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31 gennaio 2013

Giuliani (IDV): La riorganizzazione sanitaria provinciale penalizza i copparesi ma il PD di questo non ne vuole discutere.

Con la riorganizzazione del servizio sanitario della provincia di Ferrara i copparesi hanno visto la nascita della “Casa della salute” che di fatto ha sostituito in toto l'ospedale San Giuseppe e la soppressione del punto di Primo Soccorso.
Viene spontaneo domandarsi se la Casa della Salute, al di là delle intenzioni e dei proclami, determinerà un reale miglioramento dell'offerta sanitaria rivolta ai cittadini, sia sul piano della professionalità del personale sanitario che di quello delle dotazioni tecnologiche. La risposta a questa domanda è negativa perché nei fatti si è trattato soltanto di un declassamento dell'ospedale San Giuseppe trasformandolo in Casa della Salute.
Anche sul fronte della gestione delle emergenze, dopo la chiusura del punto di Primo Soccorso, la situazione è sicuramente peggiorata sia perché la riorganizzazione non ha previsto un'adeguata dotazione di ambulanze dislocate sul territorio, sia perché la soppressione del punto di Primo Soccorso spinge gli utenti ad utilizzare impropriamente il Pronto soccorso dell'ospedale di Cona appesantendone l'operatività.
Tutto ciò fa apparire la trasformazione dell'Ospedale San Giuseppe in Casa della Salute unicamente rispondente alla logica del taglio dei costi e non all'esigenza di efficientare la spesa. A quest’ultimo proposito è dato sapere a quanto ammonta il risparmio derivante da questa operazione? E le risorse così liberate sono state reinvestite in servizi rivolti ai cittadini del territorio dell'Unione? E' lecito anche domandarsi se non vi fossero altre strade per ridurre la spesa sanitaria senza dover chiudere il punto di Primo Soccorso del S. Giuseppe.
E ancora, nel calcolo del rapporto costi/benefici si sono presi in considerazione i disagi ed i relativi costi a cui i cittadini di questo territorio andranno in contro?
Molto di frequente i cittadini rappresentano alle istituzioni le loro preoccupazioni e soprattutto, se persone anziane o affette da patologie croniche, si chiedono se i loro bisogni di cura e assistenza verranno soddisfatti in maniera ottimale e senza lasciare indietro nessuno.
Cosa si dirà a questi nostri concittadini? Si sapranno dare risposte concrete e soprattutto si è certi di aver fatto il possibile per garantire loro un'offerta socio-sanitaria degna di un Paese civile e senza farli sentire cittadini di serie B?
Nella mia veste di consigliere comunale di Copparo ho espresso queste mie considerazioni nell’ultima conferenza dei capigruppo affinché si potesse mettere all’ordine del giorno del prossimo Consiglio una discussione dedicata al tema della sanità del nostro territorio; una discussione che fosse franca, approfondita e soprattutto libera da condizionamenti partitici. Purtroppo la mia richiesta è stata respinta, con motivazioni formali, dal fronte bypartisan PD-PDL e dal malcelato timore di dover raccontare ai copparesi imbarazzanti verità.

Giuliano Giuliani - Consigliere comunale di Copparo Italia dei Valori.

26 giugno 2012

Disagi e disservizi al Reparto di Ostetricia e Ginecologia del Nuovo ospedale S.Anna di Cona. Presentata da Liana Barbati (IDV) un'interrogazione in Regione.

