Elezioni Europee 2014

03 ottobre 2011

Farmacie comunali: il no dell'Italia dei Valori al trasferimento dell'AFM nella Holding. E' l'anticamera della svendita di un'azienda patrimonio di tutti i ferraresi.

In questi giorni nei corridoi del "palazzo" risuonano di voci piu' o meno attendibili sul futuro della Azienda Farmaceutica Municipale (AFM).
L'AFM nasce circa 52 anni fa per la lungimiranza degli amministratori dell'epoca che desideravano principalmente contribuire a formare una struttura che potesse contrastare il mercato privato e un po' "selvaggio" della distribuzione dei farmaci venendo incontro alle esigenze dei settori meno abbienti della popolazione. Negli anni questa "mission" si è strutturata ed arricchita di iniziative e di presidi fino ad arrivare ad una complessità e ricchezza di servizi che hanno pochi precedenti in altre realtà municipali e quasi nessuna nel settore privato.
Oggi questa "mission" è a rischio per due fattori, il primo dei quali è la drammatica situazione economica in cui versano i Comuni italiani in seguito alle sciagurate scelte del governo centrale, il secondo fattore è la conseguenza di un grande equivoco, da qualcuno perseguito lucidamente, equivoco legato alla convinzione che il mercato ha sempre ragione e che facendo il suo lavoro lo fa meglio del pubblico. Questa convinzione tardo-liberista ha molti sostenitori anche (purtroppo) nel campo dell'alleanza di centro sinistra. Questi signori che applaudono Marchionne e Tremonti e le loro politiche in realtà protezionistiche, dimenticano i danni economici e sociali che queste scelte producono.
Tornando all'argomento AFM ci preme sottolineare come il ventilato, ma a quanto pare di capire quasi certo, passaggio dell'azienda dentro l'opaco contenitore della Holding, sia un'operazione che provocherà in tempi molto brevi la fine di una esperienza che in questi decenni tanto ha dato ai cittadini ferraresi in termini di contributi economici, che le varie Amministrazioni hanno potuto utilizzare ai fini istituzionali, ma anche in termini di bilancio sociale sotto forma di interventi diretti, di contributi, sponsorizzazioni, che ha fatto crescere questa azienda nella considerazione della nostra comunità. Uno dei punti principali di merito di AFM è anche pero' la capacità sempre più evidente di contribuire a mantenere una attività di "calmiere" che il modello di distribuzione del farmaco a due teste (pubblico e privato) assicura. Questo era stato con lungimiranza previsto, proposto e attuato 50 anni fa.
Tutto ciò ha fatto bene alla nostra città: abbiamo un servizio di primordine in quanto a qualità e fruibilità, proprio grazie alla "sana" concorrenza tra farmacie pubbliche private che la presenza di AFM garantisce.
In realtà il passaggio alla Holding non è altro che un escamotage che anticipa in tempi molto brevi la vendita dell'azienda.
Si dovrà trasformarla in srl ed a questo punto si ricadrà sotto la spada della legge che prevede la vendita di quote rilevanti al privato, stravolgendo così la vocazione e la ragione d'essere della azienda, mettendo a rischio l'occupazione e la professionalità di otre 90 persone occupate in AFM.
Vendere a questo punto, pur comprendendo le ragioni e le difficoltà di chi ai vertici del Comune deve fare quadrare il bilancio, ci sembra un errore economico e politico. Sarebbe come uccidere la gallina dalle uova d'oro in cambio di un misero brodino.
Inoltre sarebbe una operazione poco trasparente che andrebbe a vantaggio della Holding dove comunque il bilancio negativo di Ferrara Arte e le azioni Hera in caduta libera stanno facendo il loro danno e a svantaggio dei cittadini che vedrebbero svanire i benefici fin qui goduti.
Come Italia dei Valori esprimiamo quindi con forza la nostra contrarietà ad ogni operazione che veda la trasformazione, vendita o privatizzazione dell'AFM.

Direttivo cittadino Italia dei Valori di Ferrara

28 settembre 2011

Presentato dal Consigliere provinciale IDV, Alessandro Rorato, un O.d.G. sulle estrazioni di metano in provincia di Ferrara

OGGETTO: progetto estrazione gas metano nel territorio della Provincia di Ferrara

Il Consiglio provinciale,

PREMESSO

Che grande parte del territorio della Provincia di Ferrara è interessata da uno studio effettuato sul suolo per verificare la disponibilità di gas metano ai fini di uno sfruttamento industriale estrattivo;

Che il territorio oggetto dell’attività di indagine presenta varie criticità, tra cui quella emergente dalle valutazioni scientifiche effettuate negli anni precedenti che hanno evidenziato rischi di fenomeni di subsidenza;

Che la subsidenza, le cui origini sono associate sia a fenomeni naturali che antropici, costituisce un fattore di rischio reale per il nostro territorio legato alla delicatezza degli equilibri idrogeologici;

Che il nostro territorio ha tra le attività produttive rilevanti l’agricoltura e che le principali colture delle nostre terre sono dipendenti da un sistema irriguo che attinge ad una rete di corsi d’acqua governati da flussi generati dai leggeri dislivelli dei terreni;

