Elezioni Europee 2014

31 gennaio 2013

Giuliani (IDV): La riorganizzazione sanitaria provinciale penalizza i copparesi ma il PD di questo non ne vuole discutere.

Con la riorganizzazione del servizio sanitario della provincia di Ferrara i copparesi hanno visto la nascita della “Casa della salute” che di fatto ha sostituito in toto l'ospedale San Giuseppe e la soppressione del punto di Primo Soccorso.
Viene spontaneo domandarsi se la Casa della Salute, al di là delle intenzioni e dei proclami, determinerà un reale miglioramento dell'offerta sanitaria rivolta ai cittadini, sia sul piano della professionalità del personale sanitario che di quello delle dotazioni tecnologiche. La risposta a questa domanda è negativa perché nei fatti si è trattato soltanto di un declassamento dell'ospedale San Giuseppe trasformandolo in Casa della Salute.
Anche sul fronte della gestione delle emergenze, dopo la chiusura del punto di Primo Soccorso, la situazione è sicuramente peggiorata sia perché la riorganizzazione non ha previsto un'adeguata dotazione di ambulanze dislocate sul territorio, sia perché la soppressione del punto di Primo Soccorso spinge gli utenti ad utilizzare impropriamente il Pronto soccorso dell'ospedale di Cona appesantendone l'operatività.
Tutto ciò fa apparire la trasformazione dell'Ospedale San Giuseppe in Casa della Salute unicamente rispondente alla logica del taglio dei costi e non all'esigenza di efficientare la spesa. A quest’ultimo proposito è dato sapere a quanto ammonta il risparmio derivante da questa operazione? E le risorse così liberate sono state reinvestite in servizi rivolti ai cittadini del territorio dell'Unione? E' lecito anche domandarsi se non vi fossero altre strade per ridurre la spesa sanitaria senza dover chiudere il punto di Primo Soccorso del S. Giuseppe.
E ancora, nel calcolo del rapporto costi/benefici si sono presi in considerazione i disagi ed i relativi costi a cui i cittadini di questo territorio andranno in contro?
Molto di frequente i cittadini rappresentano alle istituzioni le loro preoccupazioni e soprattutto, se persone anziane o affette da patologie croniche, si chiedono se i loro bisogni di cura e assistenza verranno soddisfatti in maniera ottimale e senza lasciare indietro nessuno.
Cosa si dirà a questi nostri concittadini? Si sapranno dare risposte concrete e soprattutto si è certi di aver fatto il possibile per garantire loro un'offerta socio-sanitaria degna di un Paese civile e senza farli sentire cittadini di serie B?
Nella mia veste di consigliere comunale di Copparo ho espresso queste mie considerazioni nell’ultima conferenza dei capigruppo affinché si potesse mettere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio una discussione dedicata al tema della sanità del nostro territorio; una discussione che fosse franca, approfondita e soprattutto libera da condizionamenti partitici. Purtroppo la mia richiesta è stata respinta, con motivazioni formali, dal fronte bypartisan PD-PDL e dal malcelato timore di dover raccontare ai copparesi imbarazzanti verità.

Giuliano Giuliani - Consigliere comunale di Copparo Italia dei Valori.

29 gennaio 2013

Antonio Ingroia a Ferrara per una Rivoluzione Civile

Antonio Ingroia sarà a Ferrara mercoledì 30 gennaio per incontrare la stampa ed i simpatizzanti  di Rivoluzione Civile.
L'appuntamento è per le ore 13 presso l'Osteria degli Angeli in Largo Castello.
Insieme al leader di Rivoluzione Civile ci saranno i candidati ferraresi per la Camera dei Deputati e Senato della Repubblica.

Italia dei Valori Ferrara

22 gennaio 2013

I candidati ferraresi dell'IDV nella lista Rivoluzione Civile. Pesa la mancata candidatura di Silvana Mura, vittima di infamanti accuse rivelatesi infondate.

