Elezioni Europee 2014

29 ottobre 2006

Lettera aperta ad Antonio Di Pietro


Ho assistito ai dibattiti organizzati per la Festa nazionale IDV quale militante del partito. Ahimè, quanta tristezza e vergogna ho provato nel vedere sul palco l’avvicendamento di uomini politici e sullo sfondo due ragazze belle e avvenenti adibite ad assistere gli autorevoli uomini politici e poi immobili, in piedi, a fare le belle statuine.
L’unica presenza femminile garantita alle donne, nell’ambito della manifestazione, è stata questa: vallette. Avrei pianto. Soprattutto perché dietro al palco spiccava la scritta “L’innovazione per l’Italia”. Di quale Innovazione si tratta?
Non c’è alcuna giustificazione a tale arroganza maschile , non è una dimenticanza da poco, considerato il dibattito politico nazionale e le leggi comunitarie sulle quote rose.
Il femminismo è storicamente superato? Credo che dovremmo riprendere ad esercitarlo perché sento tanto aria di involuzione. Come dice Umberto Eco stiamo andando a Passo di Gambero.
Quando l’Italia si adeguerà ai livelli europei in materia di rappresentanza politica femminile?
Si tratta di un cambiamento culturale radicale femminile e maschile che, appena possono, gli uomini politici italiani rinnegano, dal profondo del loro inconscio che continua ad immaginarci spose e vallette.
Con tanta tristezza,

Paola Manzan
Ferrara, 23-09-06

25 settembre 2006

Si è conclusa a Vasto la prima Festa Nazionale dell'Italia dei Valori



Cari Amici e gentili Amiche,

la prima Festa Nazionale dell’Italia dei Valori, tenutasi nella splendida città di Vasto, ha visto ieri spegnersi i riflettori.

Senza essere banale o scontato, vorrei dirvi che per me la “quattro giorni” di Vasto è stata un’esperienza entusiasmante, unica, un tripudio di emozioni positive che mi ha rinfrancato dopo mesi di duro impegno politico; oltretutto è servita a rafforzare, credo non solo in me, il senso di appartenenza all’Italia dei Valori.

La nostra Festa è stata quindi un vero successo sia per il livello di partecipazione della gente che per la qualità dei dibattiti politici.

Per quattro giorni Vasto è stata la capitale della politica italiana. Sono stati affrontati temi di grande interesse, dall’ambiente alla legge Biagi, dal tema della pace a quello della finanziaria 2006, dal Partito Democratico alla libertà d’informazione. Grande successo ha riscosso la presenza di Romano Prodi ed il faccia a faccia Di Pietro Mastella, un duello particolarmente infuocato per le vicende delle intercettazioni illegali e dell’indulto.

Si sono avuti inoltre gli interventi di Rutelli, Fini, Rizzo, Tabacci, Storace dei Ministri De Castro, Pecoraro, Gentiloni, ecc. Mi è parsa tuttavia un po’ disertata dai vertici dei DS.

In sintesi, ecco alcuni punti su cui l’On. Di Pietro si è soffermato in occasione dell’Assemblea Nazionale degli eletti che si è tenuta sabato.


1) Partito Democratico. Di Pietro è favorevole all’ingresso di IDV nel nuovo soggetto politico solo a condizione della pari dignità e dell’effettiva democraticità dell’operazione. No a manovre di apparato ad opera di DS e Margherita. Questo concetto è stato ribadito con forza anche da Leoluca Orlando che auspica la nascita del “Partito democratico dei Democratici”, ovvero di un Partito dove la componente fondamentale sia la base, il popolo delle primarie, i giovani, le donne e la società civile. Orlando inoltre rilancia lo strumento delle primarie quale mezzo indispensabile per infondere nella gente la voglia di partecipare alla vita politica ed a quelle decisioni che fino ad ora sono ad esclusivo appannaggio delle segreterie di partito. Per Orlando, infatti, le Primarie non devono servire solo alla scelta del leader.

2) Tensioni interne. Occorre mettere da parte i contrasti, spesso di natura personale, i personalismi, le lagnanze da una parte e le piaggerie dall’altra. Di Pietro invita tutti a non strapparsi i capelli se qualcuno se ne è andato o se ne andrà. Per uno che esce, altri dieci ne entreranno. Chi esce, magari sbattendo la porta, conquista visibilità solo per un giorno, ma subito dopo per lui non resta che l’oblio.

3) Comunicazione. Bisogna migliorare la comunicazione interna al Partito ed esterna rivolta alla gente. Occorre sfruttare molto di più lo strumento internet, attraverso lo scambio di mail, il dibattito sul blog ed il sito web. Di Pietro confida moltissimo sulle potenzialità offerte da internet. Leoluca Orlando rafforza il concetto espresso da Di Pietro dicendo che occorre saper pensare anticamente e comunicare modernamente, usando cioè un linguaggio adatto ai nostri tempi.

4) Caratterizzazione politica di IDV. La difesa della legalità è e rimane il “core business” di Italia dei Valori. Ma il concetto di legalità deve essere esteso a tutti i settori della vita sociale del nostro Paese. Dall’ambiente all’economia, dal sociale ai diritti delle persone. Non “giustizialismo” ma rispetto delle regole a tutti i livelli. Il nostro Partito dovrà essere particolare impegnato nella lotta agli sprechi nella pubblica amministrazione, nel superamento dei conflitti d’interesse e nella riduzione dei costi della politica.

