Elezioni Europee 2014

08 luglio 2012

Liana Barbati (IDV): Bando per dirigente nella Provincia di ferrara, tagliano Province e posti di lavoro, ma Ferrara assume dirigenti

“Sul sito istituzionale della Provincia di Ferrara, nella sezione concorsi, campeggia dal 20 giugno il bando di concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di un dirigente di area tecnica, in pratica l'ingegnere capo dell'Ente. Al di là di chi andrà a ricoprire questo importante e ben remunerato ruolo – in ogni caso questione di non secondaria importanza – è l’opportunità di questa assunzione che contesto: in un momento in cui il taglio delle Province è ancora materia d’esame al Governo, e in cui i tagli gravano sull’intera popolazione, un dirigente in più è quello che serve ineluttabilmente alla Provincia di Ferrara?”, fa sapere Liana Barbati, capogruppo dell’Idv in Regione.
“Sebbene non compaia nel decreto sullo ‘spending review’ attualmente in via d’approvazione, la riduzione degli enti questione è solo rimandata ad agosto. Di certo c’è però quanto basta: il taglio del 20% dei dirigenti della pubblica amministrazione e del 10% del personale non dirigenziale – presumibilmente quelli senza protezione politica – oltre che la riduzione di risorse che proprio oggi i presidenti Pd delle Province emiliano romagnole hanno lamentato al loro leader Bersani.
Senza contare le spese che i comuni del ferrarese si stanno trovando a fronteggiare a causa della disastrosa ondata sismica i cui effetti sono ben lungi dall’esaurirsi. Ora, un dirigente per un Ente che potrebbe scomparire a breve è davvero necessario?”, si chiede la dipietrista
 “La medesima valutazione deve averla fatta la stessa Regione Emilia Romagna, che ha revocato un bando per una carica analoga, a causa “lo specifico contesto istituzionale di grave crisi economico finanziaria che sempre più richiede, in attuazione a politiche di rigore nella spesa pubblica, l’adozione di misure di contenimento di costi per la gestione del personale’, oltre che ‘le misure di riassetto dei livelli istituzionali decise con recenti provvedimenti legislativi nazionali dovranno trovare applicazione in specifiche normative regionali, avviando così possibili processi di ridefinizione organizzativa delle strutture regionali’.
A che scopo, mi chiedo e chiedo alla Presidente Marcella Zappaterra, assumere per licenziare? A meno che, non si proceda poi semplicemente spostando il neo assunto da un posto all’altro. In ogni caso, l’inopportunità di quest’azione, resta.
Rischiamo di avere più dirigenti che Province, arrivando davvero al paradosso nella Pubblica Amministrazione”, conclude la Barbati.

Ufficio stampa Liana Barbati
Presidente Gruppo assembleare Regione Emilia Romagna
Italia dei Valori – Lista Di Pietro





Tagli e terremoto, ma la casta non molla. A Ferrara neo dirigente da 90mila euro


Nonostante i costi per la ricostruzione del post sisma e i tagli imposti dalla spending review di Monti, la Provincia del capoluogo estense, che verrà probabilmente accorpata ad enti locali vicini, indice un bando per un posto a tempo indeterminato con stipendio da oltre 8mila euro al mese

Di Marco Zavagli - 8 luglio 2012

In una delle provincie più disastrate dal terremoto, con interi comuni in ginocchio, con i dettami dellaspending review che costringeranno l’amministrazione a cercare accorpamenti con quelle limitrofe, si pensa a una nuova assunzione di un super dirigente. Succede a Ferrara, dove la Provincia ha pubblicato lo scorso 20 giugno sul proprio sito istituzionale un bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato di un dirigente di area tecnica, in pratica l’ingegnere capo dell’ente che ha sede nel castello estense.
A puntare il dito contro l’opportunità di questa scelta è Liana Barbati, capogruppo dell’Italia dei Valori in Regione, che si chiede se “in un momento in cui il taglio delle Province è ancora materia d’esame al Governo, e in cui i tagli gravano sull’intera popolazione, un dirigente in più è quello che serve ineluttabilmente alla Provincia di Ferrara?”. E se lo chiederanno anche molti ferraresi, specialmente dopo aver letto le dichiarazioni di fuoco contro il decreto del governo postate su facebook proprio dalla presidente della Provincia, Marcella Zappaterra.
Marcella Zappaterra, espressione del PD locale, presidente del Cal (consiglio delle autonomie locali), tuonava fino a ieri contro l’esecutivo di Monti che “può già cominciare a nominare i commissari liquidatori degli enti locali. Dubito che gli amministratori rimangano ad aspettare di verificare il dissesto dei bilanci. Buona politica se ci sei batti un colpo”. Più o meno lo stesso tenore dei colleghi di partito e omologhi presidenti, che al proprio segretario Pierluigi Bersani rivolgevano un appello affinché “impedisca la macelleria delle autonomie locali”: “con questi tagli – riportava l’agenzia Asca – saremo costretti a ridurre i servizi ai cittadini e i tagli ai bilanci manderanno in dissesto gli enti, con la conseguente messa in mobilità dei dipendenti”.
Tra questi dipendenti sicuramente potrà sorridere invece il futuro vincitore del bando (deliberato lo scorso 5 giugno dalla giunta Zappaterra), che si potrà accontentare di qualcosa come 90mila euro, seguendo i canoni delle tabelle fornite dal servizio gestione umane dell’amministrazione. Non è la prima volta che la giunta Zappaterra finisce sulla cronaca per incarichi definiti quantomenogenerosi dalle opposizioni. Già Il Fatto Quotidiano.it aveva parlato della portavoce della presidente, remunerata con 60mila euro l’anno “per la cura della posta elettronica e dell’agenda della presidente” (che, per inciso, già dispone di due segretarie in ufficio), come sintetizzò nell’occasione un altro esponente Idv, Alessandro Rorato.
Ora arriva questa nuova ventata occupazionale, nonostante il verbo della spending review ammonisca gli enti pubblici a ridurre in misura non inferiore al 20% l’organico dei dirigenti. Vero è che il bando è stato indetto prima del decreto ancora in via di approvazione (la deliberazione del Castello numero 127/41769 risale allo scorso 5 giugno), ma indire un concorso del genere per un ente “a rischio” da più di un anno (già l’anno scorso si parlava dell’abolizione delle Province) appare quantomeno poco lungimirante. Tanto che Liana Barbati fa notare perplessa che “tagliano Province e posti di lavoro, ma Ferrara assume dirigenti”.
Eppure di contro esempi virtuosi ce ne sono. Ultimo in ordine di tempo, lo scorso 27 giugno, la revoca di un concorso similare voluta dall’assemblea legislativa regionale. L’annullamento, sottolinea la dipietrista, venne motivato sulla base dello “specifico contesto istituzionale di grave crisi economico finanziaria che sempre più richiede, in attuazione a politiche di rigore nella spesa pubblica, l’adozione di misure di contenimento di costi per la gestione del personale’, oltre che ‘le misure di riassetto dei livelli istituzionali decise con recenti provvedimenti legislativi nazionali dovranno trovare applicazione in specifiche normative regionali, avviando così possibili processi di ridefinizione organizzativa delle strutture regionali’”.
“A che scopo, mi chiedo e chiedo alla Presidente Marcella Zappaterra, assumere per licenziare – conclude la Barbati -? A meno che, non si proceda poi semplicemente spostando il neo assunto da un posto all’altro. In ogni caso, l’inopportunità di quest’azione, resta. Rischiamo di avere più dirigenti che Province, arrivando davvero al paradosso nella Pubblica Amministrazione”.



In merito alla vicenda, il Consigliere provinciale IDV Alessandro Rorato ha presentato la presente interpellanza alla Presidente della Provincia.


Premesso
  • che è stato bandito da questo ente un concorso pubblico, per esami, per la copertura di un posto di dirigente a tempo indeterminato - area tecnica - settore tecnico, con scadenza il 19 luglio 2012;
  • che ormai da molto tempo si discute di una riduzione del numero delle Province, e Ferrara sembra essere tra quelle che spariranno;
  • che con l’ultimo decreto sulla c.d. “spending review” è stata oltretutto prevista una riduzione di almeno il 20% dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni;
  • che la Regione Emilia Romagna ha revocato una procedura selettiva pubblica per la copertura di una posizione della qualifica unica dirigenziale vacante nell'organico del personale dell'Assemblea legislativa “Area supporto al processo legislativo ed amministrativo” approvata con determinazione n. 508/2011, “..considerato lo specifico contesto istituzionale di grave crisi economico finanziaria che sempre più richiede, in attuazione a politiche di rigore nella spesa pubblica, l'adozione di misure di contenimento di costi per la gestione del personale”;
interpella codesta Amministrazione per sapere
  • se la Presidente della Provincia ritenga opportuna questa assunzione di un dirigente in più a tempo indeterminato in un momento in cui il taglio delle Province appare quasi certo, e in cui i tagli gravano sull’intera popolazione, senza contare le spese che i comuni del ferrarese si stanno trovando a fronteggiare a causa della disastrosa ondata sismica i cui effetti sono ben lungi dall’esaurirsi.

26 giugno 2012

Disagi e disservizi al Reparto di Ostetricia e Ginecologia del Nuovo ospedale S.Anna di Cona. Presentata da Liana Barbati (IDV) un'interrogazione in Regione.