PRESO ATTO

Che l’attività oggi insistente su questi territori, ancora nella fase di screening, risulta costituire per i cittadini interessati motivo di preoccupazione per gli ipotetici sviluppi che potrebbero riversarsi sulle aree interessate;

Della Deliberazione n. 23 del Consorzio di Bonifica, prot. n° 6182/2010 con la quale si esprimeva la contrarietà alle attività di perforazione seppure profonda che potrebbero scaturire qualora l’esito delle indagini preliminari risultassero positive;

Che le royalties pagate dalle imprese titolari dei diritti di concessione ai comuni interessati sono circa il 7% delle royalties totali versate e non saranno in alcun modo sufficienti a sostenere un’opera di monitoraggio e ripristino del territorio;

CONSIDERATO

Che il dibattito sulle politiche energetiche non può prescindere da una corretta e puntuale valutazione di tutte le possibili fonti energetiche utilizzabili del nostro territorio, privilegiando comunque le fonti alternative sostenibili e rinnovabili;

Che le politiche messe in atto in Provincia di Ferrara in questi anni privilegiano fonti quali il fotovoltaico, nonché azioni legate al risparmio energetico ed alla diversificazione dell’approvvigionamento, compreso quello geotermico;

Che il territorio ferrarese – attraverso il Consorzio di Bonifica - riceve annualmente dei fondi statali per rimediare e prevenire i disagi della subsidenza (nel 2010 per esempio questi fondi ammontavano a circa 2.700.000,00 euro);

Che già il Primo Piano Attuativo del Piano Energetico Regionale al pto 4. 1. 5. “ Prospettive evolutive del gas naturale” fa un chiaro riferimento alla valorizzazione delle coltivazioni di metano “previa valutazione dei possibili fenomeni di subsidenza” e pertanto evidenzia la salvaguardia del territorio come prioritaria;

ESPRIME

La ferma determinazione affinchè la preventiva valutazione dei possibili fenomeni di subsidenza sia componente fondamentale nell’autorizzare localmente ogni attività estrattiva ;

L’invito affinché tale valutazione, parte integrante della valutazione di impatto ambientale, ovvero l’intera attività di ricerca volta a prevedere gli effetti dell’estrazione sul territorio –localmente e nel suo complesso-, siano affidate ad un Ente terzo scientificamente qualificato e che l’onere economico di questa attività sia a carico delle imprese estrattrici;

IMPEGNA

La Presidente della Provincia e l’assessore competente per materia a sollecitare la Regione affinchè, sulla base degli studi di ARPA e della Comunità scientifica sul fenomeno della subsidenza, provveda ad individuare le zone a rischio ed approvi una norma regionale che tuteli tali aree dall’attività indiscriminata di estrazione del metano, mediante ad esempio la previsione di una “carta delle esclusioni” per i territori maggiormente vulnerabili come il nostro.


Gruppo Consiliare Italia dei Valori
Alessandro Rorato

24 settembre 2011

Ciao Mauro

L'Italia dei Valori di Ferrara partecipa al dolore dei famigliari ed amici per la prematura scomparsa di Mauro Cavallini, segretario provinciale dei Democratici di Sinistra dal 2003 al 2007.
Il Segretario provinciale dell'Italia dei Valori, Massimiliano Fiorillo, in un telegramma inviato al Partito Democratico ha voluto esprimere a nome del Partito un commosso sentimento di vicinanza alla famiglia ed a quanti hanno conosciuto ed apprezzato Mauro Cavallini.
I funerali si terranno lunedì 26 settembre alle ore 10 presso la chiesa di Pontelagoscuro di Ferrara.

Italia dei Valori di Ferrara.

09 settembre 2011

Referendum “antiporcellum”. A poco più di due settimane dal termine della raccolta firme, anche il PD si mobilita. Meglio tardi che mai.

Ci fa piacere apprendere che anche il PD è sceso in campo contro il “porcellum”. Evidentemente ha capito, vedendo le interminabili fila di cittadini davanti ai banchetti referendari dell'italia dei Valori, che la stragrande maggioranza della gente vuole cancellare l'odiosa legge elettorale e chiede ai partiti di centro sinistra prese di posizione chiare e senza tentennamenti.
Peccato che la mobilitazione del PD avviene a poco più di due settimane dal termine della campagna di raccolta firme. Se si fosse mosso prima, e cioè quando l'Italia dei Valori sotto il sole di agosto ha “invaso” le piazze di tutt'Italia con i propri banchetti, l'obiettivo del mezzo milione di firme raccolte necessarie per il referendum sarebbe già stato raggiunto.
Comunque meglio tardi che mai e ben arrivato PD!

Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

06 settembre 2011

L'Italia dei Valori di Ferrara alla manifestazione del 6 settembre

L'Italia dei Valori di Ferrara aderisce alla manifestazione del 6 settembre indetta dalla CGIL e sarà in piazza a Ferrara per protestare contro la scellerata manovra economica del Governo Berlusconi che si accanisce contro gli enti locali, i lavoratori dipendenti, i giovani, i pensionati, le donne e le fasce più deboli della popolazione. Una manovra tragicomica e fortemente iniqua che non rilancia il Paese ma che lo affossa.
Il Governo Berlusconi ha dato ampia prova di incapacità a risolvere i problemi degli italiani e sta mettendo a serio rischio la tenuta economica e sociale del Paese. Non si può aspettare oltre. Va mandato a casa!
L'Italia dei Valori in occasione della manifestazione del 6 settembre sarà anche impegnata a raccogliere le firme per il referendum abrogativo dell'attuale legge elettorale, il cosiddetto "porcellum", e per l'abolizione delle Province.
I banchetti saranno collocati in piazza Travaglio/Porta Paola alle 9 e fino alla partenza del corteo ed alle 10.30 in piazza Trento Trieste per la durata del comizio.