5) IDV e centro sinistra. L’appoggio di Italia dei Valori alla coalizione di centro sinistra ed a Romano Prodi è assicurato e fuori discussione. Il fatto di non vedersi sempre riconosciuto dai nostri alleati il ruolo che ci spetta non deve divenire per IDV motivo di frustrazione o, peggio, di rottura con il centro sinistra. Il senso di responsabilità deve prevalere e con esso la consapevolezza che IDV è ora forza di governo. Tuttavia, non ci sarà da parte nostra nessuna sistematica omologazione alle scelte della coalizione ma ci riserveremo la piena libertà di esprimere critiche laddove la politica del centro sinistra sia contraria ai nostri principi. All’interno della colazione noi ci porremo come forza di “sollecitazione”. Della nostra debolezza, ovvero quella derivante dal fatto di essere un piccolo Partito, noi faremo la nostra forza: non saremo mai ricattatori (tanto meno ricattabili).

6) Personalismi e carrierismo: Di Pietro ha lanciato il suo anatema verso coloro che vedono in IDV il mezzo per ottenere o mantenere rendite di posizione. Per dirla in “dipietrese” in IDV non c’è posto per chi subisce il fascino dell’auto blu o per chi vuole fare affari con la politica. La gente che ci sostiene con il voto dovrà avere la certezza che IDV è fatta di persone oneste e perbene, animate unicamente dalla voglia di prestare un servizio alla collettività.

7) Scuola di Partito. Per IDV la fase movimentista si è conclusa ed è iniziata quella di Partito politico. Dalle proteste siamo passati alle proposte e da ora in poi non saranno più ammesse improvvisazioni nella nostra azione politica. Di Pietro ha quindi annunciato la nascita della Scuola di Formazione Politica dell’Italia dei Valori. La scuola di partito, che avrà autonomia organizzativa e finanziaria, formerà la futura classe dirigente di IDV.

8) Pari opportunità tra uomo e donna. Antonio Di Pietro, nel corso della sua relazione conclusiva, ha riconosciuto il ritardo di IDV nella corsa al riconoscimento effettivo delle pari opportunità tra uomini e donne ed ha quindi auspicato che il percorso paritario, indispensabile per la crescita del nostro Partito, sia al più presto completato.


Sperando di esser stato sufficientemente esauriente vi saluto cordialmente e vi do appuntamento alla prossima assemblea degli iscritti e dei simpatizzanti di Italia dei Valori.


Massimiliano Fiorillo
Segretario Provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara

12 settembre 2006

Viale K: basta con le parole. Ora occorrono i fatti. L’Italia dei Valori chiede un maggior impegno delle Istituzioni


Il crescente disagio lamentato dai numerosi residenti di viale Krasnodar, legato alla presenza di extracomunitari irregolari nella zona, è un fenomeno da non sottovalutare ma che invece richiede un concreto impegno da parte delle Istituzioni, in particolare di Comune e Questura.

Attorno alla vicenda di “Viale K” si concentrano una miriade di prese di posizioni, di esternazioni più o meno condivisibili, di dichiarazioni d’intenti alle quali fino ad ora non sono seguite azioni concrete volte alla soluzione del problema della civile convivenza tra i cittadini.

Si ha quasi l’impressione che stiano prevalendo le parole ai fatti.

L’Italia dei Valori, nell’esprimere vivo apprezzamento per l’attività svolta da Don Domenico e dall’Associazione Viale K, ritenendola peraltro meritevole del massimo sostegno morale e materiale, comprende le preoccupazioni degli abitanti della zona che al pari di tanti cittadini extracomunitari onesti sono le vittime di una “guerra tra poveri”, frutto delle carenze delle Istituzioni e di una normativa assolutamente non idonea a gestire il pesante flusso migratorio di questo periodo.

Al Questore di Ferrara l’Italia dei Valori rivolge un accorato appello affinché venga intensificata l’attività di pattugliamento, soprattutto diurno, che oltre ad avere importanti funzioni di prevenzione e di repressione dei reati, aumenta nei cittadini la percezione di sicurezza e la fiducia nelle Forze di Polizia.

Benché qualcuno voglia far credere il contrario, fortunatamente non ci troviamo di fronte ad una vera e propria emergenza immigrati, ma occorre intervenire al più presto e prima che la situazione degeneri e divenga insostenibile.

Il Partito dell’Italia dei Valori, infine, si schiera a fianco della Presidente della Circoscrizione Patrizia Bianchini e concorda con lei quando, al limite dell’impotenza, lamenta ritardi da parte dell’Amministrazione Comunale, tanto da far sembrare il Quartiere di Via Bologna abbandonato a se stesso.

Massimiliano Fiorillo

24 agosto 2006

Un progetto di legge regionale per la trasparenza nelle nomine negli enti pubblici.