Ospedale di Cona, interrogazione immediata della capogruppo Idv Liana Barbati in merito ai forti disagi e al malfunzionamento del Reparto di Ostetricia e Ginecologia.
La mancata apertura dei diversi blocchi del Reparto (sala parto, sala travaglio, neonatologia, ambulatorio gravidanza a rischio, ambulatorio gravidanza a termine, ambulatorio ecografico e pronto soccorso ginecologico), ha generato difficoltà nell’accedere alle cure da parte delle gestanti, nonché disfunzioni organizzative al personale medico sanitario. I problemi riscontrati sono stati ripetutamente segnalati da pazienti come dai dipendenti dell’ospedale, nonché riportati sulla stampa locale.
“Secondo quanto denunciato, le partorienti sarebbero state trasferite in una sala operatoria del Reparto di Chirurgia (allestito per l’occasione in tutta fretta e nel dubbio rispetto delle buone pratiche organizzativo - logistiche), l'attività ambulatoriale svolta in spazi ricavati in aree della degenza e l'attività di pronto soccorso ginecologico sarebbe avvenuta presso il pronto soccorso generale”, dichiara la capogruppo Idv in Regione Liana Barbati. Inoltre “le motivazioni della mancata attivazione del Reparto di Ostetricia e Ginecologia appaiono oscure e non comunicate al personale medico ed infermieristico che si è trovato ad operare nella totale mancanza di informazioni e comunicazioni da parte della Direzione ospedaliera con inevitabili ripercussioni sull'efficienza del servizio offerto ai pazienti”, prosegue la consigliera regionale.
“A tal proposito il gruppo regionale Idv ha depositato un’interrogazione a risposta immediata per avere dell’assessore competente e dalla Giunta chiarimenti in merito alla mancata entrata in funzione del Reparto, e alle annesse responsabilità. Vorremmo inoltre sapere se e quali misure si intenda adottare in futuro e indicativamente entro quali termini – e soprattutto – se siano previsti indennizzi per quei pazienti che hanno subito gravi e comprovati disagi all’interno dei suddetti reparti”.

Ufficio Stampa regionale Italia dei Valori

16 giugno 2012

Nuovo ospedale s.Anna: reparto di ostetricia con sala travaglio e sala parto non agibili?

In questi giorni le cronache locali hanno dato la notizia del primo nato al nuovo Ospedale S.Anna di Cona. La notizia è di buon auspicio per il futuro del nuovo ospedale ma pare che qualcosa ancora non funzioni a dovere.
Sembrerebbe infatti che il trasferimento del Reparto di Ostetricia sia avvenuto senza che la Sala travaglio e la Sala parto abbiano ottenuto le necessarie autorizzazioni. Le partorienti verrebbero quindi dirottate in sala operatoria in uno spazio allestito in tutta fretta. Anche gli ambulatori del reparto sarebbero privi di autorizzazione ed i medici costretti ad utilizzare gli spazi delle degenze.
Ora, se quanto sopra venisse confermato, ci troveremmo di fronte ad un fatto molto grave. Non vorremmo che la fretta di effettuare il trasloco a tutti costi avesse giocato un altro brutto scherzo alla Direzione del nuovo S.Anna, dopo il clamoroso flop dell'ottobre dello scorso anno.
Ci auguriamo di essere smentiti dal Dr. Rinaldi.

Italia dei Valori Ferrara

26 febbraio 2012

Ospedale San Giuseppe di Copparo. L'IDV contraria al suo depotenziamento. Apprezzamento per la posizione del Sindaco Rossi.

Partendo dal presupposto che il diritto alla salute non può essere sacrificato dalla logica dei bilanci e che i tagli alla spesa sanitaria non devono colpire i cittadini, l’Italia dei Valori apprezza e condivide la presa di posizione del Sindaco Rossi a difesa dell’ospedale San Giuseppe di Copparo.
Difendere l’ospedale di Copparo dal rischio di depotenziamento non è un atteggiamento frutto di una visione campanilistica od “ospedalocentrica” della sanità bensì trova ragione nella consapevolezza che il San Giuseppe è un presidio sanitario di fondamentale importanza per una comunità di oltre 35 mila abitanti, dove tra l’altro, il tasso di invecchiamento della popolazione è in costante aumento.
L’apertura, speriamo prossima, dell'‘ospedale di Cona porterà ad un profondo riassetto della rete ospedaliera e della medicina territoriale. Una riorganizzazione che per noi dell’Italia dei Valori non è solo inevitabile ma necessaria ed urgente. Tuttavia, se da un lato la sanità pubblica deve sempre più orientarsi verso modelli organizzativi e gestionali che la rendano economicamente sostenibile, tecnologicamente avanzata ed in grado di offrire ai cittadini prestazioni di qualità, dall’altro occorre sfuggire alla tentazione di una visione “aziendalistica” che privilegia i bilanci rispetto alle esigenze del territorio.
Depotenziare il San Giuseppe, trasformarlo in qualcosa che non sia un ospedale in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di salute di un vasto bacino di utenza, è una scelta che penalizza fortemente i cittadini e che pertanto va contrastata. L’Italia dei Valori ritiene infatti che Copparo non solo debba mantenere il proprio presidio ospedaliero ma addirittura vederlo valorizzato e reso ancor più efficiente, dotato di un evoluto punto di primo soccorso (necessario per impedire gli accessi impropri al Pronto Soccorso di Cona, quando sarà attivo), inserito in una ben organizzata ed efficiente rete dell’emergenza e strategicamente connesso ed interdipendente con l'ospedale di Cona.
L’Italia dei Valori si augura che il Sindaco di Copparo, che domani, insieme ai sindaci degli altri comuni del nostro territorio, parteciperà alla “Conferenza territoriale sociale e sanitaria”, possa trovare la necessaria determinazione a far valere le istanze dei suoi concittadini e che quel importante consesso istituzionale sia il luogo di confronto e di condivisione delle scelte in materia di sanità e non dove si ratificano decisioni già assunte in altre sedi.