La Segreteria provinciale I.D.V. Ferrara

31 agosto 2011

Non accettiamo ricatti!

L’abolizione delle province sta alla Casta, come un gatto sta al cane. Di questa equazione ci siamo resi conto fin da quando abbiamo presentato la nostra proposta di legge in Parlamento e ce la siamo vista bocciare in pochi minuti da un’ampia maggioranza trasversale che andava dal Pd al Pdl.
L’Idv, forte della fresca esperienza referendaria, che ha dimostrato che su provvedimenti importanti i cittadini sono in grado di realizzare con la loro mobilitazione diretta quello che la politica non vuole fare, non si è persa d’animo ed tornata nelle piazze e nelle strade italiane per chiedere appunto ai cittadini italiani di sottoscrivere una proposta di legge di iniziativa popolare che abroga le province.
Il ragionamento è semplice. Visto che gli italiani nelle province ci vivono tutti i giorni, chiediamo direttamente a loro se questo ente è inutile e va abolito, oppure se svolge funzioni di rilievo e dunque merita di essere conservato.
La democrazia diretta è sempre piaciuta poco alla politica, perché quando è il cittadino che decide in prima persona la politica perde il suo ruolo e il suo potere. Certo, però, mai mi sarei aspettata di dover affrontare una situazione paradossale in una regione di forti tradizioni democratiche quale è l’Emilia Romagna.
L’Italia dei Valori in quasi tutte le province della Regione è stata posta davanti ad un ricatto, purtroppo operato dal nostro principale alleato, il Partito Democratico. “Volete raccogliere le firme per abolire le province? E allora i vostri assessori se ne devono andare dalle giunte provinciali” ci hanno detto digrignando i denti Presidenti e segretari provinciali del Pd.
Un ragionamento che non sta in piedi perché con lo stesso metro allora, visto che il partito democratico ha presentato una proposta di legge per dimezzare il numero dei parlamentari, bisognerebbe chiedere ai deputati e senatori del Pd di dimettersi da Camera e Senato.
Un comportamento questo che sa tanto di pulizia etnica, e che sembra volto ad eliminare voci scomode, come quelle degli esponenti dell’Italia dei Valori, che pur ricomprendo un incarico nelle giunte o nei consigli Provinciali non hanno alcun problema a portare coraggiosamente avanti una campagna volta ad eliminare quegli incarichi che essi stessi ricoprono.
Chiaramente l’Italia dei Valori non si farà certo intimorire, ma proseguirà dritta per la sua strada rafforzati dal fatto che l’abolizione delle Province è un impegno che abbiamo solennemente stipulato con i nostri elettori e che dal 2008 stiamo cercando di onorare con ogni mezzo disponibile.
Se avessimo ascoltato i politici, anche e soprattutto i nostri alleati, non avremmo presentato i quesiti referendari sul legittimo impedimento e sul nucleare, e quelle leggi oggi sarebbero ancora in vigore. Noi invece guardiamo e ascoltiamo i cittadini e sono solo loro che ci dovranno dire se le province debbono scomparire dall’assetto istituzionale del nostro stato, e non certo quei politici che nelle Province non vedono uno strumento di servizio, ma poltrone e prebende da difendere ad oltranza contro tutto e contro tutti.

On. Silvana Mura
Segretario Regionale Italia dei Valori Emilia-Romagna

27 agosto 2011

Abroghiamo il "porcellum", la legge elettorale che ha creato un Parlamento di nominati. L'I.D.V. continua la raccolta firme per il referendum.

Continua, nell'assordante silenzio degli organi d'informazione, la raccolta firme dell'Italia dei Valori per il referendum abrogativo della legge elettorale, il cosiddetto "Porcellum", e per il ritorno al maggioritario uninominale. L'attuale legge elettorale, definita dal suo stesso ideatore - il ministro leghista Calderoli - una "porcata", fa sì che a decidere chi sarà eletto alla Camera ed al Senato siano le segreterie dei partiti e non i cittadini. L'obiettivo dei referendari é quindi rimettere nelle mani degli elettori il potere di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento.Ancora una volta, quando si tratta di mobilitarsi per promuovere un referendum nell'interesse della gente e contro la casta, l'Italia dei Valori si ritrova da sola e contro tutti, tutti ovviamente tranne i cittadini che hanno capito l'importanza di questa battaglia referendaria e che in questi giorni si stanno recando numerosi presso i nostri banchetti per firmare. Ma è una lotta contro il tempo, perché per proporre il referendum occorre raccogliere entro il 30 settembre almeno 500 mila firme.Facciamo quindi un appello a tutti cittadini a recarsi presso i banchetti dell'Italia dei Valori ed a firmare per il referendum abrogativo del "porcellum".In concomitanza alla campagna referendaria per l'abrogazione dell'attuale legge elettorale, l'Italia dei Valori raccoglie le firme per la proposta di una legge costituzionale d'iniziativa popolare per l'abolizione delle Province.
Nel fine settimana si terranno i banchetti I.D.V. a Ferrara, sabato e domenica, dalle 18 alle 24, viale Cavour angolo Largo Castello (marciapiedi lato giardinetti), in piazza a Copparo, dalle 9.30 alle 12.30, a Codigoro, sabato dalle 17 alle 20, a Migliarino dalle 9.30 alle 12.30.

