Elezioni Europee 2014

30 luglio 2010

3 referendum IDV: missione compiuta.

L’Italia dei Valori ha depositato in Cassazione oltre 2,2 milioni di firme relative ai tre quesiti referendari in materia di acqua pubblica, di nucleare e di giustizia. A Ferrara sono oltre 12 mila le firme raccolte.
Ora, grazie all’Italia dei Valori, gli italiani hanno uno strumento in più per dire no alla privatizzazione dell’acqua, al legittimo impedimento ed al ritorno al nucleare.
E’ questo un risultato che ci riempie di soddisfazione ed orgoglio perché dimostra la bontà della nostra azione politica ed evidenzia la grande capacità organizzativa dell’Italia dei Valori che nel più totale silenzio dei media nazionali e con la sola forza dei propri militanti e simpatizzanti ha raggiunto centinaia di migliaia di cittadini di ogni parte d’Italia. A tutti loro va il nostro GRAZIE!

Massimiliano Fiorillo
(Coordinatore provinciale I.D.V. Ferrara)

3 Referendum IDV: depositate in Cassazione oltre 2,2 milioni di firme. A Ferrara raccolte 12.000 firme


Cari Amici, care Amiche,
abbiamo ritenuto un nostro preciso dovere impegnarci per contrastare alcune nefandezze di questo governo: privatizzazione dell’acqua, legittimo impedimento, ritorno al nucleare; abbiamo posto fiducia nella capacità del partito di rispondere positivamente a questo impegno; abbiamo creduto nella risposta dei Cittadini italiani. Abbiamo così promosso i 3 referendum che dal primo maggio ci hanno visti presenti nelle piazze italiane assumendoci la responsabilità dell’azione in difesa della democrazia.
Ebbene, circa 2.200.000 firme, complessivamente per i 3 referendum, sono state depositate in Cassazione!
Un grande risultato che evidenzia la nostra capacità operativa; la miglior risposta ai denigratori e ai corvi che in queste settimane hanno gettato schizzi di fango su di noi. Anche tra noi qualcuno si è disimpegnato, altri hanno remato contro; il partito farà un’attenta analisi dell’impegno profuso e adotterà gli opportuni provvedimenti.
Ma oggi è il giorno del GRAZIE!
Grazie a quanti hanno passato ore e ore ai gazebo, grazie a chi ha dato disponibilità alla certificazione, grazie a chi ha caricato i dati, grazie a chi ha corso presso gli uffici comunali per il ritiro dei certificati, grazie allo staff che presso la sede di Roma ha controllato e lavorato la montagna di documenti arrivati.
GRAZIE a tutto il partito di cui sono orgoglioso esserne presidente. Ci aspettano ancora molte sfide, abbiamo ancora molto da fare, ma sono certo che, coesi ed uniti sapremo superare ogni difficoltà; intanto buone vacanze estive.

Antonio Di Pietro

09 luglio 2010

Piano industriale di AREA s.p.a.: la posizione di I.D.V.


Ad una prima analisi, l’Italia dei Valori giudica positivamente il piano industriale di Area s.p.a. presentato pubblicamente oggi dai vertici dell’azienda. Un giudizio, quello di I.D.V., che apre una linea di credito a favore di Area s.p.a., dopo che le recenti vicende giudiziarie hanno gettato una pesante ombra sulla passata gestione della multiutility.
Occorre sì voltare pagina e guardare al futuro ma è altrettanto essenziale trarre insegnamento dagli errori del passato. La politica, dal canto suo, deve riflettere su quanto è accaduto in Area e, se è necessario fare autocritica, resistendo alla tentazione, tutta italiana, di autoassolversi e chiamarsi fuori da ogni responsabilità. L’I.D.V. non vuole processi sommari. Ci penserà la magistratura a fare luce sui fatti penalmente rilevanti. Ma chiede con forza che chi ha sbagliato paghi e stia fuori dal processo di rilancio dell’azienda.
Con tali presupposti, il piano industriale presentato oggi può rappresentare l’occasione di una nuova stagione per Area. Un progetto di sviluppo che I.D.V. condivide perché vede in esso la centralità del cittadino e dell’ambiente, perché punta sulla raccolta porta a porta, sulla riduzione del ricorso all’incenerimento, sul recupero energetico e sul contenimento delle tariffe.
Resta da vedere se il futuro modello di sviluppo di Area potrà contare su adeguate risorse finanziarie e se saprà, oltre che raggiungere gli obiettivi prefissati, dare le giuste garanzie sul fronte occupazionale.
Se il piano industriale, come I.D.V. si augura, dovesse avere successo, Area s.p.a. rappresenterà un esempio virtuoso di gestione dei rifiuti a cui gli altri gestori che operano nella nostra provincia dovranno necessariamente ispirarsi per non rimanere indietro.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

06 luglio 2010

Congresso provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara: Massimiliano Fiorillo riconfermato alla guida del Partito.