Saranno tre, due donne ed un uomo, i candidati ferraresi dell'Italia dei Valori nella lista Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia.
Si tratta di Susanna Tasso, 51 anni, attuale coordinatrice provinciale del partito e Cecilia Mosca, 38 anni, insegnante. Correranno per la Camera dei Deputati.
Per il Senato, lDV schiera Massimo Ovani, 40 anni, commerciante di Comacchio.
L'Italia dei Valori di Ferrara non puó tuttavia non esprime rammarico per la mancata candidatura di Silvana Mura, parlamentare uscente e Segretario regionale del partito.
Silvana Mura era stata indagata a Massa Carrara per fatti che, dopo la deposizione resa al magistrato alcuni giorni fa, si sono dimostrati infondati. A breve é previsto il decreto di archiviazione del procedimento penale a suo carico.
Ora, se non altro, Silvana Mura, puó camminare a testa alta ma il danno politico all'esponente IDV è notevole.

Italia dei Valori Ferrara

12 gennaio 2013

Tagliani non ha più bisogno dell'IDV. E' solo sua la responsabilità di aver rotto il patto di governo del 2009.

Il Sindaco Tagliani, dalle pagine di un quotidiano locale, fa sapere tra le righe di non aver più bisogno dell'Italia dei Valori per il governo della Città.
Non lo dice chiaramente ma di fatto mette l'I.D.V. fuori dalla maggioranza.
Ricade pertanto su Tagliani e solo su di lui la responsabilità di aver rotto il patto di governo sancito nel 2009 con l'I.D.V. nell'ambito dell'alleanza di centrosinistra, un'alleanza da noi mai messa in discussione, nemmeno dopo la convinta adesione a Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia per le prossime elezioni nazionali.
Evidentemente non contano le migliaia di elettori che scegliendo con il loro voto l'I.D.V. hanno consentito a Tagliani di salire da Sindaco di Ferrara lo scalone di Palazzo Municipale.
Ma il 2014 è vicino e l'I.D.V. non dimenticherà così come i suoi elettori che si sono visti scippare dal trasformismo la loro rappresentanza nelle Istituzioni.
Sarà tra l'altro interessante vedere l'apporto in termini di consenso elettorale che il neo partito centrista di Tabacci, al quale hanno recentemente aderito Sasso e Zadro, darà al Sindaco Tagliani qualora volesse ricandidarsi.
L'Italia dei Valori, seppur ferita da chi si è dimostrato più legato alla poltrona ed alla propria carriera politica che agli ideali del partito, resta in piedi, non tradirà la fiducia dei propri elettori e continuerà la sua azione politica con ancor più determinazione, fuori dal palazzo ma sempre al fianco dei cittadini.

Italia dei Valori Ferrara

10 gennaio 2013

L'Assessore comunale Rossella Zadro lascia l'Italia dei Valori ma non la poltrona. Andrà con il partito di Tabacci e Donadi.

Prendiamo atto che l'Assessore comunale Rossella Zadro non si riconosce più nell'Italia dei Valori e che lascia il partito per approdare a quello di Donadi e Tabacci.
Rispettiamo questa scelta, essendo legittimo mutare nel tempo il proprio convincimento politico; tuttavia ci aspettiamo ora che Rossella Zadro si dimetta dal ruolo di Assessore del Comune di Ferrara, ruolo che le è stato attribuito per rappresentare l'Italia dei Valori nella Giunta guidata dal Sindaco Tagliani dopo le elezioni del 2009.
Oltretutto, ricordiamo che Rossella Zadro, così come tutti coloro che nel 2009 hanno accettato la candidatura nelle liste dell’Italia dei Valori, ha aderito al codice etico del Partito che prevede, tra l’altro, le dimissioni dalle cariche elettive ed amministrative in caso di cambio di casacca.


Italia dei Valori di Ferrara

07 gennaio 2013

Freda (IDV): da Bratti solo un comodo scarica barile

L'Assessore regionale Sabrina Freda risponde all'On. Bratti.