Per informazioni o per offrire la propria disponibilità a collaborare con l'Italia dei Valori alla raccolta firme, scrivere a: bastacasta@italideivaloriferrara.it (sito internet www.italiadeivaloriferrara.it).

Italia dei Valori Ferrara





19 agosto 2011

L'Italia dei Valori lancia la campagna di raccolta firme per il referendum abrogativo della legge elettorale "porcellum" e per l'abolizione delle Province

Sabato 20 agosto, l'Italia dei Valori avvia la campagna di raccolta firme per il referendum abrogativo della legge elettorale "Porcellum" e per il ritorno al maggioritario uninominale.
L'obiettivo dei referendari è rimettere nelle mani dei cittadini il potere di scegliere i propri rappresentanti in Parlamento. Con l'attuale legge elettorale, il cosiddetto "porcellum", definito dal suo stesso ideatore - il ministro leghista Calderoli - una "porcata", a decidere chi sarà eletto alla Camera ed al Senato non sono gli elettori ma i partiti. Si crea così una pletora di Parlamentari che non rispondono ai cittadini ma ai capipartito che li hanno nominati.
Il "porcellum" è la negazione del principio democratico della rappresentanza perchè per entrare in Parlamento non è necessario conquistare il consenso e la fiducia degli elettori ma essere graditi alle segreterie di partito.
Per promuovere il referendum contro l'attuale legge elettorale è necessario raccogliere in tutt'Italia, entro il 30 settembre, 500 mila firme. L'Italia dei Valori è impegnata in una lotta contro il tempo che fa di questa campagna di raccolta firme una battaglia di civiltà e di democrazia. In concomitanza alla raccolta firme per il referendum per l'abrogazione dell'attuale legge elettorale, verranno anche raccolte le firme per la presentazione di un disegno di legge d'iniziativa popolare per l'abolizione delle Province.
Rivolgiamo quindi un appello ai cittadini affinchè si rechino ai banchetti referendari dell'Italia dei Valori per firmare. Per informazioni o per chi vuole collaborare con l'Italia dei Valori di Ferrara alla raccolta firme, si prega di scrivere a: bastacasta@italiadeivaloriferrara.it.
I banchetti raccolta firme saranno a: Ferrara, marciapiede via Cavour angolo Largo Castello, dalle 17 alle 24 (settimana dal 20 al 28 agosto); Codigoro, sabato 20 agosto, Piazza Matteotti, dalle ore 17 alle 20. Copparo, sabato 20 agosto, dalle 9 alle 12.30.

Ufficio Stampa Italia dei Valori Ferrara

06 agosto 2011

Susanna Tasso, responsabile cittadino I.D.V. di Ferrara ad interim.

Il coordinamento cittadino in data 4 agosto u.s. ha accolto le dimissioni da Responsabile cittadino di Valerio Vicentini  e dopo avergli espresso un sentito ringraziamento per l’impegno profuso, al fine di dare continuità all’attività del Partito a livello comunale (anche in vista dell’imminente campagna di raccolta firme referendarie), con voto palese ed unanime individuato in Susanna Tasso, il Referente cittadino ad interim. Quanto sopra nelle more dell’avvio del percorso di elezione del nuovo referente cittadino secondo i tempi e le modalità stabilite dalla Segreteria regionale ed U.N.O.
Susanna Tasso, alla quale va l’augurio di buon lavoro dei presenti, svolgerà la funzione di coordinamento/supporto dell’attività degli eletti/amministratori IDV in Comune di Ferrara e di raccordo per gli aspetti organizzativi e politici con il Coordinatore provinciale.
Avrà inoltre la funzione di convocare e presiedere il coordinamento cittadino dell’IDV di Ferrara.

La Segreteria provinciale I.D.V. Ferrara

17 luglio 2011

L’I.D.V. risponde alle accuse di SEL sulla gestione del servizio idrico. “Vendoliani” distratti, non sanno che la posizione dell’I.D.V. sull’acqua è in totale coerenza con il responso referendario.