Italia dei Valori Ferrara

04 febbraio 2012

Il Consigliere provinciale IDV, Alessandro Rorato, sul caso di legionella al S.Anna.

"Alla luce di quanto si apprende oggi dai giornali, bene ha fatto Italia dei Valori - prima con Massimiliano Fiorillo, poi con l'on. Silvana Mura ed il sottoscritto - a chiedere maggiore chiarezza sul caso di morte per legionella. Il parere dei medici ha confermato come causa della morte sia stato proprio il temibile batterio contratto in ambito ospedaliero. Emerge altresì che vi è stato un forte deficit di comunicazione con i parenti al momento della morte della donna. Attendiamo ora con fiducia l'esito delle indagini aperte in Procura e gli approfondimenti condotti dalla Commissione Parlamentare sugli errori sanitari."

Alessandro Rorato
Consigliere Provinciale IDV Ferrara

14 gennaio 2012

Legionella, se ne occupa la Commissione errori sanitari. Leoluca Orlando scrive a Lusenti per chiedere una relazione sulla vicenda

da Estense.com

Il caso legionella di Ferrara è ora all’attenzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario. La richiesta avanzata a suo tempo dall’allora vicepresidente della Provincia di Ferrara Massimiliano Fiorillo ha avuto i suoi effetti.
Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, l’on. Leoluca Orlando, ha scritto all’assessore regionale alle Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, Carlo Lusenti, chiedendo una relazione in merito ad un caso di infezione ospedaliera, contratta da una donna deceduta il 7 ottobre scorso a Ferrara.
Secondo quanto riferito dalla stampa, la signora sarebbe stata ricoverata il 26 agosto 2011 presso il reparto di Nefrologia dell’Ospedale Sant’Anna, in gravi condizioni di salute. Lo scorso 6 ottobre, alla settantunenne, sarebbe stata diagnosticata la contrazione di una infezione di natura ospedaliera, la legionella polmonare, che ne avrebbe causato il decesso. Inoltre, i parenti della paziente non sarebbero stati informati tempestivamente sulla vera causa della morte della donna e ne avrebbero invece appreso notizia da articoli pubblicati su quotidiani locali.
“Sull’episodio, la Commissione d’inchiesta resta in attesa di ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali”, ha dichiarato il presidente Orlando. “Con riferimento e aldilà dello specifico caso – ha aggiunto Orlando - sollecitiamo la massima attenzione da parte del Ministero della Salute e, in primo luogo, da parte delle regioni tutte, affinché provvedano ad adeguare le rispettive linee guida e ne garantiscano la puntuale applicazione da parte delle autorità sanitarie locali. Il tema delle infezioni ospedaliere è, infatti, tanto grave e diffuso quanto troppe volte sottovalutato. Esso affiora di tanto in tanto come la punta di un iceberg di dimensioni preoccupanti. Pertanto – ha concluso Orlando – su questo tema Commissione ha da tempo rivolto la propria attività di inchiesta, al fine di stimolare le istituzioni sanitarie ad intervenire adeguatamente, soprattutto in via preventiva”.

