23 maggio 2008
I trent'anni della Legge 194
In questi giorni ricorre il trentennale dell’entrata in vigore della Legge 22 maggio 1978, n.194, recante “norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza”. La Legge 194 ha rappresentato una conquista di civiltà per milioni di donne ed ha contribuito in maniera determinante a sconfiggere la drammatica piaga dell’aborto clandestino, causa di un elevato tasso di mortalità femminile oltre che di indicibili sofferenze fisiche e psicologiche; dal 1982, inoltre, ha ridotto il numero delle interruzioni volontarie di gravidanza del 44%.
Malgrado ciò e sebbene la Legge 194 abbia dimostrato di saper rispondere pienamente alle esigenze di tutela della salute delle donne, del loro diritto all’autodeterminazione e ad una maternità consapevole e responsabile, ora come non mai è oggetto di un attacco concentrico ad opera delle alte gerarchie vaticane e di numerosi esponenti del centro-destra.
L’Italia dei Valori-Di Pietro si schiera con convinzione a difesa della Legge 194 e per questa ragione ha presentato un Ordine del Giorno, che verrà discusso nel Consiglio della Circoscrizione di Via Bologna, nel quale si chiede che, attraverso le opportune vie istituzionali e politiche, sia data piena applicazione della Legge 194 e che in particolare:
1. sia rafforzato il ruolo dei consultori pubblici istituiti ai sensi dell’art.2 c.1 lett. A della Legge 29.07.75 n.405, attraverso l’adeguata dotazione di personale medico e paramedico;
2. siano superate le difficoltà derivanti dall’esercizio dell’obiezione di coscienza dei medici (a Ferrara, l’85% dei medici ginecologi sono obiettori – fonte UDI Ferrara);
3. sia resa pienamente disponibile nelle strutture sanitarie della Provincia di Ferrara la pillola RU 486;
4. sia intrapresa nelle scuole una capillare attività d’informazione ed educazione sui temi della sessualità, della tutela della salute e della contraccezione.
Massimiliano Fiorillo, vice presidente della Circoscrizione “Via Bologna”
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