Si è svolto sabato 3 luglio presso la sala convegni dell’Hotel Lucrezia Borgia a Ferrara il Congresso provinciale dell’Italia dei Valori. Con l’80% dei voti, il segretario provinciale uscente, Massimiliano Fiorillo è stato riconfermato alla guida del Partito.
Fiorillo, dopo aver tracciato il bilancio dei cinque anni di mandato definiti “anni impegnativi, difficili, faticosi” ma anche “anni di grande soddisfazione nel vedere giorno dopo giorno il nostro Partito accrescere il consenso da parte di cittadini ed elettori che hanno premiato la bontà della nostra azione politica”, ha ribadito quello è che l’obiettivo strategico dell’Italia dei Valori e cioè “il rinnovo della classe politica del Paese, l’intransigente opposizione al governo di centro destra e l’affermazione delle centralità della questione morale quale precondizione al buon governo e al rilancio della politica intesa come servizio alla collettività”.
Il segretario ha poi fatto un accenno alla vicenda giudiziaria che ha travolto Area s.p.a., chiedendo una “franca riflessione all’interno della maggioranza per affrontare il tema delle responsabilità politiche”.
L’Italia dei Valori, dice Fiorillo, “ rappresenta una convincente risposta alla domanda di Politica con la P maiuscola di molti elettori, che non si rassegnano di fronte alla deriva populista del governo di centro destra”. Un Partito, continua Fiorillo “sempre più aperto a chi vuole metterci la faccia per contribuire al bene comune, per dire no alle ingiustizie ed al malaffare di una certa politica” e aggiunge “un partito aperto alle persone oneste, quelle che seppur deluse dalla politica, credono nella politica che parte dal basso e che per questo smettono di lamentarsi e di piangersi addosso e passano all’azione democratica senza delegare ad altri l’onere del fare”.
Per Fiorillo, si avvicina il giorno “in cui nel simbolo dell’Italia dei Valori non ci sarà più il riferimento al nostro leader”. Il processo di spersonalizzazione del Partito è iniziato proprio per volontà di Antonio di Pietro durante il congresso nazionale del febbraio scorso.
Fiorillo apre ancora di più dicendo che “nessun pregiudizio dovrà esserci verso chi si avvicina al Partito provenendo da altre esperienze politiche e ben venga chi mette a disposizione dell’Italia dei Valori competenze e capacità in grado di qualificare la nostra azione politica” ma avverte che “l’Italia dei Valori è chiusa a chi concepisce la politica come strumento di potere fine a se stesso e di perseguimento di interessi personali”.
Poi il Segretario si rivolge ai rappresentanti istituzionali dell’Italia dei Valori che devono “operare quotidianamente nel solco della legalità, della trasparenza, della sobrietà e della coerenza ai valori chi ispirano la nostra azione politica. Chi si pone al di fuori di questo solco non può rappresentare l’Italia dei Valori”.
Per Fiorillo, “un partito che cresce nei numeri del consenso deve di pari passo crescere nel suo assetto organizzativo, nella capacità di proposta politica e nel suo gruppo dirigente che deve essere pronto a produrre un pensiero frutto di studio, di conoscenza ed approfondimento dei processi sociali che la politica è chiamata a governare”.
Quanto all’agenda politica del partito, Fiorillo dice che “la crisi economica ed i suoi effetti sul nostro tessuto produttivo, sul lavoro, sul sistema del welfare e quindi di riflesso sulle famiglie detterà necessariamente i tempi ed i temi dell’azione politica dell’Italia dei Valori” . Per questa ragione, l’Italia dei Valori, “deve stare al fianco dei lavoratori e condividere con loro la lotta per la difesa dei posti di lavoro”.
L’Italia dei Valori dovrà continuare a porre grande attenzione all’ambiente ed iniziare a parlare anche di agricoltura “per ridare dignità ad un settore della nostra economia da troppo tempo considerato secondario”.
Infine, il Segretario dà una sferzata al PD, invitandolo ad “abbandonare una volta per tutte quell’atteggiamento di sufficienza nei confronti dell’Italia dei Valori”, un atteggiamento, dice Fiorillo, “che in molti casi ha precluso il confronto e la condivisione delle scelte” e aggiunge che “le elezioni amministrative della prossima primavera saranno un importante banco di prova per la tenuta dell’alleanza con il PD. l’Italia dei Valori non vuole essere chiamata in causa solo per arrivare al 51%, e per ratificare i candidati sindaco scelti dal PD”.

Di seguito si riporta la composizione del nuovo Direttivo provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara: Valerio Vicentini, Graziella Ferretti, Federico Monesi, Paola Pedrini, Giovanni Ciancio; Monica Chiarini, Simone Calderoni, Fabrizio Cattani, Susanna Tasso, Roberta Russo, Francesco Tomasi, Pierino Biscaro, Raffaele Colavecchi, Luca Vinciguerra, Laura Bonora. Di diritto: Rossella Zadro, Alessandro Rorato, Giorgio Scalabrino Sasso.