23 maggio 2011

No al depotenziamento dell'ospedale S. Camillo di Comacchio

In vista dell'apertura dell'Ospedale di Cona, la sanità ferrarese è alla vigilia di un profondo riassetto della rete ospedaliera e territoriale che prevede adeguati interventi di razionalizzazione delle risorse e di riorganizzazione dei presidi che si dimostrano non in grado di assicurare adeguati profili di appropriatezza, di efficacia ed efficienza.
Per noi dell'Italia dei Valori questa riorganizzazione non è solo inevitabile ma opportuna ed urgente. Tuttavia, se da un lato la sanità pubblica deve sempre più orientarsi verso modelli organizzativi e gestionali che la rendano economicamente sostenibile, tecnologicamente avanzata ed in grado di offrire ai cittadini prestazioni di qualità, dall'altro occorre sfuggire alla tentazione di una visione “aziendalistica” che privilegia i bilanci alla persona.
Non ci appassiona il dibattito sulla sanità ferrarese incentrato sulla contrapposizione partitica, sui campanilismi e sull'anacronistica visione “ospedalocentrica” di alcuni politici ed amministratori locali. Preferiamo guardare alla sostanza, ai problemi della gente e mettere il paziente al centro di ogni revisione strategica della sanità nella nostra provincia.
Per questa ragione, crediamo che l'ospedale di Comacchio non debba subire un declassamento ma, al contrario, una sua valorizzazione, anche alla luce dei recenti ingenti investimenti, che lo renda strategicamente connesso ed interdipendente con l'ospedale del Delta.
Pensare di depotenziare il San Camillo, di trasformarlo in qualcos'altro che non sia un ospedale di qualità ed al servizio di un vasto bacino di utenza, è – a nostro avviso – una scelta strategicamente sbagliata.

Italia dei Valori di Comacchio

07 marzo 2011

Se Tavolazzi fa il referendum sull’ospedale di Cona ……

Se Tavolazzi fa il referendum sull’ospedale di Cona, allora noi faremo un contro-referendum. Ai ferraresi però il quesito lo poniamo in questi termini: “volete essere curati ed assistiti in un ospedale vecchio e cadente, inserito in un contesto cittadino congestionato dal traffico dove è quasi impossibile trovare un parcheggio oppure in un ospedale moderno, confortevole per i pazienti, all’avanguardia ed altamente tecnologico?”
La nostra è naturalmente una provocazione, perché siamo certi che a Tavolazzi piace vincere facile e che quindi formulerà il quesito a proprio uso e consumo, abile com’è a strumentalizzare ogni dato, fatto e parola di chi non la pensa come lui.
Ma siamo anche certi che ormai non ci crede nemmeno lui a ciò che dice. Sa benissimo che un doppio pronto soccorso nel raggio di pochi chilometri è un’eresia sotto tutti i punti di vista; insostenibile economicamente, un vero e proprio dispendio inutile di risorse pubbliche che verrebbero sottratte a servizi sanitari essenziali ed irrinunciabili. Ma non solo, un pronto soccorso di fatto privo delle necessarie strumentazioni e professionalità per diagnostica e trattamenti complessi sarebbe un motivo di pericolo per i cittadini perché finirebbe per sviarli dalle sedi di soccorso appropriate.
Tavolazzi, inoltre, dovrebbe sapere che nel computo del tempo complessivo di soccorso di un paziente in caso di emergenza, non vi è solo il tempo extraospedaliero, ovvero quello di trasporto in ambulanza, ma anche soprattutto il tempo intraospedalierio e cioè legato agli spostamenti interni che nell’attuale S.Anna sono dilatati per la frammentazione dei vari servizi e che, invece, nel nuovo ospedale saranno fortemente ridotti grazie a soluzioni organizzative e logistiche nettamente più efficaci.
Allora noi invitiamo i ferraresi a non farsi ingannare dai finti paladini del bene comune che non si fanno scrupolo di evocare nella gente infondate paure, di agitare i fantasmi di chissà quali catastrofi per i cittadini dopo l’apertura del nuovo ospedale, di creare inutili allarmismi distorcendo la realtà e negando l’evidenza soltanto per bassa speculazione politica.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

02 febbraio 2011

Vertenza sindacale all'Ospedale S.Anna di Ferrara. Assessore provinciale Fiorillo (IDV): riprendere le trattative per non penalizzare i pazienti.

