Elezioni Europee 2014

01 aprile 2011

Verso il referendum: "un salto nel buio nucleare". Dibattito organizzato dall'I.D.V. di Codigoro (FE)

Si terrà sabato 2 aprile ore 16, presso la libreria ARZAK di Codigoro (FE), il dibattito pubblico dal titolo "Un salto nel buio nucleare", dedicato al tema dell'energia rinnovabile e dei rischi del nucleare.
Parteciperà Graziella Ferretti, Referente dell'IDV di Codigoro e candidata alle prossime elezioni amministrative, Liana Barbati, Presidente del gruppo consiliare IDV in Regione Emilia Romagna, Rossella Zadro, Assessore all'Ambiente del Comune di Ferrara, Raffaele Colavecchi, membro del Direttivo provinciale IDV di Ferrara, Michele Ronconi, architetto e docente universitario.
Ingresso libero.

Ufficio stampa Italia dei Valori di Ferrara

Emergenza profughi. L’Italia dei Valori respinge l’ipotesi di Centri d’Identificazione ed Espulsione sul territorio provinciale. Sì all’accoglienza ma nel rispetto dei diritti umani e della sicurezza della popolazione residente.

Le voci di un imminente arrivo a Ferrara di oltre mille profughi provenienti dal nord africa ci preoccupa non poco. E’ ormai evidente che il Governo sta gestendo l’emergenza profughi in maniera dilettantesca, senza alcuna strategia e soprattutto scaricandone tutto il peso sugli Enti locali.
Si parla insistentemente di un campo di accoglienza in Comune di Poggio Renatico che dovrebbe ospitare fino a duemila profughi. Numeri, questi, ben diversi da quelli ipotizzati nei giorni scorsi e che delineano uno scenario alquanto preoccupante se si pensa all’impatto che un’affluenza così alta di persone in difficoltà avrà sul territorio. Un territorio, il nostro, che comunque non si tira indietro di fronte ad un’emergenza umanitaria di così grande portata e che farà tutto il necessario per accogliere i profughi perché da sempre mette al centro il valore dalla solidarietà e del sostegno alle persone in difficoltà; un territorio però che vuole essere coinvolto nelle decisioni e nel governo dell’emergenza immigrati.
La Regione Emilia Romagna, la Provincia di Ferrara ed i suoi Comuni sono pronti a fare la loro parte per accogliere i profughi. Ma questo deve essere l’impegno di tutte le regioni d’Italia, nessuna esclusa. Il Ministro Maroni agisce d’autorità, senza una minimo coinvolgimento degli Enti locali che al contrario vengono messi di fronte al fatto compiuto nella più totale incertezza sul futuro. Ci troviamo di fronte ad una cinica gestione dell’emergenza profughi volta ad avvallare le politiche dei respingimenti e soprattutto ad alimentare nell’opinione pubblica sentimenti di paura ed intolleranza verso gli stranieri. E tutto ciò per compiacere Bossi e la Lega. Il teatrino messo in scena dal Premier ieri a Lampedusa è stato il preludio all’annuncio del Governo di istituire sul territorio nazionale nuovi C.I.E., ovvero Centri di Identificazione ed Espulsione, veri e propri luoghi di detenzione dove spesso i diritti umani sono negati e dove i rischi per la sicurezza della popolazione residente sono altissimi. Non vorremmo che Poggio Relativo venisse scelto come luogo per ospitare un C.I.E.; sarebbe una scelta sciagurata, ingestibile ed inaccettabile soprattutto perché imposta dall’alto, senza una minima concertazione con gli Enti locali e la Regione.
Vogliamo vedere se il Ministro Maroni disporrà l’invio di profughi anche nelle regioni governate dal centro destra e dalla Lega. Crediamo che non lo farà, ma si limiterà a scaricare il peso dell’accoglienza alle regioni governate dal centro sinistra. E cosa diranno i leghisti nostrani?

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

30 marzo 2011

Grillini al Vaticano: ‘Diritti umani non negoziabili’

Duro intervento del presidente onorario Arcigay alla Sala Arengo su invito dell'Idv ferrarese

da Estense.com del 29.03.11

“I cattolici rivendicano la possibilità di intervenire nello spazio pubblico, peccato che la gerarchia cattolica interpreti tutto ciò con il veto su ogni decisione di carattere liberale. Noi dobbiamo opporci”. Franco Grillini è oggi consigliere regionale dell’Emilia-Romagna per l’Italia dei Valori, ma vestendo i panni dipietristi non ha dismesso quelli di militante laico, o laicista come direbbero i detrattori. Ieri il presidente onorario dell’Arcigay era in sala Arengo per un’iniziativa organizzata dai giovani ferraresi dell’Idv.
Temi al centro della discussione, quelli cosiddetti “eticamente sensibili”. Non utilizzate però questa formula con Grillini: “Metto mano alla pistola anche se sono un pacifista convinto – sorride l’ex deputato dei Ds -. Questi temi sono in realtà veri diritti umani: il biotestamento, la procreazione assistita, i diritti delle coppie di fatto. Come ci insegnano le punte più avanzate, per esempio quel Nord Europa dove sono possibili i matrimoni omosessuali o l’Olanda del suicidio assistito”. All’ordine del giorno c’è, in particolare, il testamento biologico e l’opposizione al ddl Calabrò per Grillini, che contestualmente si dice solidale con Mario Zamorani in merito allo sciopero della fame che sta portando avanti il radicale ferrarese, viene di conseguenza: “Le persone devono essere libere di decidere del loro corpo, fino alla morte”, sostiene l’esponente dell’Idv. Secondo cui il ruolo giocato dal Vaticano è esorbitante: “Quando parla di elementi non negoziabili – sottolinea Grillini – pone una barriera non risolvibile nei rapporti tra laici e cattolici; la politica qui muore, perché è essenzialmente mediazione”.
Tutt’altro che indifferente alle prese di posizione della Chiesa cattolica si dimostra proprio il mondo della politica. Anche nella nostra regione. “Ricordo un paio d’anni fa – dice Grillini – la minaccia del cardinal Caffarra, finanche di intervento divino, su quell’articolo della finanziaria regionale che stabilì che non si doveva fare discriminazioni, tra l’altro, in base all’orientamento sessuale dei cittadini. Non a caso quella vera e propria guerra di religione portò al depotenziamento quasi assoluto del provvedimento. Con il contributo fondamentale di Matteo Richetti, cattolico del Pd proveniente dalla Margherita: diventato poi – conclude il ragionamento Grillini – presidente dell’Assemblea regionale, ancora non a caso”. A questo punto il politico dell’Idv chiama in causa il concetto di “spartizione” perché “se a capo della giunta c’era un laico, alla presidenza del consiglio non poteva che andare un cattolico: Il Pd è subalterno a questa visione – prosegue Grillini – e insegue persino una forza ultracattolica come l’Udc, che qui ha un seguito in sostanza irrilevante”. Una dimostrazione di questo fatto, a parere del consigliere regionale dipietrista, è arrivata anche nei giorni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia: “Abbiamo fatto il Risorgimento contro il papa e il Vaticano e poi in consiglio mi sono trovato in cartellina, in bella evidenza, un documento intitolato ‘Il Risorgimento e il contributo dei cattolici’. E Napolitano, che stimo, attorniato in teatro da schiere di prelati”.
Protagonista del dibattito in municipio è stata anche la docente di Diritto costituzionale all’Università di Ferrara, Giuditta Brunelli. Le è stato chiesto se l’Italia può essere definita uno stato laico. “Sì – è stata la risposta della giurista – se facciamo riferimento ai principi della Costituzione, anche se l’articolo 7 è un privilegio per il Vaticano rispetto alle altre religioni. La questione è più complessa se guardiamo alla prassi. Viene spesso dimenticata l’ingerenza delle gerarchie vaticane sulla legislazione statale: si tratta di una violazione del concordato. Il nostro problema – aggiunge in conclusione la Brunelli – è che abbiamo una classe politica prona e troppo debole”.

29 marzo 2011

“Comacchiopoli”, I.D.V.: mai ricevuti contributi elettorali dall’imprenditore Gianfranco Tomasi. Se anche fossero stati offerti, la risposta sarebbe stata NO GRAZIE!

In riferimento all’inchiesta giudiziaria che ha coinvolto numerosi amministratori e politici comacchiesi ed in particolare alle affermazioni del costruttore Gianfranco Tomasi, riprese dalla stampa locale, secondo il quale avrebbe versato contributi elettorali a “tutti i partiti” impegnati nella competizione elettorale della primavera del 2010, l’Italia dei Valori tiene a precisare di non aver ricevuto dal citato imprenditore nemmeno un euro. L’Italia dei Valori per precisa scelta, infatti, da sempre non accetta contributi elettorali da imprenditori ed aziende perché è facile immaginare che se con una mano ti offrono, con l’altra poi ti chiedono i favori.
Per questo motivo, anche se Tomasi avesse offerto un contributo elettorale all’I.D.V., la risposta sarebbe stata NO GRAZIE!

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

27 marzo 2011

Incontro pubblico sul tema della laicità promosso dall’Italia dei Valori.