Il cittadino comune quando va a votare è convinto, una volta scelto partito e, laddove la legge glielo permetta, candidato, di avere assolto non solo ad un fondamentale diritto/dovere, ma anche di aver dato rappresentanza democratica al proprio voto in ogni Istituzione pubblica o Ente dipendente.

Cosa avviene invece nella realtà?: Sindaci e Presidenti di province e regioni, procedono alle nomine loro attribuite dalla legge, a proprio piacimento, senza alcun preventivo esame da parte dei consigli, organi appunto eletti democraticamente dai cittadini; procedere in tal modo toglie di fatto agli Eletti la prerogativa di rappresentanza dei cittadini elettori all’interno degli Enti di II grado (enti, aziende, fondazioni, società, associazioni, consorzi, dipendenti o partecipati dalla regione).

Nella sostanza, si vorrebbe, con il Progetto di legge che il Capogruppo dell’Italia dei Valori alla Regione Emilia Romagna – Paolo Nanni – presenterà all’Assemblea legislativa a settembre, togliere la potestà esclusiva del Presidente della regione in tale campo, non al fine di sminuire il potere di decisione che rimarrà in capo allo stesso, ma al fine di aiutarlo a compiere una scelta il più possibile equa, nel rispetto delle sue prerogative, ma anche nel rispetto del diritto di partecipazione e di accessibilità al procedimento da parte dei cittadini.

Paolo Nanni
Consigliere Regionale IDV - E.R.



PROGETTO DI LEGGE REGIONALE SULLE NOMINE


Il cittadino comune quando va a votare è convinto, una volta scelto partito e, laddove la legge glielo permetta, candidato, di avere assolto non solo ad un fondamentale diritto/dovere, ma anche di aver dato rappresentanza democratica al proprio voto in ogni Istituzione pubblica o Ente dipendente.

Cosa avviene invece nella realtà?: Sindaci e Presidenti di province e regioni, procedono alle nomine loro attribuite dalla legge, a proprio piacimento, senza alcun preventivo esame da parte dei consigli, organi appunto eletti democraticamente dai cittadini; procedere in tal modo toglie di fatto agli Eletti la prerogativa di rappresentanza dei cittadini elettori all’interno degli Enti di II grado (enti, aziende, fondazioni, società, associazioni, consorzi, dipendenti o partecipati dalla regione).

Nella sostanza, si vorrebbe, con il Progetto di legge che il Capogruppo dell’Italia dei Valori della Regione Emilia Romagna – Paolo Nanni – presenterà all’Assemblea legislativa a settembre, togliere la potestà esclusiva del Presidente della regione in tale campo, non al fine di sminuire il potere di decisione che rimarrà in capo allo stesso, ma al fine di aiutarlo a compiere una scelta il più possibile equa, nel rispetto delle sue prerogative, ma anche nel rispetto del diritto di partecipazione e di accessibilità al procedimento da parte dei cittadini.

Ed è proprio in tale direzione che va la importantissima novità introdotta dal Pdl relativa alla possibilità di presentazione della candidatura da parte di qualsiasi comune cittadino, purchè in possesso dei requisiti richiesti ed altresì il divieto di cumulabilità degli incarichi in capo ad un medesimo individuo.

Attraverso questo Pdl di modifica della L.R. n. 24 del 1994 in materia di Nomine di competenza regionale, si vuole, innanzi tutto, introdurre i principi della trasparenza, della pubblicità, della garanzia e della verificabilità, laddove quest’ultima legge, dopo le modifiche ed abrogazioni introdotte dalla successiva L. 6 del 2004, ha lasciato un notevole “vuoto” normativo, facendo sì, come già detto, che l’organo regionale che è diretta espressione dei cittadini, sia in effetti quello meno coinvolto in tali decisioni.

Grazie a questo Pdl infatti, il procedimento di nomina viene integralmente innovato, in quanto si aprirà con la pubblicazione delle nomine in scadenza sia sul BUR che sul sito internet della Giunta e del Consiglio regionale (almeno 120 gg prima della scadenza) ed ogni cittadino, avente i requisiti di professionalità, onorabilità e competenza richiesti dal predetto avviso, che conterrà anche il compenso previsto, potrà proporre la propria candidatura (entro i successivi 30 gg), attraverso la presentazione del proprio curriculum professionale.

Tali proposte saranno poi esaminate dall’organo competente per la nomina, il quale dovrà estrarre almeno 5 nominativi di candidati adatti a ricoprire la carica, che dovranno poi essere trasmessi all’Autorità di garanzia per le nomine che ne valuterà la idoneità ed assegnerà un punteggio.

Dopo tale esame da parte della Autorità di garanzia, organo assolutamente neutrale e super partes, il quale viene introdotto ex novo proprio con lo scopo di rendere il procedimento più trasparente ed equo ed anche al fine, in una fase successiva, di procedere a verifiche e controlli sull’attività svolta dai soggetti nominati, l’organo competente per la nomina procederà alla stessa, fornendo una dettagliata motivazione della scelta compiuta che dovrà essere trasmessa all’Autorità di garanzia e ad all’Assemblea legislativa e che verrà poi pubblicata sul BUR e sul sito internet regionale.