Valerio Vicentini è stato riconfermato segretario cittadino di Ferrara e questa è la composizione del Direttivo comunale: Cecilia Mosca, Susanna Tasso, Christian Lucchiari, Renzo Squarzina, Stefano Ferrari, Michele Voltani, Angelina Tuzza, Roberta Russo, Giovanni Pecorari, Matteo Checchi, Francesca Guidetti, Giovanni Ciancio.

La Segreteria provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

12 giugno 2010

No alla legge bavaglio!


L'Italia da oggi è meno libera. Un altro pezzo di democrazia conquistato negli anni le è stato scippato dal governo Berlusconi. La legge bavaglio, approvata in Senato, aiuterà le organizzazioni criminali, nasconderà gli affari delle cricche, bloccherà le inchieste, imbavaglierà la stampa libera.
Anche all'estero si sono occupati del caso intercettazioni. The Guardian parla di «Cosa da "Berlusconia", cioè da dittature corrotte del terzo mondo. Un pericolo per l'Europa, la nostra Europa». The Economist, invece, parla di «Paese notoriamente corrotto» e di «legge che dovrebbe preoccupare gli investigatori». Il settimanale sostiene anche che «tra le conseguenze dell'ascesa di Berlusconi c'è l'indebolimento della sensibilità democratica degli Italiani». Il New York Times già nelle scorse settimane aveva bocciato nettamente il disegno di legge.
Un ddl che, dopo il via libera del Senato (e la nostra resistenza), si avvia dritto verso l'approvazione definitiva alla Camera. L'Italia dei Valori si batterà con ogni mezzo affinché questa ennesima legge porcata non venga approvata.
Abbiamo occupato l'aula del Senato, faremo resistenza anche alla Camera. Infine, se la Consulta e il Presidente della Repubblica non dovessero bloccare la legge, lo faremo noi indicendo un referendum abrogativo. Il quarto, dopo quelli contro il legittimo impedimento, contro la privatizzazione dell’acqua e contro il nucleare.
E' l'unica alternativa possibile al governo dei voti di fiducia infiniti (circa 40 da quando è in carica). Un dato che, da una parte, mette in mostra il lato antidemocratico del Presidente del Consiglio, deciso a dettare le regole senza rispetto per le opinioni altrui. Mentre dall'altra fa emergere la sua paura sconfinata di non portare a termine l'obiettivo che s'è prefisso scendendo in politica: salvare le sue aziende e salvare se stesso dalla giustizia.
Intanto sabato 12 giugno, a Roma, insieme alla Cgil e al fianco di migliaia di lavoratori ed abbiamo protestato contro la manovra da 24 miliardi, destinata a colpire i ceti più fragili, e contro questa deriva antidemocratica che sta inghiottendo il Paese.
Manifestare è ancora possibile: Berlusconi non ha ancora trovato l’escamotage per vietarlo.

Italia dei Valori – Lista Di Pietro – Ferrara

31 maggio 2010

L’Italia dei Valori al fianco dei lavoratori dello zuccherificio di Pontelagoscuro. La SFIR mantenga gli impegni assunti nel 2007.


L’Italia dei Valori è al fianco dei lavoratori dell’ex zuccherificio di Ponte che protestano per la decisione della società SFIR di non procedere al loro trasferimento presso lo stabilimento di Argenta.
L’Italia dei Valori chiede che la SFIR mantenga gli impegni e rispetti l’accordo siglato nel 2007, accordo che prevedeva il totale riassorbimento del personale dello zuccherificio di Pontelagoscuro attraverso la costruzione di un nuovo stabilimento ad Argenta (Ferrara Food).
L’Italia dei Valori chiede inoltre l’intervento dell’Assessore regionale all’agricoltura, Tiberio Rabboni, che firmò con SFIR l’accordo per la riconversione dello zuccherificio di Pontelagoscuro, affinché venga garantita la piena occupabilità dei lavoratori attualmente in cassa integrazione straordinaria.

La Segreteria Provinciale dell’Italia dei Valori – Di Pietro di Ferrara

24 maggio 2010

Dopo il bavaglio ai giornalisti, ora tocca agli insegnati. L’Italia dei Valori dice no alla circolare dell’Ufficio Scolastico regionale