Dalle coppie di fatto, all’aborto, dal testamento biologico alla legge sulla procreazione assistita, quanto la religione influisce sulle scelte politiche dello Stato?
Se ne parlerà in un incontro pubblico che si terrà lunedì 28 marzo, ore 18, presso la Sala comunale dell’Arengo di piazzetta Municipale a Ferrara.
L’iniziativa, promossa dai gruppi consiliari dell’Italia dei Valori della Regione Emilia Romagna e del Comune di Ferrara, vedrà la partecipazione di Franco Grillini, Consigliere regionale I.D.V. e presidente onorario Arcigay e Giuditta Brunelli, Docente di Diritto Pubblico presso l'Università di Ferrara.

Ufficio stampa Italia dei Valori di Ferrara

20 marzo 2011

Una centrale nucleare nel Parco del Delta?

L’Italia dei Valori di Comacchio apprende con sgomento e preoccupazione dell’esistenza di una Lista “segreta”, redatta dal Governo Berlusconi,di possibili siti per la costruzione di centrali nucleari sul nostro territorio.
In tale Lista, palesata dai parlamentari del PD, sarebbe evidenziato che tra le zone che ospiteranno i nuovi Reattori ad Energia Atomica compaiono: il Delta del Po (Rovigo) e la costa della Provincia di Ferrara e Ravenna; di fatto avremo una centrale nucleare praticamente nel Comune di Comacchio o a pochi chilometri da Comacchio.
Pertanto l’Italia dei Valori chiede al Sindaco di Comacchio se intende candidare la nostra Città ad essere sede di una centrale nucleare, visto che il suo Partito di riferimento (PDL) dice che il nucleare è sicuro e il Governo Berlusconi intende mettere in atto un Piano per l’Energia Atomica.

Francesco Tomasi
Italia dei Valori – Lista di Pietro Comacchio

19 marzo 2011

L’Italia dei Valori dà il via alla campagna referendaria contro il nucleare ed il legittimo impedimento.

In concomitanza con la manifestazione di Piazza Navona a Roma, che si terrà sabato 19 marzo, l’Italia dei Valori di Ferrara darà l’avvio alla campagna referendaria contro il ritorno del nucleare nel nostro Paese e per abrogare il “legittimo impedimento”, l’ennesima legge “ad personam” che consente al Presidente del Consiglio di sfuggire ai processi.
Se entro la prossima primavera gli italiani potranno esprimersi contro il folle ritorno al nucleare e per ribadire che la legge è uguale per tutti, è grazie all’Italia dei Valori che nell’estate del 2010 ha promosso il referendum abrogativo raccogliendo oltre un milione di firme.
L’Italia dei Valori è impegnata anche sul fronte degli altri due referendum, promossi dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, che chiedono ai cittadini se vogliono che l’acqua resti un bene comune a disposizione di tutti oppure se vogliono privatizzarla e farla diventare un bene di mercato da mettere in vendita.
L’Italia dei Valori, sabato 19 marzo dalle 16.00 alle 19.00 sarà in piazza Trento Trieste a Ferrara con un gazebo per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza del referendum e per inviare i cittadini a votare quattro Sì. Analoga iniziativa si terrà a Codigoro, in Piazza Matteotti, dalle 9.30 alle 13.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

12 marzo 2011

L'Italia dei Valori di Ferrara, sabato 12 marzo in piazza per la scuola pubblica.

L'Italia dei Valori di Ferrara aderisce con convinzione alla manifestazione in difesa della scuola pubblica e della Costituzione che si terrà sabato 12 marzo alle ore 16, in piazza Trento Trieste a Ferrara.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

11 marzo 2011

Referendum: l’Italia dei Valori parteciperà al presidio davanti alla Prefettura per chiedere l’Election Day.

Anche l’Italia dei Valori, il partito che ha promosso la raccolta firme per il referendum contro il nucleare ed il legittimo impedimento, parteciperà il'11 marzo alle ore 17.30 al presidio davanti alla Prefettura di Ferrara per chiedere l’Election Day.
Entro giugno, infatti, ci saranno 4 referendum. Uno in difesa della giustizia, contro il legittimo impedimento. Uno contro il ritorno del nucleare. Due in difesa dell’acqua pubblica. Entro il 12 marzo, il governo deve decidere il giorno in cui si terranno. Noi chiediamo con forza che si accorpi in un unico giorno il voto per le amministrative ed il voto referendario. In questo modo, lo Stato risparmierebbe 350 milioni di euro. Ma soprattutto, l’Election Day faciliterebbe la partecipazione dei cittadini al voto. Questo è uno degli obblighi che la Costituzione prevede: garantire e incoraggiare la massima partecipazione della società alla vita istituzionale.
Invece, il Governo è orientato a fissare i referendum a giugno, quando la gente andrà al mare, quando ci saranno già stati due turni di amministrative, e la stagione politica sarà stanca e stancante.
Una rapina ai danni di tutti noi, i 350 milioni di spesa per un'altra giornata elettorale, fatta per finanziare una truffa contro la democrazia. E il tutto per evitare che si raggiunga il quorum e che i referendum vadano a buon fine. Questi referendum sono la sola via per mandare a casa Berlusconi e il suo modo di fare politica, senza giochi di palazzo e in modo democratico. Lui lo sa, e per questo cercherà di ostacolarli.
Se le battaglie per l'acqua pubblica e contro il nucleare saranno vinte, le politiche degli interessi forti e delle lobby amiche di Berlusconi saranno sconfitte. Se si riuscirà a cancellare il legittimo impedimento, la legge tornerà ad essere uguale per tutti e i processi di Berlusconi potranno finalmente ripartire.


Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

08 marzo 2011

Riflessioni sul bilancio preventivo 2011 del Comune di Ferrara

L’IdV ritiene doveroso esprimere la propria opinione sul Bilancio Comunale che in questi giorni viene presentato alle forze sociali, politiche e sindacali ferraresi.
Dopo vari incontri in cui si è potuto, oltre che prendere visione dei provvedimenti proposti, esprimere osservazioni, domande e sottolineare alcune criticità, riteniamo di poter dire che il bilancio 2011 esprime un modo significativamente nuovo di affrontare i problemi che l’attuale situazione economico-politica nazionale ci sottopone.
A fronte di tagli sostanziosi che il governo ha imposto per l’anno in corso e per i successivi (alla faccia del federalismo municipale tanto sbandierato) tagli il più delle volte di carattere demagogico come l’abolizione ICI, blocco addizionali varie etc., alle Amministrazioni locali non restano molte scelte.
Ci si trova obbligati a tentare di implementare le entrate, ma soprattutto ad effettuare tagli alla spesa dovunque sia possibile.
Questa scelta di “lacrime e sangue” non rende felici nessuno, tanto meno chi, governando localmente, è obbligato dalla situazione a chiamare tutti i cittadini e le categorie economiche e produttive e chi in vario modo li rappresenta (partiti, associazioni, sindacati) ad atti di responsabilità e a molte rinunce.
Si è cercato di evitare il più possibile l’effetto “macelleria sociale”, evitando di colpire a casaccio, anzi cercando di salvaguardare le categorie più svantaggiate economicamente.
Il capitolo delle uscite, quello cioè più cospicuo, sembra avere imboccato la strada delle rimodulazioni degli impegni dei vari assessorati evitando, al contrario di ciò che ha fatto il tagliatore lineare Tremonti, di operare riduzioni orizzontali della spesa, ma affrontando i nodi della stessa in modo coordinato e nel contempo salvaguardando gli elevati livelli di qualità dei servizi alla collettività che caratterizzano il consolidato ottimo welfare locale.
Due capitoli più di altri meritano la nostra attenzione: la spesa per le politiche ambientali e la spesa per personale del Comune.
Sulle spese ambientali sono state garantite le risorse per affrontare le principali emergenze della città da Via del Salice in poi anche se rimane da capire quali siano i tempi per avviare i progetti di bonifica in particolare dell’area ex Camilli.
In merito al tema del taglio al salario accessorio del personale del Comune occorre aprire un capitolo specifico che interessa circa 1.300 addetti che come tutti i dipendenti pubblici hanno già subito la scure di Brunetta sul loro potere di acquisto con i contratti bloccati per un triennio.
Le ragioni di chi sostiene che questa operazione sia connotata di un segno liberista non trova riscontro e noi IDV siamo dell’opinione che vada iniziato con il personale dipendente un dialogo franco e aperto che porti nello spazio di tre anni ad un modello organizzativo diverso e più efficace che abbia come principale obbiettivo il recupero di professionalità e competenze.
Siamo dell’opinione che non vi debbano essere santuari intoccabili e che ogni risorsa che si recuperi da un aumento dei livelli di efficienza ed efficacia del sistema complessivo vadano messi a disposizione di chi si adopera per sviluppare migliori standard lavorativi.
Crediamo sia il momento per aprire fin da subito un tavolo con le rappresentanze dei lavoratori per contribuire a restituire ai dipendenti un ruolo da protagonisti e non solo di spettatori.
In complesso il giudizio sul bilancio è quello di una manovra ben costruita ed equilibrata sulla quale pesa un debito molto consistente che dovrebbe ridursi per effetto della scelta di finanziare gli investimenti con le plusvalenze realizzate con l’adozione (differenza tra costo di acquisto e ricavo dalla vendita) di un ambizioso piano di alienazioni patrimoniali.
Scelta che permetterà di ridurre sensibilmente l’ammontare complessivo del debito e che invertendo una tendenza consolidata ci permetterà di affrontare i prossimi anni con fondamentali del bilancio solidi e credibili.
L’Italia dei Valori si impegna a dare significato alle posizioni politiche fin qui espresse e delineate, con atti consiliari che impegnino la giunta ed il Sindaco a operare per il raggiungimento di questi obiettivi.