Le ultime novità apportate attengono infine all’istituzione dell’Albo delle nomine, presso l’Assemblea legislativa, il quale deve essere pubblicato sul BUR, sul sito internet della Regione ed aggiornato ogni 6 mesi e deve contenere gli organismi cui le nomine si riferiscono, i requisiti richiesti, l’organo che ha provveduto alla nomina, la durata della stessa ed i relativi compensi, tutto ciò sempre al fine di garantire il massimo grado di trasparenza, pubblicità e soprattutto accessibilità da parte del cittadino.

27 luglio 2006

Colpo di spugna per corrotti e corruttori. Ed i "furbetti del quartierino" ringraziano.


L'indulto passa alla Camera. Malgrado le vibrate proteste di Antonio Di Pietro, saranno previsti sconti di pena per i reati di corruzione, di concussione, di frode e falso in bilancio, di evasione fiscale e contro la Pubblica Amministrazione.
Nel pomeriggio, bocciato l'emendamento proposto da I.d.V. per l'esclusione dai benefici dell'indulto del reato di voto di scambio mafioso.

M.F.

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Dal blog di Antonio Di Pietro www.antoniodipietro.it:

Cittadini senza rappresentanza

Molti esponenti dell’Unione mi hanno espresso la loro solidarietà per la mia volontà di escludere i reati finanziari, societari e di corruzione dalla legge sull’indulto.
Lo hanno fatto in privato, in aula quasi tutti si sono comportati diversamente piegandosi alle direttive di partito.

Questa è una delle conseguenze più negative della legge elettorale voluta dalla Cdl che ha impedito ai cittadini di votare il loro candidato. Si è potuto scegliere solo il simbolo elettorale con liste chiuse di fedeli nominati dal partito. I partiti hanno deciso chi siede in Parlamento, non gli elettori.

E’ sconcertante, davvero sconcertante, vedere l’Unione rinnegare nei fatti, con questo indulto, il programma che ha presentato ai cittadini e per cui è stata eletta. Il cittadino conta meno di zero, non può scegliere i suoi rappresentanti e neppure vedere rispettato il programma di governo. A cosa serve l’istituzione parlamentare oggi? Quanto è lontana dagli elettori? E’ una domanda che noi politici dobbiamo farci e alla quale è necessario dare presto delle risposte.

Un sondaggio riportato sul sito della Repubblica chiede chi è favorevole ad inserire corruzione e concussione nell’indulto. Il 96% delle 75.000 persone che hanno risposto si è espressa per il NO. Io credo che la risposta ad un referendum nazionale sarebbe simile. Le leggi ad personam volute dalla Cdl sulla giustizia devono essere abrogate, ora, nelle prossime settimane. Questo governo non ha più tempo.

16 luglio 2006

A Cento, Tuzet parte con il piede sbagliato. Dopo il pasticcio del vice Presidente del Consiglio è la volta della nomina del CdA del Teatro.


Non gli bastava aver dimostrato scarso rispetto per forze politiche d’oppozione, individuando unilateralmente nella Gaiani la Vice Presidente del Consiglio. Ora Tuzet, sempre nell’ottica di annullare il ruolo del centro-sinistra centese e di infondere in esso elementi di divisione, ha scelto di nominare il Segretario comunale della Rosa nel Pugno membro del C.d.A. del Teatro Borgatti senza un preventivo coinvolgimento dei gruppi consiliari di minoranza. Per questa ragione l’Italia dei Valori esprime forti critiche per il metodo adottato dal Sindaco Tuzet e ritiene poco opportuna la nomina a membro del C.d.A. del Teatro di Sandro Tirini. Chiediamo pertanto al rappresentante della R.n.P. di non prestarsi al gioco del Sindaco e di rifiutare l’incarico in questione.

24 giugno 2006

Centrale turbogas: forse a qualcuno diamo un po' troppo fastidio.


E’ alquanto preoccupante il fatto che nel centro-sinistra ferrarese vi sia qualcuno che, pur di screditare l’Italia dei Valori, è disposto a ricorrere ad argomentazioni pretestuose e di scarso valore politico che tra l’altro trovano incredibilmente spazio sulla stampa locale.
Nel corso della recente riunione di maggioranza, il Partito dell’Italia dei Valori è stato oggetto di un pesante attacco per la sua posizione anti-turbogas e per aver condiviso le ragioni dei Comitati cittadini.
Ma si è andati oltre: sempre per quel qualcuno, i “dipietristi” si sarebbero addirittura “macchiati” dell’organizzazione della manifestazione anti-turbogas con Beppe Grillo evidenziando così la loro più totale ostilità alla Giunta Sateriale.
Nulla di più falso! Per coloro che non hanno argomentazioni valide a sostegno delle accuse dirette all’Italia dei Valori risulta facile tirare in ballo l’insignificante questione dell’amplificatore dato in prestito al rappresentante di Medicina Democratica come segno si cortesia personale. Da qui a dire che l’Italia dei Valori abbia organizzato la manifestazione, peraltro molto apprezzata da migliaia di cittadini, ce ne vuole ....
E’ bene precisare che, pur condividendone le motivazioni, l’Italia dei Valori non ha mai partecipato all’organizzazione delle varie iniziative dei Comitati cittadini anti-turbogas perché ha sempre ritenuto opportuno rispettare a pieno la loro connotazione apartitica.
Il sostegno alle iniziative dei Comitati anti-turbogas da parte di iscritti e militanti dell’Italia dei Valori avviene esclusivamente a titolo personale e per effetto di una spiccata sensibilità ai temi ambientali che riguardano la nostra città.
In realtà il problema è un altro, e cioè che proprio quando all’interno del centro-sinistra ferrarese si parla di riassetti di giunta, resi necessari da questioni cogenti, ogni pretesto è valido per escludere l’Italia dei Valori da qualsiasi forma di partecipazione al governo della città e della Provincia.
Siamo consapevoli che alcune nostre posizioni, soprattutto se riferite a questioni ambientali, possono per qualcuno risultare scomode e dar persino fastidio ai “poteri forti” ma non possiamo assolutamente esimerci dall’esprimere le nostre idee e dall’impegnarci per l’affermazione dei nostri valori di giustizia, di trasparenza e di vera partecipazione democratica dei cittadini alle scelte che li riguardano.
Il sostegno leale dell’Italia dei Valori alla maggioranza di centro-sinistra non è in discussione. Ma ciò non vuol dire che noi saremo perennemente silenti ed acritici.