Ospedale di Cona, interrogazione immediata della capogruppo Idv Liana Barbati in merito ai forti disagi e al malfunzionamento del Reparto di Ostetricia e Ginecologia.
La mancata apertura dei diversi blocchi del Reparto (sala parto, sala travaglio, neonatologia, ambulatorio gravidanza a rischio, ambulatorio gravidanza a termine, ambulatorio ecografico e pronto soccorso ginecologico), ha generato difficoltà nell’accedere alle cure da parte delle gestanti, nonché disfunzioni organizzative al personale medico sanitario. I problemi riscontrati sono stati ripetutamente segnalati da pazienti come dai dipendenti dell’ospedale, nonché riportati sulla stampa locale.
“Secondo quanto denunciato, le partorienti sarebbero state trasferite in una sala operatoria del Reparto di Chirurgia (allestito per l’occasione in tutta fretta e nel dubbio rispetto delle buone pratiche organizzativo - logistiche), l'attività ambulatoriale svolta in spazi ricavati in aree della degenza e l'attività di pronto soccorso ginecologico sarebbe avvenuta presso il pronto soccorso generale”, dichiara la capogruppo Idv in Regione Liana Barbati. Inoltre “le motivazioni della mancata attivazione del Reparto di Ostetricia e Ginecologia appaiono oscure e non comunicate al personale medico ed infermieristico che si è trovato ad operare nella totale mancanza di informazioni e comunicazioni da parte della Direzione ospedaliera con inevitabili ripercussioni sull'efficienza del servizio offerto ai pazienti”, prosegue la consigliera regionale.
“A tal proposito il gruppo regionale Idv ha depositato un’interrogazione a risposta immediata per avere dell’assessore competente e dalla Giunta chiarimenti in merito alla mancata entrata in funzione del Reparto, e alle annesse responsabilità. Vorremmo inoltre sapere se e quali misure si intenda adottare in futuro e indicativamente entro quali termini – e soprattutto – se siano previsti indennizzi per quei pazienti che hanno subito gravi e comprovati disagi all’interno dei suddetti reparti”.

Ufficio Stampa regionale Italia dei Valori

16 giugno 2012

Nuovo ospedale s.Anna: reparto di ostetricia con sala travaglio e sala parto non agibili?

In questi giorni le cronache locali hanno dato la notizia del primo nato al nuovo Ospedale S.Anna di Cona. La notizia è di buon auspicio per il futuro del nuovo ospedale ma pare che qualcosa ancora non funzioni a dovere.
Sembrerebbe infatti che il trasferimento del Reparto di Ostetricia sia avvenuto senza che la Sala travaglio e la Sala parto abbiano ottenuto le necessarie autorizzazioni. Le partorienti verrebbero quindi dirottate in sala operatoria in uno spazio allestito in tutta fretta. Anche gli ambulatori del reparto sarebbero privi di autorizzazione ed i medici costretti ad utilizzare gli spazi delle degenze.
Ora, se quanto sopra venisse confermato, ci troveremmo di fronte ad un fatto molto grave. Non vorremmo che la fretta di effettuare il trasloco a tutti costi avesse giocato un altro brutto scherzo alla Direzione del nuovo S.Anna, dopo il clamoroso flop dell'ottobre dello scorso anno.
Ci auguriamo di essere smentiti dal Dr. Rinaldi.

Italia dei Valori Ferrara

31 maggio 2012

No alla parata per il 2 Giugno. La priorità è aiutare la popolazione dell'Emilia Romagna colpita dal terremoto


Cari Amici,
come sapete fin dalle prime ore immediatamente successive al nuovo sisma che ha messo in ginocchio l’Emilia Romagna, l’Italia dei Valori ha chiesto che la tradizionale parata del 2 giugno non si svolgesse e di destinare le somme che sarebbero state spese per quell’evento alla ricostruzione delle zone terremotate.
Antonio Di Pietro ha detto “ E una follia sperperare tanti soldi per la parata militare del 2 Giugno. In un momento così difficile per il nostro paese flagellato in queste ore dal terremoto, è opportuno utilizzare quei fondi per fini sociali e di solidarietà. Sarebbe il modo migliore per onorare la nostra Repubblica.”
La posizione espressa dal Presidente Di Pietro non è contraria ad uno stato che celebra con orgoglio la propria storia, ma ritiene che tali celebrazioni non solo non si possano svolgere, ma siano contrarie ad ogni senso logico e agli stessi principi per i quali la Repubblica Italiana è nata, quando in una delle sue regioni sono appena morte 24 persone, ci sono migliaia di sfollati costretti a dormire in strada privi di tutto, e ovunque sono presenti tonnellate di macerie fumanti che fino a qualche ora prima erano case, aziende o monumenti storici molto antichi.
Non si può dimenticare oggi che la nostra repubblica è nata dalle macerie e dai lutti prodotti dalla guerra e dalla dittatura. Macerie di cui l’Italia era piena anche il 2 giugno del 1946. I padri costituenti, se fossero qui oggi, non esiterebbero un solo minuto a fare quello che è già stato fatto nel 1976 in occasione del tragico terremoto del Friuli. Disdire la parata che per quanto dimessa possa essere, rimane una celebrazione in assoluto contrasto con la sofferenza che si vive in Emilia Romagna dove la terra continua purtroppo a tremare.
Poiché, purtroppo, la parata militare sfilerà regolarmente il 2 giugno lungo via dei Fori Imperiali a Roma, bruciando due preziosi milioni di euro che potevano essere destinati alla ricostruzione, Antonio Di Pietro ha sentito il dovere di dire che “l’Italia dei Valori non andrà alla parata, ma il 2 giugno sarà con le popolazioni dell’Emilia Romagna, perché alla parata militare preferiamo un gesto di solidarietà”.
E’ molto importante che chi è in grado di farlo, il 2 giugno celebri la festa della Repubblica aiutando chi in questo momento soffre, anche semplicemente con la propria presenza o con una parola di conforto.
E’ per questo che invito tutti ad essere presenti insieme a me nelle zone della nostra regione colpite dal territorio, e a festeggiare con loro i veri valori della Repubblica tra i quali la solidarietà nei confronti di chi soffre è al primo posto.

On. Silvana Mura
Segretario regionale Italia dei Valori Emilia Romagna

19 maggio 2012

Attentato di Brindisi. Lo sdegno e la ferma condanna dell'Italia dei Valori. Mobilitazione per dire no alla violenza ed alla logica del terrore.

L'Italia dei Valori esprime profonda indignazione e condanna fermamente il vile attentato che questa mattina ha colpito l'Istituto professionale “Morvillo – Falcone” di Brindisi, provocando la morte di una giovane studentessa ed il ferimento di numerosi ragazzi.
Anche se saranno le indagini ad individuare gli autori dell'attentato, aleggia il pesante sospetto che la matrice del folle gesto sia di natura mafiosa. Colpire una scuola, uccidere e ferire i suoi giovani studenti ha un significato di estrema gravità e barbarie.
Sia ben chiaro a chi si oggi è macchiato le mani di sangue che lo Stato, le Istituzioni democratiche, i cittadini onesti non si faranno intimidire dalla violenza mafiosa criminale e che tutti insieme porteranno in ogni angolo del Paese i valori della legalità, della civile convivenza e il nome di Melissa Bassi, l'ultima vittima innocente della follia mafiosa.
L'Italia dei Valori si stringe attorno agli studenti dell'Istituto Morvillo-Falcone ed in particolare ai ragazzi feriti ed ai famigliari della giovane Melissa.
L'Italia dei Valori di Ferrara parteciperà al presidio di solidarietà alle vittime dell'attentato di Brindisi che si terrà oggi pomeriggio alle 18 in piazza Trento Trieste.

Ufficio stampa Italia dei Valori di Ferrara

03 maggio 2012

Elezioni amministrative di Comacchio. Fai la scelta giusta!

A Comacchio, il 6 e 7 maggio fai la cosa giusta: vota "Centrosinistra per Comacchio" e sulla scheda elettorale scrivi "Massimo OVANI".



30 aprile 2012

«Torniamo alla buona politica» Mura (Idv): anche il caso Fiorillo ha contribuito a far perdere credibilità ai partiti

Da "La Nuova Ferrara" del 30 aprile 2012
Le prossime amministrative di Comacchio, i rapporti con il Pd, la ferita ancora sanguinante del "caso Fiorillo". La coordinatrice regionale dell'Italia dei Valori, Silvana Mura, ieri era a Ferrara a sostegno della raccolta firme per abolire l'attuale sistema dei finanziamenti ai partiti, ma è stato inevitabile ritornare anche sui temi che hanno scosso la politica locale negli ultimi mesi. Così, registrato il buon risultato delle 600 sottoscrizioni raccolte nel corso di due fine settimana, ribadito il fallimento del referendum sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, sottolineate le responsabilità degli stessi partiti nel tradimento della volontà popolare, si arriva a evocare lo spettro - in verità tangibile - dell'antipolitica. Questa nuova raccolta di firme appare a molti la conferma dell'incapacità dei partiti di darsi delle regole e garantirne il rispetto. «Certo vicende come quella di Lusi, Belsito o Lavitola dimostrano che c'è bisogno di riportare l'uso dei soldi pubblici a criteri di trasparenza e correttezza, e che i partiti non hanno saputo assolvere ai compiti di garanzia e controllo. Ma definire "antipolitica" la reazione a tutto questo lo trovo offensivo, io la chiamerei piuttosto una richiesta di buona politica. Per anni abbiamo rappresentato questa esigenza di cambiamento e legalità, e ci hanno dato dei giustizialisti e dei demagoghi». La fiducia nei partiti ne esce comunque compromessa. «Non mi piace quando si dice che i partiti sono tutti uguali. L'Idv ha dimostrato di essere diverso. E lo ha dimostrato proprio in Provincia di Ferrara, quando ha fatto capire chiaramente di non dare importanza alle poltrone o a incarichi prestigiosi, ma di voler difendere il proprio programma». Il caso Fiorillo (dimesso prima da segretario del partito in seguito alle posizioni assunte sulle farmacie comunali e poi da vicepresidente della Provincia mentre infuriava la polemica sull'abolizione delle Province) quali cicatrici ha lasciato? «Si diceva dell'antipolitica? Credo semplicemente che finché esisteranno persone come la presidente della Provincia di Ferrara ci sarà anche l'antipolitica. Ci ha attaccati perché abbiamo chiesto che venisse fatta luce su una vicenda ambigua (la morte di una paziente del S.Anna per legionella, ndr), ma il problema vero era la nostra posizione sull'abolizione delle Province, vista la quantità di personale politico del Pd da ricollocare. Noi siamo orgogliosi delle nostre scelte». Ora a Comacchio correte con Sel, i Pdci e Prc. «Anche il caso di Comacchio spiega la disaffezione dei cittadini e la cosiddetta "antipolitica". Non avrei mai pensato di tornare a fare campagna elettorale, dopo due anni, e ritrovare il Pd compatto all'interno di una coalizione a sostenere un candidato che nel 2010 era un suo avversario. Per puntare a tutti i costi a una presunta vittoria si costruiscono alleanze innaturali, non fondate su un sentire e un programma comuni e che nulla hanno a che vedere con una buona cultura di centrosinistra. Una cultura quanto mai necessaria proprio oggi che il governo è succube dei poteri forti e non riesce a capire i problemi delle classi sociali più deboli».(a.m.)