Respingiamo al mittente le accuse di SEL rivolte all’Italia dei Valori, colpevole secondo i “vendoliani” ferraresi, di non aver assunto posizioni in tema dell’acqua coerenti con lo spirito referendario.
Evidentemente gli amici di SEL, complice forse il caldo torrido che annebbia la mente, si sono distratti e non hanno seguito le recenti vicende della politica ferrarese in tema di servizio idrico.
L’Italia dei Valori, infatti, con un documento approvato dal Direttivo provinciale del Partito e diffuso ai mezzi d’informazione, ha assunto una posizione chiara ed in totale coerenza con il responso delle urne referendarie.
Semmai ce ne fosse il bisogno, ribadiamo con forza che l’Italia dei Valori è per la ripublicizzazione del servizio idrico inteso come servizio di interesse generale e gestito secondo criteri di economicità, trasparenza e partecipazione attraverso un soggetto di diritto pubblico.
Inoltre, per dar seguito alla volontà popolare, l'Italia dei Valori ritiene che si dovrà al più presto ridurre le tariffe del servizio idrico per effetto dell'abrogazione della norma che prevede l'adeguatezza della remunerazione del capitale investito. I cittadini ora si aspettano che l'esito referendario si traduca in qualcosa di concreto e vantaggioso, ovvero bollette più leggere, frutto di tariffe eque e di una gestione del servizio idrico non soggetta alla logica di mercato.
Per quanto riguarda la modifica dello Statuto Comunale di Ferrara nella parte che riguarda i beni comuni, ricordiamo agli amici di SEL che l'Italia dei Valori presenterà in Consiglio Comunale un emendamento che esclude l'acqua dal regime di "mercato regolato" per sottolineare inequivocabilmente la volontà di gestire questo bene in forma pubblica.

Massimiliano Fiorillo

(Segretario provinciale I.D.V. Ferrara)

15 luglio 2011

No dell'I.D.V. alla combustione di biomasse presso l'inceneritore Hera di Ferrara. Presentata una doppia interpellanza in Provincia ed in Comune di Ferrara

Presentata in Consiglio provinciale e comunale di Ferrara dai consiglieri I.D.V. Alessandro Rorato e Giorgio Scalabrino Sasso un'interpellanza sul progetto di combustione di biomasse presso l'inceneritore Hera di Ferrara.


INTERPELLANZA

OGGETTO: Interpellanza sul progetto di produzione di energia elettrica e termica attraverso la combustione di biomasse presso il termovalorizzatore Hera di Ferrara

Premesso

che Herambientes.p.a. ha presentato all'Ufficio competente della Provincia di Ferrara un progetto per produzione di energia da combustione di biomasse presso l'impianto di termovalorizzazione sito in Comune di Ferrara –via Cesare Diana, 44;

che la Regione Emilia-Romagna ha approvato con deliberazione n. 344 del 14 marzo 2011 la cartografia contenente le aree di superamento rispettivamente per il PM10 ed il biossido di azoto;

che la Regione sta valutando come dare attuazione alla Direttiva Comunitaria 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento), che, tra l’altro, regolamenta l’utilizzo della biomassa negli impianti IPPC e che definisce valori limite di emissione per gli impianti di combustione aventi una potenza termica nominale totale pari o superiore a 50 MW;

che il Comune di Ferrara e la Provincia da circa 10 anni siglano l’Accordo di Programma Regionale per la qualità dell’aria, in plenaria con Regione, Comuni capoluogo, province e comuni con più di 50000 abitanti, che prevede azioni di vario tipo per il miglioramento continuo della qualità dell’aria;

che la Provincia di Ferrara ha approvato, di concerto con i comuni della provincia, in primis il comune di Ferrara,il Piano di Tutela e Risanamento della Qualità dell’Aria;

preso atto

che dalla documentazione pubblicata presso il sito dell'Amministrazione provinciale risulta che tale progetto prevede la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili attraverso la combustione di biomasse lignocellulosiche provenienti anche dalla raccolta differenziata per un quantitativo di circa 44mila tonnellate/anno;

che per il materiale raccolto in maniera differenziata, per norma e letteratura, si prevede una seconda vita ed un riutilizzo, non la combustione dello stesso;

che detto quantitativo di biomassa si aggiunge alla quantità di rifiuti urbani e speciali, pari a 130 mila tonnellate anno, già oggetto di A.I.A. e quindi trattati presso il termovalorizzatore in parola;

considerato

che la combustione di biomasse, pur determinando minori emissioni di CO2rispetto ad altri combustibili, provoca un consistente aumento di polveri sottili e di ossidi di azoto, per i quali oggi l'Italia è sottoposta ad una procedura di infrazione da parte della UE per i ripetuti sforamenti dei livelli di inquinanti nell'aria;

che l'immissione in atmosfera degli inquinanti derivanti dal processo di combustione della biomassa determinerà inevitabilmente un peggioramento della qualità dell’aria che interesserà peraltro un territorio già fortemente compromesso dal punto di vista ambientale e per il quale vigono accordi precisi ;

che l'attività in parola determinerà inoltre un aumento del traffico veicolare con conseguente incremento delle emissioni in atmosfera di inquinanti e del rischio di incidentalità stradale;

che non è possibile avere certezze sulla non contaminazione da inquinanti della biomassa che verrà bruciata perché le procedure di controllo adottate nell'impianto di termovalorizzazione non garantiscono l’assenza di sostanze pericolose per la salute;

che il rischio per la salute legato alla presenza in atmosfera di micro particolato è un'evidenza scientifica consolidata e documentata;

che è sempre auspicabile un ampio coinvolgimento della popolazione locale su temi così delicati;

