nazionale e ha già fatto passi importanti: non solo il programma di mandato approvato dal 2010 prevede lo stop ad ogni nuovo inceneritore, ma la Giunta Regionale ha già approvato con delibera dello scorso 30 luglio l'atto di indirizzi del nuovo piano e sono già stati svolti numerosi incontri, partecipati da amministratori, aziende, gestori, associazioni etc, che hanno portato all'elaborazione del documento preliminare, attualmente all'attenzione della presidenza della Giunta. L'on. Bratti sbaglia quindi a dire che le mie sono solo "dichiarazioni politiche". Al contrario, le mie dichiarazioni sul fatto che non si realizzeranno nuovi inceneritori e che lo smaltimento in discarica e per incenerimento dovrà divenire una pratica residuale, puntando invece su recupero e prevenzione in ottemperanza alla 98/2008, rispecchiano precisi atti amministrativi approvati dalla Giunta Regionale. Infine, per quanto riguarda la previsione di de-assimilare parte dei rifiuti speciali attualmente considerati come urbani, voglio ricordare che la Regione, proprio per effetto di un'altissima assimilazione, risulta avere la produzione più alta di rifiuti non solo d'Italia, ma di tutta l'Unione Europea "a quindici" (673 kg per abitante contro 542). Ricordo che sui 3 milioni di tonnellate annue di rifiuti annoverati tra quelli urbani, circa la metà sono in realtà speciali. Ricordo che proprio questa sovrastima dei rifiuti urbani ha portato al sovradimensionamento dell'impiantistica di smaltimento, impianti pagati dalle bollette dei cittadini, di cui Bratti sembra in teoria rammaricarsi, senza tuttavia muovere un dito per porvi rimedio. Considerando che sul territorio regionale vengono gestiti 15 milioni di tonnellate annue di rifiuti speciali a libero mercato, il ridotto quantitativo che deriverebbe dalla de-assimilazione (circa 600 mila tonnellate) non sembra particolarmente appetibile per la malavita organizzata, ma piuttosto uno spauracchio per lasciare tutto così com'è: se l'on. Bratti intende concentrarsi sulla piccola quantità di de-assimilato rischia di non dormire la notte pensando agli oltre 15 milioni di rifiuti speciali gestiti annualmente in Regione, che non può considerare meno insidiati dalla malavita. Per concludere, l'on. Bratti potrebbe senz'altro incidere di più a livello nazionale conducendo una battaglia seria, al di fuori di ogni partigianeria (come mai parla solo del sindaco di Napoli e non della sindachessa Iervolino che ha governato la città per un decennio?) e cercando di evitare che, anche grazie a comodi "scarica barile" l'Emilia diventi punto di riferimento per lo smaltimento di tutta l'Italia.

Sabrina Freda - Assessore regionale ambiente e riqualificazione urbana

31 dicembre 2012

Replica dell'Italia dei Valori di Ferrara alle dichiarazioni dell'On. Bratti, in materia di rifiuti, apparse sulla Nuova Ferrara di domenica 30 dicembre

Sul Piano regionale dei rifiuti …...

L'On. Bratti, fresco di primarie, sulla Nuova Ferrara di domenica 30 dicembre accusa l'Assessore regionale all'ambiente Sabrina Freda di aver fatto solo dichiarazioni e non il Piano dei rifiuti.
Peccato per lui che, probabilmente a sua insaputa, quel Piano invece è in corso di elaborazione (secondo il percorso fissato dalla legge regionale 20/2000), che è già stato approvato l'atto di indirizzo, che il documento preliminare è stato presentato in oltre 10 incontri pubblici alla presenza di molti assessori e sindaci del suo partito e che, proprio in questi giorni, è all'attenzione del presidente della Regione Errani.


Sull'inceneritore di Parma ….

A sua insaputa, l'inceneritore di Parma è stato pianificato dal PD, partito che amministra la Provincia. Perché Bratti non ha detto ai suoi colleghi di partito che l'inceneritore di Parma (guarda caso di proprietà di Iren invece che di Hera ) era inutile?


Sulla discarica Crispa …..

A sua insaputa, la Provincia di Ferrara è amministrata dal PD. Perché non chiede alla peresidente Zappaterra di tenere nella massima considerazione il parere negativo di ARPA e quindi di non autorizzare l'ampliamento della discarica Crispa?