C’è preoccupazione in Castello per la rottura delle trattative sindacali tra Associazione nazionale Aiuti assistenti ospedalieri – Medici dirigenti e Azienda ospedaliera Sant’Anna. La tensione era già stata annunciata dal segretario del sindacato medico di Anaao Assomed, Pierluigi Api, lo scorso 24 gennaio, tramite una lettera inviata ai propri iscritti. Comunicazione pubblica ne è stata data lo scorso giovedì.
“Purtroppo la situazione è in costante peggioramento – aveva spiegato Api -, perciò nei prossimi giorni le azioni sindacali si esacerberanno con riflessi negativi sulla cittadinanza”.
Cinque i punti che hanno portato al ritiro della delegazione sindacale, espressi in sintesi nel comunicato inviato dal sindacalista ai vertici sanitari, politici e amministrativi della città: “Il nostro unico obiettivo – secondo Api – è quello di migliorare le condizioni di lavoro dei medici. Continuiamo – ha evidenziato – a fare oltre 75.000 ore di straordinario all’anno. Intendiamo rendere più efficace ed efficiente i servizi resi al cittadino. Ma attualmente, ciò non è possibile”.
Nel dettaglio il segretario aziendale ritiene che “non siano state applicate le Misure operative ed organizzative proposte dalla Direzione aziendale al tavolo sindacale del 25 novembre 2010 a fronte di criticità derivanti dalle ore timbrate dall’intera equipe in relazione ai piani di lavoro delle stesse”. Non solo. Api lamenta come non sia stata data comunicazione in merito ai Gruppi Cona (obiettivi, componenti e remunerazione), circa la reale applicazione dell’art. 1, comma 1 (Responsabilità Modulo di UU.OO.), relativamente tanto ai Fondi residui 2010, quanto ai Fondi 2011. Il segretario aziendale indica come motivo di rottura anche “l’impossibilità di calendarizzare e trattare argomenti urgenti”, dai Fondi aggiornamento alla certificazione on line, dai direttori di unità operativa ospedalieri ed universitari al “problema Università”, dai medici in formazione specialistica alla contrattazione 2011.
E non sarebbero state rispettate le regole, secondo il sindacato, relativamente alla nomina di Davide Fabbri, incaricato responsabile del futuro poliambulatorio del Sant’Anna.
Dal Castello esprime “forte preoccupazione” Massimiliano Fiorillo, vicepresidente della Provincia con delega alla Sanità, in merito “alle conseguenze che tale vertenza potrebbe avere sul servizio di assistenza e cura reso ai pazienti dell’ospedale S. Anna di Ferrara”.
Pertanto l’auspicio di Fiorillo è “che vengano riprese quanto prima le trattative sindacali con la Direzione ospedaliera, nell’ottica – sottolinea l’amministratore – di un costruttivo confronto tra le controparti, che miri a coniugare il pieno riconoscimento dei diritti dei lavoratori con le posizioni aziendali”.
Secondo il vicepresidente provinciale “è necessario lo sforzo di entrambe le parti”: “da ciò – conclude Fiorillo – ne gioverà sicuramente la categoria dei medici, l’Azienda ospedaliera e soprattutto l’utenza, che non deve pagare per nessun motivo il prezzo della controversia sindacale”.

da Estense.com

16 giugno 2008

Il Consigliere Regionale I.D.V. Paolo Nanni presenta in Regione un'interpellanza sul blocco dei finanziamenti per l'ospedale di Cona


da La Nuova Ferrara del 14/06/2008

«Così si penalizza Ferrara»
Nanni (Idv) interpella la Regione su Cona

Il taglio delle risorse nazionali destinate all'ospedale di Cona a Ferrara (60,7 milioni) è al centro di un'interpellanza del consigliere regionale Paolo Nanni (Idv), dopo l'interrogazione del Pd dei giorni scorsi. «Se questo provvedimento nazionale verrà confermato - ricorda - Ferrara e la sua provincia rischiano seriamente di non vedere mai più ultimato il loro ospedale, il quale rappresenterebbe un centro di eccellenza sanitaria di importanza regionale, deputato a servire un più ampio bacino di utenza». Sollecita dunque anche lui iniziative della Giunta regionale, «facendosi portatrice del diritto primario alla salute, non solo dei cittadini ferraresi e dell'hinterland ma della collettività in generale», per sollecitare il Governo a ripristinare il finanziamento, eliminato con il decreto di copertura del taglio dell'Ici. Anche Nanni chiede dunque di evitare che la costruzione dell'ospedale, iniziata da decenni, non venga portata a termine.