Marcello Limina, direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna, il 27 aprile scorso ha inviato ai Dirigenti Scolastici della Regione una lettera riservata, dal titolo “Dichiarazioni a mezzo stampa del Personale Scolastico. Indicazioni”. Questa circolare sostanzialmente impone ai docenti di evitare qualsiasi commento, dichiarazione, iniziativa che possa essere di "critica" all'amministrazione di cui fanno parte, visto che invita i presidi a sanzionare gli insegnanti che pubblicamente manifesteranno il proprio dissenso verso il nuovo assetto scolastico. In altre parole, la lettera vuole imporre il bavaglio a quei docenti emiliano-romagnoli che in questi mesi, attraverso conferenze-stampa e documenti collegiali, hanno manifestato disagio e contrarietà nei confronti della riforma Gelmini, che a partire da settembre impoverirà l’offerta formativa degli studenti delle scuole superiori e che nei prossimi tre anni lascerà fuori dalla scuola 87.000 precari.
I tagli finanziari, le riduzioni di organico, la mancanza di mezzi didattici (cui sempre più spesso sono le famiglie a sopperire con contributi "volontari") stanno uccidendo la scuola italiana, dalle scuole materne agli istituti universitari. Ma intanto il Ministero non solo nega tutto, continuando ad usare il sito ufficiale del MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) come luogo di difesa e di propaganda del proprio operato (attraverso comunicati in cui definisce “pretestuosa” qualsiasi critica alla Riforma e al Governo), ma ora, attraverso un ufficio periferico, pretende di cancellare la libertà di manifestare liberamente il proprio pensiero (art. 21 Cost.) in nome della fedeltà alla Repubblica (art. 54), che per il signor Limina si traduce in fedeltà e sottomissione al Governo.
Questo ennesimo attentato alla democrazia, alla libertà di pensiero, alla professionalità di tanti insegnanti che finora con la loro passione e abnegazione sono riusciti a continuare a dare ai nostri figli strumenti culturali e prospettive per il futuro, deve essere respinto al mittente.
L'Italia dei Valori nell’esprime solidarietà a tutti i lavoratori della scuola, darà mandato ai propri rappresentanti in Regione ed in Parlamento di portare avanti una battaglia a difesa della democrazia nella scuola ed aderisce alla richiesta della CGIL affinché la circolare venga ritirata e il Sig.Limina dia le dimissioni.

La Segreteria provinciale Italia dei Valori – Lista Di Pietro Ferrara

18 maggio 2010

Il Sindaco di Ferrara firma i 3 referendum I.D.V.


Continua l'impegno dell'Italia dei Valori nella raccolta firme per i tre referendum in materia di acqua, nucleare e giustizia.
Nelle prime due settimane di campagna referendaria sono già 2500 le firme raccolte dall'Italia dei Valori a Ferrara ed in Provincia.
La grande risposta all'appello referendario che ha visto in pochi giorni centinaia e centinaia di cittadini recarsi presso i banchetti dell'Italia dei Valori per dire no al nucleare, alla privatizzazione del servizio idrico ed al legittimo impedimento, è una notizia cui andrebbe data la giusta rilevanza. Invece leggiamo sui giornali l'ennesima esternazione del Sig. Tavolazzi che se la prende con il Sindaco di Ferrara dopo che il primo cittadino ha annunciato di voler firmare per il referendum sull'acqua proposto dell'Italia dei Valori.
Cosa non farebbe il Sig. Tavolazzi per un po' di visibilità sui giornali .... e già che c'è attacca l'Italia dei Valori, i suoi referendum e naturalmente l'amministrazione Comunale.
Il Sig.Tavolazzi sostiene che Sindaco Tagliani, con questo appoggiAggiungi un appuntamento per oggio, paghi il conto per il sostegno dell'Italia dei Valori alla sua maggioranza.
Vorremmo ricordare al Sig. Tavolazzi che la campagna elettorale è finita da un anno e che l'Italia dei Valori non ha né debiti né crediti con il Sindaco di Ferrara, ma solo l'impegno di contribuire al buon governo della città, senza rinunciare a far sentire la propria voce e a portare avanti autonomamente le sue battaglie. L'Italia dei Valori ringrazia il Sindaco di Ferrara per l'annunciato sostegno al nostro referendum e la sua firma che, come quella di migliaia di altri ferraresi, sono la migliore testimonianza della bontà della nostra battaglia referendaria.


La Segreteria Provinciale Italia dei Valori di Ferrara

06 maggio 2010

3 referendum I.D.V. In soli tre giorni raccolte a Ferrara oltre 1000 firme. Calendario dei banchetti per il prossimo fine settimana.

Continua anche nel prossimo week-end la campagna referendaria promossa dall’Italia dei Valori contro il ritorno al nucleare, la privatizzazione dell’acqua ed il legittimo impedimento.
A Ferrara, nei primi tre giorni di raccolta firme, sono stati oltre 1000 i cittadini che hanno sottoscritto i tre quesiti referendari proposti dall’Italia dei Valori.

I prossimi banchetti dell’I.D.V.:

Venerdì 7 maggio a Ferrara, Piazza Trento Trieste (zona mercato settimanale) dalle ore 9 alle 12.30;
Sabato 8 e domenica 9 maggio a Ferrara, Piazza Trento Trieste dalle 10 alle 19;
Lunedì 10 maggio a Ferrara, Piazza Travaglio (zona mercato settimanale) dalle ore 9 alle 12.30.

In provincia sono previsti banchetti il sabato 8 maggio a Codigoro, alla mattina in piazza Matteotti ed a Cento, il pomeriggio in piazza del Guercino.

Per informazioni: 3referendum@italiadeivaloriferrara.it

03 maggio 2010

Partita la raccolta firme per i 3 referendum IDV: in due giorni, raccolte a Ferrara 920 firme!


Il primo week end referendario si chiude con ben 920 firme raccolte dall'IDV di Ferrara.