Ci auguriamo che l'Onorevole Bratti, se rimarrà in Parlamento (e membro della commissione Ambiente) per altri cinque anni, possa impiegare il suo tempo meglio di quanto abbia fatto fino ad ora per risolvere il problema dei rifuiti urbani che, oggetto di un semplice trattamento meccanico, diventano - secondo l'attuale normativa - rifuti speciali liberi di circolare su tutto il territorio nazionale e quindi di invadere anche la nostra provincia, come già accaduto con i rifiuti campani accolti alcuni mesi fa dalla discarica Crispa di Jolanda di Savoia.

Italia dei Valori Ferrara



29 dicembre 2012

Sulla vicenda della discarica Crispa di Jolanda di Savoia interviene l'Assessore regionale Sabrina Freda: "il mio compito è contrastare gli interessi che minacciano la tutela dell'ambiente".

"Le affermazioni dell'assessore Bellini non solo sono offensive, ma dimostrano di scarso interesse per l'ambiente. A questo proposito, mi corre l'obbligo di continuare a porre una domanda alla quale non ho ancora ottenuto risposta: perché si vuole a tutti i costi ampliare la capacità della Crispa per rifiuti che verranno da altre province e da altre regioni? Sostenere che l'ampliamento di 250.000 ton. della Crispa serva a rendere "più ecologica la discarica" è un insulto all'intelligenza dei cittadini, così come il tentativo di sottrarsi alle proprie responsabilità definendo "strumentalizzazione politica" domande a cui non si vuole rispondere. Arpa ha espresso e confermato il parere negativo su questo intervento, qualsiasi versione diversa è una mistificazione che poco si addice a chi riveste ruoli di governo, si tratti dell'assessore Bellini o della Presidente Zappaterra. Per concludere, il piano regionale di gestione dei rifiuti ha fissato nei suoi indirizzi fondamentali il superamento delle discariche e degli inceneritori per puntare su prevenzione e recupero, costruendo una filiera produttiva sostenibile e realmente "più ecologica". Certamente, questo non vieta a norma di legge di autorizzare nuove discariche o ampliamenti di quelle esistenti, ma procedere ignorando o riformulando il parere di Arpa, rischiando di inquinare la falda acquifera per seguire un'evidente logica di profitto, resta nei fatti una scelta insostenibile".

Ampliamento della discarica Crispa. Dalla Provincia un regalo milionario ad Area s.p.a. che ipoteca pesantemente l'ambiente e la salute dei cittadini.

Sulla discarica Crispa la Provincia di Ferrara ed il suo assessore all'ambiente Bellini non vogliono sentire ragioni e vanno avanti con il progetto di ampliamento in barba ai pareri negativi di Arpa e Regione.
Arriverà infatti nei prossimi giorni l'autorizzazione della Provincia che prevede l'aumento di 250 mila tonnellate di rifiuti speciali che verranno stoccati nella discarica di Jolanda di Savoia. Una decisione, quella della Provincia di Ferrara, a dir poco irresponsabile e che rischia di compromettere definitivamente la situazione ambientale nelle aree limitrofe alla discarica.
A nulla sono serviti i richiami alla cautela di Arpa e Regione rispetto ai rischi di inquinamento della falda derivanti dal “landfill mining”, così come non sono stati ascoltati i residenti che opponendosi all'ampliamento della discarica rivendicano con forza il loro sacrosanto diritto alla salute ed a un ambiente più pulito.
La determinazione della Provincia di Ferrara a voler chiudere la partita nel giro di pochi giorni, evidenzia la volontà di fare un regalo milionario ad Area s.p.a. che grazie al business dei rifiuti potrà chiudere i buchi di bilancio al prezzo, tuttavia, di una pesante ipoteca sull'ambiente e sulla salute dei cittadini.
Ci auguriamo che il clima festivo non contribuisca a far passare inosservata agli occhi degli abitanti di Jolanda di Savoia e dei Comuni limitrofi la scelta della Provincia di autorizzare l'ampliamento della discarica Crispa, ma che al contrario ci sia una forte mobilitazione popolare in difesa dell'ambiente e della salute.