27 aprile 2012

L'On. SIlvana Mura a Ferrara e Comacchio

L'On. Silvana Mura sarà, domenica 29 aprile, a Ferrara ed a Comacchio.  Il primo appuntamento è a Ferrara, ore 10.30, in Piazza Trento Trieste, presso il gazebo dell'Italia dei Valori allestito per la raccolta firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per l'abolizione dei rimborsi elettorali. Successivamente, alle 12.30, l'On. Mura sarà a Lido delle Nazioni (Comacchio), presso il Bagno "Trinidad" di via Lungomare Italia n.13 per sostenere la lista "Centrosinistra per Comacchio" ed il candidato al Consiglio comunale, Massimo Ovani.

Ufficio Stampa Italia dei Valori Ferrara


22 aprile 2012

Centrosinistra per Comacchio. L'I.D.V. organizza un incontro pubblico dedicato al tema dell'economia legata allo sviluppo delle fonti rinnovabili e risparmio energetico.

L'Italia dei Valori organizza per martedì 24 aprile ore 18.00, presso la Sala Civica comunale di Via Fattibello (sopra la Coop), un incontro pubblico dal titolo “Le energie rinnovabili per il rilancio dell'economia comacchiese” nel corso del quale verrà presentato ai cittadini il programma della coalizione “Centrosinistra per Comacchio” con particolare riferimento ai temi economici legati all'utilizzo virtuoso delle fonti energetiche alternative.
Interverranno Massimo Ovani, candidato dell'I.D.V. nella lista “Centrosinistra per Comacchio” per il Consiglio comunale, Francesco Fantuzzi, Responsabile regionale Economia dell'I.D.V. e Fabio Cavallari candidato sindaco per la coalizione formata da IDV, SEL e F.d.S.
”C'è un trasversale interesse da parte di tutti i partiti per le energie rinnovabili – dice Massimo Ovani – malgrado ciò trovo alquanto contraddittorie le posizioni delle forze politiche che sostengono un governo nazionale impegnato a mettere mano al “Conto Energia” con il rischio di forti penalizzazioni allo sviluppo delle energie pulite. Non trovo inoltre chiare – continua Ovani – le posizioni di questi partiti riguardo all'utilizzo dell'atomo, bocciato dal referendum di un anno fa e, parlando di questioni ambientali locali, al proliferare nel nostro territorio delle centrali a biogas ed alla conversione della centale di Porto Tolle. Noi della Lista Centrosinistra per Comacchio – conclude Ovani, rispetto a questi temi vogliamo invece parlare chiaro ai cittadini ed assumere posizioni concretamente rivolte allo sviluppo sostenibile del territorio comacchiese ed al risparmio energetico.

Ufficio stampa Italia dei Valori di Ferrara

20 aprile 2012

Parte la raccolta firme dell'italia dei Valori per l'abolizione dei rimborsi elettorali ai partiti politici.

Partirà sabato 21 aprile, la campagna di raccolta firme promossa dell'Italia dei Valori per la presentazione di una proposta di legge finalizzata all'abolizione dei rimborsi elettorali a favore dei partiti che partecipano alle elezioni politiche, europee e regionali. Proprio quando la politica è ai minimi storici in fatto di credibilità e la fiducia dei cittadini nei partiti è seriamente minata dai noti episodi di malaffare, corruzione ed illegalità diffusa, occorre dare un concreto segnale di cambiamento. L'Italia dei Valori ha deciso di passare dalle parole ai fatti ed invita i cittadini a recarsi presso i propri banchetti per firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per l'abrogazione delle norme sui rimborsi elettorali. L'impegno dell'Italia dei Valori non si ferma qui. A differenza degli altri partiti che propongono furbescamente soltanto lo slittamento dell'ultima rata di rimborsi relativi alle elezioni politiche del 2008, pari a circa 160 milioni di euro, l'Italia dei Valori ha deciso di rinunciare alla quota di propria spettanza e di utilizzarla per finalità di pubblica utilità in ambito sociale. I banchetti dell'Italia dei Valori saranno ubicati a Ferrara in piazza Trento Trieste nei giorni 21 e 22 aprile dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 16 alle 19, in zona fiera di San Giorgio il 23 aprile. Sarà inoltre possibile firmare presso la sede dell'Italia dei Valori di via Ripagrande n.47 a Ferrara, dalle 17 alle 19.

Ufficio stampa Italia dei Valori Ferrara

17 aprile 2012

Una Scuola pubblica di valore per sconfiggere la crisi economica

Grande partecipazione, ieri, 16 aprile, all’iniziativa organizzata dall’IDV di Ferrara in occasione della Settimana della Cultura dal titolo “La cultura come valore”, che si è tenuta presso la Sala dell’Arengo della Residenza Municipale di Ferrara. L’evento, aperto a tutta la cittadinanza, moderato dalla coordinatrice provinciale dell’IDV di Ferrara, Susanna Tasso, ha visto i significativi interventi di Paolo Latella, responsabile del Dipartimento Istruzione IDV Lombardia, Simonetta Renga, Direttore del Dipartimento di Economia e docente di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Ferrara, Christian Lucchiari, rappresentante degli studenti universitari della Facoltà di Lettere e Filosofia di Ferrara, Luca Farinelli, docente di Istituto di Istruzione Secondaria di 2°, Federico Monesi, assessore Scuola e Formazione Comune di Copparo e dell’On. Pierfelice Zazzera, Componente VII Commissione Cultura Scienza Istruzione. “Sono orgogliosa e felice dell’ampia partecipazione che ha avuto la nostra iniziativa- ha commentato la coordinatrice , Susanna Tasso, che è stata fortemente voluta dall’Italia dei Valori per infrangere quel silenzio che aleggia sulla Cultura, sulla Scuola, sulla Formazione. Dopo la Riforma Gelmini la Scuola e l’Università sono diventate più povere, le classi più numerose, il personale docente e non docente è stato ridotto, gli istituti scolastici con il Dimensionamento hanno assunto enormi proporzioni e i dirigenti scolastici sono stati destinati a funzioni più burocratiche che didattiche, gli studenti hanno visto ridotta l’offerta formativa, la ricerca è stata definanziata. L’avvento del governo tecnico sembra aver acquetato qualsiasi forma di riflessione critica sulla Scuola eppure il nuovo avanza rappresentato dalla Legge Formigoni Aprea sull’autonomia scolastica, sulla trasformazione dei Consigli d’Istituto in CDA, sulla chiamata diretta dei docenti da parte dei dirigenti scolastici. L’impegno dell’IDV è di riaccendere i riflettori sulla Scuola e la Cultura per una scuola pubblica di tutti e per tutti. Un contributo significativo al dibattito è stato offerto dall’On. Pierfelice Zazzera, che è intervenuto riportando, tra l’altro, dati allarmanti: “Negli ultimi 3 anni la Cultura in Italia non è stata ritenuta un valore infatti 8 miliardi di E sono stati sottratti alla Scuola, 1 miliardo e mezzo di E all’Università, 800 milioni di E alla ricerca scientifica 1 miliardo di E ai Beni culturali. E’ stato rubato il futuro a questo paese e si è pensato di non investire più nell’unica vera risorsa che abbiamo. Per questo, ha dichiarato l’On. Zazzera, noi dell’IDV abbiamo presentato una legge che prevede una riforma complessiva della Scuola e formulato proposte per recuperare risorse per la Cultura.

09 aprile 2012

Il valore della Scuola e dell'Università per sconfiggere la crisi.

Si terrà lunedì 16 aprile p.v. alle ore 17, presso la sala Arengo di Piazza Municipale a Ferrara, il dibattito pubblico organizzato dall'Italia dei Valori e dedicato al tema della Scuola e Università come valori ed opportunità per uscire dalla crisi economica che sta colpendo il nostro Paese.
Interverrà l'On. Pierfelice Zazzera, Componente della VII Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera dei Deputati, Paolo Latella, responsabile del Dipartimento I.D.V. Istruzione Lombardia, Simonetta Renga, Docente di Diritto del Lavoro presso l'Università degli Studi di Ferrara, Luca Farinelli, Docente di Istituto d'Istruzione di secondo grado, Federico Monesi, Assessore alla scuola e formazione del Comune di Copparo e Christian Lucchiari, Rappresentante degli studenti Universitari della Facoltà di Lettere e Filosofia di Ferrara. Saranno inoltre presenti i Consiglieri regionali I.D.V., Liana Barbati e Franco Grillini. Modera Susanna Tasso, Coordinatrice provinciale I.D.V. di Ferrara.