interpella codesta Amministrazione per conoscere

quale sia l'orientamento in merito all'autorizzazione dell'attività di produzione di energia elettrica e termica attraverso la combustione di biomasse presso l'impianto di termovalorizzazione Hera s.p.a.;

come si intenda gestire le ulteriori attuali e future richieste di installazione di centrali a biomassa, dopo quella di Hera, in assenza per altro di un atto programmatorio del territorio;

se nella valutazione della domanda di autorizzazione presentata da Herambiente si terrà conto dellasostenibilità del progetto con particolare riferimento all'elevato grado di compromissione ambientale del territorio interessato dall'attività in parola;

quali iniziative si intendono intraprendere a tutela della salutedei cittadini residenti nelle aree interessate dalle emissioni in atmosfera derivanti dal processo di combustione della biomassa;

se si intenda sospendere l’iter procedurale autorizzativo al fine di verificare la volontà della popolazione al riguardo, dal momento che non risultano finora avviati momenti di confronto;

se si sia richiesto ad herambiente un elenco più dettagliato della tipologia di biomasse utilizzate nel progetto, visto che si parla genericamente di “biomasse di tipo ligneo-cellulosico principalmente prodotte da attività di recupero degli scarti di potatura”.

13 luglio 2011

L'On. Silvana Mura risponde alla Presidente della Provincia, Marcella Zappaterra

Gentile Direttore,
da diversi giorni la posizione assunta dall’Italia dei Valori in merito all’abolizione delle Province sta suscitando un acceso dibattito, non privo di asprezze polemiche, in particolare a Ferrara, al quale non si è sottratta neppure la presidente della Provincia Marcella Zappaterra. Per questo le chiedo di ospitare sul suo giornale questo mio intervento volto a chiarire quale sia la posizione del mio partito sul tema.
L’Italia dei Valori nella campagna elettorale per le politiche del 2008 si impegnò con i propri elettori ad abolire l’Ente Provincia. Una volta in parlamento l’impegno è stato prontamente onorato attraverso la presentazione di una proposta di legge di modifica costituzionale che la scorsa settimana è stata respinta dalla Camera con il voto contrario di Pdl e Lega e l’astensione del Partito Democratico.
L’Italia dei Valori vuole abolire le Province perché ritiene, dati alla mano, che si tratti di un ente intermedio del quale nella nuova architettura federalista si può fare a meno con importanti risparmi per il bilancio statale. Ad oggi il costo delle Province per le casse dello stato è stimabile in circa 17 miliardi di euro all’anno. Chiaramente nessuno si sogna di sostenere che la loro abrogazione equivarrebbe al risparmio netto di questa cifra, perché i costi del personale, che verrebbe riallocato in altre strutture pubbliche, rimarrebbe, così come rimarrebbe parte dei trasferimenti erogati dallo stato per lo svolgimento di quelle funzioni che verrebbero destinate a Comuni e Regioni.
Il risparmio stimato della riforma si attesterebbe sui due miliardi annui e si otterrebbe esclusivamente sull’eliminazione di quell’esercito di eletti e amministratori che oggi opera nelle Province.
Si tratta di demagogia? Personalmente ritengo di no, anche perché altrimenti si dovrebbe considerare demagogico anche il Sole 24 Ore, che ha definito un errore madornale la bocciatura inflitta dalla Camera alla proposta di legge dell’Italia dei Valori.
Veniamo ora a Ferrara, una provincia che non ho difficoltà ad ammettere che sia bene amministrata, come lo sono, per fortuna le altre province della nostra regione. La questione però non riguarda la singola amministrazione ma ha un respiro più ampio e di sistema, come spiegato in precedenza.
Ammetto che le polemiche sollevate dal segretario provinciale del Partito Democratico, ma soprattutto dalla Presidente Zappaterra mi hanno sorpreso, perché sembrano aver fatto di una proposta politica generale un caso particolare che riguarda i loro attuali ruoli.
Voglio sgombrare subito il campo da ogni equivoco. L’Italia dei Valori ha il pieno rispetto per le donne e gli uomini che nei consigli e nelle giunte con il loro lavoro rappresentano l’Istituzione Provincia. E proprio tra queste donne e questi uomini ci sono esponenti dell’Italia dei Valori che ogni giorno si impegnano e continueranno a farlo per l’efficienza delle amministrazioni provinciali. Questo non esclude che quelle donne e quegli uomini ritengano che l’ente nel quale operano debba essere abolito con le procedure democratiche previste dalla costituzione.
In questi giorni sovente si è fatto riferimento ad una presunta incompatibilità che riguarderebbe Massimiliano Fiorillo che è vice presidente della Provincia di Ferrara e segretario provinciale dell’Italia dei Valori. Conoscendo Fiorillo mi sento di rassicurare la presidente Zappaterra sul fatto che tutte le volte che su sua delega dovrà indossare la fascia azzurra lo farà al meglio e nell’interesse del Castello e dei cittadini della provincia di Ferrara, e non certo come una oscura quinta colonna che trama nell’ombra. Anche la presunta incompatibilità tra il suo ruolo istituzionale e il suo ruolo politico, ovvero quello di segretario di un partito che vuole abrogare le Province, non ci sembra fondata, perché con lo stesso metro la presidente Zappaterra allora dovrebbe chiedere ai tanti cittadini della provincia di Ferrara che sono favorevoli all’abrogazione di questo ente, di rinunciare ai servizi che questo offre.
Se poi il Partito Democratico ritiene che ci sia un problema politico da risolvere con l’Italia dei Valori nella maggioranza che sostiene la giunta provinciale, la questione è diversa e non c’entra nulla con l’abolizione delle Province.
Concludendo, noi non siamo così presuntuosi da ritenere di avere la ragione in tasca, neppure sul tema delle Province. E’ per questo che, come accaduto per i referendum del 12 e 13 giugno, riteniamo di dare la parola ai cittadini e di rimetterci al loro insindacabile giudizio, attraverso la prossima raccolta firme per la presentazione di una proposta di legge di iniziativa popolare. Ci auguriamo davvero e di cuore che il motivo di tante polemiche non risieda proprio in questa scelta.