Giorgio Scalabrino Sasso, consigliere comunale Italia dei Valori

07 marzo 2011

Se Tavolazzi fa il referendum sull’ospedale di Cona ……

Se Tavolazzi fa il referendum sull’ospedale di Cona, allora noi faremo un contro-referendum. Ai ferraresi però il quesito lo poniamo in questi termini: “volete essere curati ed assistiti in un ospedale vecchio e cadente, inserito in un contesto cittadino congestionato dal traffico dove è quasi impossibile trovare un parcheggio oppure in un ospedale moderno, confortevole per i pazienti, all’avanguardia ed altamente tecnologico?”
La nostra è naturalmente una provocazione, perché siamo certi che a Tavolazzi piace vincere facile e che quindi formulerà il quesito a proprio uso e consumo, abile com’è a strumentalizzare ogni dato, fatto e parola di chi non la pensa come lui.
Ma siamo anche certi che ormai non ci crede nemmeno lui a ciò che dice. Sa benissimo che un doppio pronto soccorso nel raggio di pochi chilometri è un’eresia sotto tutti i punti di vista; insostenibile economicamente, un vero e proprio dispendio inutile di risorse pubbliche che verrebbero sottratte a servizi sanitari essenziali ed irrinunciabili. Ma non solo, un pronto soccorso di fatto privo delle necessarie strumentazioni e professionalità per diagnostica e trattamenti complessi sarebbe un motivo di pericolo per i cittadini perché finirebbe per sviarli dalle sedi di soccorso appropriate.
Tavolazzi, inoltre, dovrebbe sapere che nel computo del tempo complessivo di soccorso di un paziente in caso di emergenza, non vi è solo il tempo extraospedaliero, ovvero quello di trasporto in ambulanza, ma anche soprattutto il tempo intraospedalierio e cioè legato agli spostamenti interni che nell’attuale S.Anna sono dilatati per la frammentazione dei vari servizi e che, invece, nel nuovo ospedale saranno fortemente ridotti grazie a soluzioni organizzative e logistiche nettamente più efficaci.
Allora noi invitiamo i ferraresi a non farsi ingannare dai finti paladini del bene comune che non si fanno scrupolo di evocare nella gente infondate paure, di agitare i fantasmi di chissà quali catastrofi per i cittadini dopo l’apertura del nuovo ospedale, di creare inutili allarmismi distorcendo la realtà e negando l’evidenza soltanto per bassa speculazione politica.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

03 marzo 2011

Per la scuola pubblica e per la dignità degli insegnanti.

Davanti alla platea di un albergo romano e alle telecamere televisive, Silvio Berlusconi ha denigrato la scuola pubblica, dicendo che gli insegnanti inculcano ai giovani valori contrari a quelli delle famiglie. E pensare che gli insegnanti delle scuole pubbliche si sforzano quotidianamente di aiutare i giovani nella costruzione di uno spirito critico, nell'elaborazione di un pensiero autonomo, nel superamento delle condizioni difficili, nell'inserimento sociale dei diversamente abili, nel processo di integrazione degli studenti stranieri, nella creazione di una cultura della legalità e della solidarietà!
Gli insegnanti delle scuole pubbliche, che già sono mal pagati, sono addirittura criticati dal Presidente del Consiglio, che definendo in termini così negativi quella che egli chiama la "scuola di Stato" offende e denigra
anche tutto l'apparato statale . al cui vertice si trova proprio lui!
Ad occuparsi dei giovani non vi è certo la ministra Gelmini, né la ministra Meloni, ma quei docenti che ogni giorno, fra risorse sempre più scarse e necessità sociali sempre crescenti, si sforzano di allenare le menti e
stimolare le coscienze. Il loro operato è meritevole di rispetto soprattutto perchè - loro sì - sono veramente generosi e si spendono per aiutare concretamente i bambini e gli adolescenti in difficoltà, senza chiedere in
cambio nulla.
Evidentemente, il Primo Ministro ritiene invece che i minorenni, anzi, le minorenni in difficoltà debbano ricevere aiuti in denaro, dopo avere chiesto e ricevuto in cambio prestazioni ben poco nobili e ben poco "formative"!
Rispetto e stima per gli insegnanti delle scuola pubbliche e condanna assoluta per le parole del dittatore del bunga-bunga. Viva la scuola pubblica!

Cecilia Mosca
Responsabile Scuola I.D.V. Ferrara

02 marzo 2011

Donne: al di là del corpo.

Si terrà sabato 5 marzo alle ore 16.30, presso la Libreria Arzak di Codigoro (via Puccini n.3), il dibattito organizzato dall'I.D.V. di Ferrara dal titolo "Donne: al di là del corpo": una conversazione su stereotipi e valori negativi sul ruolo della donna nella società odierna. Interverranno: Liana Barbati, capogruppo I.D.V. in Consiglio regionale Emilia Romagna, Graziella Ferretti, referente I.D.V. di Codigoro, Susanna Tasso, responsabile Donne IDV Ferrara, Loredana La Vecchia, Docente di psicologia della comunicazione presso l'Università di Ferrara, Michalis Traitsis, sociologo, attore e regista teatrale. Ingresso libero.

28 febbraio 2011

Il cordoglio dell’Italia dei Valori per l’uccisione del tenente ferrarese Massimo Ranzani in Afghanistan.

Rivolgiamo un commosso pensiero di cordoglio e vicinanza alla famiglia del tenente Massimo Ranzani, ucciso questa mattina da un ordigno esplosivo in Afghanistan.
Una tragedia che ci colpisce da vicino, dal momento che il giovane ufficiale degli alpini è un ferrarese.
Con il sacrificio del nostro concittadino sale a trentasette il numero di soldati italiani morti in terra afgana dall’inizio della missione ISAF. Un tributo di sangue che ci spinge a ribadire con forza la richiesta di ritiro immediato delle truppe dall’Afghanistan.
Noi riteniamo sbagliata la nostra permanenza in Afghanistan. La missione che avrebbe dovuto essere di pace ha cambiato i suoi connotati, trasformandosi in missione di guerra. E la tragedia di oggi, ancora una volta, lo sta a dimostrare.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

26 febbraio 2011

Un O.d.G. dell'Italia dei Valori in Consiglio comunale di Ferrara per il popolo libico.

Di seguito pubblichiamo il testo dell'O.d.G. presentato dal Consigliere comunale I.D.V. di Ferrara, Giorgio Scalabrino Sasso dedicato al popolo libico che lotta per la democrazia e libertà.
M.F.
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IL CONSIGLIO COMUNALE DI FERRARA

CONSIDERATO CHE la grave crisi che ha colpito i Paesi del Nord Africa investe gli equilibri geopolitici mondiali e in particolare il nostro Paese in conseguenza della particolare storia che ci contraddistingue e del rilievo dei rapporti sia politici che commerciali che il nostro Paese intrattiene con essi ed in particolare con la Libia;

CONSIDERATO CHE le conseguenze delle politiche coloniali del secolo scorso stanno manifestando tutti mi loro deteriori frutti anche oggi ed in conseguenza di ciò l'Italia ha sottoscritto accordi con il regime di Gheddafi che avrebbero dovuto, oltre a chiudere questo nefasto capitolo della nostra storia, assicurare al nostro Paese il controllo dei flussi migratori che via via si generano dai Paesi dell'Area Nord Africana;

ACCERTATO CHE tutto questo viene messo in discussione dal tracollo del potere quarantennale del Rais libico;

PRESO ATTO CHE le voci che arrivano dalla Libia tendono, nel caso di caduta del regime attuale , a rimettere in discussione non solo gli accordi sottoscritti con il Rais in tema di immigrazione ma anche gli accordi economici che molte aziende italiane hanno sviluppato negli anni;

ACCERTATO CHE il rischio di esodo biblico, conseguente al precipitare della situazione in Libia, potrebbe interessare l'Italia e di fatto decretare il fallimento totale delle politiche fin qui intraprese per il controllo dei flussi migratori che poggiando solo ed esclusivamente su rapporti amichevoli tra i leaders dei due Paesi;

APPRESO CHE le il blocco delle forniture verso l'Italia di gas libico pur rappresentando solo il 12% del totale dei nostri approvvigionamenti e il pericolo di vedere ridotte le forniture di greggio (24% del totale del fabbisogno nazionale), rischia produrre un effetto devastante sui costi della bolletta energica e sul complesso del sistema economico nazionale che avrebbe come principale conseguenza la depressione dei pur timidi segnali di ripresa con possibili effetti di di esplosione di nuove crisi finanziaria forse anche peggiori di quelli manifestatisi nel 2008;

APPRESO INOLTRE CHE la decisione di intervenire direttamente nei confronti del leader libico è stata operata solo dopo l'arrivo di notizie via via più drammatiche con le prime stime di centinaia di morti sulle piazze libiche;

CCONSIDERATO CHE in tempi diversi la democrazia, come nel caso dell'Iraq è stata considerata il bene più prezioso per i sistemi Occidentali al punto da ritenere legittimo l'intervento militare per “esportare” tale modello e di conseguenza impegnando il nostro Paese a disporre l'invio di truppe con costi enormi dal punto di vista finanziario e politico;

ATTESO CHE le conseguenze di una scelta di politica estera che ha fatto prevalere più le logiche “affaristiche”, intese nel senso di privilegiare gli aspetti commerciali, a scapito dei diritti civili e democratici di ogni popolazione che come nel caso della popolazione Libica e di tutti i Pesi dell'Africa del Nord e della Penisola Arabica sta facendo esplodere le contraddizioni proprie di regimi illiberali;

INVITA il Sindaco a predisporre una lettera in cui si invita la Presidenza del Consiglio dei Ministri ad operare un intervento fermo e deciso a favore delle legittime rivendicazioni del Popolo Libico che manifestando pacificamente il desiderio di affermazione dei principi democratici di libertà e di giustizia rivendica per il proprio Paese la nascita di un sistema democratico che restituisca la possibilità di un futuro di prosperità e ricchezza per tutti e non solo per pochi evitando di trasformare un intero popolo in un mare di potenziali migranti.