I prossimi banchetti:

Lunedì 3 maggio: Ferrara - Piazza Travaglio (zona mercato), dalle 9.00 alle 13.00;

Giovedì 6 maggio: Codigoro (FE) (zona mercato), dalle 9.00 alle 13.00;

Venerdì 7 maggio: Ferrara - Piazza Trento Trieste (zona mercato), dalle 9.00 alle 13.00; Copparo (FE) (zona mercato), dalle 9.00 alle 13.00 (da confermare);

Sabato 8 maggio: Ferrara - Piazza Trento Trieste, dalle 10.00 alle 19.00; Cento (FE) - Piazza del Guercino (da confermare);

Domenica 9 maggio: Ferrara - Piazza Trento Trieste, dalle 10.00 alle 19.00.

Per informazioni e per offrire la propria collaborazione alla raccolta firme presso i banchetti I.D.V. è pregato di inviare una mail a 3referendum@italiadeivaloriferrara.it
www.3referendum.it

22 aprile 2010

Dal 1° maggio, I.D.V. inizia la raccolta firme per i referendum contro la privatizzazione dell'acqua, il nucleare ed il legittimo impedimento.




A partire dal 1 maggio, per tre mesi, in tutta Italia verranno organizzati banchetti per la raccolta delle firme: serviranno 500mila firme per ognuno dei 3 referendum, diamoci tutti da fare!
Contatta l'Italia dei Valori di Ferrara all'indirizzo e.mail info@italiadeivaloriferrara.it e renditi disponibile alla raccolta firme presso i nostri banchetti. Ti aspettiamo!
Per ulteriori informazioni sui referendum promossi da I.D.V. visita il sito www.3referendum.it

30 marzo 2010

10128 grazie!


Ringraziamo i 10128 elettori della provincia di Ferrara che con il loro voto hanno dato fiducia all'Italia dei Valori.
E' un risultato elettorale che ci riempie di soddisfazione perchè con il 5.6% di consensi, l'Italia dei Valori si presenta come il secondo partito della coalizione di centro sinistra.
Il 5.6% di voti ottenuti in quest'ultima tornata elettorale per il rinnovo del consiglio regionale, rappresenta il miglior risultato di sempre a livello provinciale per l'Italia dei Valori di Ferrara.
Con il voto di ieri, abbiamo migliorato il già straordinario risultato delle Europee 2009 (5,1%) ed il risultato delle Provinciali 2009 (4,4%).
Rispetto alle Regionali 2005, l'Italia dei Valori di Ferrara cresce di ben cinque volte!
Particolarmente significativo è il dato sul Comune di Ferrara: 6.7% (contro il 3.3% delle Comunali del 2009 ed il 6,1% delle Europee 2009).
Viva l'Italia dei Valori!

Massimiliano Fiorillo
(Segretario provinciale I.D.V. Ferrara)

19 marzo 2010

Elezioni comunali di Comacchio: presentata la lista dei candidati IDV a sostegno di Cristina Cicognani


A Comacchio noi dell’Italia dei Valori abbiamo deciso di presentarci in queste elezioni in maniera organica al Centrosinistra in appoggio al Sindaco uscente Cristina Cicognani.
Abbiamo scelto di appoggiare Cristina Cicognani perché riteniamo abbia fatto cose importanti per Comacchio, pur nelle difficoltà di avere ogni anno sempre minori risorse finanziarie per il nostro territorio.
Del Sindaco Cicognani abbiamo apprezzato innanzitutto l’attenzione verso le fasce più deboli e la sua determinazione nel prendere decisioni importanti nei momenti di difficoltà.
Il nostro però non è un appoggio incondizionato al Sindaco uscente, anche perchè vi sono state diverse criticità, come ad esempio la questione ambientale, che forse andavano affrontate a nostro avviso in maniera diversa e cioè ponendo maggiore attenzione alla salvaguardia ed al corretto utilizzo del territorio.
Abbiamo così appurato della volontà di Cristina Cicognani di voler comunque rivedere le scelte che non si sono rivelate efficaci e di rinnovare la classe politica che si candida a governare il Comune di Comacchio.
Noi non commentiamo le recenti vicende giudiziarie che hanno coinvolto parte della Giunta uscente. Riponiamo piena fiducia nella Magistratura che sicuramente accerterà fatti e responsabilità. Ma sentiamo l’esigenza che Legalità e Trasparenza vengano messe al centro dell’azione politico-amministrativa del futuro sindaco di Comacchio. Per questa ragione chiediamo che venga prevista la delega assessorile alla Legalità e Trasparenza con la funzione di favorire il controllo “dal basso” di tutti gli atti emessi dall’amministrazione comunale e di garantire, ad ogni livello di gestione della cosa pubblica, il rispetto delle regole.
Per avvicinare la politica ai cittadini, noi dell’Italia dei Valori abbiamo presentato una lista di candidati che provengono da esperienze di vita e di lavoro eterogenee; molti di questi sono persone completamente nuove della politica ma che da oggi intendono mettersi al servizio della comunità comacchiese con onestà, impegno e serietà.