Il Segretario Provinciale dell’Italia dei Valori di Ferrara
(Massimiliano Fiorillo)

23 giugno 2006

Per salvare la Costituzione, il 25 e 26 giugno, votiamo NO.


Il 25 e 26 giugno gli italiani saranno chiamati alle urne per il referendum costituzionale. Si tratterà di confermare o meno la riforma della Costituzione voluta dal centro-destra.
Una riforma che non serve ai cittadini ma che invece li danneggia, che non modernizza il Paese ma che invece lo fa regredire.
Qualcuno giustamente ha parlato di contro riforma, un mix pasticciato e demagogico di norme e di disposizioni nel quale coesistono derive centraliste e secessioniste.
Uno degli aspetti più rilevanti e più preoccupanti di questa riforma è rappresentato dalla previsione di un bicameralismo imperfetto con l’istituzione del Senato federale e del premierato forte. Ed è soprattutto quest’ultimo aspetto che più di altri potrebbe sconvolgere un sistema costituzionale ha garantito per sessant’anni, anche in tempi difficili, la tenuta della democrazia nel nostro Paese.
Ecco allora che con questa riforma viene svilito il ruolo del Parlamento, che diviene perenne ostaggio del primo ministro, e del Capo dello Stato relegato a funzioni di sempice rappresentanza, in pratica poco più di un cerimoniere.
E’ facilmente immaginabile quanto sia pericoloso concentrare il potere su una sola persona, senza prevedere una logica di pesi e contrappesi ovvero il bilanciamento tra i poteri dello stato che sta alla base di una sana e moderna democrazia.
Ma poi c’è il riferimento alla “devolution” con quale si trasferisce interamente ed esclusivamente alle Regioni la potestà legislativa in materie fondamentali quali sanità, scuola pubblica e sicurezza. Questo ci porterebbe ad avere tanti modelli di sanità quante sono le Regioni con prestazioni diverse a seconda della loro ricchezza;
una scuola pubblica con programmi, indirizzi e orientamenti diversi a seconda delle varie realtà locali; un apparato preposto all’ordine pubblico e di polizia ridotto ad uno “spezzatino” regionale privo di ogni coordinamento nazionale (e internazionale) e quindi incapace di fronteggiare il crimine organizzato ed internazionale.
Insomma, senza dover andare oltre, c’è ne abbastanza per dire il 25 e 26 giugno NO a questa pessima riforma.

Massimiliano Fiorillo

13 giugno 2006

I centesi hanno scelto Tuzet. Preoccupazione dell’IdV per il futuro di Cento.


Prendiamo atto della volontà degli elettori centesi e nel contempo esprimiamo la nostra preoccupazione per il futuro di Cento. Alla concretezza del progetto politico espresso da Adriano Orlandini è prevalsa la demagogia ed il populismo del centro-destra di Tuzet.
I prossimi cinque anni rappresenteranno per Cento una pesante incognita sul piano dello sviluppo economico, dei servizi sociali e della tutela del territorio. E’ facile prevedere che la vittoria di Tuzet consentirà il riflusso di persone e metodi appartenenti alla passata giunta civica che, sconfitta al primo turno, ha ritrovato nuova vita al ballottaggio. Ai consiglieri comunali eletti nel centro-sinistra attenderà il difficile ma importantissimo compito di attuare un’opposizione attenta e rigorosa.

10 giugno 2006

No alla chiusura del laboratorio HERA di Pontelagoscuro.