23 febbraio 2011

Fiorillo: il Garante dei detenuti è una figura che va sostenuta e valorizzata.

Il Garante dei Detenuti è una figura essenziale per la promozione dei diritti fondamentali delle persone private della libertà personale e per favorire il loro recupero. Va quindi sostenuta e valorizzata.
In questi giorni si è concluso il mandato del Garante di Ferrara, Federica Berti, alla quale va il mio sentito ringraziamento ed apprezzamento per il lavoro svolto. I risultati di un'attività portata avanti con determinazione ed impegno sono tangibili e sono stati illustrati nella relazione presentata oggi al Consiglio provinciale.
Merito del Garante è stato innanzitutto quello di aver saputo consolidare una rete di rapporti con le diverse Istituzioni preposte alla presa in carico della persona detenuta, in particolare con la Magistratura di Sorveglianza, con la Direzione della Casa Circondariale, con l'Ufficio esecuzione penale esterna. Proficua e molta stretta è stata la collaborazione con gli Enti Locali, in primis Comune di Ferrara e Provincia.
Un'attività, quella del Garante, svolta in un contesto reso particolarmente difficile dal sovraffollamento carcerario, dalla carenza di Personale di Polizia penitenziaria e di risorse economiche. Il tutto in un quadro normativo carente, che non identifica le competenze e le funzioni del Garante, figura presente a livello normativo solo nell'Ordinamento Penitenziario con tutti i vincoli previsti dallo stesso, vincoli imprescindibili e da rispettare in quanto dettati da ragioni di ordine pubblico.
Malgrado questo, il Garante ha svolto con competenza ed umanità un importante ruolo di prevenzione dei conflitti e di mediazione tra la popolazione carceraria e l'Istituzione Penitenziaria.
Ora il lavoro avviato dal Garante dovrà trovare continuità nella costante attenzione ai diritti fondamentali dei detenuti oltreché nella perseverante e paziente ricerca di soluzioni ai tanti problemi del "pianeta carcere", a partire dal tema della "territorializzazione della pena" per consentire il rispetto del diritto agli affetti del detenuto e dei suoi famigliari, dalla mediazione sanitaria e dall'orientamento ed inserimento lavorativo quale imprescindibile strumento di recupero sociale e culturale.

Massimiliano Fiorillo
Vice Presidente della Provincia di Ferrara

21 febbraio 2011

L’Italia dei Valori con il popolo libico per la libertà e la democrazia.

L’Italia dei Valori di Ferrara segue con trepidazione le drammatiche notizie che ci giungono dalla Libia dove è in atto una vera e propria guerra civile. La voglia di libertà e di democrazia del popolo libico, oppresso da decenni di dittatura del colonnello Gheddafi, sta per essere soffocata nel sangue. Di fronte ad una simile tragedia, nemmeno una parola di condanna è stata fino ad ora pronunciata dal premier Berlusconi che si guarda bene di contrariare il suo fido amico Gheddafi. Assente anche il ministro degli Esteri Frattini che dimostra l’inconsistenza della politica estera del Governo ed espone il nostro Paese all’ennesima figuraccia sul piano internazionale.
E tutto questo mentre decine e decine di oppositori al regime del colonnello Gheddafi vengono massacrati dalle forze governative.
L’Italia dei Valori di Ferrara è con il popolo libico ed invita alla mobilitazione le tutte le forze politiche per la libertà e la fine della dittatura in Libia.

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

20 febbraio 2011

Marco Vinciguerra è il nuovo coordinatore dei giovani I.D.V. di Ferrara e provincia.

E' Marco Vinciguerra il neo coordinatore dei giovani dell'Italia dei Valori di Ferrara e provincia.
Venti anni, studente fuori sede di giurisprudenza, Marco Vinciguerra è stato eletto all'unanimità dagli iscritti under 30 dell'Italia dei Valori di Ferrara.
Lavoro e lotta al precariato, rilancio dell'economia per offrire nuove opportunità ai giovani, difesa della scuola pubblica, università, sono i principali temi politici indicati nella mozione congressuale che caratterizzeranno l'azione politica del giovani dell'Italia dei Valori di Ferrara.
Vinciguerra guarda anche all'organizzazione interna del Partito, ponendo al centro la crescita ed il radicamento sul territorio provinciale del gruppo giovanile dell'I.D.V. e la formazione politica dei "quadri" dirigenziali.
A Marco Vinciguerra sono giunti l’apprezzamento e gli auguri di buon lavoro del Segretario provinciale, Massimiliano Fiorillo, del Segretario cittadino, Valerio Vicentini e di tutti i membri del Direttivo provinciale dell'I.D.V. di Ferrara.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

18 febbraio 2011

Trasparenza, condivisione, partecipazione.

Trasparenza, condivisione, partecipazione.
Queste tre parole sono il cardine del pensiero e dell'azione politica dell'IDV che mi sento di citare per ricordare a tutti i cittadini ed agli alleati cosa IDV intende per lealtà.
In questi giorni, ricchi di eventi nazionali e di accadimenti che stanno contribuendo a cambiare la realtà politica del paese, si susseguono anche incontri, comunicazioni a livello locale in vista delle elezioni amministrative che si terranno in 7 Comuni della provincia ferrarese.
A volte la comunicazione può essere incompleta o distorta, al di là delle intenzioni, quindi si possono creare confusioni e fraintendimenti.
Nei giorni scorsi sono apparsi sulla stampa locale alcuni articoli che riportavano o forse interpretavano il pensiero dei Segretari Provinciali IDV e PD.
Mi sento di dire così perchè spesso, lungi da me l'intenzione di criticare, il giornalismo è anche interpretazione.
Senza intenzione di fare il "grillo parlante" vorrei contribuire ad un chiarimento utile tra gli attori in campo.
E' scontato e normale in politica che alla vigilia di ogni appuntamento elettorale si cerchi di analizzare le varie situazioni per trarne elementi di giudizio al fine di operare al meglio per il successo delle forze in campo.
Tra IDV e PD e con eventuali altri alleati è naturale cercare di formare coalizioni che assicurino, oltre al successo nelle urne, anche una governabilità della cosa pubblica.
Qui tornano in evidenza le tre parole del titolo:
"Trasparenza" significa parlarsi lealmente alla luce del sole senza riserve e secondi fini, anche per rimarcare nei confronti dei cittadini (tra cui molti delusi dalla politica) un atteggiamento di correttezza e di diversità.
"Condivisione" significa un rapporto costruttivo tra tutte le forze in campo alleate per formulare programmi con il contributo di tutti e all'insegna del rispetto reciproco. Questo vuol dire che alleanze e programmi vanno costruiti insieme e non imposti.
"Partecipazione" significa dare a tutti gli alleati dignità di rappresentanza e possibilità di contribuire alla gestione del governo della cosa pubblica.
Concludo con l'auspicio che questa lettera possa contribuire a fare chiarezza e che possa rappresentare un passo per il rafforzamento delle alleanze politiche naturali.

Valerio Vicentini
Segretario cittadino Italia dei Valori Ferrara

16 febbraio 2011

L'Italia dei Valori per i 4 SI al referendum e per l'Election Day. Si voti il 29 maggio!

L'Italia dei Valori di Ferrara avvia la campagna referendaria su acqua pubblica, nucleare e legittimo impedimento.
L'invito dell'Italia dei Valori rivolto ai cittadini è di votare 4 volte Sì, contro la privatizzazione del servizio idrico, contro il ritorno al nucleare e per una legge uguale per tutti. Un pressante appello viene inoltre rivolto alle forze politiche del centro sinistra affinché anch'esse si esprimano con chiarezza per i 4 Sì.
Infine l'Italia dei Valori chiede con forza l'Election Day, ovvero l'accorpamento del voto per le amministrative con il voto referendario. La data ideale è il 29 maggio, giorno previsto per i ballottaggi. Il Governo cercherà invece di spostare i referendum a giugno, sprecando circa 350 milioni di euro di soldi pubblici e spingendo i cittadini a non andare a votare. Il contrario di quello che dice la Costituzione, ovvero garantire il massimo di partecipazione nelle consultazioni elettorali.
Scarica il volantino "Io voto il 29 maggio".

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

14 febbraio 2011

Fiorillo: «L'Idv non è suddita dei democratici»

Un commento del segretario Fiorillo su Facebook in favore della ribelle di Codigoro apre il fronte delle alleanze: nodi da sciogliere con il Pd.