16 marzo 2012

Primarie di Comacchio: l'IDV dà appuntamento il 18 marzo con Massimo Ovani

Domenica 18 marzo a Comacchio si svolgeranno le Primarie della coalizione di centro sinistra e l’IDV ricorda ai propri elettori questo importante appuntamento facendo presente che il proprio candidato, Massimo Ovani, in questi giorni non ha potuto presenziare ai comizi elettorali perché ricoverato in ospedale per un intervento chirurgico. Certo che Ovani riprenderà al più presto il suo impegno politico, il coordinamento provinciale dell’IDV gli rinnova il proprio sostegno.

Italia dei Valori Ferrara

08 marzo 2012

“Esserci": società, lavoro e parità di Genere. Incontro pubblico organizzato dal Coordinamento Donne IDV

Il tema dell’evento è il lavoro, vissuto da un lato come momento di emancipazione femminile e, dall’altro, come elemento di difficoltà per le donne, soprattutto in questo momento storico.
Ne è un esempio il Contratto voluto da Marchionne che penalizza notevolmente le donne: la lettera aperta delle dipendenti FIAT al Ministro Severino rappresenta un grande segnale di allarme che è passato quasi inascoltato e a cui la stampa non ha dato, spesso, il giusto risalto.
Le difficoltà delle donne non si manifestano quindi solo nella discriminazione più evidente e, talvolta becera, ma nella quotidianità, nel linguaggio comune e, troppo spesso, nel silenzio che circonda le loro istanze.
Per questo, oltre ad una analisi oggettiva di Leggi e numeri, presentati dall’Avv. Milena Nappo abbiamo ritenuto importante presentare una testimonianza culturale sul linguaggio, sulla violenza subdola e sottile portata dalle parole a cura della Dott.ssa Luciana Tufani, del Centro Documentazione Donna di Ferrara.
Una analisi attenta di quanto accade nel nostro territorio sarà curata dalla Dott.ssa Donatella Orioli, Consigliera di Parità della provincia di Ferrara che evidenzierà anche il ruolo, spesso non sufficientemente conosciuto, delle Consigliere di Parità in Regione.
A Monica Chiarini, Coordinatrice Provinciale Donne IDV il compito di portare lo sguardo al futuro, a livello di movimento e a livello legislativo con la presentazione dell’iniziativa “ Un bouquet di Leggi”.
L’iniziativa è partita dall’analisi dell’Associazione Francese “Choisir” guidata dalla Deputata franco-tunisina Gisele Halimi – storica militante femminista, Avvocato difensore del F.L.N. algerino, - e fondata dalla stessa Halimi insieme a Jean Rostand e Simone de Beauvoir nel 1971.
L'iniziativa si terrà sabato 10 marzo, ore 16, Sala Alfonso I d'Este del Castello Estense di Ferrara

IDV Ferrara

26 febbraio 2012

Ospedale San Giuseppe di Copparo. L'IDV contraria al suo depotenziamento. Apprezzamento per la posizione del Sindaco Rossi.

Partendo dal presupposto che il diritto alla salute non può essere sacrificato dalla logica dei bilanci e che i tagli alla spesa sanitaria non devono colpire i cittadini, l’Italia dei Valori apprezza e condivide la presa di posizione del Sindaco Rossi a difesa dell’ospedale San Giuseppe di Copparo.
Difendere l’ospedale di Copparo dal rischio di depotenziamento non è un atteggiamento frutto di una visione campanilistica od “ospedalocentrica” della sanità bensì trova ragione nella consapevolezza che il San Giuseppe è un presidio sanitario di fondamentale importanza per una comunità di oltre 35 mila abitanti, dove tra l’altro, il tasso di invecchiamento della popolazione è in costante aumento.
L’apertura, speriamo prossima, dell'‘ospedale di Cona porterà ad un profondo riassetto della rete ospedaliera e della medicina territoriale. Una riorganizzazione che per noi dell’Italia dei Valori non è solo inevitabile ma necessaria ed urgente. Tuttavia, se da un lato la sanità pubblica deve sempre più orientarsi verso modelli organizzativi e gestionali che la rendano economicamente sostenibile, tecnologicamente avanzata ed in grado di offrire ai cittadini prestazioni di qualità, dall’altro occorre sfuggire alla tentazione di una visione “aziendalistica” che privilegia i bilanci rispetto alle esigenze del territorio.
Depotenziare il San Giuseppe, trasformarlo in qualcosa che non sia un ospedale in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di salute di un vasto bacino di utenza, è una scelta che penalizza fortemente i cittadini e che pertanto va contrastata. L’Italia dei Valori ritiene infatti che Copparo non solo debba mantenere il proprio presidio ospedaliero ma addirittura vederlo valorizzato e reso ancor più efficiente, dotato di un evoluto punto di primo soccorso (necessario per impedire gli accessi impropri al Pronto Soccorso di Cona, quando sarà attivo), inserito in una ben organizzata ed efficiente rete dell’emergenza e strategicamente connesso ed interdipendente con l'ospedale di Cona.
L’Italia dei Valori si augura che il Sindaco di Copparo, che domani, insieme ai sindaci degli altri comuni del nostro territorio, parteciperà alla “Conferenza territoriale sociale e sanitaria”, possa trovare la necessaria determinazione a far valere le istanze dei suoi concittadini e che quel importante consesso istituzionale sia il luogo di confronto e di condivisione delle scelte in materia di sanità e non dove si ratificano decisioni già assunte in altre sedi.

Italia dei Valori Ferrara

25 febbraio 2012

L'IDV e Massimo Ovani per una nuova stagione politica a Comacchio

La bontà del percorso che ha portato alla creazione dell’alleanza fra Italia dei Valori, Sinistra Ecologia Libertà e Rifondazione Comunista è sotto gli occhi di tutti, un’alleanza basata sui contenuti, sulla voglia di rinnovamento, sull’apertura alla società civile e con una forte propensione all’ascolto delle istanze dei cittadini.
Nel contempo ci delude l'atteggiamento del PD, che pur di conquistare il potere, si rende protagonista di confuse alchimie politiche anziché tracciare un chiaro percorso per il rilancio della Città. Non a caso, quanto avvenuto a Comacchio richiama per certi aspetti il copione della triade parlamentare PD-PDL-UDC che sostiene il Governo Monti e che ci si affanna a chiamare “responsabile”.
La nostra idea di responsabilità è ben diversa. Responsabilità è ricercare e sperimentare una moderna politica fatta di volti e metodi nuovi oltre che di ambiente, beni comuni, democrazia partecipata, giustizia sociale, trasparenza e legalità che sono i valori alla base del nostro programma.
È per questo motivo che non temendo il giudizio della gente abbiamo scelto la strada delle primarie e poter dire che per Comacchio sceglie Comacchio!

Massimo Ovani, Italia dei Valori Comacchio

La scheda:

23 febbraio 2012

Con Massimo Ovani candidato dell'Italia dei Valori, a Comacchio il 18 marzo, le primarie per l'alternativa al PD-PDL.

Le elezioni primarie aperte per la scelta del candidato a Sindaco della coalizione di centrosinistra composta da Italia dei Valori, Federazione della Sinistra e Sinistra Ecologia Libertà si svolgeranno a Comacchio domenica 18 marzo 2012, dalle ore 8 alle ore 21. Possono essere candidati per la carica di Sindaco i cittadini in possesso dei requisiti di legge che li rendano eleggibili a tali cariche, che dichiarino di essere iscritti o elettori del centrosinistra, che siano disposti a sottoscrivere le linee guida programmatiche della coalizione verso le elezioni amministrative 2012 e il codice di autoregolamentazione e che si impegnino a sostenere il candidato che risulterà vincente nell’esito della consultazione. La candidatura alle primarie può essere avanzata da uno o più partiti della coalizione, che ne effettua la preselezione nel rispetto degli statuti e regolamenti di ciascuna forza politica, oppure da un cittadino che raccolga 50 sottoscrizioni di firme di elettori del centrosinistra sugli appositi moduli predisposti dal Comitato organizzativo. Ogni sottoscrittore elettore o elettrice del Comune di Comacchio non può sottoscrivere più di una candidatura. Chiunque sia intenzionato ad avviare la raccolta delle firme per la presentazione della propria candidatura a Sindaco deve darne comunicazione al Comitato organizzatore per iscritto alla sede del Comitato stesso di via A. Zappata n.3. La raccolta delle firme per la presentazione delle candidature si terrà da mercoledì 22 febbraio a mercoledì 29 febbraio 2012. Le firme dovranno essere consegnate al Comitato organizzativo delle primarie entro e non oltre le ore 18.00 di questa ultima giornata, presso la sede del Comitato organizzatore, via A. Zappata n.3, Comacchio. La coalizione di centrosinistra composta da Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia Libertà promuove altresì nella giornata di sabato 25 febbraio, alle ore 17,00, presso la Sala Civica di Comacchio, posta sopra la Coop, un' assemblea pubblica di presentazione delle primarie e del loro profilo politico e programmatico.
L'italia dei Valori correrà con il suo candidato, Massimo Ovani.