Il partito dell’ITALIA DEI VALORI esprime forte preoccupazione per la prospettata chiusura da parte di HERA del laboratorio di Pontelagoscuro deputato al controllo delle acque potabili provenienti dal fiume Po.
Ancora una volta, dobbiamo purtroppo registrare che in HERA prevalgono le logiche aziendali e di profitto rispetto a quelle che stanno alla base delle garanzie di tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. La chiusura del laboratorio ferrarese si tradurrebbe in una minore efficacia dei controlli sulla qualità delle acque destinate all’utenza domestica perché diverrebbero meno tempestivi e quindi tali da non garantire un’adeguata risposta in caso di emergenze per inquinamento del fiume Po.
Oltretutto, la delocalizzazione del laboratorio ferrarese a Sasso Marconi aprirebbe una grave vertenza sindacale legata al trasferimento di dodici dipendenti per i quali HERA non offre alcuna garanzia.
Preoccupa inoltre l’allarme lanciato dal rappresentante della FILCEM –CGIL, secondo il quale in questi ultimi due anni la qualità dell’acqua potabile proveniente dal fiume Po sarebbe sensibilmente peggiorata. A tal riguardo, Italia dei Valori chiede che gli organi di vigilanza ambientale e sanitaria effettuino gli opportuni controlli.
Bene ha fatto il Sindaco di Ferrara ad intervenire nella vicenda ed auspichiamo che il suo impegno, unitamente a quello del Presidente della Provincia, possa scongiurare la chiusura del laboratorio ferrarese.

05 giugno 2006

L’Italia dei Valori con Adriano Orlandini per il futuro di Cento

L’Italia dei Valori con Adriano Orlandini per il futuro di Cento

A pochi giorni dal ballottaggio che vedrà contrapposti il candidato del centro-sinistra Adriano Orlandini e Flavio Tuzet, cresce l’attesa per quella che potrà rappresentare una nuova fase per il Comune di Cento.
Ci aspettiamo dai centesi un forte segnale di rinnovamento, il riscatto dopo anni di malgoverno e di isolamento istituzionale e infrastrutturale.
L’Italia dei Valori, dopo aver contribuito in maniera determinante al successo della lista Uniti per Orlandini, lancia un appello ai centesi affinché l’11 ed il 12 giugno sostengano con il loro voto il candidato del centro-sinistra Adriano Orlandini.
Il convinto sostegno dell’Italia dei Valori ad Adriano Orlandini nasce dalla totale condivisione del suo programma, dalla fiducia nella persona che garantisce onestà, impegno e serietà.
Adriano Orlandini incarna alla perfezione il Sindaco capace di dialogare con tutti i cittadini, superando per il bene comune gli steccati ideologici e le posizioni preconcette.
Le recenti squallide alchimie politiche messe in atto dal centro-destra centese, l’affannosa ricerca di improbabili accordi tra forze politiche che fino ad una settimana fa si erano aspramente contrastate in campagna elettorale, dimostrano quanto inaffidabile ed incoerente sia la compagine politica che sostiene Flavio Tuzet.
Tuzet non rappresenta il nuovo, non rappresenta l’elemento di discontinuità rispetto il fallimentare operato della Giunta Bregoli. Non è nemmeno la soluzione ai problemi di Cento e dei suoi cittadini. E’ semmai la risposta demagogica e fumosa a chi chiede di voltar pagina ed è soprattutto il cavallo di troia che rischia di favorire il riflusso di personaggi del passato, sconfitti, riciclati ma determinati a mantenere a tutti i costi il potere nelle loro mani.
Senza un convincente programma politico, Tuzet e i suoi amici sbandierano lo spauracchio di una Cento in mano ai comunisti, secondo un rituale tanto caro a Berlusconi, al tempo stesso patetico ed anacronistico. Nulla si dice però su come affrontare i problemi delle famiglie, delle giovani coppie, degli anziani, delle imprese, di un territorio saccheggiato ed irreparabilmente offeso da una cementificazione selvaggia e speculativa. Nulla si dice su come rendere Cento una città maggiormente vivibile, solidale, aperta all’accoglienza ed esempio di integrazione e convivenza civile tra i cittadini di diversa cultura, fondata sul rispetto reciproco e sull’osservanza di regole e leggi. Nulla si dice su come far ripartire il motore economico centese, da anni penalizzato da scelte poco lungimiranti in fatto di innovazione tecnologica e di dotazione infrastrutturale.
Nulla si dice infine su quali strategie occorre puntare per uno sviluppo economico effettivamente coniugato con la tutela dell’ambiente e la corretta gestione del territorio.
Adriano Orlandini e le forze politiche che lo sostengono hanno individuato un progetto politico serio e condiviso in grado di assicurare il buon governo di Cento, senza dover ricorrere a slogan ed a facili promesse ma con l’impegno e la concretezza tipica di chi pone al centro il bene della collettività.
Se l’11 e il 12 giugno i centesi daranno fiducia ad Adriano Orlandini, Italia dei Valori offrirà il proprio contributo nel governo della città ponendo particolare attenzione ai temi della legalità e della sicurezza dei cittadini e si porrà come garante della corretta e trasparente gestione della cosa pubblica e della lotta agli sprechi ed ai privilegi.