Italia dei Valori - Lista Di Pietro - Ferrara

24 dicembre 2012

L'unico augurio possibile: dimenticare l'agenda Monti

Buon Natale a tutti i cittadini onesti di questo Paese, che sono tantissimi anche se contano pochissimo. Chi se ne intende dice che questo è il Natale più triste nella storia della Repubblica italiana. Non si devono essere sprecati molto per capirlo: basta uscire per le strade e vedere cosa succede nei negozi.
E’ il bianco Natale che mette allegria, non certo questo Natale in bianco.
Il professor Monti, nella sua bella conferenza stampa di propaganda elettorale, si è ben guardato dal citare i dati che fotografano il Paese reale. Nemmeno Berlusconi il piazzista era mai arrivato a violentare così la verità, addomesticando le cifre e nascondendo i dati scomodi.
Visto che il professore è distratto, perché deve occuparsi della sua campagna elettorale, quei dati glieli ricordiamo noi. Il debito pubblico ha sfondato i 2000 miliardi di euro: in un anno ha accumulato 102,304 miliardi in più rispetto allo scorso anno. Peggio di quel che aveva fatto Berlusconi. Il Pil è calato del 2,4%, cioè sei volte di più di quello che aveva previsto il governo a inizio anno. Per il 2013 l’Ocse prevede un ulteriore calo tra l’1 e l’1,5%, quindi non dello 0,2 come avevano detto, nel paese della favole, Monti e Passera.
La produzione industriale è scesa del 5,2%: una catastrofe. La pressione fiscale è passata dal 42,5% all’attuale 44,7% e l’anno prossimo sarà al 45,3%. Non ci vuole un professore per capire che così non respirano né le famiglie né le imprese. E infatti il gettito IVA è diminuito del 2% secondo gli stessi dati diffusi dal governo. E i consumi sono precipitati del 4,8%. I salari sono cresciuti dell’1,4%, cioè stanno sotto all’inflazione dell’1,8%.
La disoccupazione è passata dall’8,5% dell’anno scorso al 10,8%, e tra i giovani si moltiplica fino al 36,5%. Secondo questi dati, i disoccupati in Italia sono diventati tre milioni. Però non tengono conto di chi il lavoro non lo cerca più, né dei cassintegrati, che sono circa 610mila. Per un totale di oltre un miliardo di ore di cassa integrazione nel 2012, con una perdita economica per ogni lavoratore di circa 5000 euro.
Sommando tutte le voci si arriva a 4,7 milioni di persone tra disoccupati reali e cassintegrati. Ma sono dati provvisori: nelle aziende in crisi sono a rischio immediato altri 300mila posti di lavoro. La conseguenza di tutto ciò ha un nome odioso che Monti, infatti, evita di pronunciare: povertà. Gli italianiin questo anno di agenda Monti hanno vissuto grazie ai loro risparmi, e ne hanno bruciato circa il 64%. Per il Censis due milioni e mezzo di famiglie hanno dovuto vendere oro e altri “gioielli di famiglia”. La Caritas dice che il 33,3% della popolazione ha dovuto ricorrere, in qualche modo, all’assistenza caritatevole. Secondo Save the Children il 22,6% dei bambini italiani è a rischio povertà.
Mi scuso per aver reso, con queste cifre, ancor meno lieto il Natale a chi mi legge ma credo che, se vogliamo farcela, dobbiamo guardare in faccia la verità e non nasconderla come faceva Berlusconi e continua a fare Monti. Oggi la realtà ha un brutta faccia: quella di una recessione che è già quasi depressione, quella dell’assenza di speranza per milioni e milioni di persone. C’è un solo modo per iniziare a risalire la china ed è cestinare l’agenda Monti e ricominciare con il progetto che ci vede al fianco di Antonio Ingroia. Oggi, senza allegria, io e l’Italia dei Valori possiamo solo augurarvi e augurarci che per il Natale prossimo di quell’agenda, che ha seminato solo povertà e disperazione, si sia perso anche il ricordo.
Auguri sinceri a tutti.

Antonio Di Pietro

23 dicembre 2012

Il caso della discarica Crispa di Jolanda di Savoia arriva in Europa grazie a IDV.

L’europarlamentare IdV Andrea Zanoni: “Bloccare subito il progetto”