22 febbraio 2012

Rorato (IDV): «Troppi soldi al capo di Gabinetto»

«La Provincia sta facendo grandi sforzi per risparmiare. Ma c'è un dato che stona: il Capo di Gabinetto della presidente Marcella Zappaterra prende più soldi di un assessore». Alessandro Rorato, capogruppo dell'Italia dei Valori, attacca Manuela Paltrinieri, che dal 2009 «percepisce oltre 57mila e 500 euro lordi l'anno». Troppi, secondo Rorato che fa le bucce anche alle incombenze della Paltrinieri (nella scorsa legislatura assessore in Castello per i Ds): «In buona sostanza cura la posta elettronica e l'agenda della presidente - attacca l'esponente dell'Italia dei Valori -, che tra parentesi già dispone di due segretarie nel proprio ufficio. Un po' pochino per giustificare oltre 57mila euro di stipendio l'anno, soprattutto se si considera che un assessore della Provincia, a fronte di impegno e responsabilità ben maggiori, ha un'indennità lorda di circa 51.163 euro lordi, senza alcun trattamento previdenziale ed assistenziale». Di cui invece gode la Paltrinieri, «per 9250 euro l'anno», puntualizza Rorato che chiede perciò alla Zappaterra di ridurre lo stipendio del Capo di Gabinetto, «abbassandolo a una cifra più congrua alle funzioni svolte». Un'ultima curiosità: a nessuno sfugge che la scoperta da parte dell'esponente dell'Idv segue l'esclusione dalla giunta del collega di partito Massimiliano Fiorillo. Sino a quando quest'ultimo è stato vicepresidente, Rorato non ha mai posto l'accento sull'esigenza di ridurre lo stipendio alla principale collaboratrice politica della Zappaterra. Ma chi di risparmio colpisce, di risparmio perisce vien da dire: se la presidente aveva giustificato la sfiducia al vicepresidente dell'Idv anche con il taglio alle indennità di giunta, ora i dipietristi le chiedono un atto di coerenza. «Se davvero la Paltrinieri svolge un ruolo essenziale - conclude Rorato -, mostri almeno che in questo momento di crisi economica anche lei condivide i sacrifici che toccano a tutto».

da Il Resto del Carlino del 22/02/2012 ed. Ferrara

21 febbraio 2012

Esternalizzazione dei servizi educativi infanzia: l'I.D.V. teme il peggioramento della qualità dei servizi offerti.

L'Italia dei Valori esprime forti perplessità riguardo alla decisione dell'Amministrazione comunale di Ferrara di esternalizzare la gestione di parte dei servizi pubblici per l'infanzia. Una scelta che di fatto porta alla privatizzazione di un settore di estrema importanza per le future generazioni qual'è, appunto, quello dell'educazione e dell'infanzia, con il probabile arretramento rispetto all'attuale livello di qualità dei servizi offerti ai piccoli utenti ed alle loro famiglie.
Il panorama regionale nell’ambito del sistema educativo risulta molto frastagliato e presenta situazioni molto diverse tra loro, che comunque fanno raggiungere l’eccellenza nella fascia da 0 a 6 anni.
Ora, con l’esternalizzazione dei servizi educativi per l’infanzia, si rischia di interrompere una tradizione consolidata, costruita negli anni ed improntata su modelli di efficienza pubblica e di elevata professionalità degli educatori. Inoltre, le differenze contrattuali e salariali tra il personale comunale e quello impegnato nella gestione esternalizzata, saranno motivo di conflittualità di difficile soluzione sul piano sindacale e dei diritti dei lavoratori. Anche quest'ultimo aspetto, tutt'altro che secondario, avrà un impatto sull'efficacia ed efficienza del sistema educativo per l'infanzia.
La posizione critica dell'Italia dei Valori, rispetto al tema delle esternalizzazioni, non è di natura ideologica ma nasce dalla preoccupazione per il futuro delle scuole d'infanzia del Comune di Ferrara e parte dalla necessità che si riconosca l'importanza della sinergia tra pubblico e privato secondo il principio di sussidiarietà che vede nella cooperazione sociale una componente essenziale del nostro welfare e non un mero strumento di abbattimento dei costi di produzione dei servizi che finisce per rivalutare l'inaccettabile modello dello sfruttamento della manodopera.
Per queste ragioni, l'Italia dei Valori auspica che in tema di esternalizzazioni si realizzi un ampio confronto con le forze politiche e le parti sociali dal quale nascano scelte consapevoli, non affrettate e soprattutto volte a garantire la qualità dei servizi educativi per l'infanzia e la tutela dei diritti dei lavoratori.

Italia dei Valori Ferrara

19 febbraio 2012

Elezioni amministrative di Comacchio: il PD ha gettato la maschera. l'Italia dei Valori per l'alternativa all'alleanza tra PD, "casiniani" ed ex AN.

Il PD ha gettato la maschera. Resuscita Pierotti e si sposta a destra alleandosi con il terzo polo di Casini ed ex AN.
Il PD comacchiese, mai come ora, appare disorientato e senza identità; rinnega i valori del centro-sinistra pur di conquistare il potere a Comacchio e punta su un candidato sindaco che appartiene al passato. Un passato di sfruttamento indiscriminato del territorio e di totale mancanza di una visione che potesse dare a Comacchio una concreta prospettiva di sviluppo.
Il fatto che Pierotti fosse “corteggiato” sia da PD che PDL dimostra come questi due partiti siano in fondo molto simili, tanto vicini tra loro quanto distanti dai cittadini di Comacchio e dai loro bisogni.
Il Partito dell’Italia dei Valori è convinto dalla bontà del percorso di rinnovamento della politica comacchiese intrapreso insieme a SEL ed alla Federazione della Sinistra, a partire dall’importante momento di partecipazione democratica rappresentato dalle primarie che vedrà la candidatura del "dipietrista" Massimo Ovani.

Italia dei Valori Comacchio

13 febbraio 2012

A Comacchio PD e PDL hanno fallito. L’IDV lancia l’appello per l’alternativa alla vecchia politica

L’Italia dei Valori non farà parte di coalizioni fondate su inciuci, accordi sottobanco e politici riciclati. A Comacchio, i due maggiori partiti hanno clamorosamente fallito. Il PD, dopo la bufera giudiziaria che ha travolto la Giunta Cicognani, non ha saputo riconquistare la fiducia dei cittadini; il PDL, con il Sindaco Carli, ha dimostrato l’incapacità di amministrare il Comune e dopo nemmeno due anni di mandato ha perso il sostegno della sua stessa maggioranza. Comacchio deve voltare pagina ed essere governata da una classe politica nuova, non compromessa con il passato ed in grado di dare risposte efficaci ai cittadini e di rilanciare lo sviluppo economico di un territorio che ha grandi potenzialità, purtroppo inespresse. L’Italia dei Valori vuole contribuire alla nascita di una coalizione in grado di segnare l’inizio di una nuova stagione per Comacchio ed i comacchiesi, una fase che chiuda per sempre le porte alla mala politica ed all’immobilismo. Per l’alternativa alla vecchia politica, l’Italia dei Valori lancia quindi un appello alla società civile, alle forze politiche, alle rappresentanze delle categorie economiche del territorio ed tutti coloro che hanno a cuore il futuro di Comacchio.

Italia dei Valori Comacchio

07 febbraio 2012

Morte per legionella al S.Anna di Ferrara. IDV presenta interrogazione in Regione

Il gruppo regionale Idv ha depositato stamane un’interrogazione a risposta immediata rivolta all’Assessore Lusenti per far luce sul caso di legionella che, in data 7 ottobre 2011, è costato la vita ad una donna 71enne ricoverata all’ospedale S.Anna di Ferrara.

“Come Italia dei Valori, vorremmo chiarire una volta per tutte questa spinosa vicenda che ancora oggi, a distanza di mesi, presenta non poche zone d’ombra. Vien da chiedersi, infatti, come sia stato possibile che dopo un decesso da legionellosi di stampo ospedaliero i vertici della sanità Ferrarese e la Presidente della Provincia Zappaterra – informata dell’accaduto in via ufficiosa - , abbiano in un primo momento omesso l’accaduto con la Procura, con la comunità locale e addirittura con i familiari della vittima. Non si capisce, inoltre, come sia stato possibile che l’allora Assessore provinciale alla Sanità Massimiliano Fiorillo sia venuto a conoscenza dell’accaduto soltanto svariati giorni dopo tramite un Blog, senza essere stato avvisato per tempo di quello che stava succedendo. Un modus operandi da parte dei vertici ospedalieri e della Presidente Zappaterra decisamente anomalo, che tutt’ora non riusciamo a spiegarci. A tal proposito, attendiamo con ansia di confrontarci con l’Assessore Lusenti durante la prossima seduta di Consiglio regionale. Ancora una volta, si riconferma l’assoluta necessità di istituire la Commissione regionale per i sempre più frequenti casi di malpractice sanitaria nella nostra regione”.


INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA SUL CASO LEGIONELLA AL S.ANNA DI FERRARA

PREMESSO CHE:

La legionella è un batterio gram-negativo aerobio, di cui sono state identificate oltre 50 specie, suddivise in 71 sierogruppi. Quella più pericolosa, a cui sono attribuiti circa il 90% dei casi di legionellosi, è la L. pneumophila.

Le legionelle proliferano negli ambienti acquatici, siano essi naturali o artificiali: si riscontrano nelle sorgenti, nei fiumi, laghi, vapori e terreni. Da questi ambienti esse risalgono a quelli artificiali come le condutture cittadine e gli impianti idrici degli edifici, quali serbatoi, tubature, fontane o piscine. I presupposti più favorevoli alla proliferazione della legionella sono attribuibili a condizioni di stagnazione, presenza di incrostazioni e sedimenti, biofilm o presenza di amebe. (Fonti: Legionella.org, Wikipedia, The European Working Group for Legionella infections).

CONSIDERATO CHE:

Il 7 ottobre 2011, prima che scoppiasse l’allarme legionella nell’ospedale di Cona, si è riscontrato un decesso attribuibile al batterio aerobio all’interno dell’ospedale S.Anna di Ferrara. La vittima è una donna di 71 anni, ricoverata nell’ospedale di Cento nei mesi precedenti e trasferita in data 26 agosto 2011 al reparto di nefrologia del S.Anna.

In data 6 ottobre 2011, dopo un visibile peggioramento delle condizioni di salute, è stata diagnosticata alla paziente una sospetta legionella polmonare che, in data 7 ottobre a seguito del decesso, è stata confermata essere di stampo ospedaliero.


Sempre a seguito del decesso, l’azienda ospedaliera ha avviato tempestivamente un accertamento interno, inviando al contempo il fascicolo al Dipartimento di Sanità pubblica e in Regione Emilia-Romagna.