04 giugno 2006

Italia dei Valori chiede chiarezza sulla questione del ripetitore TIM di via Foro Boario. Interrogazione in Consiglio di Circoscrizione Via Bologna

Il partito dell’ITALIA DEI VALORI vuole vederci chiaro sulla questione del mega ripetitore della TIM che sta per essere installato nell’area dell’Ex AGEA di Via Foro Boario.
Non convince il fatto che, sebbene il gestore di telefona mobile sia intestatario di un’autorizzazione del 2003, i lavori d’installazione del ripetitore stiano avvenendo solo ora, in maniera molto frettolosa e silenziosa, quasi nell’intento di far passare il tutto inosservato.
Vi è il dubbio che la tecnologia utilizzata dal ripetitore in fase d’installazione non sia quella prevista nell’autorizzazione del 2003 bensì quella per i nuovi “tv-fonini” e quindi non conforme con quanto prescritto dal Comune di Ferrara.
C’è da capire se l’amministrazione Comunale sia stata messa al corrente dell’installazione del ripetitore e se ciò stia avvenendo nel rispetto delle norme vigenti e dell’autorizzazione concessa nel 2003 al gestore dell’impianto.
A fine di far piena chiarezza sull’episodio, l’ITALIA DEI VALORI ha presentato attraverso il Consigliere Massimiliano Fiorillo un‘interrogazione urgente al Presidente della Circoscrizione “Via Bologna” .

Ufficio stampa dell’ITALIA DEI VALORI di Ferrara
(tel. 347.8056095 – fax 0532.909311)

Elezioni amministrative a Cento: soddisfazione per il risultato della lista "Uniti per Orlandini"

Esprimiamo piena soddisfazione per il risultato conseguito dalla lista “UNITI PER ORLANDINI” alla quale il partito dell’ITALIA DEI VALORI ha dato un contributo determinante in termini di consensi elettorali.
Positivo si è rivelato l’apporto dei giovani che con il loro entusiasmo hanno dato una ventata di aria fresca al panorama politico centese.
L’ITALIA DEI VALORI offrirà ora il massimo impegno per la vittoria del centro-sinistra al ballottaggio e per dare a Cento un buon governo, incentrato sul rispetto della legalità, su sicurezza e sulla trasparente e corretta gestione della cosa pubblica, contro sprechi e privilegi.

Elezioni amministrative a Cento: si va al ballottaggio fra i candidati Adriano Orlandini e Flavio Tuzet.

Sarà necessario il ballottaggio fra i candidati Adriano Orlandini che ha ottenuto il 42,33 % dei voti e Flavio Tuzet con il 31,35 %, per l'elezione del Sindaco che amministrerà il Comune di Cento per il prossimo quinquennio 2006-2011.
Escluso dal ballottaggio il Sindaco uscente Annalisa Bregoli che ha ottenuto il 26,33 % dei voti.

Ottimo il risultato ottenuto della lista Uniti per Orlandini (5%) alla quale ha dato un contributo determinante l'Italia dei Valori.

Le elezioni per il ballottaggio si svolgerà l'11 e 12 giugno 2006.

Hanno votato 19.455 elettori degli aventi diritto con una percentuale del 72,61%. Nelle precedenti elezioni del 2001 l'affluenza era stata del 89,51%.

09 maggio 2006

Interrogazione del Consigliere Regionale I.D.V. Paolo Nanni sull'incidente alla Centrale CTE2 di Ferrara

Approda in Consiglio Regionale dell'Emila Romagna la vicenda dell'incidente alla Centrale CTE2 di Ferrara avvenuto il 26 aprile 2006.
Il Consigliere Regionale dell'Italia Dei Valori, Paolo Nanni, ha presentato in data 8 maggio 2006 un'interrogazione alla Giunta Regonale con la quale si chiede di conoscere in dettaglio la dinamica dell'incidente, l'impatto ambientale derivante dalla fuga di gas inquinanti ed i dati relativi alle operazioni di manutenzione effettuate alla centrale negli ultimi 5 anni.

06 maggio 2006

Amministrative 2006 a Cento (FE); per il centro-sinistra, nasce la lista Uniti per Orlandini.


Il centro sinistra centese, in occasione delle prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio Comunale e per l'elezione diretta del Sindaco, potrà contare anche sulla lista "Uniti per Orlandini" nata dall'accordo tra Italia dei Valori, UDEUR, PSDI e Cento Giovane.
I candidati della lista "Uniti per Orlandini" sono i seguenti:
MINARELLI Monica; ARVEDA Daniele; BAGNANI Francesco; BORGHI Massimiliano; CARRIERO Andrea; FIORILLO Massimiliano; GALLINI PIRANI Giovanni; GRANDI Franco; MAGALINI Luca; MALAGUTI Gloria; MARANI Danilo; MASARATI Bernadette; PATRONCINI Mirco; PEDINI Filippo; ROBERTI Sandy; ROSSI Guido: TASSINARI Alessandro; TESTONI Carlo Pietro; VALIERI Andrea; ZAPPATERRA Denis.

La lista "Uniti per Orlandini" verrà presentata ufficialmente alla stampa ed ai cittadini mercoledì 10 maggio alle ore 18 presso il ristorante Castello, via Giovannina n.57 - Cento (FE).