La Regione Emilia Romagna e l’Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente (Arpa) sono contrarie all’ampliamento della discarica Crispa. La Provincia di Ferrara, invece, vuole andare avanti con il progetto. L’Europarlamentare IdV Andrea Zanoni: «Bloccare subito il progetto in linea con il parere dell’ARPA e le Direttive UE».
Il 17 dicembre scorso, in una Conferenza di Servizi tenutasi presso l’Ufficio Ambiente della Provincia di Ferrara ha dato via libera alla Valutazione di Impatto Ambientale (Via) che contiene l’autorizzazione di inizio lavori per la Grande Crispa, cioè l’aumento di capacità di smaltimento per 250mila tonnellate di rifiuti speciali della discarica di Jolanda di Savoia. Alla firma del documento erano presenti la Provincia di Ferrara, i Comuni di Jolanda e Copparo, il Consorzio di bonifica, l’Asl, l’Atesir e l’ARPA.
Il 29 ottobre, l’Arpa ha espresso parere negativo al landfill mining, che riguarda il primo lotto, ovvero la parte più vecchia della discarica risalente agli anni ’80 quando i rifiuti non venivano separati in base a pericolosità e tossicità. Questa pratica consiste nell’asportare tramite escavazione i materiali depositati al fine di ricavare volumi utili a futuri nuovi depositi.
Nella relazione, l’Arpa ha sottolineato che il beneficio ambientale che si otterrebbe da un intervento di rimozione dei rifiuti sarebbe molto basso a fronte di un elevato rischio di alterare l’eco-equilibrio.
Andrea Zanoni, eurodeputato IdV e membro della Commissione Envi Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare ha affermato: «Il progetto così come presentato mette a serio rischio di contaminazione la falda acquifera, soprattutto nell’ipotesi che i rifiuti si trovino a bagnomaria, ovvero sotto il livello della falda perché la loro movimentazione potrebbe comportare il rilascio di ingenti quantità di percolato attualmente rinchiuse in potenziali sacche formatesi negli anni».
L’Arpa, nella relazione, ritiene che il rimaneggiamento dei rifiuti potrebbe determinare un inquinamento maggiore di quello attualmente rilevato che è stato dimostrato lieve ed accettabile dal punto di vista della sostenibilità ambientale.
«Fino a quando non saranno esclusi tutti i rischi per la salute dei cittadini e per l’ambiente – conclude Zanoni – non dovrà essere dato il “via libera” ad alcun progetto di ampliamento. L’Italia è già stata messa in mora per aver violato ripetutamente la Direttiva quadro sulle acque 2000/60/CE che fissa le regole per la protezione dei bacini idrici e delle falde acquifere. A marzo scorso la Commissione europea ha inviato, infatti, un parere motivato all’Italia per chiedere il rispetto della normativa essendo il nostro Paese inadempiente. Questo progetto aggraverebbe anche la situazione dell’Italia in merito alla procedura di infrazione in atto per la violazione della Direttiva Acque. Nel caso di rilascio dell’autorizzazione da parte della Provincia di Ferrara non perderei un minuto a denunciare il tutto alla Commissione Europea perché credo che ci sarebbero delle violazioni non solo alla Direttiva Acque, ma anche alla Direttive su Discariche e Rifiuti».

19 dicembre 2012

Buona fortuna!

Auguriamo buona fortuna ai consiglieri Sasso e Rorato che hanno deciso di lasciare l’Italia dei Valori. Non entriamo nel merito delle motivazioni che hanno determinato la loro fuoriuscita dall’IDV ma ci limitiamo a ricordare che coerenza vorrebbe vedere i due tranfughi dimissionari anche dai rispettivi ruoli elettivi avendo nel 2009, all’atto dell’accettazione della candidatura nelle liste dell’Italia dei Valori, aderito al codice etico del Partito che prevede, tra l’altro, le dimissioni dalle cariche elettive ed amministrative in caso di cambio di casacca.

Italia dei Valori di Ferrara

16 dicembre 2012

L'IDV resiste e riparte!