On. Silvana Mura – Coordinatrice regionale Italia dei Valori

10 luglio 2011

Smaltimento dei reflui a Cento. L'I.D.V. sollecita la giunta comunale

Lo smaltimento dei reflui resta per Cento un grave problema. Rappresenta un danno per l'ambiente, un disagio per la comunità e, per questo, l'amministrazione comunale certamente si farà carico del problema nel brevissimo periodo. D'altra parte, sono molti i cittadini delle frazioni che si interrogano sulle modalità con cui la giunta intende affrontare e risolvere il problema delle acque reflue, pilastro portante della campagna elettorale dell'Italia dei Valori e della coalizione di centrosinistra. L'Italia dei Valori considera positivamente l'annullamento della delibera dell'ex sindaco Tuzet che scaricava i costi della messa a norma sui cittadini, ma la gravità del problema merita un intervento urgente da parte del Comune. Pertanto pensiamo che l’assessore all’ambiente Mario Pedaci e il sindaco dovrebbero al più presto informare dettagliatamente i cittadini in merito agli interventi urgenti che sicuramente saranno nell’agenda dei lavori della giunta. L'Italia dei Valori, con convinzione dalla parte della gente delle frazioni, ha condiviso e condivide i propositi della campagna elettorale e quanto scritto nel programma, nel quale si fa riferimento con nettezza all'esigenza di risolvere il problema della inadeguatezza degli scarichi anche con una collaborazione con istituzioni limitrofe (per esempio col sindaco Broglia di Crevalcore).

Italia dei Valori di Cento

08 luglio 2011

L'On. Silvana Mura (IDV) risponde a Paolo Calvano (PD): "Comprendiamo il loro imbarazzo, ma sulle Province ed i costi della politica, l'I.D.V. risponde solo agli elettori".

Comprendiamo che l'iniziativa assunta dall'Italia dei Valori in Parlamento, che tenendo fede al mandato assunto con gli elettori, ha proposto l'abolizione delle province, ha creato imbarazzo oltre che a diversi esponenti del partito democratico nazionale, anche al segretario provinciale del PD di Ferrara. Ma le tesi da lui sostenute oltre a non stare in piedi, credo aumentino l'irritazione proprio degli elettori e dei militanti Pd, come è accaduto per le giustificazioni offerte a livello nazionale. - Lo dichiara l'on. Silvana Mura coordinatrice regionale dell'Idv - La coerenza dell'Idv a differenza di altre forze politiche sta nel cercare di realizzare in parlamento, come negli enti locali, le promesse effettuate nelle rispettive campagne elettorali e l'abolizione delle province era una di queste. L'idv è una forza politica di livello nazionale e come tale, a legislazione vigente, partecipa alle elezioni provinciali e conseguentemente fa operare i propri eletti e amministratori in queste istituzioni con una finalità espressa di riduzione del danno. La differenza tra noi e il Pd sta nel fatto che i nostri eletti e i nostri amministratori provinciali rimangono favorevoli all'abolizione dell'ente provincia perché credono nel principio e non nella poltrona che la provincia oggettivamente offre. Se Calvano ritiene che l'ente Provincia sia utile e che non costituisca una voce rilevante della categoria costi della politica, è libero di farlo, anche se molti nel PD a livello nazionale non sembrano pensarla come lui. Noi riteniamo che sui costi della politica sia necessario non guardare in faccia a nessuno, e tanto meno i dirigenti locali che cercano di tutelare rendite di posizione acquisite. Come annunciato proprio oggi l'Idv intraprenderà a breve una raccolta firme per una proposta di legge d'iniziativa popolare per abolire le province, quella sarà un'ottima occasione per capire come i cittadini ferraresi la pensano sulla questione.

Ufficio stampa I.D.V.

03 luglio 2011

I.D.V. per la ripubblicizzazione del servizio idrico.