ITALIA DEI VALORI DI COMACCHIO


I candidati:

1. Ovani Massimo
2. Tomasi Francesco
3. Cavallari Luigi
4. Carli Maria Ida
5. Gelli Enrico
6. Ferretti Graziella
7. Vicentini Valerio
8. Ferrari Stefano
9. Loria Maria Elena
10. Bossio Lorenzo
11. Grieco Eleonora
12. Malacarne Anna Maria
13. Squarzina Renzo


Comacchio capoluogo del Delta
Parole chiave: legalità, trasparenza, innovazione.



I principi fondamentali

Centralità della questione morale quale irrinunciabile baluardo a difesa della politica, intesa come servizio a vantaggio della collettività, da chi con essa vuole tutelare gli interessi di parte e perseguire una politica affaristica, clientelare e compromessa dal conflitto d’interessi.

L'impegno amministrativo per un servizio alla comunità da rendere con dedizione, trasparenza e competenza, coltivando nel contempo il valore dell’efficienza della “Casa Comunale”, della semplificazione burocratica, della lotta agli sprechi e della rigorosa gestione della cosa pubblica.

Un’attenta politica ambientale che punti alla salvaguardia e alla valorizzazione delle aree di pregio esistenti, alla riqualificazione delle aree degradate, al miglioramento della vita urbana ed alla gestione sostenibile delle risorse naturali, contrastando le minacce per l'ambiente e per la salute pubblica;

Uno sviluppo economico sostenibile che abbia al centro la tutela del lavoro e dei diritti dei lavoratori, che favorisca l’imprenditorialità giovanile e femminile, che valorizzi la cultura, il turismo naturalistico, l’agricoltura e le tradizioni locali ed i prodotti tipici.

Solidarietà, assistenza, accoglienza e giustizia sociale attraverso politiche in grado di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo della persona umana, a partire dal sostegno ai soggetti più deboli e svantaggiati come i giovani, gli anziani, i diversamente abili ed gli immigrati regolari.

Rafforzamento del ruolo pubblico dei servizi locali che vanno adeguati alle nuove esigenze dei cittadini.

Riconoscimento del valore della democrazia partecipativa che si realizza attraverso forme di coinvolgimento diretto dei cittadini nelle fasi di programmazione, di gestione e decisionali.


Le priorità programmatiche dell’Italia dei Valori per il Comune di Comacchio.

Organizzazione, lotta agli sprechi e trasparenza nella macchina comunale .

Riduzione degli sprechi e della burocrazia sviluppando gli scambi di informazioni sia all’interno del Comune che con i cittadini tramite la posta elettronica certificata.

Promozione dell’ “E-government” e dell’ ”E-democracy”, ovvero l’accesso alle informazioni della pubblica amministrazione locale e la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni ed ai processi decisionali, valorizzandone contributi, esperienze e saperi attraverso nuove forme di dialogo basate sull'uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ITC).

Realizzazione di una rete cittadina Wi-Max per l’accesso gratuito ad internet dedicato da parte di residenti e turisti.

Utilizzo del “VoiP” (Voice Over IP) per le comunicazioni telefoniche attraverso la rete internet con notevole risparmio di spesa per l’Amministrazione Comunale.

Ricorso all’ “E-Procurement”, ovvero acquisti di forniture on line, in particolare con la partecipazione ad aste al ribasso interattive su Internet.

Utilizzo presso gli Uffici comunali di software gratuito “Open source”.

Riprese video del Consiglio Comunale da poter consultare via internet.

Istituzione di una delega assessorile alla Legalità ed alla Trasparenza.


Servizi pubblici locali e mobilità.

Riconoscimento dell’acqua quale patrimonio comune dell’umanità e diritto inalienabile di ogni essere vivente. Riconoscimento del principio che vede la proprietà, la gestione, l’erogazione del servizio idrico privi di rilevanza economica in previsione della loro ripubblicizzazione.

Verificare in tempi brevi la fattibilità di portare la ferrovia a Comacchio.

Ricercare soluzioni tecniche per il miglioramento della viabilità sulla S.Statale Romea tramite barriere,rotonde o quant’altro.

Promozione della mobilità alternativa a quella a motore, del trasporto pubblico locale e potenziamento della rete ciclabile.


Ambiente.

Rigoroso monitoraggio della gestione del patrimonio vallivo.

Gestione virtuosa e sostenibile dei rifiuti domestici mediante l’incremento al massimo possibile della raccolta differenziata e con progetti educativi sul rispetto dell’ambiente.

Promozione dell’uso delle fonti energetiche rinnovabili a partire dagli edifici comunali.

Adozione di un modello di sviluppo edilizio che punti sulla qualità e non sulla quantità, privilegiando il risparmio di territorio ed energetico.

Promozione dell’utilizzo dell’acqua di rubinetto purificata con il sistema ad osmosi.

Messa al bando graduale di bottiglie e borse di plastica.