E' bastato un commento su Facebook per aprire il vaso di Pandora dei rapporti tra Pd e Idv, che evidentemente stava ribollendo sotto il coperchio da tempo. Le «due righe», come le chiama lui, sono di Massimiliano Fiorillo, segretario dipietrista, e assomigliano a un benvenuto all'ipotesi di candidatura della "ribelle" democratica di Codigoro, Annalisa Felletti, in evidente contrapposizione alla riproposta sindaca Rita Cinti Luciani. Così, almeno, le ha interpretate Paolo Calvano, segretario Pd, che ha subito risposto. «Non avevo espresso la posizione ufficiale del mio partito, e in ogni caso siamo alleati e non sudditi da bacchettare - è la reazione di Fiorillo - Felletti è una scelta interessante a Codigoro, potrebbe anche non essere l'unica poichè pure noi abbiamo una donna spendibile in quella realtà (Graziella Ferretti, ndr): chissà che non ci sia una terza candidata. In ogni caso, non nascondo che ci sono alcuni nodi da sciogliere nel rapporto con il Pd». Se a Cento la candidatura di Piero Lodi è venuta fuori «in maniera un po' anomala, era meglio discutere prima di programma ma ormai bisogna andare avanti» dice Fiorillo, a Portomaggiore e in generale l'Idv non vuole «essere considerato una semplice stampella del Pd. Pretendiamo anzitutto più rispetto e considerazione da parte dei democratici. Poi, ripeto, ci sono alcuni nodi specifici - non entra per ora nel merito Fiorillo - e non nascondiamo che gradiremmo molto un segnale dai candidati sindaci Pd sui referendum. Ci attendiamo dichiarazioni chiare in favore dei quatto sì, per noi sarebbe importante». In gioco ci sono tra l'altro gli assetti delle aziende di servizio pubblico, a partire da Hera, che "rischiano" la privatizzazione.

Da "la Nuova Ferrara" del 14.02.11

12 febbraio 2011

13 febbraio 2011. L'Italia dei Valori di Ferrara in piazza con le donne e per le donne.

Domenica 13 febbraio l'Italia dei Valori parteciperà alla manifestazione "Se non ora quando?" a difesa della dignità e dell'orgoglio di tutte le donne, che si terrà a Ferrara in Piazza Savonarola a partire dalle 15.30.
Il Gruppo Donne dell'I.D.V.di Ferrara sostiene l'importanza di una mobilitazione collettiva e trasversale per migliorare la condizione delle donne, sempre più svilite da modelli culturali lesivi nei quali la maggior parte di loro non si identifica.
L'I.D.V. scenderà in piazza con le donne ma continuerà a lottare nelle Istituzioni contro le differenze di genere e una cultura che umilia e offende il mondo femminile.

Gruppo Donne I.D.V. Ferrara

09 febbraio 2011

I giovani dell'I.D.V. di Ferrara contro il disegno di legge Calabrò sul "fine vita"

Con lo slogan “sulla mia vita scelgo io”, i giovani dell’Italia dei Valori di Ferrara si mobilitano per dire no al disegno di legge “Calabrò” sul fine vita che la maggioranza di centro destra si appresta a far passare in Parlamento. Nelle intenzioni del centrodestra non c’è solo l’approvazione di una legge illiberale ma anche la spaccatura dell’opposizione e soprattutto del Terzo Polo, notoriamente disomogeneo sui temi etici e della laicità.
Il disegno di legge Calabrò prevede che l’alimentazione e l’idratazione forzata, nelle diverse forme consentite dalla scienza e dalla tecnica, non costituiscono oggetto di Dichiarazione Anticipata di Trattamento; viene quindi consentito il mantenimento in vita “artificiale” anche per anni ed anni di persone in stato vegetativo permanente ed irreversibile. E’ un chiaro rifiuto alle ragioni di fondo che ci spingono a chiedere oggi con forza l’istituzione del cosiddetto “Testamento Biologico”.
L’Italia dei Valori vuole far sentire la propria voce a due anni esatti dalla morte di Eluana Englaro e proprio quando il Governo ha provocatoriamente voluto indire per il 9 febbraio, in spregio alle manifestazioni di volontà per il fine vita rese da moltissime persone, la “Giornata nazionale degli stati vegetativi” per ricordare, a detta loro, “una ragazza la cui vita è stata interrotta per decisione della magistratura.” Oltretutto, il Governo non tiene conto della pronuncia, assai eloquente, della Corte di Cassazione che pronunciandosi nell’ottobre 2007 sul caso Englaro ha stabilito che il diritto di rifiutare le cure per il futuro, cioè anche per il momento in cui non si sia più capaci d’intendere e di volere, è un diritto radicato, anche costituzionalmente, nel nostro sistema giuridico.
I giovani dell’Italia dei Valori credono fermamente nelle libertà personali, nel diritto all’autodeterminazione dell’individuo pur nel rispetto delle convinzioni etiche e religiose di ognuno. Perché chiunque possa stabilire anticipatamente quali trattamenti sanitari non essere mai sottoposto, secondo una volontà liberamente espressa attraverso il consenso medico informato, perché ogni individuo possa affermare il proprio concetto di dignità senza subire imposizioni sulle questioni etiche da parte dello Stato e di una maggioranza politica, i giovani dell’Italia dei Valori saranno, sabato 12 febbraio a partire dalle 16, in piazza Trento Trieste a Ferrara.

Ufficio stampa Italia dei Valori di Ferrara

02 febbraio 2011

Vertenza sindacale all'Ospedale S.Anna di Ferrara. Assessore provinciale Fiorillo (IDV): riprendere le trattative per non penalizzare i pazienti.

C’è preoccupazione in Castello per la rottura delle trattative sindacali tra Associazione nazionale Aiuti assistenti ospedalieri – Medici dirigenti e Azienda ospedaliera Sant’Anna. La tensione era già stata annunciata dal segretario del sindacato medico di Anaao Assomed, Pierluigi Api, lo scorso 24 gennaio, tramite una lettera inviata ai propri iscritti. Comunicazione pubblica ne è stata data lo scorso giovedì.
“Purtroppo la situazione è in costante peggioramento – aveva spiegato Api -, perciò nei prossimi giorni le azioni sindacali si esacerberanno con riflessi negativi sulla cittadinanza”.
Cinque i punti che hanno portato al ritiro della delegazione sindacale, espressi in sintesi nel comunicato inviato dal sindacalista ai vertici sanitari, politici e amministrativi della città: “Il nostro unico obiettivo – secondo Api – è quello di migliorare le condizioni di lavoro dei medici. Continuiamo – ha evidenziato – a fare oltre 75.000 ore di straordinario all’anno. Intendiamo rendere più efficace ed efficiente i servizi resi al cittadino. Ma attualmente, ciò non è possibile”.
Nel dettaglio il segretario aziendale ritiene che “non siano state applicate le Misure operative ed organizzative proposte dalla Direzione aziendale al tavolo sindacale del 25 novembre 2010 a fronte di criticità derivanti dalle ore timbrate dall’intera equipe in relazione ai piani di lavoro delle stesse”. Non solo. Api lamenta come non sia stata data comunicazione in merito ai Gruppi Cona (obiettivi, componenti e remunerazione), circa la reale applicazione dell’art. 1, comma 1 (Responsabilità Modulo di UU.OO.), relativamente tanto ai Fondi residui 2010, quanto ai Fondi 2011. Il segretario aziendale indica come motivo di rottura anche “l’impossibilità di calendarizzare e trattare argomenti urgenti”, dai Fondi aggiornamento alla certificazione on line, dai direttori di unità operativa ospedalieri ed universitari al “problema Università”, dai medici in formazione specialistica alla contrattazione 2011.
E non sarebbero state rispettate le regole, secondo il sindacato, relativamente alla nomina di Davide Fabbri, incaricato responsabile del futuro poliambulatorio del Sant’Anna.
Dal Castello esprime “forte preoccupazione” Massimiliano Fiorillo, vicepresidente della Provincia con delega alla Sanità, in merito “alle conseguenze che tale vertenza potrebbe avere sul servizio di assistenza e cura reso ai pazienti dell’ospedale S. Anna di Ferrara”.
Pertanto l’auspicio di Fiorillo è “che vengano riprese quanto prima le trattative sindacali con la Direzione ospedaliera, nell’ottica – sottolinea l’amministratore – di un costruttivo confronto tra le controparti, che miri a coniugare il pieno riconoscimento dei diritti dei lavoratori con le posizioni aziendali”.
Secondo il vicepresidente provinciale “è necessario lo sforzo di entrambe le parti”: “da ciò – conclude Fiorillo – ne gioverà sicuramente la categoria dei medici, l’Azienda ospedaliera e soprattutto l’utenza, che non deve pagare per nessun motivo il prezzo della controversia sindacale”.

da Estense.com

28 gennaio 2011

Vergognoso intervento telefonico del direttore generale Rai alla trasmissione Annozero.

Masi ci tiene molto a dissociarsi in prima persona ed a dissociare la Rai tutta dal modo in cui verrà condotta la trasmissione di Santoro che dalle sole prime battute lascia presagire una sicura violazione delle regole di buona condotta della messa in onda.Encomiabile l’atteggiamento del conduttore, al quale IDV esprime la propria approvazione e incitazione a continuare per la propria strada, che lo mette alle strette chiedendogli di imporre la immediata sospensione della trasmissione o di ritirare la dichiarazione appena fatta. Lo scambio di battute non ha un effetto immediato eccenzion fatta per la reazione degli spettatori che certamente avranno pensato: povera informazione calpestata, poveri cittadini ma soprattutto poveri questi dirigenti asserviti ad un solo padrone!