L'Italia dei Valori ritiene necessario dare al più presto una risposta ai milioni di italiani che con il referendum del 12 e 13 giugno si sono espressi a sostegno dell'acqua pubblica.
Per non deludere ed eludere la volontà popolare occorre pertanto mettere in campo, da subito e senza tentennamenti, azioni concrete che diano il segno della svolta epocale sancita dal referendum.
Niente tatticismi, niente operazioni di facciata ma l'avvio di un percorso rigoroso, serio e partecipato che dovrà condurre alla ridefinizione del servizio idrico inteso come servizio pubblico di interesse generale e gestito secondo criteri di economicità, trasparenza e partecipazione.
Occorre prima di tutto partire dalla riflessione sul tema delle tariffe idriche che andranno ridefinite alla luce dell'abrogazione della norma che prevede l'adeguatezza della remunerazione del capitale investito. I cittadini ora si aspettano che l'esito referendario si traduca in qualcosa di concreto e vantaggioso, ovvero bollette più leggere, frutto di tariffe eque e di una gestione del servizio idrico non soggetta alla logica di mercato.
L'Italia dei Valori è pienamente consapevole che gli effetti del referendum non si potranno vedere da un giorno all'altro ma il processo di ripubblicizzazione dell'acqua è ormai avviato ed è ineluttabile. Un processo, quello che conduce al “governo pubblicistico” del servizio idrico in coerenza con la natura di bene comune della risorsa acqua, che dovrà essere fortemente partecipato e dovrà vedere un ampio confronto tra forze politiche, sindaci del territori e Comitato per l'Acqua Pubblica a cui va riconosciuto un importante ruolo nella discussione e nel percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico.
Per quanto riguarda la modifica dello Statuto Comunale di Ferrara nella parte che riguarda i beni comuni, l'Italia dei Valori presenterà in Consiglio Comunale un emendamento che esclude l'acqua dal regime di "mercato regolato" per sottolineare inequivocabilmente la volontà di gestire questo bene in forma pubblica.

Il Direttivo provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

21 giugno 2011

Buon lavoro al Sindaco di Cento, Piero Lodi, ed alla sua Giunta ma è stato un errore escludere l’I.D.V. dal governo della Città.


Nel giorno dell’insediamento del Consiglio comunale di Cento, auguriamo al Sindaco Lodi ed alla sua Giunta buon lavoro.
Non possiamo però non considerare un errore l’aver escluso l’Italia dei Valori dal governo della città. Una scelta che forse era già nella mente di Piero Lodi prima del voto.
Lo dimostra il fatto che in Giunta siano presenti forze politiche meno rappresentative dell’Italia dei Valori e che all’indomani della vittoria al ballottaggio, il neo sindaco abbia incontrato tutte le forze politiche della coalizione tranne l’I.D.V..
Ora, l’Italia dei Valori, non essendo stata chiamata a condividere la responsabilità di governo della città di Cento, si limiterà a dare un appoggio esterno alla maggioranza, un appoggio non scontato ma che sarà determinato dalla bontà delle azioni e delle scelte messe in campo dal Sindaco Lodi e dalla sua Giunta.

Il Segreterio provinciale Italia dei Valori di Ferrara
(Massimiliano Fiorillo)

17 giugno 2011

I.D.V. presenta in Consiglio comunale e provinciale di Ferrara un O.d.G per la riduzione del 7% della tariffa per il servizio idrico integrato.

La volontà popolare espressa con il referendum del 12 e 13 giugno va rispettata e l’Italia dei Valori chiede ora che si mettano in campo azioni concrete a partire dal tema dell’acqua.
l’Italia dei Valori ha quindi presentato in Consiglio comunale e provinciale di Ferrara un o.d.g. con il quale si chiede l’impegno del Sindaco e Presidente della Provincia di Ferrara ad intervenire presso ATO affinché venga rispettata la volontà di milioni di italiani, eliminando la remunerazione del capitale investito per il servizio idrico integrato, a partire dal giorno di pubblicazione dei risultati ufficiali dei referendum sulla gazzetta ufficiale e consentendo a cittadini di risparmiare il 7% nella bolletta dell'acqua.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori Ferrara

Visita al C.U.P. di Via Marconi del Consigliere PDL Di Martino. Soltanto una passerella mediatica.


Ora che il consigliere provinciale PDL Di Martino ha fatto il suo “blitz” nella struttura di accoglienza profughi di via Marconi a Ferrara, ci sentiamo tutti più tranquilli.
Di Martino ha anche messo a segno un secondo obiettivo: ha soddisfatto il suo bisogno di visibilità.
Non ci torna però qualcosa. Perché il consigliere pidiellino si accorge solo oggi che al C.U.P. di via Marconi sono ospitati profughi provenienti dal nord africa? Perché quando migliaia di disperati venivano ammassati come bestie nei campi di prima accoglienza di Lampedusa, con una gestione fallimentare dell’emergenza profughi da parte del Governo, lui non ha speso una sola parola?
Perché quando il Governo voleva realizzare un Centro di Identificazione ed Espulsione da 2000 posti a Poggio Renatico, è stato zitto?
Il “blitz” dell’esponente del centro destra locale appare in tutta evidenza come una mossa puramente mediatica perché a lui ed alla sua parte politica nulla importa della sorte dei profughi. Profughi che grazie all’impegno della Protezione Civile, dei volontari, delle Istituzioni, sono stati invece accolti dignitosamente e nel pieno rispetto della dignità umana, seppur tra mille difficoltà legate soprattutto alla cattiva gestione governativa dell’emergenza nord africa.

Il Segretario provinciale Italia dei Valori di Ferrara
(Massimiliano Fiorillo)