Impresa e turismo.

Incentivare il più possibile le strutture alberghiere anche con la modalità di “albergo diffuso”che più si adatta a trasformare le seconde case in attività ricettive di tipo “orizzontale”.

Tutela dei piccoli commercianti regolamentando gli orari della grande distribuzione organizzata.

Rilancio del turismo naturalistico.

Promozione di imprese operanti nel settore della “Green Economy” e della valorizzazione sostenibile del territorio.


Cura e manutenzione della città

Maggiore pulizia della città e istituzione di “squadre di cura” preposte al monitoraggio delle strade e delle aree pubbliche con la facoltà di operare in prima persona interventi di manutenzione, di riparazione e pulizia.

Maggiori investimenti per la manutenzione delle strade, della segnaletica e degli impianti di illuminazione pubblica.


Misure anti-crisi per le famiglie e servizi sociali


Aggiornamento istantaneo della condizione Isee/Ise in caso di cassa integrazione o perdita di lavoro per coloro che devono presentare istanze al Comune per prestazioni economico-sociali.

Attuazione di politiche di controllo e contenimento dei prezzi dei prodotti alimentari attraverso la promozione dei mercatini contadini, dei gruppi di acquisto solidali, di convenzioni con negozi di vicinato per l’offerta di un paniere di prodotti a prezzo politico ed il “last minute” nella grande distribuzione.

Razionalizzazione nella gestione degli alloggi popolari favorendo la mobilità dei nuclei famigliari verso alloggi più idonei alle loro esigenze.

Potenziamento dei servizi comunali che si occupano di politiche abitative e servizi sociali i quali devono affrontare oggi situazioni di emergenza a causa della crisi economica.

12 marzo 2010

L’On. Maurizio Zipponi (I.D.V.) incontra i lavoratori dell’Oerlikon-Graziano di Cento (FE).


L'incontro tra Maurizio Zipponi ed i lavoratori della Oerlikon di Cento è stato molto proficuo. L'ex sindacalista della FIOM, ora Responsabile nazionale del dipartimento lavoro dell'IDV ha preso l'impegno di attivarsi presso il ministero delle attività produttive prima del 18 marzo, quando ci sarà l'incontro tra Governo, parti sociali e proprietà aziendale. Se poi dall'incontro del 18 dovesse uscire un nulla di fatto, Zipponi promuoverà un'interpellanza parlamentare sul caso Oerlikon. Ci siamo dati appuntamento a Ferrara dopo le elezioni per monitorare l'evoluzione della crisi all'Oerlikon e per dedicarsi agli altri casi di crisi aziendale del nostro territorio, Berco in primis.

La Segreteria provinciale I.D.V. Ferrara

10 marzo 2010

L’On. Maurizio Zipponi (I.D.V.) incontra i lavoratori dell’Oerlikon-Graziano di Cento (FE).


Giovedì 11 marzo p.v. alle ore 15.30, davanti allo stabilimento dell’Oerlikon di Cento (FE), l’On. Maurizio Zipponi, responsabile nazionale del Dipartimento lavoro e welfare dell’Italia dei Valori ed ex segretario Generale della FIOM di Milano, incontrerà gli organi d’informazione ed i lavoratori dell’azienda.

La Segreteria provinciale I.D.V. di Ferrara

07 marzo 2010

Ferrara: Di Pietro all'attacco dopo il decreto "Salva liste"




Il Resto del Carlino del 07/03/2010 , articolo di STEFANO LOLLI
Di Pietro, furia sul Listone: «Aria di... golpe nel Paese»
Il leader dell'Idv contro le liste riammesse