Di quella morte, il primo organo di stampa a darne notizia è un blog - Osservatorio Cosapubblica - lo stesso che il mese precedente al decesso della 71enne mise in guardia i cittadini ferraresi sulla contaminazione delle condutture idriche dell’ospedale di Cona, considerate ad alto rischio di legionella.

Il fascicolo con le condizioni diagnostiche che accerterebbero il decesso per legionella della donna, non risulta però in un primo momento trasmesso alla Procura, come conferma Nicola Proto, il portavoce.

In una nota congiunta, i direttori generali delle due aziende sanitarie di Ferrara, Gabriele Rinaldi e Paolo Saltari, per giustificare la mancata trasmissione degli atti alla Procura, affermano che “il caso dell’anziana non fu ritenuto di rilevanza particolare”.

In un primo momento, la Presidente della Provincia Zappaterra dichiara di essere stata informata dell’accaduto in via ufficiosa dal direttore Rinaldi nella serata del 13 ottobre. In occasione del consiglio provinciale del 12.01.12, invece, la Presidente Zappaterra dichiara di aver ricevuto notizia dell'episodio di legionella soltanto il 13.12.11 e non il 13.10.11. L’allora Assessore alla Sanità, Massimiliano Fiorillo, venne a conoscenza dell’accaduto a mezzo stampa in data 14.12.11.

SI CHIEDE PERTANTO ALL’ASSESSORE COMPETENTE:

Se quanto emerso dalla cronistoria corrisponda al vero

Se sia da considerare prassi normale il fatto che il fascicolo contenente le condizioni diagnostiche di un decesso da legionella di stampo ospedaliero non sia stato tempestivamente trasmesso anche alla Procura competente.

Se sia da considerare prassi normale, ovvero comportamento censurabile, il fatto che i vertici dell’azienda ospedaliera non abbiano tempestivamente informato in modo puntuale e dettagliato la comunità locale sulla possibile contaminazione da legionella all’interno del S.Anna e sulle eventuali condotte precauzionali da adottare, tenendo così all’oscuro i pazienti dell’ospedale e addirittura i famigliari della stessa vittima da un evento di tale entità per svariati giorni.

Se, effettivamente, un caso di decesso da legionella di stampo ospedaliero possa considerarsi “non di particolare rilevanza”.

Se sia da considerare legittima – o quantomeno opportuna – la condotta della Presidente della Provincia Zappaterra che, informata in via ufficiosa dell’accaduto in data 13 ottobre, non ha allertato immediatamente l’allora Assessore alla Sanità Massimiliano Fiorillo per renderlo informato dell’accadimento .

Se la trasmissione degli atti all’On Leoluca Orlando - Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari - da parte dell’allora Assessore provinciale alla Sanità, Massimiliano Fiorillo, sia da considerarsi lesiva nei confronti dell’Azienda ospedaliera ferrarese e dell’Ente Provincia, o se possa essere considerato un atto legittimo.

Se l’Assessorato sia in possesso di ulteriori informazioni in ordine all’accadimento in esame e, nell’eventualità, quali esse siano.

Se e quali misure l’Assessorato abbia posto in essere al fine di accertare tutte le criticità che hanno caratterizzato l’avvenimento e, nell’eventualità, quali siano i risultati acquisiti.

Nella denegata ipotesi in cui l’Assessorato non sia intervenuto, se e quali misure intende all’uopo attivare.

04 febbraio 2012

Il Consigliere provinciale IDV, Alessandro Rorato, sul caso di legionella al S.Anna.

"Alla luce di quanto si apprende oggi dai giornali, bene ha fatto Italia dei Valori - prima con Massimiliano Fiorillo, poi con l'on. Silvana Mura ed il sottoscritto - a chiedere maggiore chiarezza sul caso di morte per legionella. Il parere dei medici ha confermato come causa della morte sia stato proprio il temibile batterio contratto in ambito ospedaliero. Emerge altresì che vi è stato un forte deficit di comunicazione con i parenti al momento della morte della donna. Attendiamo ora con fiducia l'esito delle indagini aperte in Procura e gli approfondimenti condotti dalla Commissione Parlamentare sugli errori sanitari."

Alessandro Rorato
Consigliere Provinciale IDV Ferrara

31 gennaio 2012

Focus IDV Emilia Romagna. Una delegazione dell'IDV di Ferrara alla discarica Crispa di Iolanda di Savoia.

Quindicesima puntata del Focus IDV dell'Emilia Romagna dedicata alla discarica "Crispa"di Jolanda di Savoia (FE), gestita da Area s.p.a. Una discarica al centro di molte polemiche e proteste dopo la decisione dei vertici dell'Azienda di accogliere 20 mila tonnellate di rifiuti speciali provenienti da Napoli e l'avvio dell'iter autorizzativo per il suo ampliamento.
Una delegazione dell'Italia dei Valori di Ferrara ha visitato l'area limitrofa alla discarica.

24 gennaio 2012

Discarica Crispa di Jolanda di Savoia e rifiuti napoletani. Presentata dall'IDV un'interrogazione in Regione

Il Consigliere regionale I.D.V., Sandro Mandini, ha presentato un'interrogazione scritta in Assemblea legislativa dell'Emilia Romagna dedicata alla questione dei rifiuti provenienti da Napoli ed accolti presso la discarica "Crispa" di Jolanda di Savoia (FE), gestita da Area s.p.a.

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Alla c.a. del
Presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia – Romagna
Matteo Richetti

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

L’Assemblea legislativa della Regione Emilia - Romagna

premesso che

- con DGR n. 979/2011 la Regione ha deciso di partecipare all'azione di cooperazione per fronteggiare la situazione della gestione dei rifiuti nella regione Campania, prevedendo conseguentemente il conferimento, presso l’impianto situato a Ostellato (FE) e gestito dalla società HERAmbiente Spa, di frazione umida di rifiuto urbano pretrattato in impianti della Regione Campania, nella misura complessivamente non superiore a 5.000 tonnellate (codice CER 191212).

- tale azione di cooperazione è stata formalizzata con la Delibera sopra richiamata, che ha assunto anche il valore del nulla-osta di cui all’art. 1 del Decreto Legge n. 94/2011, fermo restando che qualsiasi ulteriore conferimento avrebbe dovuto essere preceduto da un apposito accordo;

- la cooperazione ha previsto, che i costi di conferimento e le modalità di pagamento fossero pattuiti direttamente tra i gestori degli impianti campani conferenti e il gestore dell’impianto di Ostellato sulla base dei valori medi di mercato. In particolare, nel prezzo di conferimento doveva essere computata:

una quota aggiuntiva a titolo di ristoro ambientale da riversare al Comune di Ostellato da parte della società HERAmbiente Spa,

una quota per far fronte agli oneri sostenuti da ARPA per le operazioni di vigilanza e controllo come quantificata dalla Regione (nella pattuizione fra i gestori nonché nell’attuazione della stessa doveva essere pienamente coinvolto il Comune di Napoli). Tale quota è stata fissata in alcuni euro/tonnellata (per complessivi circa 10.000 euro);

rilevato che

- i controlli operativi sono stati effettuati da ARPA - Sezione Provinciale di Ferrara - che ha costituito il “braccio operativo e il necessario supporto tecnico” della Provincia, che è l’ente competente ai controlli ai sensi della vigente normativa in materia di rifiuti;

- ARPA Ferrara ha effettuato controlli puntuali avvenuti con cadenza giornaliera;

- i controlli hanno riguardato gli automezzi in ingresso all'impianto di Ostellato, con verifica dei sigilli apposti al momento dalla partenza dagli impianti campani. L'impianto di compostaggio ha accolto tutti i carichi, respingendone solo alcuni per mancanza dei sigilli;

- il citato impianto situato a Ostellato (FE) che è gestito dalla società HERAmbiente Spa, impianto di proprietà privata quindi, ha ricevuto frazione umida di rifiuto urbano (CER 191212) pretrattato in impianti della Regione Campania, da avviare a recupero come biostabilizzato e da utilizzare come copertura in discarica (con i vincoli di cui alla DGR. N. 1696/06, cioè il biostabilizzato non può essere utilizzato in quantità superiore al 20% per la copertura giornaliera in discarica in sostituzione del terreno vegetale, ecc);

- in data 14 luglio 2011 è stato stipulato il contratto tra l’impianto di Ostellato, gestito da HERAmbiente (in base all’accordo più volte citato) e SAPNA spa (Società a socio unico soggetto al coordinamento e la controllo dell’Amministrazione Provinciale di Napoli) per il conferimento delle 5.000 t di rifiuti speciali così come definito dall’atto interregionale. In tale contratto si stabiliva l’importo per il conferimento di ogni tonnellata di rifiuto, l’importo da destinarsi al Comune di Ostellato a titolo di ristoro ambientale e comprendeva anche gli oneri sostenuti da ARPA per operazioni di vigilanza e controllo;

- dallo scorso mese di ottobre 2011 sono stati effettuati conferimenti di rifiuti speciali provenienti dagli STIR situati nella regione Campania all’impianto di discarica di Jolanda di Savoia. Tali rifiuti sono rifiuti urbani sottoposti a trattamento di tritovagliatura e pertanto trasportati alla discarica di Jolanda di Savoia come rifiuti speciali provenienti dagli impianti di Tufino e Giugliano (provincia di Napoli);

- il conferimento di tali rifiuti è avvenuto al di fuori dell’accordo stipulato tra Regione Emilia-Romagna e Regione Campania. I rifiuti, essendo classificati rifiuti speciali, hanno circolato liberamente sul territorio nazionale non essendo sottoposti a vincoli territoriali in base a quanto stabilito dal D.Lgs. n. 152/06 di settore;