29 aprile 2006

Incidente alla Centrale CTE2: l'Italia dei Valori chiede al Comune di acquisire gli atti sulle manutenzioni

A tre giorni dall'incidente alla centrale Cte2 ancora non si sa cosa esattamente sia successo e soprattutto perché.
Mentre la SEF si prodiga nel diffondere dati rassicuranti sulle emissioni, non spiega ai cittadini perché la ventola di immissione dell'ossigeno nella camera di combustione si è rotta. Era un difetto di fabbricazione? Era usurata dall'uso? E in questo caso, l'ultima manutenzione e verifica di funzionalità della centrale nel suo complesso a quando risale? La SEF è in grado di fornire agli organi competenti della pubblica amministrazione i documenti ufficiali delle manutenzioni effettuate?
E' evidente che non è accettabile l'idea che chi dovrà gestire una mega centrale da 800 Mw possa anche solo lontanamente trascurare la manutenzione di una centrale tutt'ora in esercizio perché ciò è il presupposto di una mancanza di garanzia di sicurezza per i cittadini. Attendiamo, dunque, di conoscere le cause dell'incidente e chiediamo al servizio ambiente del
Comune di attivarsi per acquisire gli atti sulle manutenzioni.

28 aprile 2006

Tre militari italiani uccisi a Nassiriya

L'Italia dei Valori di Ferrara si unisce al cordoglio espresso dal Presidente della Repubblica per la morte in Iraq di tre nostri militari e di un soldato rumeno. Solidarietà e gli auguri di pronta guarigione vanno all'altro militare italiano rimasto gravemente ferito.
Non passa giorno che i nostri soldati, insieme agli altri del contingente internazionale non siano oggetto di attentati e attacchi. Nonostante la preoccupazione per la loro missione, il nostro pensiero va anche alla popolazione civile inerme di quel paese martoriato, oltre che ai turisti e cittadini di ogni angolo del mondo vittime del terrorismo internazionale.
Compito del nuovo Governo sarà, dunque, rivedere il ruolo della missione italiana in Iraq che dovrà assumere sempre più un carattere umanitario e meno militare.

L'Unione ha vinto! Un grande risultato dell'italia dei Valori


Un grazie di cuore a tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla vittoria del centro-sinistra ed all'ottimo risultato elettorale di Italia dei Valori.

Colgo l'occasione per rivolgere a Voi ed alle Vostre famiglie i miei più sentiti auguri di buona Pasqua.

Massimiliano Fiorillo
Segretario Provinciale dell'Italia dei Valori di Ferrara.



Roma, 12 aprile 2006

Care Amiche e Cari Amici,

in questo momento, mentre vi scrivo queste poche righe, una miriade di sentimenti si affollano nella mente.
Il ricordo di tutto quello che, assieme, grazie al lavoro e alla dedizione di ognuno di Voi, abbiamo fatto in questi cinque anni.
La tenacia che ci ha sempre portati a credere, anche quando sembrava che la strada si facesse sempre più ripida in salita, nella possibilità di arrivare al traguardo: a fare di Italia dei Valori un grande partito, presente all’interno delle istituzioni, capace di trasformare i nostri valori in progetti di governo del Paese.

Oggi, tutti questi sentimenti prendono corpo e si trasformano in realtà. Una meravigliosa realtà.

Italia dei Valori è il quarto partito della coalizione, elegge venticinque parlamentari, venti deputati e cinque senatori. Ed ha le carte in regola per essere un punto di riferimento per il futuro governo del paese e per un numero sempre maggiore di cittadini italiani.
Adesso è il momento di iniziare a raccogliere i frutti del nostro impegno e di fare in modo che questi frutti siano, soprattutto, un servizio per un paese che ha tanto bisogno di persone perbene, di senso delle istituzioni, di rispetto delle regole e di legalità.
E so per certo che assieme a Voi, IDV avrà la forza per incidere sul futuro del paese, e per trasformarlo in un futuro migliore.

Mi rendo conto che le circostanze (ed i margini ristretti) con i quali è maturata questa vittoria elettorale del centrosinistra ci hanno lasciato, dapprincipio, un misto di stupore e di amarezza. Ma ora dobbiamo guardare avanti, pensare a liberare il paese dal baratro economico ed etico nel quale è stato lasciato dal governo Berlusconi.
Ricordiamoci che le vittorie più sofferte sono anche le più importanti e che sono quelle che creano la più forte coesione ed il più forte spirito di squadra.
L‘Unione governerà, e governerà unita per cinque anni!

Concludo abbracciandovi tutti, anche se solo idealmente per il momento, ed augurandovi una Buona Pasqua e, finalmente, un po’ di meritato riposo e serenità in famiglia.

Un affettuoso saluto a tutti.

On. Antonio Di Pietro

12 marzo 2006

E' nato il blog dell'Italia dei Valori di Ferrara

Anche l'Italia dei Valori di Ferrara ha da oggi il suo Blog.
E' uno spazio virtuale dove chiunque potrà dire la sua sui più svariati temi di interesse comune e che via via verranno proposti, dalla politica all'ambiente, dalla cultura al sociale.
Non vi sarà alcuna censura ai vostri commenti. L'unica regola è quella che ci permetterà di garantire la piena libertà di espressione ed il rispetto delle idee e della dignità di tutti coloro che visitano e collaborano a questo blog.
Un cordiale saluto.

Massimiliano Fiorillo
Segretario Provinciale dell'Italia dei Valori di Ferrara.