di STEFANO LOLLI Porge la sinistra a chi vuol stringergli la mano in piazza, ma solo perchè al braccio destro si è appena rotto il tendine. Ma tra la gente di piazza Trento e Trieste, Antonio Di Pietro non indugia nella cerimoniosità. «Siamo in pieno golpe!», l'esordio tonante. RIFERIMENTO alla riammissione delle liste del Pdl in Lombardia e nel Lazio: «Ho appena parlato con Bersani, il mio... fratello maggiore - dice il leader dell'Italia dei Valori -, l'unica risposta possibile è una grande manifestazione popolare. Solo la resistenza attiva, una chiamata alle... armi democratiche può contrastare questa deriva squadrista». Non manca il rilievo, aspro, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «L'arbitro costituzionale ha avallato questo provvedimento che cambia le carte in tavola a gioco avviato - incalza Di Pietro, sul palco col segretario provinciale Massimiliano Fiorillo e ai candidati alle Regionali Alessandro Rorato, Graziella Ferretti e Roberto Groppi -; un fatto gravissimo, perchè da cinquant'anni ad ogni elezione e ci sono liste che vengono escluse, senza che a nessuno sia mai venuto in mente di avallare la riammissione». LO SCHIOCCO non piacerà all'alleato Pd, ma Di Pietro incalza: «A chi dovevamo rivolgerci se non a lui? Mannaggia...», lo sfogo in dipietrese purissimo. Poi una parentesi più distensiva, parlando del ruolo dell'IdV nello scenario politico. «E' un fiore spontaneo di campo», dice Di Pietro. Ma le immagini bucoliche durano un lampo, di fronte «alle difficoltà e alla crisi - torna grintoso -; nel programma anche per le Regionali, l'occupazione e il lavoro sono una priorità perchè rappresentano l'argine fondamentale per salvaguardare la legalità e la sicurezza». SU QUESTO punta anche Fiorillo; il vicepresidente della Provincia, in avvio di comizio, saluta i rappresentanti delle imprese in crisi, presenti sul Listone. Di Pietro invoca poi «uno sforzo di libertà degli elettori che potranno approfittare anche delle Regionali per lanciare un messaggio forte e chiaro al governo e a Berlusconi». E' lui il vero nemico, per il leader ed il popolo dipietrista, con Di Pietro che non teme di usare accostamenti forti, evocando persino la malavita organizzata: «Ma siamo alla vigilia di una dittatura vera...», chiude l'arringa alle trecento persone circa strette sotto il palco. NON MANCA il riferimento alla situazione dell'Emilia Romagna, «dove ci sono rose e fiori ma anche delle belle spine - dice, spiegando poi di riferirsi al caso Delbono -; anche qui c'è l'esigenza di fare più e meglio, con più trasparenza e meno interessi personali. Ma qui almeno c'è stata la capacità, di fronte a fatti gravi e clamorosi, di affidarsi alla magistratura rispettandone il lavoro e l'esito, quale esso sarà...».



La Nuova Ferrara del 07/03/2010 , articolo di MARCELLO PRADARELLI
«Doveva pensarci due volte prima di firmare il golpe»
«Ma il vero nemico è il governo di Benito Berlusconi»


E' dolorante Antonio Di Pietro, ha il braccio destro al collo per la rottura di un tendine, ma l'acciacco non gli impedisce di menare fendenti a destra e in alto, verso il colle dove siede Napolitano. Quando arriva in piazza si mette davanti a telecamere e taccuini e spara a raffica.
«E' un golpe, non lo si può chiamare in altro modo. serve una grande manifestazione di piazza di tutta l'opposizione per dire no a questa modello fascista. Ci lascia stupiti e amareggiati il fatto che l'arbitro istituzionale abbia avallato un provvedimento di tipo golpista, un golpe istituzionale». Il leader dell'Idv non vede contraddizione tra attaccare Napolitano e chiamare a raccolta tutto il centro sinistra contro il decreto del governo per rimettere in gioco le liste del centro destra escluse. «Ma a chi ci dovremmo appellarci se non al presidente della Repubblica per tutelarci davanti a squadristi che si fanno le leggi per conto proprio? Se non ci mette un freno lui chi lo deve mettere?».
Quando sale sul palco montato in piazza Trento Trieste ammorbidisce un po' i toni nei confronti di Napolitano: «Il nostro presidente della Repubblica avrebbe dovuto pensarci due volte prima di firmare». Ma basta questo accenno per far scattare l'applauso dei 500 assiepati su un Listone punteggiato di mimose gialle. «Era l'ultima nostra speranza, l'ultima garanzia, però sia chiaro che il problema non è lui, il problema è Berlusconi, il governo di Benito Berlusconi».
«Dobbiamo riflettere su cosa è successo. C'è un golpe in atto e le tv dicono che è stato fatto un decreto salvaliste e salva caos». Di Pietro è di altro avviso: «Siccome stavano perdendo hanno deciso di ricominciare la partita». E' lo stesso meccanismo delle legge ad personam e cita il caso Mills: «Commettono un reato, corrompono il testimone, poi fanno la legge per ridurre i tempi della prescrizione per non farsi condannare e Minzolini dice che Berlusconi è stato assolto. Sono 50 anni che vengono bocciate liste, è successo adesso anche all'Idv in Campania. Se fosse capitato solo a noi e avessimo chiesto di cambiare la legge ci avrebbero riso dietro. Invece il tg di Scodinzolini dice che così di rimedia al caos delle liste. No, così si rende lecito ciò che è illecito». Informa l'uditorio sulla sua agenda: «Alle 12 mi sento con Bersani e gli altri del centro sinistra per fare grande manifestazione di piazza, c'è bisogno di chiamata alle armi democratica. «Si stanno addormentando le coscienze, serve una reazione. Non è solo una sfida per le regionali, questo voto è anche un banco di prova per la tenuta democratica». L'obiettivo è «mandare a casa questo governo prima che si tardi» e comunque costruire un'alleanza senza andare troppo per il sottile per impedire che domani ci sia «ancora un governo Berlusconi»
Qualcosa sulle regionali, però, bisogna pur dirla: «In Emilia Romagna volgiamo dare una spinta per fare di più e meglio e perchè si coltivano meno gli interessi individuali». Strappa altri applausi sul no al nucleare e alla privatizzazione dell'acqua e sui candidati «tutti col certificato penale pulito, noi glielo chiediamo prima».