Un congresso per rifondare il partito da tenersi probabilmente a settembre. E' l'annuncio fatto dal leader dell'Italia dei Valori Antonio Di Pietro durante il suo discorso all'assemblea generale a Roma. Di Pietro ha rivendicato le battaglie fatte in questi anni e l'orgoglio di continuare ad essere l'unica forza che si è opposta prima a Berlusconi, poi a Monti, con l'obiettivo di difendere le fasce più deboli della popolazione; per assicurare a tutti il diritto all'istruzione, alla sanità pubblica, alle pensioni. Per questo ci hanno colpito, per questo vogliono isolarci. Perché siamo scomodi. ”L’Italia dei Valori – ha annunciato Di Pietro – ci sarà. Ci saremo alle prossime elezioni soli o ben accompagnati, ma ben accompagnati". Poi ha ricordato due date del calendario del partito: il 27 dicembre l'esecutivo nazionale per la "scelta finale" sulle alleanze alle elezioni e il 4 gennaio il deposito del simbolo.
Ad aprire l'assemblea dal palco del Marriott Hotel è stato il portavoce IdV Leoluca Orlando. "Siamo pronti a presentarci alle elezioni politiche con il nostro simbolo", ha dichiarato, "possiamo togliere la sigla Idv o il nome di Di Pietro ma deve restare il nostro simbolo, il gabbiano". Bene le alleanze con altre forze, ha ribadito Orlando, "ma il nostro partito non deve cessare di esistere". "Siamo in presenza di un omicidio politico che riguarda Italia dei Valori non Antonio Di Pietro - ha attaccato Orlando -. Si usa Di Pietro per distruggere un patrimonio di valori. Dobbiamo essere tutti uniti per evitare questo omicidio. Pensate il sorriso di Berlusconi, di Casini se noi dovessimo essere morti e seppelliti". "Fino alla fine perseguiremo un accordo con il Pd", ha detto ancora Orlando, osservando però che "il Pd non è è più libero di stare con noi perché condizionato dall'agenda Monti, Bersani non ha paura della concorrenza di Berlusconi ma di quella di Monti".
Un richiamo all'unità è arrivato anche dal presidente dei senatori dell’Italia dei Valori. Felice Belisario, durante il suo intervento, ha sottolineato che “solo il gioco di squadra ci consentirà di compattarci, e oggi la squadra si è ricompattata. Forse abbiamo commesso qualche errore ma con consapevolezza e orgoglio ripartiamo tutti da Antonio Di Pietro e dalla base che è orgogliosa del nostro progetto”.
Belisario ha rivendicato i cinque anni di opposizione in Parlamento. “Un’opposizione mai consociativa o pregiudiziale, ma sempre sui contenuti”.
Un'assemblea affollata, come ha evidenziato il presidente dei deputati Idv Antonio Borghesi: "La grande affluenza all'Assemblea nazionale dell'Idv ci rende tutti ancora più consapevoli dell'importanza del momento e della voglia di partecipazione e impegno del popolo Idv. Lavoriamo per una coaliazione di centrosinistra che comprenda anche l'Idv per le battaglie di questi dieci anni e per quelli che verranno. Continueremo a batterci per contribuire a rendere l'Italia un Paese migliore basato su equità, etica e legalità", ha dichiarato Borghesi.




24 novembre 2012

Crispa: Zappaterra e Di Martino derubricano il dibattito sull'ampliamento della discarica e le posizioni di I.D.V. a semplice scontro partitico. In realta' il problema e' serio e va affrontato nell'interesse dei cittadini.

Sulla questione della discarica Crispa evidentemente c'è chi la vuole buttare in “caciara”, anzichè affrontare seriamente il problema e nell'interesse dei cittadini.
La presidente della Provincia Zappaterra prima e il consigliere provinciale del PDL, Di Martino ora, liquidano la posizione di contrarietà all'ampliamento della discarica gestita da AREA s.p.a. come una ripicca dell'Assessore regionale all'ambiente ed una scaramuccia dovuta ai difficili rapporti tra IDV e PD in provincia di Ferrara.
Colpisce la pochezza delle argomentazioni addotte dalla Zappaterra e da Di Martino che denotano da un lato la volontà di derubricare la preoccupazione e l'attenzione ai problemi dell'ambiente a semplice scontro partitico, dall'altro di non riconoscere all'Italia dei Valori il diritto di esprimere la propria posizione su un tema, quello della discarica della Crispa, estremamente serio e fortemente sentito dalla popolazione.
L'Italia dei Valori non si farà condizionare da “sparate” giornalistiche che tendono unicamente a delegittimare la sua azione politica e terrà sotto pressione gli amministratori locali competenti affinché le loro scelte avvengano unicamente nell'interesse della collettività e dell'ambiente.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori Ferrara

23 novembre 2012

L'IDV aderisce allo sciopero del 24 novembre per la difesa della scuola pubblica.

“Allo Sciopero della Scuola, previsto per il prossimo sabato 24 novembre, aderirà anche l’IDV Emilia Romagna.” Ad affermarlo in una nota è la responsabile del dipartimento scuola e istruzione, Susanna Tasso. “Saremo anche noi a fianco degli studenti – prosegue la Tasso – per difendere il diritto all’istruzione per tutti e non solo per chi se lo può economicamente permettere e ci saremo anche per tutelare le condizioni salariali e contrattuali dei lavoratori. Bisogna reagire al “regime montiano” che sta massacrando le nuove generazioni culturalmente ed economicamente allargando ancora di più la forbice della disuguaglianza sociale.”

Ufficio Stampa IDV Emilia Romagna