Roberta Russo - Membro del Direttivo prov.le IDV Ferrara

25 gennaio 2011

L'Italia dei Valori di Ferrara aderisce alla manifestazione della FIOM del 27 gennaio a Bologna per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori.

L'Italia dei Valori di Ferrara aderisce alla manifestazione indetta dalla FIOM per il 27 gennaio e sarà quindi al fianco dei lavoratori metalmeccanici per dire no al modello Marchionne ed al tentativo, attraverso la politica dei ricatto e con la complicità del Governo, di destrutturazione dello statuto dei lavoratori e di demolizione del principio della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro.
Rispetto al caso Fiat, l'Italia dei Valori evidenzia almeno tre fondamentali questioni che giustificano pienamente la mobilitazione del 27 gennaio: la democrazia all'interno dei luoghi di lavoro negata dell'accordo di Mirafiori, la trasparenza del piano industriale e il reperimento di risorse per il rilancio dello stabilimento, infine, la complice assenza del Governo che ha lasciato soli migliaia di lavoratori.
Per tutte queste ragioni e per difendere i diritti e la dignità dei lavoratori l'Italia dei Valori il 27 gennaio sarà in piazza a Bologna.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

14 gennaio 2011

L’Italia dei Valori di Ferrara dà l’avvio alla costituzione del Comitato provinciale referendario su nucleare e legittimo impedimento.

Dopo che la Corte Costituzionale ha ammesso i quesiti referendari su nucleare e legittimo impedimento, promossi dall’Italia dei Valori, si rende opportuna la costituzione di un comitato che veda la partecipazione di tutti coloro che hanno a cuore la vittoria del fronte referendario.
Invitiamo quindi le forze politiche, le associazioni, le organizzazioni sindacali, i movimenti, la società civile, i singoli cittadini che condividono questa battaglia referendaria a partecipare alla riunione costitutiva del comitato provinciale per i referendum abrogativi delle norme in materia di energia nucleare e di legittimo impedimento che si terrà giovedì 20 gennaio ore 18 presso la sede provinciale I.D.V. di via Ripagrande n.47 a Ferrara.
Vogliamo promuovere la costituzione di un Comitato referendario aperto, libero ed ispirato ai principi della partecipazione democratica e della pari dignità tra le varie componenti accomunate da un unico obiettivo: vincere il referendum.
Per quanto riguarda il referendum contro la privatizzazione dell’acqua pubblica, l’Italia dei Valori auspica che il Comitato promotore intraprenda fin da subito un’analoga iniziativa e già da ora offre la propria piena disponibilità ad aderirvi ed a collaborare.
Per comunicazioni e adesione al Comitato referendario si prega di inviare una mail a: referendum2011@italiadeivaloriferrara.it oppure chiamare al 0532.1993266 - fax 178.2729676.


Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale Italia dei Valori Ferrara)

12 gennaio 2011

Ammissibili i quesiti referendari proposti dall'Italia dei Valori su nucleare e legittimo impedimento. Ora la Consulta deciderà sulla Legge 51/10.

Accogliamo con grande soddisfazione la decisione della Consulta che oggi ha dichiarato ammissibili i quesiti referendari proposti dall'Italia dei Valori sul legittimo impedimento e sul nucleare. Per il terzo quesito, quello relativo all'acqua pubblica, si è resa superflua la dichiarazione di ammissibilità perchè compreso nei due quesiti proposti dal Forum Acqua Pubblica ed accolti dalla Consulta.
Ora è certo che nella prossima primavera gli italiani saranno chiamati alle urne referendarie per dire no al nucleare, alla privatizzazione dell'acqua e, se domani i Giudici della Corte Costituzionale non dovessero bocciare la Legge 51/10, al legittimo impedimento.
Prepariamoci quindi a vincere questa importantissima battaglia referendaria!

Italia dei Valori di Ferrara

09 gennaio 2011

IDV a difesa dei lavorarori precari: entro il 23 gennaio vanno impugnati i contratti di lavoro scaduti prima del 24 novembre e ritenuti illegittimi.

L'Italia dei Valori di Ferrara vuole porre l'attenzione su un aspetto relativo alla legge 183 - il cd "collegato lavoro", entrata in vigore il 24 novembre 2010, di cui si parla poco e che avrà un pesante impatto molto sul futuro di moltissimi lavoratori precari. In base alle nuove disposizioni introdotte da questa legge, infatti, molti lavoratori precari o con contratto "atipico" avranno minori possibilità di far valere i propri diritti e di fronteggiare ciò che a volte è un vero e proprio ricatto dei datori di lavoro. Noi non abbiamo solo deciso di denunciare gli effetti di una norma che penalizza la categoria più fragile di lavoratori, quella cioè dei precari, ma proponiamo una concreta azione di resistenza alla L.183/10 e assistenza legale.
Ma andiamo con ordine.
La legge 183/10 all'art. 32 riduce a 60 giorni il termine per l'impugnazione dei provvedimenti di licenziamento per i quali esiste un sospetto di illegittimità, sia connessa alla qualificazione giuridica del rapporto di lavoro che al termine apposto al contratto. I 60 giorni decorrono dalla comunicazione del licenziamento o dalla scadenza del contratto. Prima della legge 183, l'azione di nullità del termine apposto al contratto poteva essere avviata entro 5 anni e quindi il lavoratore illegittimamente assunto a tempo determinato alla scadenza del contratto non aveva di fatto limiti temporali per intentare una causa legale verso il proprio datore di lavoro per vedersi riconosciuto il proprio diritto. Ora, i tempi per reagire di fronte ad un contratto di lavoro o un atto di licenziamento illegittimo si riducono sensibilmente. L'impugnazione nei termini previsti dalla legge consente al lavoratore l'esercizio dell'azione giudiziaria, entro 270 giorni, nei confronti del proprio datore di lavoro al fine di far accertare dal giudice la vigenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Se, dunque, fino al 24 novembre 2010 l'azione di nullità del termine apposto al contratto di lavoro era imprescrittibile, e pertanto il la­voratore illegittimamente assunto a termine e poi "defenestrato" dall'azienda alla scadenza del contratto non aveva limiti temporali per "reagire", d'ora in avanti dovrà inviare una lettera di contestazione della legittimità del contratto di lavoro e entro e non oltre 60 giorni dalla scadenza del contratto stesso, pena l'impossibilità di avviare un'azione giudiziaria finalizzata ad accertare la vigenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
E' chiaro che nel breve termine di 60 giorni dalla scadenza del contratto di lavoro difficilmente il precario si attiverà per far valere i vizi del contratto di assunzione, visto che presumibilmente rimarrà in attesa e nella speranza di essere riassunto dal medesimo datore di lavoro. Questa disposizione, quindi, strumentalizza e trasforma in ricatto la speranza di essere richiamato dal proprio datore di lavoro, al fine di far decadere i termini per l'impugnativa e di impedire al lavoratore, una volta presa coscienza di essere stato definitivamente "scaricato" dal datore di lavoro - di poter far valere i propri diritti avanti al Giudice del Lavoro.
Ma c'è soprattutto un aspetto che al,' I.D.V. preme evidenziare; è quello che i contratti di lavoro a tempo determinato scaduti entro la data di entrata in vigore della legge 183 (e cioè il 24 novembre) devono essere impugnati entro la data del 23 gennaio pena la perdita della facoltà di riservarsi un'azione legale di fronte al giudice del lavoro per vedersi riconosciuti i propri diritti in caso di contratto di lavoro a tempo determinato illegittimo. Molti lavoratori precari ignorano questa importante scadenza, il cui rispetto è fondamentale per potersi avvalere successivamente della facoltà di agire in via giudiziaria di fronte al giudice del lavoro.
Quindi, entro il 23 gennaio si deve mandare al datore di lavoro una raccomandata in cui, a seconda dei casi, avviene la "Contestazione del contratto a termine" (per i contratti a tempo determinato), oppure la "Contestazione della qualificazione giuridica del rapporto" (per i contratti atipici senza il preavviso del datore di lavoro), oppure ancora "l'impugnazione del licenziamento" (per i contratti atipici con preavviso del datore di lavoro).
Dopo aver interrotto i termini di decadenza, bisognerà rivolgersi al proprio legale di fiducia o da quello consigliato da un pa­tronato sindacale, per vagliare attentamente se vi sono gli estremi per un'azione legale entro e non oltre 270 giorni dalla impugnazione.
L'I.D.V. mette a disposizione dei lavoratori precari i fac-simile delle comunicazioni di interruzione dei termini decadenziali (scaricabili dal sito www.italiadeivaloriferrara.it oppure ritirandoli presso la sede di Via Ripagrande n.47 a Ferrara - tel.0532.1993266 - info@italiadeivaloriferrara.it).
Inoltre, chi lo desidera può rivolgersi al Dipartimento Lavoro dell'Italia dei Valori, inviando una mail a lavoro@italiadeivalori.it, che in un tempo congruo indicherà al lavoratore un avvocato giuslavorista specializzato e di vagliata professionalità, che ovviamente, condivide le battaglie dell'IDV e che lo assisterà nell'azione giudiziale.
Per scaricare il vademecum e la modulistica clicca qui.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