Trovo sorprendenti le riflessioni fatte dall'on. Bratti a proposito della discarica Crispa, dell'inceneritore di Parma e del Piano regionale di gestione dei rifiuti, tanto più perché espresse da un esponente politico di vecchio corso, già onorevole e in procinto di tornare in Parlamento. In primo luogo, mi sembra azzardata da parte dell'on. Bratti la tesi secondo la quale le scelte fatte dalle amministrazioni provinciali di Ferrara e di Parma in merito all'ampliamento della discarica Crispa (nonostante il parere negativo di Arpa) e al nuovo inceneritore, nulla avrebbero a che vedere con il Pd, che pure è il partito che le esprime. Un comodo scarica barile. Per quanto riguarda il nuovo piano regionale dei rifiuti, confermo all'on. Bratti che è in fase di elaborazione secondo l'iter previsto dalla legge regionale 20/2000, né potrebbe essere altrimenti. Questo iter è lungo e complesso perchè prevede l'ampio coinvolgimento di tutti gli interlocutori, ma la Regione sta rispettando pienamente i tempi previsti dalla normativa nazionale e ha già fatto passi importanti: non solo il programma di mandato approvato dal 2010 prevede lo stop ad ogni nuovo inceneritore, ma la Giunta Regionale ha già approvato con delibera dello scorso 30 luglio l'atto di indirizzi del nuovo piano e sono già stati svolti numerosi incontri, partecipati da amministratori, aziende, gestori, associazioni etc, che hanno portato all'elaborazione del documento preliminare, attualmente all'attenzione della presidenza della Giunta. L'on. Bratti sbaglia quindi a dire che le mie sono solo "dichiarazioni politiche". Al contrario, le mie dichiarazioni sul fatto che non si realizzeranno nuovi inceneritori e che lo smaltimento in discarica e per incenerimento dovrà divenire una pratica residuale, puntando invece su recupero e prevenzione in ottemperanza alla 98/2008, rispecchiano precisi atti amministrativi approvati dalla Giunta Regionale. Infine, per quanto riguarda la previsione di de-assimilare parte dei rifiuti speciali attualmente considerati come urbani, voglio ricordare che la Regione, proprio per effetto di un'altissima assimilazione, risulta avere la produzione più alta di rifiuti non solo d'Italia, ma di tutta l'Unione Europea "a quindici" (673 kg per abitante contro 542). Ricordo che sui 3 milioni di tonnellate annue di rifiuti annoverati tra quelli urbani, circa la metà sono in realtà speciali. Ricordo che proprio questa sovrastima dei rifiuti urbani ha portato al sovradimensionamento dell'impiantistica di smaltimento, impianti pagati dalle bollette dei cittadini, di cui Bratti sembra in teoria rammaricarsi, senza tuttavia muovere un dito per porvi rimedio. Considerando che sul territorio regionale vengono gestiti 15 milioni di tonnellate annue di rifiuti speciali a libero mercato, il ridotto quantitativo che deriverebbe dalla de-assimilazione (circa 600 mila tonnellate) non sembra particolarmente appetibile per la malavita organizzata, ma piuttosto uno spauracchio per lasciare tutto così com'è: se l'on. Bratti intende concentrarsi sulla piccola quantità di de-assimilato rischia di non dormire la notte pensando agli oltre 15 milioni di rifiuti speciali gestiti annualmente in Regione, che non può considerare meno insidiati dalla malavita. Per concludere, l'on. Bratti potrebbe senz'altro incidere di più a livello nazionale conducendo una battaglia seria, al di fuori di ogni partigianeria (come mai parla solo del sindaco di Napoli e non della sindachessa Iervolino che ha governato la città per un decennio?) e cercando di evitare che, anche grazie a comodi "scarica barile" l'Emilia diventi punto di riferimento per lo smaltimento di tutta l'Italia.

Sabrina Freda - Assessore regionale ambiente e riqualificazione urbana