- il contratto è stato stipulato tra AREA (società interamente pubblica costituita da 16 comuni del nord-est ferrarese e proprietaria della discarica di Jolanda di Savoia) e SAPNA spa;

- essendo il contratto avvenuto al di fuori dell’accordo di cui alla citata DGR n. 979/2011 i controlli sono stati affidati ad ARPA Campania (e quindi al momento della partenza dei rifiuti) e non ad ARPA Ferrara che ha potuto fare dei controlli solo a conferimento avvenuto e non quotidianamente e in corso d’opera in quanto mancavano le condizioni regolative di cui al predetto Accordo interregionale;

- secondo le dichiarazioni fatte ai giornalisti dai responsabili di AREA la quota destinata a ristoro ambientale dovrebbe andare a incrementare la raccolta porta a porta nel territorio dei 16 comuni che costituiscono la società AREA (che è interamente pubblica);

- che al 31/12/2010 la discarica di Jolanda aveva una capacità residua di 5105 mc, come riportato sul Report Rifiuti 2011;

- a fine anno 2010 AREA ha ottenuto dalla Provincia di Ferrara un’autorizzazione per un ampliamento di circa 50.000 tonnellate che ha quindi consentito di ricevere i predetti rifiuti dalla regione Campania. Di tali 50.000 t l’autorizzazione provinciale prevedeva che un quantitativo massimo del 60% potesse essere costituito da rifiuti speciali (pari a 31.500 t);

- AREA aveva avviato una procedura di VIA e AIA congiunte già lo scorso 2 febbraio 2011 per un ampliamento della citata discarica, però tale procedimento è stato interrotto volontariamente da AREA perché il Comune di Ostellato - coinvolto in tale procedimento - ha dato parere negativo;

- recentemente è stato stipulato un nuovo contratto tra HERAmbiente, relativamente all’impianto di Ostellato e SAPNA, al di fuori delle condizioni di quanto stabilito dall’accordo interregionale più volte citato (che infatti stabiliva espressamente nel dispositivo della DGR. N. 979/2011 più volte citata, al punto 2 che “qualsiasi ulteriore conferimento dovrà essere preceduto da un apposito accordo”);

interroga la Giunta per sapere

1) se ritiene opportuno sia stato stipulato un contratto tra HERAmbiente e SAPNA e tra AREA e SAPNA , che prevedono ulteriori conferimenti di rifiuti rispetto all’accordo interregionale siglato tra Regione Emilia-Romagna e Regione Campania.

2) se tale contratto, mancando di copertura amministrativa in quanto non stipulato apposito accordo interregionale a monte così come precedentemente specificato, deve ritenersi irregolare e se del caso come intende muoversi.

3) quali siano le condizioni effettivamente pattuite tra i gestori ( HERAmbiente, AREA e SAPNA) relativamente ai costi che hanno determinato il prezzo di conferimento nonché le relative quantità.

4) se è previsto un controllo giornaliero da parte di ARPA Emilia-Romagna e in che modalità è stato effettuato.

5) dove verranno destinate le diverse quantità di biostabilizzato a recupero come materiale di copertura giornaliera. Tenendo conto del DGR n. 1696/06 che impone il vincolo dell’utilizzo del biostabilizzato per un massimo del 20% in sostituzione del terreno vegetale quale materiale di copertura giornaliera dei rifiuti in discarica.


Il Consigliere
Sandro Mandini (Italia dei Valori – Lista Di Pietro)

23 gennaio 2012

I giovani dell'Italia dei Valori contro il blocco delle partenze dei volontari di servizio civile

“L’avvio al Servizio Civile Nazionale è sospeso con effetto immediato”.  Questa la dichiarazione con cui Paolo Molinari – direttore vicario dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile– raffredda le aspettative dei volontari (giovani fra i 18 e i 28 anni) selezionati per i programmi del Servizio Civile Nazionale.
La scelta obbligata arriva in seguito ad un’ordinanza del Tribunale di Milano, che accogliendo il ricorso di Shahzad Syed (ragazzo pakistano cresciuto in Italia), ha dichiarato discriminatoria la parte del bando che richiedeva fra i requisiti quello della cittadinanza italiana.
Pur condividendo i principi di integrazione ed uguaglianza che sottendono tale ordinanza, non possiamo accettare che un cavillo “blocchi” circa 100 ragazzi nella sola provincia di Ferrara. Regole di elementare buon senso porterebbero a soluzioni diverse; accade invece che circa 18.000 giovani in tutta Italia, già “straziati” dal fardello della precarietà o peggio della disoccupazione, si ritrovino oggi con ulteriori incertezze. Chi aveva organizzato l’imminente futuro in funzione di questa nuova esperienza dovrà fare tabula rasa.
D’altronde la responsabilità della situazione venutasi a creare per i giovani ormai prossimi alla partenza non è certamente imputabile alla vicenda giudiziaria. L’amministrazione avrebbe infatti dovuto redigere il bando secondo costituzione. Perché pagare, si chiedono i ragazzi, errori non propri?
Piove dunque sul bagnato, per noi giovani e  per coloro i quali avrebbero dovuto beneficiare del nostro servizio volontario. E’ larga infatti la forbice delle “vittime” indirette, spesso appartenenti a categorie deboli: dai bambini agli anziani, passando per i diversamente abili. Molti di loro resteranno senza assistenza.
Per quanto ci riguarda abbiamo già chiesto ai vertici dell’IdV di intervenire. Una situazione del genere, specie coi tempi che corrono, risulta davvero inaccettabile. Cogliamo quindi l’occasione per rivolgere un appello anche al sindaco Tagliani e alla presidente Zappaterra affinchè – in qualità di rappresentanti dei circa 100 volontari ferraresi – stimolino le sedi istituzionali opportune per far sì che la situazione sia risolta in modo rapido e con quel pizzico di buon senso che troppo spesso manca.

Giovani Italia dei Valori di Ferrara

14 gennaio 2012

Legionella, se ne occupa la Commissione errori sanitari. Leoluca Orlando scrive a Lusenti per chiedere una relazione sulla vicenda

da Estense.com

Il caso legionella di Ferrara è ora all’attenzione della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario. La richiesta avanzata a suo tempo dall’allora vicepresidente della Provincia di Ferrara Massimiliano Fiorillo ha avuto i suoi effetti.
Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali, l’on. Leoluca Orlando, ha scritto all’assessore regionale alle Politiche per la salute della Regione Emilia Romagna, Carlo Lusenti, chiedendo una relazione in merito ad un caso di infezione ospedaliera, contratta da una donna deceduta il 7 ottobre scorso a Ferrara.
Secondo quanto riferito dalla stampa, la signora sarebbe stata ricoverata il 26 agosto 2011 presso il reparto di Nefrologia dell’Ospedale Sant’Anna, in gravi condizioni di salute. Lo scorso 6 ottobre, alla settantunenne, sarebbe stata diagnosticata la contrazione di una infezione di natura ospedaliera, la legionella polmonare, che ne avrebbe causato il decesso. Inoltre, i parenti della paziente non sarebbero stati informati tempestivamente sulla vera causa della morte della donna e ne avrebbero invece appreso notizia da articoli pubblicati su quotidiani locali.
“Sull’episodio, la Commissione d’inchiesta resta in attesa di ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali”, ha dichiarato il presidente Orlando. “Con riferimento e aldilà dello specifico caso – ha aggiunto Orlando - sollecitiamo la massima attenzione da parte del Ministero della Salute e, in primo luogo, da parte delle regioni tutte, affinché provvedano ad adeguare le rispettive linee guida e ne garantiscano la puntuale applicazione da parte delle autorità sanitarie locali. Il tema delle infezioni ospedaliere è, infatti, tanto grave e diffuso quanto troppe volte sottovalutato. Esso affiora di tanto in tanto come la punta di un iceberg di dimensioni preoccupanti. Pertanto – ha concluso Orlando – su questo tema Commissione ha da tempo rivolto la propria attività di inchiesta, al fine di stimolare le istituzioni sanitarie ad intervenire adeguatamente, soprattutto in via preventiva”.

30 dicembre 2011

On. Mura: quattro domande alla Zappaterra per far luce sul caso di legionella all'ospedale di Ferrara

La Presidente della Provincia Marcella Zappaterra ha voluto utilizzare in maniera strumentale il triste caso della morte per legionella verificatosi nell’ospedale Sant’Anna di Ferrara, per allontanare l’assessore Massimiliano Fiorillo, perchè aveva chiesto di fare chiarezza, è quanto mai doveroso fare piena luce su una vicenda che ad oggi presenta diverse contraddizioni ed aspetti ancora poco chiari. Per questo L’Italia dei Valori ha deciso di porgere in forma pubblica quattro quesiti alla Presidente Zappaterra, domande alle quali ci auguriamo voglia rispondere al più presto e con estrema chiarezza, anche perchè se questo non accadrà, queste stesse domande si tradurranno in un’interpellanza che presenteremo in consiglio provinciale. - Lo dichiara l'on. Silvana Mura segretario regionale dell'Idv - Riteniamo infatti che le risposte a tali quesiti siano utili a chiarire quale è stata la reale condotta politico-istituzionale assunta dalla presidente della Provincia, che riveste anche il ruolo di presidente della conferenza territoriale sociale e sanitaria, in particolare in merito al modo in cui ha ritenuto di tutelare i cittadini da un batterio come quello della legionella che purtroppo a Ferrara non deve essere sottovalutato, come dimostrano soprattutto le notizie relative all’ospedale di Cona, nel quale come è stato ammesso proprio ieri in consiglio provinciale, la legionella non è stata ancora debellata. Inoltre riteniamo che le risposte potrebbero fornire anche elementi utili all’inchiesta che la magistratura ha aperto ed è in corso, oppure produrre elementi per eventuali nuovi esposti. Staremo a vedere se chi ha voluto recitare il ruolo della Bulla del Castello, dimostrerà la stessa spavalderia nel fare chiarezza una volta per tutte nell’interesse dei cittadini o se con il suo silenzio preferirà vestire i panni della Burla del Castello.