08 gennaio 2011

Presentata dal Consigliere provinciale Alessandro Rorato una mozione in tema di informazione e prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili

Mozione in materia di “Sostegno a campagne di informazione e prevenzione, mirate a sensibilizzare i giovani del territorio provinciale in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili”

Premesso che:

- uno stato laico, nell'affrontare malattie come l'AIDS o altre malattie sessualmente trasmissibili, deve impegnarsi a garantire tutte le politiche a tutela della salute dei cittadini e, in particolare, delle fasce economicamente o culturalmente più deboli;

- in Italia, a fronte della presa di coscienza che l'epidemia si diffondeva al di fuori dei gruppi che inizialmente presentavano la maggior parte dei casi di AIDS, si era scelto non di fornire strumenti per limitare la possibilità di contagio bensì di indicare come unico mezzo di prevenzione l'eliminazione dei comportamenti a rischio, e che solo in un secondo tempo, ad opera prima di associazioni di volontariato e in seguito di Enti locali particolarmente illuminati, sull'esempio di altre nazioni, si è intrapresa un' opera di informazione ed educazione sanitaria, nonché la distribuzione di siringhe monouso e profilattici;

- nel corso degli ultimi anni però si è assistito ad un nuovo innalzamento nel numero dei contagi, statisticamente accertato dall'Osservatorio Nazionale AIDS, e se inizialmente, in Italia, la via preferenziale di inoculazione erano le siringhe utilizzate dai tossicodipendenti, ora la trasmissione per via sessuale, e soprattutto eterosessuale, è la principale causa di contagio;

- l'AIDS inizialmente veniva relegata a malattia di categoria e l'informazione e le campagne di prevenzione vennero modellate su questa errata valutazione il cui principale risultato fu da una parte la colpevolizzazione e l'emarginazione di una fetta di popolazione, e dall'altro la creazione di una falsa aurea d'immunità nella rimanente parte;

considerato che

- una delle fasce di popolazione maggiormente esposta è quella dei giovani, tra i quali la naturale scoperta della sessualità spesso non è accompagnata da sufficienti forme di educazione sessuale né da parte delle famiglie né da parte delle istituzioni;

- il problema principalmente riscontrato in diversi studi sulla popolazione, sia giovane che adulta, per l'uso dei profilattici è la relativa difficoltà di reperimento nonché il loro alto costo;

- l'importanza di educare all'uso dei profilattici, facilitandone il reperimento e abbattendo le barriere culturali che ancora lo fanno considerare una sorta di tabù, garantire la qualità del prodotto e, non ultimo, fornire una adeguata informazione sia sull'uso corretto che sulla effettiva utilità nella prevenzione, significa fornire non solo uno strumento di prevenzione, ma una reale possibilità di scelta consapevole;

il Consiglio Provinciale di Ferrara impegna il Presidente e l'Assessore competente

- a sostenere nel territorio della Provincia di Ferrara le campagne di informazione, prevenzione e sostegno alla ricerca nella lotta contro il diffondersi del virus Hiv e le altre malattie a trasmissione sessuale;

- ad aderire alla campagna "Consapevolezza e Libertà", programma di sostegno all'insegnamento dell'educazione sessuale negli istituti superiori e di installazione di distributori di preservativi nei licei e nelle università;

- a sviluppare un programma completo - destinato ai giovani che vivono o studiano nel nostro territorio - per sostenere una corretta informazione sessuale, precisando che tale programma debba comprendere, tra gli altri progetti e iniziative, l'installazione nei locali o nei pressi delle scuole di istruzione secondaria superiore, in accordo con gli organi di direzione delle stesse, di distributori automatici di profilattici.

Ferrara, 21/12/2010

Alessandro Rorato – Italia dei Valori – Lista Di Pietro

19 dicembre 2010

Elezioni amministrative 2011: Codigoro. Tra IdV e Rita Cinti c’è uno scoglio da superare. Occorre chiarezza sulle alleanze. No a

L’Italia dei Valori è pronta a sostenere il candidato a Sindaco Rita Cinti ma prima si deve fare chiarezza sulla composizione della coalizione.
Diciamo questo perché prima di avviare un percorso comune vogliamo sapere chi saranno i nostri compagni di viaggio. In altre parole, l’Italia dei Valori non è disponibile a partecipare a coalizioni “allargate”, cioè che comprendono forze politiche che nulla hanno a vedere con il centro-sinistra e che stanno di qua o di là a seconda della loro convenienza, dandosi al migliore offerente.
L’Italia dei Valori, quindi, non ci sta ad alleanze “spurie” e le ammucchiate le lascia fare ai professionisti della politica dei due forni.

Graziella Ferretti
Italia dei Valori di Codigoro

14 dicembre 2010

Oggi si è consumato l’omicidio politico della democrazia.

Oggi si è consumato l’omicidio politico della democrazia, caduta sotto i colpi del malaffare e della corruzione di una maggioranza che tale più non è, ma che non vuole rassegnarsi all’idea che il suo leader, Silvio Berlusconi, è giunto ormai al capolinea politico.
Di fronte all’evidente fallimento del centro-destra, incapace di governare il Paese, la maggioranza ha scritto con l’inchiostro dell’illegalità una delle pagine più nere della nostra storia parlamentare.
Il Partito dell’Italia dei Valori è profondamente preoccupato per la deriva antidemocratica ed immorale della politica italiana ed auspica che il Capo dello Stato intervenga per ridare dignità e credibilità alle istituzioni repubblicane.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

12 dicembre 2010

Grazie!

Carissimi/e,
vi trasmetto la lettera dell'On. Mura e mi unisco ai suoi ringraziamenti rivolti a tutti coloro che hanno contribuito in vario modo all'ottima riuscita dell'evento del Paladozza.
A presto,

Massimiliano Fiorillo

_____________________

Carissimi Amici, GRAZIE!
Grazie di cuore a tutti voi.
L'evento al Paladozza è stato un successo, che ha portato con sé una grande soddisfazione.
Come segretario regionale è stato per me un compiacimento constatare che siamo una squadra! Che finalmente siamo in grado di affrontare un evento nazionale con preparazione, competenza, determinazione e capacità.
Abbiamo portato nel nostro capoluogo di regione oltre 10.000 persone e tutto questo è stato anche grazie al vostro impegno, alla responsabilità che avete dimostrato e all'entusiasmo che ci accompagna in ogni nostra iniziativa.
La passione è da sempre la nota che ci contraddistingue come Partito e la partecipazione ad ogni attività è il punto forte della nostra Regione.
Non posso che esserne felice e soddisfatta. So che vi chiedo sempre moltissimo e che condividete con me spirito di sacrificio ed una grande dedizione, ma sono anche certa che le serate come quella di ieri sono in grado di dare a tutti noi una nuova carica, un nuovo slancio indispensabile
per affrontare tutte le sfide future.
Per me il vostro attivismo, il vostro supporto sono fondamentali per il progetto che da sempre inseguo per l'Emilia Romagna e che ci porta ad essere una delle regioni più virtuose ed apprezzate da tutti per i risultati che da sempre ci contraddistinguono e per questo presa come esempio a livello nazionale per tutte le altre realtà locali.
Senza il vostro aiuto non potrei farcela, per questo vi ringrazio davvero.
Un affettuoso abbraccio a tutti voi.

Silvana Mura

10 dicembre 2010

Oltre 350 persone da Ferrara e provincia per assistere al "Dittatore del bunga bunga"


Si terrà venerdì 10 dicembre p.v. a partire dalle 20.30 al Paladozza di Bologna l’evento organizzato dall’Italia dei Valori dal titolo “Il dittatore del bunga bunga. Lui va, io resto!”.
L’evento ha suscitato grande interesse dei ferraresi. Saranno almeno 350 le persone che da Ferrara e provincia si recheranno con i 6 pullman messi a disposizione dall’organizzazione e con mezzi propri.
I pullman partiranno alle 18 dal parcheggio MOF di Ferrara (un pullman partirà alle 19) e da Piazza Matteotti di Codigoro.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

03 dicembre 2010

Il dittatore del bunga bunga. Lui va, io resto! Paladozza Bologna, 10 dicembre 2010 ore 20:30

Sarà una serata di informazione e spettacolo condotta dal giornalista David PARENZO alla quale parteciperanno il Presidente dell’Italia dei Valori Antonio DI PIETRO, la penna più irriverente della politica italiana, Marco TRAVAGLIO, i magistrati Antonio INGROIA e Bruno TINTI con il loro rigore e la testimonianza di giustizia, l’intransigente Gioacchino GENCHI e Sergio RIZZO, che per primo ha denunciato gli inaccettabili privilegi della Casta sulle pagine del Corriere della Sera.
Interverranno inoltre il premio nobel Dario FO, Antonio CORNACCHIONE con la sua ironia pungente e canzonatoria, Andrea MINGARDI con la sua musica resistente ad ogni moda e, infine, VAURO Senesi con la satira impietosa delle sue vignette.
Il Dittatore del Bunga Bunga. Lui va, io resto…” è un evento in cui si ripercorreranno gli ultimi quindici anni della storia italiana per analizzare il degrado morale ed etico del quale il nostro Paese è stato vittima. Al centro del dibattito il rapporto soldi-politica-questione morale e l’analisi dello strumento principe della corruzione, la tangente, che in questi anni purtroppo non è affatto scomparsa ma ha solo cambiato forma adeguandosi ai tempi, passando dalle vecchie valigette piene di bigliettoni agli appartamenti regalati, agli appalti pubblici, ed assumendo in fine forma umana sotto forma di escort sempre disponibili per cene e festini a base di bunga bunga.
Solo riflettendo sul passato sarà possibile capire come è stato possibile arrivare ad un presente come quello al quale tutti noi siamo costretti ad assistere, in cui la demarcazione netta tra legalità e illegalità, giusto o sbagliato, ammesso o vietato riguarda solo la gente comune, mentre per chi ha in mano le leve del potere tutto è possibile e tutto è giustificabile.
In questa Italia che non è mai caduta così in basso nella considerazione internazionale, noi abbiamo deciso di restare, perché sarà lui, il Dittatore, a dover andare via. E mentre “lui va, noi restiamo”! I perché ed i come ce li diremo il 10 dicembre al Paladozza, insieme ai nostri ospiti.
Se anche tu hai deciso di restare e lottare per il nostro Paese, vieni al Paladozza!