07 giugno 2008

A Ferrara si realizzi un fronte comune bipartisan a difesa dell'Ospedale di Cona e contro il blocco dei finanziamenti vuluto dal Governo Berlsconi


Il Partito dell’Italia dei Valori è fortemente preoccupato per il futuro dell’ospedale di Cona dopo la decisione del Governo di cancellare i finanziamenti destinati alla sua ultimazione.
Se questo provvedimento verrà confermato, Ferrara rischia seriamente di non veder mai più ultimato il suo ospedale. Non un semplice ospedale cittadino ma un centro di eccellenza sanitaria d’importanza regionale deputato a servire un ampio bacino di utenza.
Un taglio cruento di risorse finanziarie, quello voluto dal Governo, che si ripercuoterà negativamente sulla salute di migliaia di persone e sul sistema sanitario di un’intera Provincia.
E’ questo uno dei primi “effetti collaterali” dell’abolizione dell’ICI sulla prima casa che, non c’è ombra di dubbio, si abbatterà come un macigno su Enti Locali e cittadini.
L’Italia dei Valori di Ferrara ha già attivato i suoi Parlamentari affinché venga scongiurato il blocco dei finanziamenti ed auspica che si costituisca al più presto un fronte comune politico-istituzionale a difesa dell’Ospedale di Cona che coinvolga tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, del nostro territorio.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario Provinciale Italia dei Valori – Di Pietro, Ferrara)

Cancellati dal Governo i finanziamenti all'INAIL per l'ospedale di Cona. Lettera aperta ai Parlamentari IDV eletti in Emilia Romagna


All'Onorevole Silvana Mura
Al Senatore Luigi Li Gotti
ROMA

Illustrissimi Onorevoli,

è di oggi la notizia che il Governo Berlusconi, all'atto della conversione in Legge del D.L. 27 maggio 2008, n. 93 recante “disposizioni urgenti per salvaguardare il potere di acquisto delle famiglie”, ha abrogato la parte del "decreto mille proroghe" che prevedeva lo stanziamento di 60,7 milioni di euro a favore dell’INAIL per il completamento del nuovo ospedale di Ferrara (meglio conosciuto come Ospedale di Cona).

Per non abusare del vostro prezioso tempo, vi risparmio la lunga elencazione delle vicissitudini che hanno accompagnato fino ad oggi la realizzazione del nuovo ospedale ferrarese. Un solo dato fra tutti: la posa della prima pietra ebbe la benedizione di Papa Wojtyla nel lontano 1990!

Nei mesi scorsi, grazie soprattutto alle sollecitazioni politiche ed istituzionali di Regione, Provincia e Comune, il cantiere aveva ripreso la sua attività a pieno ritmo; il termine dei lavori era previsto per la fine del 2009.

Ora, inaspettata, arriva la doccia fredda del blocco dei finanziamenti!

Se questo provvedimento verrà confermato, Ferrara rischia seriamente di non veder mai più ultimato il suo ospedale. Non un semplice ospedale cittadino ma un centro di eccellenza sanitaria di importanza regionale deputato a servire un ampio bacino di utenza.

Un taglio cruento di risorse finanziarie, quello voluto dal Governo, che si ripercuoterà negativamente sulla salute di migliaia di persone e sul sistema sanitario di un’intera Provincia.

In altre parole, il provvedimento del Governo è destinato ad essere uno dei primi “effetti collaterali” dell’abolizione dell’ICI sulla prima casa che, non c’è ombra di dubbio, si abbatterà come un macigno su Enti Locali e cittadini.

Ebbene, mi rivolgo a Voi, stimati Parlamentari dell’Italia dei Valori eletti in Emilia Romagna, esortandovi a prendere le difese dell’Ospedale di Cona e ad attivarvi nelle opportune sedi politiche ed istituzionali affinché venga riammesso il finanziamento necessario all’ultimazione dei lavori.

Sarebbe pertanto estremamente significativa una vostra presa di posizione pubblica, importante segnale di fattiva vicinanza a cittadini ed istituzioni locali in un momento di grande incertezza per il futuro della sanità ferrarese.

Vi ringrazio per l’attenzione e vi porgo distinti saluti.

Ferrara, 6 giugno 2008

Massimiliano Fiorillo
(Segretario Provinciale Italia dei Valori – Di Pietro, Ferrara)