Le quattro domande alla Zappaterra:

1) La Presidente Zappaterra è stata informata ufficialmente del caso di legionella da parte dei vertici sanitari del Sant’anna? Quando tale informazione è avvenuta e in quale forma?

2) Se è stata informata del caso di legionella perchè la Presidente Zappaterra non ha informato l’assessore competente, nè la giunta, nè ha dato comunicazione pubblica che nell’ospedale Sant’Anna una donna è morta a causa di un infezione da Legionella?

3) La Presidente Zappaterra dichiara al Carlino del 16 dicembre che “La provincia è stata informata dell’accaduto, sia del ricovero della donna per legionella, sia del decesso. Come è possibile dal momento che nelle note ufficiali diramate dal Sant’Anna e riportate sulla stampa il 20 dicembre si dichiara che i medici hanno avuto conferma dell’infezione di legionella solo il giorno stesso in cui la donna è morta?

4) Come giudica la Presidente della Provincia la condotta tenuta dai vertici dell’Ospedale Sant’Anna, alla luce del fatto che gli stessi non hanno ritenuto di informare i parenti sulla vera causa della morte della donna, e che gli stessi parenti hanno scoperto che la loro congiunta era morta a causa della legionella solo dagli articoli di stampa?

Gianluca De Fillio
Addetto stampa On. Silvana Mura

29 dicembre 2011

On. Mura: Zappaterra ha voluto aprire la crisi con l'IDV. Da oggi siamo all'opposizione.

La Presidente della Provincia di Ferarra Marcella Zappaterra ha ritenuto di aprire una crisi politica con l’Italia dei Valori, ritirando questa mattina le deleghe al vice presidente Massimiliano Fiorillo. Si tratta di un atto unilaterale, ingiustificato e ingiustificabile che segna il passaggio all’opposizione in consiglio provinciale dell’Idv. Spetta alla presidente della Provincia assumersi la responsabilità della rottura del patto elettorale e della coalizione. – Lo dichiara l’on. Silvana Mura segretaria regionale dell’Idv - Le motivazioni sono esclusivamente politiche dal momento che la Zappaterra ha scatenato una vera e propria guerra, sconfinando in forme clamorose di bullismo politico, nei confronti di Massimiliano Fiorillo per colpire l’Idv a seguito della posizione assunta a livello nazionale sulle province. Posizione sulla quale l’ultima manovra varata dal governo Monti e votata dal Pd ha dato all’Idv piena ragione. Dall’avvio della campagna di raccolta firme ogni pretesto è stato buono per costituire un casus belli. La foga, purtroppo gioca brutti scherzi, ed ha portato la Zappaterra a rimuovere Fiorillo per un caso, come la sfortunata morte per legionella verificatasi all’ospedale Sant’Anna, dove Fiorillo, assessore alla sanità, a differenza della Zappaterra si era mosso in maniera assolutamente inappuntabile per tutelare l’ente provincia e i cittadini delle Provincia di Ferarra. Il fatto che nella sua guerra personale la Zappaterra abbia ritenuto di dover rimuovere l’assessore alla sanità poche ore prima di un consiglio in cui si doveva affrontare la ventennale vicenda dell’ospedale di Cona, e pretendendo che della rimozione di Fiorillo non si parlasse in consiglio, come invece ha fatto il nostro consigliere Alessandro Roarato, è una prova ulteriore di quanto la presidente della Provincia abbia a cuore i temi dell’amministrazione. Poiché, come detto, della grave rottura determinatasi è responsabile la presidente della Provincia, il passaggio all’opposizione di Idv è limitato a questo ente.

Gianluca De Filio
Addetto Stampa On. Silvana Mura

Fiorillo è fuori dalla giunta. Mura (Idv): “Atto unilaterale, ingiustificato e ingiustificabile”

dal Estense.com del 29.12.11

Fiorillo fuori dalla giunta in Castello. Dopo una braccio di ferro durato mesi Marcella zappaterra alla fine ha fatto quello che ormai tutti si aspettavano. Ieri mattina la presidente della Provincia di Ferrara ha ritirato le deleghe all’assessore e vicepresidente in quota Italia dei Valori.
Si conclude con l’epilogo più prevedibile il lungo braccio di ferro iniziato prima dell’estate con la posizione nazionale assunta dai dipietristi sull’abolizione delle province e proseguito con la polemica sul doppio incarico di Massimiliano Fiorillo, membro della giunta che il suo partito vorrebbe cancellare e contemporaneamente segretario provinciale del partito (“a titolo gratuito”, come ha sempre precisato il diretto interessato).
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’intervento dell’ormai ex vicepresidente sulla questione legionella, quando chiese pubblicamente – rivestendo la delega alla sanità – chiarezza sul decesso dell’anziana e sul motivo per cui non fosse stata informata del caso la procura (vai all’articolo). Zappaterra sconfessò clamorosamente il suo vice con parole di fuoco.
Ora il passo decisivo e la revoca delle deleghe. In attesa di capire a chi verranno assegnate, la presidente fa sapere che non ci saranno nuovi ingressi in giunta, con un risparmio immediato per le casse dell’ente locale.
“Me l’aspettavo”, commenta a caldo Fiorillo, che vede l’origine di questa “cacciata”, “nella mia appartenenza all’IdV e al ruolo di vicepresidente, mai digerito dal Pd”. L’elemento scatenante “è stato invece il caso legionella, ma su questo punto non arretro di un passo: che assessore alla sanità sarei se non mi preoccupassi di fare luce su una disgrazia del genere?”.
A questo punto si pare un problema politico all’interno della coalizione di centrosinistra, che però non dovrebbe avere sviluppi in Comune, dove Rossella Zadro siede sulla poltrona di assessore all’Ambiente e Giorgio Scalabrino Sasso siede tra i banchi della maggioranza come consigliere. La conferma arriva direttamente dai vertici regionali del partito: “poiché della grave rottura determinatasi è responsabile la presidente della Provincia, il passaggio all’opposizione di Idv è limitato a questo ente”.
Intanto in Castello, oggi, nel corso del consiglio provinciale, il consigliere IdV Alessandro Rorato ha ufficializzato l’uscita dalla coalizione che alle amministrative ha sostenuto la Zappaterra. All’indirizzo della quale da Roma arriva la replica piccata dell’on. Silvana Mura, segretaria regionale dell’Idv, che parla senza mezzi termini di crisi politica: “si tratta di un atto unilaterale, ingiustificato e ingiustificabile che segna il passaggio all’opposizione in consiglio provinciale dell’Idv. Spetta alla presidente della Provincia assumersi la responsabilità della rottura del patto elettorale e della coalizione”.
Le motivazioni, secondo la parlamentare, sono “esclusivamente politiche dal momento che la Zappaterra ha scatenato una vera e propria guerra, sconfinando in forme clamorose di bullismo politico, nei confronti di Massimiliano Fiorillo per colpire l’Idv a seguito della posizione assunta a livello nazionale sulle province. Posizione sulla quale l’ultima manovra varata dal governo Monti e votata dal Pd ha dato all’Idv piena ragione. Dall’avvio della campagna di raccolta firme ogni pretesto è stato buono per costituire un casus belli”.
Fino appunto al caso legionella, “dove Fiorillo – prosegue Mura – a differenza della Zappaterra si era mosso in maniera assolutamente inappuntabile per tutelare l’ente provincia e i cittadini delle Provincia di Ferrara”.
“Il fatto che nella sua guerra personale – conclude Mura – la Zappaterra abbia ritenuto di dover rimuovere l’assessore alla sanità poche ore prima di un consiglio in cui si doveva affrontare la ventennale vicenda dell’ospedale di Cona, e pretendendo che della rimozione di Fiorillo non si parlasse in consiglio, come invece ha fatto il nostro consigliere Alessandro Rorato, è una prova ulteriore di quanto la presidente della Provincia abbia a cuore i temi dell’amministrazione”.

04 dicembre 2011

Eletti i nuovi coordinatore provinciale e responsabile cittadino dell'Italia dei Valori di Ferrara

Susanna Tasso, 50 anni, insegnante, è la nuova coordinatrice provinciale dell'Italia dei Valori di Ferrara. E' stata eletta ieri in occasione del congresso provinciale del Partito che si tenuto all'Hotel Nettuno di Ferrara. Eletto anche in nuovo coordinamento provinciale dell'Italia dei Valori che risulta così composto: Susanna Tasso, Massimo Ovani, Monica Chiarini, Francesco Tomasi, Simone Calderoni, Daniele Vecchiattini, Rossella Milani, Giovanni Ferro, Dario Capatti, Federico Monesi, Graziella Ferretti, Enrico Santarato, Fabrizio Cattani, Giuliano Giuliani, Federica Berti, Stefano Pedrazzi, Giorgio Scalabrino Sasso, Rossella Zadro, Alessandro Rorato, Massimiliano Fiorillo. Fanno inoltre parte del Coordinamento Provinciale il responsabile dei Giovani, delle Donne, il tesoriere e il responsabile cittadino di Ferrara.

Responsabile cittadino dell'Italia dei Valori di di Ferrara è stata eletta Paola Pedrini, 59 anni, docente universitaria. Il coordinamento cittadino è cosi composto: Paola Pedrini, Yusuf Bello-Osagie, Beatrice Caselli, Salvatore Novello, Stefano Sammito, Boldrini Gianluigi, Milena Nappo, Eleonora Grieco, Medici Federica, Francesca Giudetti, Renzo Squarzina, Valerio Vicentini, Christian Lucchiari, Roberta Russo, Giovanni Pecorari, Matteo Checchi.

Ufficio Stampa Italia dei Valori di Ferrara