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Verranno messi a disposizione gratuitamente pullman con partenza da Ferrara, Cento, Codigoro e Portomaggiore (andata e ritorno).
L’ingresso al Paladozza è libero.
Per prenotazione posti (fino ad esaurimento) telefonare al 338.5865078 (fax e segreteria telefonica 178.2729676), oppure scrivere a: organizzazioneeventi@italiadeivaloriferrara.it
E’ possibile prenotarsi anche presso la sede dell’Italia dei Valori di via Ripagrande n.47 a Ferrara.

25 novembre 2010

L’Italia dei Valori aderisce alla manifestazione nazionale del 27 novembre promossa dalla CGIL ed avvia il confronto con il sindacato.

L’Italia dei Valori aderisce alla manifestazione nazionale del 27 novembre promossa dalla CGIL ed avvia il confronto con il sindacato sul tema del lavoro e della rappresentanza sindacale.
L’Italia dei Valori condivide la piattaforma programmatica proposta dalla CGIL ed aderisce alla manifestazione nazionale in programma a Roma sabato 27 novembre.
Una delegazione dell’Italia dei Valori di Ferrara, guidata dal Segretario cittadino Valerio Vicentini, sarà a Roma per sostenere le motivazioni che hanno spinto la CGIL a scendere in piazza.
Nei prossimi giorni l’Italia dei Valori di Ferrara avvierà un confronto con la CGIL e con le altre OO.SS. disponibili al dialogo, sul tema del lavoro e della rappresentanza sindacale. I particolare si chiederà al sindacato di condividere il Disegno di Legge sulla democrazia sindacale presentato nei giorni scorsi dall’Italia dei Valori.
Per l’Italia dei Valori il disegno di legge su “Norme in materia di rappresentanza sindacale nei luoghi lavoro, rappresentatività delle organizzazioni sindacali ed efficacia dei contratti collettivi di lavoro” costituisce un elemento fondamentale non solo per iniziare a ripristinare una democrazia reale nei luoghi di lavoro ma anche per far funzionare meglio l’impresa e i servizi. L'unità dei lavoratori, tale da rafforzare la loro capacità di contrattazione e l'autonomia del sindacato, è la chiave necessaria per sovvertire il paradigma di questo Governo che ha metodicamente operato per la precarizzazione di massa con il pretesto di costruire più occasioni di lavoro ma ottenendo risultati opposti.
L’Italia dei Valori ha proposto dunque una legge che imponga la misura della reale rappresentanza su base proporzionale e garantisca la legittimità degli accordi subordinandoli al voto libero e democratico dei lavoratori. Il D.D.L. ha molti punti in comune con le elaborazioni già portate avanti da molti partiti, in particolare da quelli del centrosinistra, e da alcune organizzazioni sindacali. Tuttavia afferma un punto di assoluta originalità. Per recuperare il disastro creato dalle divisioni all'interno del mondo del lavoro e dall'isolamento in cui esso oggi si trova, è fondamentale che i lavoratori possano esprimersi liberamente con il voto. Ed è proprio questa la caratteristica essenziale e qualificante della proposta di legge dell’Italia dei Valori.
Se anche i sindacati dovranno subordinare le loro scelte alla volontà dei diretti interessati si determinerà un'innovazione radicale, senza precedenti, nelle relazioni tra gli stessi sindacati. I sindacati non ne usciranno indeboliti, ma al contrario più liberi e più uniti. Dovranno anche loro far proprio quel percorso democratico cui normalmente deve sottoporsi chiunque voglia rappresentare democraticamente qualcun altro. E questo comporterà una profonda e positiva evoluzione del sistema delle relazioni industriali.
Per l’Italia dei Valori avviare un percorso capace di ricostruire l'unità dei lavoratori significa investire per la democrazia complessiva di tutto il Paese, non solo del mondo del lavoro.
L’Italia dei Valori considera il tema della democrazia in fabbrica un punto dirimente per qualsiasi futura alleanza e questo tema sarà messo tra le caratteristiche programmatiche inderogabili per partecipare alla coalizione di governo alternativa a quella di centro-destra.

Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

19 novembre 2010

Il Governo mette le mani nelle tasche anche delle associazioni di volontariato. Con la legge finanziaria 2011 si riducono le risorse del “5 x mille”.

La manovra finanziaria 2011 sta facendo un'altra vittima: le associazioni “no profit”. Nel provvedimento economico-finanziario del Governo è stato infatti inserito un maxi emendamento che taglia drasticamente le risorse provenienti dal “5 x mille” finalizzate al finanziamento delle associazioni di volontariato, delle onlus e delle associazioni di promozione sociale. Un taglio che di fatto riduce il 5 x mille al 1,25 x mille, facendo passare da 400 a 100 milioni di euro il tetto di risorse destinate alle attività “no profit”.
Si ricorda che il “5 x mille” è un’erogazione voluta dal contribuente che liberamente decide di aiutare un'associazione o un'organizzazione di volontariato di sua fiducia. E' pertanto inconcepibile che lo Stato, al quale spetta solamente il ruolo di intermediario, decide arbitrariamente di tenere per se risorse che sono state spontaneamente devolute dal contribuente alle associazioni no profit attraverso l'esercizio di un diritto soggettivo previsto dalla legge.
L'Italia dei Valori denuncia l'ennesimo colpo di scure del Governo che si abbatte sulle categorie più deboli e bisognose. Non sono bastati i tagli agli Enti Locali ed in particolare ai fondi per le politiche sociali messe in campo dai Comuni (-75% rispetto al 2010), ora si dà il colpo di grazia al mondo del volontariato, alle onlus ed alle associazioni di promozione sociale che in un contesto di crisi economica e di crescita dei bisogni della gente, svolgono importantissimi servizi in campo sociale, culturale, educativo, sportivo e di promozione dei diritti e della cittadinanza attiva.
Se il maxiemendamento passerà, verranno meno risorse vitali per il mondo dell’associazionismo e del volontariato e l’impatto negativo si farà sentire anche nella nostra provincia. Sono infatti oltre 250 le associazioni di Ferrara e provincia che attendono per il 2010 le risorse del 5x1000 e che potrebbero non vedere nemmeno un euro. Sono associazioni che svolgono attività di grande importanza, dall’assistenza socio-sanitaria ad anziani, disabili ed emarginati, alla promozione dello sport e della cultura, dalla tutela dell’ambiente, alla protezione civile, dalla lotta alle disuguaglianze, al sostegno alla ricerca scientifica. Tutte cose, queste, che molto spesso il Pubblico non può fare.
L’Italia dei Valori auspica quindi una grande mobilitazione delle forze politiche e della società civile affinché il Governo ritiri il provvedimento sul “5 per mille”.

Segreteria provinciale Italia dei Valori di Ferrara

11 novembre 2010

L'Italia dei Valori si confronta sul tema della gestione dei rifiuti

L'Italia dei Valori di Ferrara ha organizzato per il giorno 13.11.10 (sala Borgonuovo - via Cairoli n.32 - Ferrara), a partire dalle ore 9.00, un seminario dedicato al tema della gestione dei rifiuti dal titolo "Rifiuti: da problema a risorsa. Innovazione e ricerca nel settore del riciclo". L'iniziativa, aperta al pubblico, vedrà la partecipazione di amministratori pubblici, imprenditori e tecnici, che si confronteranno su un tema di grande attualità per l'impatto sull'ambiente, sull'economia e sulla salute.
Aprirà i lavori il Segretario provinciale I.D.V. Massimiliano Fiorillo. Seguiranno gli interventi dell'Assessore regionale all'Ambiente Sabrina Freda, dell'Assessore comunale Rossella Zadro, del Presidente della Soc. Centroriciclo di Vedelago Carla Poli che illustrerà la propria esperienza nel recupero dei rifiuti, del Prof. Guglielmo Paganetto, docente di genotossicologia che parlerà degli aspetti sanitari legati allo smaltimento dei rifiuti. Sono stati invitati ad intervenire i rappresentanti di Hera, Area, Cmv e Soelia. Le conclusioni del seminario saranno affidate al Segretario cittadino I.D.V. Valerio Vicentini.
L'iniziativa si colloca nel solco che l'Italia dei Valori sta tracciando: una politica rivolta ai cittadini di ascolto, di informazione e partecipazione per favorire il dialogo e scelte condivise e consapevoli volte al bene collettivo.

Italia dei Valori Ferrara